Simone Inzaghi alla vigilia del match contro l’Atalanta ha parlato ad Inter Tv; ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni: L’Atalanta è un’ottima squadra, non ti regala nulla, dovremo essere bravi a fare lo stesso. La fame e la cattiveria faranno la differenza. Oggi c’è una seduta importante, dove valuterò i giocatore e deciderò con calma la formazione.
Categoria: Interviste
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Allegri; a Napoli senza i sudamericani, Cuadrado ha la gastroenterite
Alla vigilia della partita contro il Napoli, Massimiliano Allegri ha parlato del match e della situazione dei suoi giocatori di rientro dalle nazionali. Ecco alcuni estratti;
Sarà sicuramente una bella partita, affrontiamo una squadra dai grandi valori tecnici. Ho deciso di non convocare i sudamericani che rientrano tra stasera e domani mattina, l’unico convocabile poteva essere Cuadrado ma resta in Colombia per una gastroenterite. Domani giocherà titolare McKennie, l’ho visto molto bene, mentre Chiesa di comune accordo abbiamo deciso di non forzare i tempi. Le assenze non devono essere un alibi, abbiamo le forze per una formazione ideale per affrontare il Napoli. Dobbiamo solo trovare l’equilibrio mentale da squadra forte.
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Shomurodov in conferenza: “Ho lavorato sodo per essere qui! Vogliamo vincere trofei”
Il nuovo acquisto della Roma arrivato da Genoa Eldor Shomurodov si è presentato nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Trigoria. Ecco le sue parole:
Perché sei arrivato nel grande calcio a 26 anni?
“Difficile rispondere. Ogni anno mi sono dato obiettivo di migliorare sempre. Non è importante l’età, l’importante è che sia qui e non vedo l’ora di dimostrare quello che valgo e vincere qualcosa con la Roma e per la Roma”.
Come ti vedi in coppia con Abraham?
“Per il mio ruolo devo dire che sia che giochi largo o al centro per me non ho preferenze, mi trovo bene in entrambi i ruoli. Devo dire che la cosa importante è che tutto quello che viene deciso sia per il bene della Roma. Se la cosa più importante per la squadra è giocare con Abraham non vedo l’ora di farlo”.
Ti senti questa grande voglia di vincere? Quali sono i tuoi punti di riferimento?
“Come ho detto prima, ero concentrato sul giocare bene e migliorare me stesso, senza mettermi fretta. Adesso devo pensare al bene della Roma. Dobbiamo raggiungere la vittoria di un trofeo. Il punto di riferimento è questo, la fame di vittoria. Mi interessa dare una mano alla squadra, portare dei trofei”.
Qual è il tuo rapporto con Mourinho?
“Effettivamente ci siamo visti 2 anni fa a Mosca. Quando è arrivata la notizia dell’interesse della Roma per me ho detto subito di sì, in primis per la Roma, per la piazza e per gli obiettivi, poi per Mourinho che è uno dei migliori allenatori al mondo”.
In cosa senti di dover crescere?
“Appena sono arrivato volevo far vedere quello di cui ero capace. Probabilmente quello che ho dimostrato è stato di più di quanto mi aspettavo. Devo ancora migliorare in svariati aspetti per dare una gioia ai nostri tifosi”.
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Matias Viña si presenta: “Sono giovane ma so come si vince, posso giocare da terzino o da centrale”
A Trigoria questo pomeriggio è stato presentato il nuovo terzino sinistro Matias Viña. L’esterno uruguaiano arrivato a Roma ha rilasciato queste dichiarazioni:
“Buonasera a tutti. Sono giovane ma ho già avuto la fortuna di vincere abbastanza. Il segreto è giocare una partita alla volta, senza porsi mete a lungo termine. Un passo alla volta”.
Trattativa lampo o parlavate già con la Roma prima dell’infortunio di Spinazzola?
“Ero al Palmeiras e ho saputo dell’interesse della Roma, ho parlato con Mourinho. Arrivato qui ho fatto il periodo di quarantena e mi sono allenato con la squadra e sono felice di essere qui oggi”.
Sei pronto per giocare anche difensore centrale? Ne hai parlato con Mourinho?
