Categoria: Interviste

  • Carnevali: “Per Locatelli abbiamo contatti con la Juve, di Raspadori ne ho parlato con Marotta…”

    Il ds neroverde Carnevali ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardo alcuni calciatori del Sassuolo in chiave mercato.

    LOCATELLI:”La Juventus è l’unica squadra italiana che ce l’ha chiesto, abbiamo già avuto dei contatti, ma in questo momento c’è grande competizione per Locatelli e si tratta di un’operazione non semplice. Arriverà il momento per tutti di fare le scelte migliori. 40 milioni non bastano? L’altro giorno non scherzavo, perchè le trattative che stiamo portando avanti sono su questi valori e con l’Europeo stanno crescendo. Siamo in una situazione un po’ così, c’è anche Raspadori in Nazionale che è un classe 2000 e abbiamo avuto già richieste. Abbiamo Boga, abbiamo diversi giocatori richiesti. La nostra intenzione è di fare pochissime cessioni, abbiamo venduto Marlon, potremmo già essere a posto per il bilancio. Vediamo, sta iniziando ora il momento caldo”.

    BERARDI:“No, col Milan non abbiamo mai parlato di lui. Le uniche richieste che possiamo avere per i ragazzi sono soprattutto dall’estero”.

    RASPADORI:“Ne ho parlato con l’Inter? Sì, con l’amico Marotta abbiamo parlato di Raspadori, ma è normale. È giovane e di prospettiva, non pensiamo di cederlo. Con l’Inter abbiamo un rapporto ottimo. Il desiderio è anche quello: se riusciamo a far sì che i giocatori rimangano in società italiane, ci fa piacere perché valorizzano il campionato. Ma è inutile nascondere che le opportunità dall’estero sono completamente diverse”.

    BOGA:“Il giocatore che fa richieste così non coincide con il nostro modo di comunicare, ha fatto bene a correggere il tiro. Credo rimarrà con noi anche nella prossima stagione”.

  • La delusione di Low : ” Non siamo stati abbastanza concreti, complimenti all’Inghilterra”

    Joachim Low, ct della Germania, ha parlato così dopo l’uscita agli ottavi con l’Inghilterra: “È una gran delusione per tutti noi. Speravamo di ottenere molto di più in questo torneo, c’era tanta fiducia. In queste partite devi obbligatoriamente sfruttare ogni occasione, Werner e Muller non ci sono riusciti. L’Inghilterra, invece, ha sfruttato tutte le opportunità. Non siamo stati abbastanza concreti”.

  • Argentina, Lautaro : “Pronti alla fase finale, indossare questa maglia è la cosa più bella che ci sia “

    Lautaro Martinez , pur non avendo brillato troppo  in questa fase iniziale,  ha messo a segno il 4-1 contro la Bolivia nell’ultima partita del girone che ha portato la nazionale argentina ai quarti di finale contro l’Ecuador: “Sono tranquillo. L’allenatore si fida di me, come lo staff tecnico e i miei compagni – ha dichiarato a TyCSport – Cerco sempre di fare del mio meglio, certe volte la palla entra, altre no. Io sono tranquillo perché do sempre tutto. Indossare questa maglia è la cosa più bella che ci sia. Affronteremo la fase finale nel miglior modo possibile. L’Ecuador è un rivale molto tosto, ci riposeremo per dare il massimo. Ogni volta che vesti la maglia dell’Argentina devi dare tutto per vincere”.

  • Deschamps : “Svizzera squadra forte, visto le assenze c’è la possibilità di cambiare modulo”

    Nella conferenza stampa della vigilia  il CT Deschamps ha voluto tenere la squadra concentrata: “Ho molto rispetto per la Svizzera. Sono una squadra completa: hanno un’organizzazione e un trio offensivo che creano parecchi problemi”

    Deschamps ha poi parlato della situazione infortunati: niente di grave per Lemar, che aveva ricevuto un duro colpo in allenamento in seguito a un duro contrasto con il neoportiere del Milan Maignan. Ci saranno però tre forfait importanti: “DigneThuram e molto probabilmente Koundé non ci saranno. Lucas Hernandez invece dovrebbe essere disponibile“.

    Assenze che potrebbero spingere il CT a cambiare modulo: “Il 3-5-2 è un’opzione. Rifletterò insieme al mio staff prenderò la decisione che reputerò la migliore per essere più pericolosi possibile. Mi confronterò anche con i senatori del gruppo: mi piace farlo per capire anche da loro le sensazioni del gruppo. Poi sarò io a scegliere“.

  • Chiesa : “Complimenti all’Austria, ma passaggio del turno meritato”

    Federico Chiesa, protagonista indiscusso che ha sbloccato il match contro l’Austria, ha parlato così a Sky Sport dell’approdo ai quarti di Euro 2020: “L’Austria ha giocato bene, devo far loro i complimenti. Il gol è arrivato, abbiamo meritato di passare e ci prendiamo adesso questo quarto di finale. In questa squadra ci sono 26 titolari, chi è entrato ha dimostrato di essere pronto e di voler dare una mano alla squadra.
    Il gol? Sono stato bravo a restare calmo, in queste situazioni vuoi sfondare la porta, invece sono rimasto calmo e alla fine è arrivato. È stato un grande ottavo di finale, ma alla fine abbiamo meritato di passare”.

