Romelu Lukaku, assoluto protagonista della conquista dello scudetto neroazzurro ha rilasciato un’intervista al Corriera della Sera parlando dello scudetto, il suo futuro, il suo rapporto con Conte e i prossimi obiettivi da raggiungere. Ecco alcuni estratti più importanti: Per me Conte è l’allenatore più forte e mi ha convinto subito, quando ha firmato per l’Inter gli ho mandato un messaggio con scritto “arrivo”. Giocare nella serie A e per l’Inter è un sogno che avevo da bambino e sono riuscito a realizzarlo. L’Inter ha vissuto anni molto difficili, qui mi sono sentito subito bene. La scorsa stagione con Conte il secondo posto in campionato e la finale persa in Europa League l’abbiamo vissuta come una sconfitta, ma l’abbiamo trasformata in motivazione. Lo scudetto non è mio, è del club, dei tifosi e di tutta la squadra, io non mi considero un top player, mi metto a disposizione della squadra e del mister. Tutti noi abbiamo fatto un salto di qualità, speriamo che questa crescita ci porti a vincere ancora. Uscire nel girone di Champions è stata una grande delusione, a parte il Real Madrid eravamo superiori alle altre due squadre. La prossima stagione vogliamo superare il girone e poi vedremo che succederà. Con Lautaro abbiamo iniziato un bel percorso insieme, stiamo bene entrambi in campo e nella vita, ma è solo l’inizio. Conte non credo proprio che andrà via, lui si trova molto bene qui e vogliamo aprire un nuovo ciclo con l’Inter, abbiamo tutto per farlo e voglio l’Inter.
Categoria: Interviste
-
Moratti: Mourinho nome giusto per il progetto Roma
Massimo Moratti, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera sul ritorno di Mourinho in Italia. Ecco alcuni estratti: Mourinho è il nome giusto per il progetto della Roma. C’è stima reciproca, sono molto contento per lui. Si tratta di un bel progetto, di una bella piazza e di una bella tifoseria, farà molto bene a Roma. Al calcio italiano farà molto bene il suo ritorno, con la sua intelligenza e la sua ironia, oltre alla sua presenza mediatica. A Roma sembra che ci sia un piano concreto e Mourinho è l’uomo giusto.
-
Moratti: “Finalmente lo scudetto, che emozione! Zhang umile, Conte straordinario, squadra da Champions…”
L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è stato intervistato ieri pomeriggio, subito dopo il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo e la conseguente notizia della vittoria dello scudetto nerazzurro, da alcune delle maggiori testate italiane, La Repubblica e Corriere della Sera. Vi riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni dell’ex patron interista.
Presidente si aspettava una vittoria così immediata?
“Non così presto. C’era l’idea, nel senso dell’idea molto solida che avremmo vinto il campionato, in relazione sia alla tenuta della squadra sia al vantaggio su chi ci inseguiva. Ma non così presto. Quantomeno non oggi. Pensavo che l’Atalanta avrebbe vinto contro il Sassuolo e avremmo rimandato le celebrazioni alla prossima settimana, mettendo il sigillo nella partita con la Sampdoria, sabato. Ma scudetto è stato e naturalmente meglio chiudere prima il discorso”.
E che valore assume questa vittoria?
“Grandissimo. Perché l’ultimo campionato l’avevamo vinto udici anni fa e l’ultima coppa Italia dieci anni fa. Perché questi sono stati mesi tragici, complicati, estenuanti, e non intendo certo, o non soltanto, il mondo del calcio. Ho visto le immagini dei festeggiamenti in piazza è purtroppo si commentano da sole”.
Chi è il protagonista di questa vittoria?
“Antonio Conte ha fatto un lavoro eccezionale. La dirigenza lo ha supportato. I giocatori vorrei citarli tutti, ma dovendo scegliere dico Lukaku, Barella e Hakimi, che al primo anno ha fatto cose incredibili. Eriksen è stata la bella sorpresa di questa seconda parte di campionato. Ed è stato bravissimo Handanovic, a cui i tifosi dovrebbero perdonare i pochi piccoli errori che ha fatto, compensati da prestazioni eccezionali nelle partite che contano”.