“No, però sono preparato per giocare in questa posizione. È una posizione che conosco, non ho problemi a giocare a 3, a 5, terzino o centrale”.
Che effetto di hanno fatto i tifosi della Roma?
“Vengo dal sudamerica dove le tifoserie sono calde e si sentono forte sul terreno di gioco. Questo fa sì che il calciatore renda al di là delle proprie capacità. Ritrovare il pubblico è stato un effetto bellissimo che piace a ogni calciatore”.
Mourinho di chiede più la fase di spinta o la copertura?
“In Turchia sono state le circostanze della partita a determinare l’interpretazione. Dipende dalla gara e dalla gestione. Dobbiamo continuare ad allenarci così bene. Devo migliorare tatticamente, abiturami a un calcio diverso da quello sudamericato trovando l’equilibrio tra fase difensiva e offensiva”.
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Mbappé: “La Ligue 1 non è il miglior campionato, sono un attaccante moderno gioco ovunque. Sono una star ma non come Messi e CR7, Haaland sarà il suo anno”
Kylian Mbappé è stato intervistato dall’Esquire ed ha parlato così a proposito del campionato francese e della sua crescita ed adattamento al gioco ed a tutti suoi cambiamenti.
“La Ligue 1 non è il miglior campionato del mondo, ma ho sempre sentito la responsabilità, da giocatore emblematico, di far crescere il campionato. Ruolo? Sono un attaccante moderno che può giocare ovunque. Un tempo c’era il numero nove, il numero undici, il un numero sette. Io ho giocato davanti, ho giocato a sinistra e a destra. In tutta umiltà, non credo che tutti siano in grado di cambiare posizione ogni anno in questo modo e mantenere grandi prestazioni ai massimi livelli. Credo che la squadra non sia un gruppo di amici, proprio come il fornaio non va d’accordo con tutti i fornai. Non devi cenare con i tuoi compagni tutte le sere per vincere”.
Inoltre l’asso francese ha aggiunto delle considerazioni su i due punti di riferimento dell’intero movimento calcistico e su una giovane stella:
“Se dici a te stesso che farai meglio di loro vai oltre all’ego o la determinazione: è mancanza di coscienza. Sono giocatori incomparabili, che hanno demolito ogni statistica, che hanno avuto 10-15 anni straordinari. Nel tuo sport ti paragoni sempre ai migliori e credo che altri giocatori mi osservino. È un modo per migliorarsi e credo che la presenza di Messi sia servita a Ronaldo e Ronaldo è servito a Messi”. Su Haaland: “È il suo secondo anno, è all’inizio. Sono felice per lui, per quel che sta facendo”.
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Campedelli a La Repubblica: “La FIGC ci ha escluso dalla Serie B e dai dilettanti!”
Il Chievo Verona non esiste più, è stato escluso dal Consiglio Federale dalla Serie B e dai dilettanti. Il presidente Luca Campedelli però non ci sta e, come spiega a La Repubblica, continuerà a lottare pe iscrivere il suo club almeno al campionato dilettantistico. Ecco le sue parole rilasciate nell’intervista al noto quotidiano.
“La FIGC ha deciso che non potevamo iscriverci né in Serie B, dove eravamo, né nei dilettanti. La ragione: alcuni arretrati nei pagamenti IVA. Abbiamo chiesto tempo per pagare a rate. L’ufficio riscossione delle Entrate ha riconosciuto il nostro diritto a frazionare i versamenti, ma a causa delle norme legate al Covid non ha potuto predisporre le necessarie pratiche. La prima rata l’abbiamo pagata il 28 giugno, 800mila euro dei 18 milioni che devo allo Stato. Ma non è bastato. I prossimi step saranno: Giovedì ci presenteremo al Consiglio di Stato che ha accettato di anticipare l’udienza. Chiederemo l’iscrizione alla B in soprannumero. Abbiamo fatto tutto secondo le regole. Il calcio vive sui debiti e li pagherò. Però alla fine paghiamo solo noi. Se il Consiglio di Stato ci darà ragione sono pronto a perdonare i giocatori. Per me il Chievo, con l’azienda di famiglia, è la vita”.
