Ecco di seguito in esclusiva sul nostro sito l’intervista alla giornalista sportiva Eva Gini, noto volto di Sportitalia ed Inter Channel. La ringraziamo per la disponibilità e la gentilezza avuta nei nostri confronti e per la professionalità dimostrata fin dal primo momento in cui le abbiamo proposto questa intervista.
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Le due squadre milanesi stanno vincendo e si sono confermate ai primi posti della classifica, come ai vecchi tempi, la Juventus è in costruzione ed, anche se più giù, è la favorita visti i 9 scudetti di fila. Secondo lei qual è la più attrezzata per vincere e qual è la sua favorita?
“E’ bello rivedere, dopo 10 anni, il derby di Milano in vetta alla classifica. Le due milanesi sono distanti un solo punto e il divertimento è assicurato. La classifica resta molto cortae la Juventus tiene il ritmo anche dopo il passo falso contro la Fiorentina. Gennaio sarà un mese che potrà dire parecchio sulle ambizioni delle big. Ci sono tante partite e tanti scontri diretti. I bianconeri hanno esperienza e la rosa più profonda, il Milan sta facendo cose straordinarie e l’Inter ha fame e sicurezza. E’ un bel campionato.”
- Parliamo ora delle sfide europee. Un suo giudizio sui sorteggi di Champions delle tre italiane rimaste agli ottavi. Secondo lei Lazio, Atalanta e Juventus come continueranno il loro percorso europeo, dove potranno arrivare?
“In Champions nessuna partita è scontata, lo abbiamo visto nella scorsa edizione, quando la Juve è stata eliminata dal Lione. Sulla carta i bianconeri sono all’altezza del Porto, ma anche Lazio e Atalanta hanno dimostrato di potersela giocare contro avversari difficili.”
- Ricollegandomi alla domanda precedente, rispetto alle proprie avversarie ancora tutte presenti in Europa, può essere un vantaggio per l’Inter in ottica scudetto avere la testa solo al campionato?
“Non penso che l’Europa sia una distrazione, giocare in Champions da prestigio e sicurezza. Sicuramente comporta anche un grande dispendio di energie che l’Inter, per questa stagione, non avrà.”
- Dietro alle tre ci sono Roma, Napoli, Lazio, Atalanta e le sorprese Sassuolo ed Hellas Verona. Secondo lei quale di queste squadre potrà raggiungere la Champions League? E invece per l’Europa League ci possono essere sorprese? In più in questi anni anche le squadre di medio-bassa classifica fanno tanto possesso palla, creano tanto, non hanno paura. Quale tra queste l’ha sorpresa di più?
Roma e Napoli mi sembrano, al momento e tra queste, le due squadre più attrezzate per l’Europa dei grandi, ma il campionato è ancora lungo e anche la lotta per un posto in Champions sarà fino alla fine.
Mi hanno colpita Sassuolo e Verona. Due squadre che hanno una identità precisa e che non si snaturano mai. Il Sassuolo sta rendendo grandi tanti giocatori che sembravano solo promesse, mentre Juric si sta dimostrando capace di lanciare nuovi volti, dopo sessioni di mercato quasi di sole uscite.
- Ronaldo, Ibrahimovic, Lukaku e tanti altri, dopo anni un po’ particolari e difficili, la Serie A è tornata ad essere un campionato top tra quelli europei ed un posto dove i campioni vogliono giocare?
“I fatti al momento dicono questo. Il percorso è ancora lungo, ma questi giocatori sono importantissimi per l’immagine della Serie A nel mondo.”
- Tra poco ci sarà il mercato di riparazione della sessione invernale. Si parla di un possibile addio del Papu Gomez, Mandzukic è ancora svincolato e tanto altro. Cosa si aspetta da questo mercato? E chi piazzerà il grande colpo?
“Sarà un mercato diverso. Senza investimenti clamorosi, ma con opportunità da cogliere. Spiace molto per il Papu, è uno dei giocatori che ha reso l’Atalanta una big. Mandzukic è un guerriero e non penso proprio che la sua carriera sia finita…”
- Il campionato femminile, l’arbitro Stephanie Frappart nel match di Champions League tra Juventus e Dinamo Kiev e votata nella top 11 all time dei direttori di gara, tante giornaliste e conduttrici preparate e molto attente all’intero panorama calcistico, e lei n’è un ottimo esempio, il mondo femminile ha conquistato quello calcistico. Cosa ne pensa a proposito?
Grazie! Penso che sia arrivato il momento di non distinguere più tra uomo e donna nel mondo del lavoro, ma serve concentrarsi sui risultati e sulle competenze. Ruoli e lavori si devono assegnare solo per merito
Rinnoviamo il ringraziamento alla gentilissima dott.ssa Gini per la cortesia dimostrata augurandole il meglio per il futuro!
La redazione di Tuttocalciomercato24.