Cosa si aspetta dalla prossima stagione? Avanti con Conte?
“Io credo che l’anno prossimo sarà — anzi diciamo che potrebbe essere — un’altra stagione interessante. Ho fiducia in Conte e nei calciatori anche per la Champions League. Forse non vincerla, ma, insomma, chi lo sa… Il lavoro di Conte insieme a quello della società, è stato straordinario. Mai farla facile, non si vince da soli. Ciò premesso i meriti dei singoli vanno riconosciuti e di conseguenza questo scudetto è parecchio di Conte”.
Ha sentito Steven Zhang? Cosa pensa di lui?
“Con lui ci siamo mandati diversi messaggi, gli ho fatto i complimenti per il lavoro che sta facendo. Mi ha scritto che vuole incontrarmi nei prossimi giorni e lo farò molto volentieri. A me lui piace moltissimo, così come mi piace suo padre. Spero davvero che l’Inter resti alla loro famiglia ancora a lungo. Ovviamente, con Conte in panchina. Steven Un ragazzo preparato, perbene e parecchio umile. L’umiltà di chi sa dove si trova e vuole imparare. Al giorno d’oggi, una qualità rara. Ci sono le premesse per aprire un ciclo”.
Come festeggerà questo diciannovesimo scudetto? Parteciperà ai caroselli?
“Mi metterò addosso una maglia dell’Inter. Ne ho parecchie, ho solo da scegliere. A fine carriera molti dei miei giocatori me ne hanno regalate di bellissime e importanti. Ma quale sceglierò non lo dico, non voglio scontentare nessuno. Per i caroselli vediamo, rientrerò in città a sera, magari un giretto lo faccio. Di sicuro, aprirò una bottiglia di champagne con chi ho vicino. E finalmente richiamerò tutti gli interisti che mi hanno cercato negli ultimi giorni, a cui mi sono guardato bene dal rispondere”.
Questa squadra va bene così o ha bisogno di qualche innesto di sostanza?
Questa squadra mi piace. E sono fiducioso che possa fare bene anche l’anno prossimo. Al momento, ma poi c’è l’estate di mezzo con la possibilità di rinforzarsi grazie al calcio-mercato, vedo sinceramente una certa distanza delle altre che può benissimo essere mantenuta se non addirittura ulteriormente incrementata. Forse a centrocampo si potrebbe aggiungere qualcuno, anche se la progressione di Eriksen, la sua evoluzione all’interno della stagione, rimarrà significativa. In una prima fase veniva giudicato senza che di fatto lo avessimo mai visto giocare. Nella seconda parte del campionato ci ha mostrato i suoi numeri, la sua classe. Dopodiché, d’accordo che siamo l’Inter però godiamoci questo momento evitando di pensare troppo al futuro”.
-
Marotta: per la prossima stagione abbiamo il sogno della seconda stella; Conte è un valore aggiunto
Beppe Marotta nel giorno del trionfo neroazzurro, ha parlato ai microfoni di Sky ripercorrendo tutta la cavalcata che ha portato alla conquista dello scudetto. Ecco alcuni dei suoi passaggi: Il gap con la Juve era veramente notevole, l’anno scorso hanno vinto lo scudetto a pochi turni dal termine e noi siamo arrivati secondi ad un punto. Aver vinto lo scudetto con quattro giornate d’anticipo è merito nostro e non demerito altrui. Conte è il nostro valore aggiunto, ha portato dei valori importanti trasmettendoli ai ragazzi. E’ stato una stagione veramente straordinaria, per la prossima invece il sogno rivincere il titolo perchè vorrebbe dire raggiungere la seconda stella.
-
Marotta: Juve? No, ho scelto l’Inter per aprire un ciclo
Da qualche giorno circolavano alcune voci su un possibile ritorno di Beppe Marotta alla Juventus, ma proprio Ad dell’Inter ha smentito categoricamente la notizia. Ecco le sue parole: Sono arrivato all’Inter su richiesta di Zhang, voglio aprire un ciclo qui. Lo scorso anno siamo arrivati in finale di Europa League, quest’anno siamo ad un passo dello scudetto. Sarebbe bello e importante continuare qui aldilà delle difficoltà dovute alla pandemia.