  • Le parole di Bonucci e Mancini alla vigilia di Italia-Austria

    Le parole del ct Roberto Mancini e Leonardo Bonucci alla vigilia degli ottavi di finali contro l’Austria in programma a Wembley domani alle 21.00:

    Bonucci: “E’ una vigilia come le altre, è una gara importante, contro una squadra difficile da affrontare. C’è un bel clima. Rispettiamo l’Austria, i suoi giocatori. Hanno capacità e freschezza per fare una grande partita. Siamo pronti per fare il nostro calcio. Ho sempre detto che ci sono partite dove c’è da essere brutti e cattivi. Lo abbiamo fatto dove c’era da difendere il risultato, dove ci siamo abbassati come reparti, dove abbiamo fatto la guerra davanti all’aerea. Dovremo essere bravi a leggere i momenti”

    Mancini: “Siamo tranquilli, possiamo contare su giocatori bravi. Chiunque giocherà continuerà a fare quel che ha fatto fino ad oggi. Aspettiamo domani per i dubbi, vediamo domani ma pressappoco ci siamo. Mi sento bene: giocare a Wembley deve essere un piacere. Ci sono giocatori che non ci giocano mai, in uno stadio così è bellissimo”

  • Pazzini e la partita a Wembley: “Quel pallone lo volevano al museo! Bella Italia, Immobile può fare un gol come il mio”

    L’ex attaccante della nostra Nazionale Giampaolo Pazzini è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, in vista della partita dell’Italia a Wembley contro l’Austria per gli ottavi di finale di Euro2020. Proprio in quello stadio il Pazzo mise a segno nel 2007 con la maglia azzurra dell’ under 21 una tripletta storica. Ecco di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

     “Il pallone di quella partita me l’aveva chiesti il museo di Wembley, risposi no per gelosia delle mie cose. Forse oggi direi sì. Non mi è più successo e non me l’ero neanche goduta davvero: troppo giovane, mi sono reso conto bene solo rivedendo le immagini in tv. Un gol come il mio potrebbe farlo sicuramente Immobile”.

     “Per la filosofia offensiva della squadra: cerca il gol attraverso il gioco. E per i compagni intorno, centrocampisti tecnici che sanno sempre come metterti la palla e esterni che giocano a piede invertito: rientrando, cercano sempre anche il movimento dell’attaccante. Le cose che mi impressionano in questi anni sono state: idee di gioco molto precise e la sicurezza nel metterle in pratica. E’ un lavoro che parte da lontano, fatto con un gruppo che Mancini si è scelto, convocazione dopo convocazione. E in queste competizioni brevi il gruppo, il singolo che non va mai sopra il collettivo, fa la differenza. Mancini ha sempre cercato l’obiettivo massimo: vuole quel calcio, vuole vincere e certe cose la squadra le sente. Le trenta partite di imbattibilità non sono un caso: anche dopo le vittorie ha sempre alzato l’asticella e parlato di migliorare. Giorgio Chiellini è un animale, e non si offenderà. Ha ancora una voglia, una cattiveria e una forza mentale che fanno la differenza e sono contagiose. E’ l’anima di questa squadra”.

  • Buffon: “Sono passati venti anni ma sembra ieri”

    Ecco le prime parole di Gigi Buffon nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Parma.

    “Sono passati vent’anni ma sembra ieri. Ci ho pensato venti giorni. Avevo tante opportunità, poi in una giornata mi è salito come uno starnuto: ho mandato un messaggio a mia moglie e le ho detto che saremmo andati a Parma. Lei non se lo aspettava, ma si fida di me e delle mie sensazioni. Sono emozionato e orgoglioso, in pochi possono dire di essere tornati in un posto ad alti livelli dopo venti anni: quelli normali fanno dieci anni di carriera, io torno e ho obiettivi importanti con una dirigenza che ha avuto tanta fiducia in me. E devo ripagarla”

     

    “Con la Juve fu un anno molto divertente: Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Chiellini, Marchisio erano con me e tutti ci siamo riappropriati di una dimensione che ci ha riavvicinato al calcio. Noi in quella stagione eravamo talmente forti che potevamo fare i globetrotter, e ricordo anche che nelle prime dieci partite ci risultò difficile il calarsi in una mentalità diversa. Pareggiammo qualche partita, e questo mi fa alzare le antenne sin da adesso. So a cosa si andrà incontro, ci vorrà molta umiltà e determinazione. Se ci viene chiesto questo, vuol dire che si sta perdendo di umiltà. Se ci fate la ramanzina per la Superlega, non la si può fare anche perché si va a giocare in B. La Nazionale? Non ci penso, non può essere un mio oviettivo. Mancini ha cominciato un corso nuovo, di giovani e un allenatore come lui che sta facendo benissimo, deve avere ampia possibilità di scelta. Io arrivo fino al 2022 a dicembre per essere al top, voglio fare grandi prestazioni e grandissime cose ma ho lanciato la sfida solo a me stesso”.