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S. Inzaghi: “Qui ci sono grandi motivazioni, saremo ambiziosi al massimo”
Alla vigilia dell’esordio in campionato dell’Inter contro il Genoa a San Siro il neo allenatore dei nerazzurri Simone Inzaghi ha parlato così della partita di domani e degli obiettivi della squadra in vista della nuova stagione, queste le parole del tecnico durante la conferenza stampa: “Sia per me che per i giocatori sarà una grande emozione. Sarà un’emozione anche trovare la gente, abbiamo giocato un anno e mezzo in stadi vuoti e quindi sarà bellissimo ed emozionante. Domani affronteremo una gara non semplice, contro una squadra con un allenatore molto preparato che riesce sempre a tirar fuori il meglio dalle squadre che allena. Io voglio vedere in campo quello che abbiamo fatto in questi 45 giorni, dal primo al novantacinquesimo minuto. Io penso che gli obiettivi dell’Inter siano sicuramente ambiziosi, a fare la differenza saranno le motivazioni che avranno i ragazzi. Mi hanno dimostrato in questi 45 giorni che hanno motivazioni da vendere, quindi sono fiducioso”
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Zanetti: “Sarà un anno difficile!”, Marotta: “Sanchez e Vidal restano con noi”
Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti ed il ds Beppe Marotta sono intervenuti ai microfoni parlando della situazione attuale della squadra nerazzurra. L’ex capitano interista ha espresso la sua previsione sulla prossima stagione della sua squadra alla manifestazione “Campioni sotto le stelle”, vi riportiamo il suo intervento:
“Io non posso mentire ai tifosi dell’Inter. Forse altri sì, ma io no: sarà una stagione difficile e complicata. Questo va detto per essere corretti nei confronti di tutti, ma va detto anche che saremo competitivi: Inzaghi sta lavorando bene. Io non parlo molto, e il mio silenzio credo dica tanto: serve a proteggere l’Inter, a concentrarci sulle questioni di campo. Ma una cosa ai tifosi la dico: noi, ancora una volta, per la maglia nerazzurra daremo tutto”.
Mentre nell’intervista al quotidiano cileno La Tercera, il ds Marotta ha confermato la posizione di due calciatori dell’Inter: “Sia Sanchez che Vidal resteranno a Milano perché sono giocatori importanti per il nostro progetto. Per loro non abbiamo ricevuto alcuna offerta formale”.
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Nainggolan furioso: “Perché non sono tornato al Cagliari? Ve lo spiego sono deluso ed arrabbiato!”
È un Radja Nainggolan amareggiato quello che parla della trattativa con il Cagliari nell’intervista esclusiva rilasciata all’Unione Sarda. Vi riportiamo di seguito le sue parole.
Cos’è successo con il Cagliari? “Mi hanno tradito, sono deluso. Non c’era un interesse abbastanza forte nei miei confronti. Ho dato la mia disponibilità, la mia priorità era Cagliari, ho sempre pensato di tornare. Ho pressato il presidente e il direttore, ma a un certo punto sono come spariti, mi hanno mollato. Ci sono rimasto molto male, il sogno era chiudere la carriera a Cagliari. La mia volontà era chiara, uno rinuncia a tanti soldi, ma dall’altra parte non ho mai visto la volontà di riprendermi. “Tanto verrà lo stesso”, pensavano”.
Si è dato una spiegazione per quanto è avvenuto? “Il Cagliari ha fatto delle scelte, ha aumentato il monte ingaggi un anno fa, ma poi le risorse sono finite e non è stato possibile continuare su questo livello. Sì, ho fatto alcuni errori, ma la mia vita privata riguarda solo me. Con il mio procuratore ci ripetevamo “alla fine finiremo a Cagliari anche stavolta”, ce lo auguravamo, eravamo convinti. Fino a quando la trattativa si è interrotta misteriosamente”.
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Replica di Gasperini al Papu: “Comportamenti inaccettabili senza rispetto della società, mi ha aggredito lui”
Dopo le dichiarazioni di Alejandro Gomez a La Nacion sull’incidente negli spogliatoi che causò la cessione del Papu al Siviglia, è arrivata pronta la replica di Gasperini in un intervento rilasciato a La Gazzetta dello Sport. Ecco di seguito la dichiarazione del tecnico dell’Atalanta.
“I comportamenti e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta”.