-
Il Vicenza vince 2-1 contro L’Entella
Partita lottata fin dal primo minuto e avvincente ma alla fine la spunta il Vicenza vincendo 2-1 contro l’Entella. Nel primo tempo Nahuel Valentini al 16 esimo sblocca il match portando avanti la squadra ospite, dopo questo vantaggio le squadre continuano ad attaccarsi e creare occasioni. Il secondo tempo è la fotocopia del primo con le squadre che badano poco alla fase difensiva e si concentrano soprattutto nella fase offensiva, di fatto l’Entella al 75 esimo trova il gol del pari con Alejandro; subito dopo al 79 esimo arriva il gol del vantaggio del Vicenza con Capelletti. Partita che ha regalato grandi emozioni fin dall’inizio, Entella oramai ultimo in classifica mentre il Vicenza mantiene una stabile posizione in B.
-
Vittoria sofferta per la Reggiana; 1-0 contro il Pordenone
Vittoria sofferta per la Reggiana che vince 1-0 contro il Pordenone. Partita complicata fin da subito dove la squadra ospite ha subito imposto il suo gioco creando più occasioni e mantenendo una concentrazione molto alta, rispetto in questo caso alla squadra di casa. Il primo tempo di per se finisce con un misero 0-0 ma è il secondo tempo che cambierà la partita, la Reggiana si sveglia e al 56 esimo Ajeti realizza il gol del vantaggio con il secondo tiro in porta della squadra di casa. Quest’ultima però andrà sotto di un uomo dopo l’espulsione di Yao per doppia ammonizione; un finale di gara pieno di emozioni dove incredibilmente l’ha scampata la Reggiana.
-
Evento Total Scouting
In Total Scouting tra i numerosi ospiti avremo Diego Longo, allenatore UEFA PRO e vice di Razvan e Mircea Lucescu. Un perfetto esempio di come arrivare al successo professionale passando da una crescita graduale e anche da una buona dose di coraggio. Partì dal dilettantismo genovese per la Romania, in un momento storico dove pochi professionisti del mondo del calcio espatriavano. Da lì partendo dal Rapid Bucarest, iniziando un percorso importante con la nazionale romena, lo Xanthi, l’Al Hilal ed infine nella Dinamo kiev nella stagione in corso. Un percorso che attraversando numerosi contesti e culture calcistiche, ci ha spinto a volerlo fortemente nel nostro seminario. Potrà darci spunti su come viene affrontato il lavoro tecnico negli altri paesi e su come si sta evolvendo il calcio nel continente asiatico. Partendo dalla sua esperienza con la nazionale rumena, approfondiremo come si svolge il lavoro di selezione tramite azioni di scouting durante tutta la stagione. Argomento molto interessante, sarà il raccontarci del record di punti del Paok, ottenendo in quella stagione lo scudetto, le caratteristiche di un gruppo vincente. Insomma, tanti saranno gli argomenti da esaminare per scoprire nuove realtà.
Noi e Diego ti aspettiamo!!
-
Dominio totale del Lipsia che vince 2-0 sullo Stoccarda
Dominio totale della seconda squadra in classifica della Bundesliga. Non c’è mai stata una reazione da parte dello Stoccarda che ha fatto un solo tiro rispetto ai 25 totali della squadra di casa. Un primo tempo dove il Lipsia ha dominato ma non è stato molto preciso sotto porta, mentre la squadra ospite è stata costretta a giocare in 10 dal 14 esimo in poi a causa della espulsione del giovane centrocampista Ahamada. Nel secondo tempo la squadra di Julian Nagelsmann aggiusta la mira e infatti al 46 esimo passa in vantaggio con il gol di Haidara, ci pensa poi Emil Forsberg a chiudere il match al minuto 67 su rigore dando ancora quel minimo di speranza alla squadra di casa di poter soffiare lo scudetto al Bayer Monaco.