  • Calhanoglu: “Voglio vincere lo scudetto! Ho parlato con il mister ho sentito sensazioni positive”

    A seguito della firma del contratto con il club nerazzurro, Hakan Calhanoglu è stato intervistato da Inter Channel. Ecco le prime parole del giocatore turco da giocatore dell’Inter.

    Che sensazioni si provano a giocare per la squadra Campione d’Italia?

    “È una grande cosa, sappiamo che l’Inter è una grande squadra, un grande Club con una bella atmosfera, grandi tifosi. Sono molto felice di essere qui, adesso andrò in vacanza ma ho già buone sensazioni. Vogliamo vincere lo Scudetto anche quest’anno, poi si vedrà”.

     

    I tuoi numeri sono in crescita. Credi di essere arrivato qui nel tuo punto di massima maturazione calcistica?

    “Sì, il primo anno è stato molto difficile per me perché non parlavo l’italiano, poi ho imparato piano piano a conoscere la lingua e la città, ho conosciuto tanti amici e di anno in anno sono maturato. Adesso ho tanti amici e tanti colleghi non solo in campo ma anche fuori. Nell’ultima stagione ho fatto molto bene e voglio fare lo stesso il prossimo anno”.

     

    Hai avuto già modo di confrontarti con Simone Inzaghi?

    “Sì, abbiamo già parlato, conosco il suo sistema di gioco, il 3-5-2 che può cambiare in un 3-4-1-2 a seconda delle situazioni. Mi piace molto come ha parlato, ho sentito tante cose positive. Ci sono grandi obiettivi ed è importante perché anche io voglio vincere qualcosa in Italia”.

     

    Dal 2013 solo Messi ha segnato più punizioni di te, in Germania ti chiamano “Il Dio delle punizioni”, qual è il tuo segreto?

    “Il segreto è sempre lavorare e allenarsi perché secondo me è 50 e 50, un mix di talento e lavoro. È come nel tennis: se fai tante volte un movimento con le mani, puoi solo migliorare e lo stesso deve essere per noi con i piedi. Voglio allenarmi ancora e spero di fare tanti gol così”.

     

    La scorsa stagione hai creato 89 occasioni da gol, nessuno come te in Europa. È meglio fare un gol o servire un assist?

    “È meglio fare assist, a me piace più servire un compagno che segnare un gol perché dentro di me non c’è quella parte egoista di voler fare gol a tutti i costi. L’importante è che la squadra vinca perché prima di tutto viene il gruppo”.

     

    Un grande ex nerazzurro come Emre ha detto di essere felicissimo di vederti con la maglia dell’Inter. Cosa ne pensi?

    “Abbiamo già parlato, lui era molto contento e ha detto tante cose belle dell’Inter. Ha detto che qui si lavora molto bene, c’è molta organizzazione da tutte le parti, che questo è un grande Club e mi divertirò”.

     

    Il centrocampo interista in questa stagione ha dimostrato di avere qualità, quantità. Tu cosa pensi di poter aggiungere?

    “Tutte e due le cose. Bisogna lavorare e sudare, nessuno ti regala una maglia, bisogna lavorare tanto e poi se lavori e soffri le chance arrivano sempre”.

     

    Qual è il tuo obiettivo personale per questa stagione?

    “Credo che per tutti i giocatori e i miei compagni l’obiettivo sarà fare un campionato senza infortuni, è sempre uno dei primi obiettivi. Vogliamo vincere ancora il campionato e fare grandi cose in Champions League”. 

     

    Vuoi fare un saluto a tutti i tifosi nerazzurri?

    “Ciao a tutti tifosi interisti, sono molto contento di essere qui, spero che ci vedremo presto a San Siro. Forza Inter!”

  • Mirabelli attacca il Milan : “Che errore con Calhanoglu, occhio a Kessie”

    Mirabelli non spreca giri di parole nel commentare gli addii di Donnarumma e Calhanoglu, attaccando la società del Milan :

    “I nerazzurri conoscono molto bene il giocatore, quando lavoravo per loro già lo seguivamo. Mi spiace che il Milan perda un grandissimo giocatore e che soprattutto vada via a zero. Sono felice però per l’Inter, che porta a casa un calciatore davvero importante, nonché un ragazzo d’oro”.

    Mirabelli aggiunge: “Il Milan lo rimpiangerà, il problema vero è la strategia che è stata adottata dal Diavolo. Quando ero al Milan, ho dovuto risolvere tante problematiche relative ai rinnovo di contratto, compreso quello di Donnarumma. I rossoneri, con Gigio e Calhanoglu via a zero, perdono 150 milioni in patrimonialità. Se sono contenti tutti, bene così”.

    L’ex dirigente rossonero rifila un ulteriore affondo nei confronti della società: “Non ricordo rinnovi così importanti trattati a giugno, sono affari da chiudere ben prima. Più passa il tempo e più aumentano i problemi. La prossima grana credo che possa essere Kessie“.