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  • Nations League, il punto sui gironi

    Ecco il quadro completo della situazione in Nations League

    LEGA A

    Gruppo 3
    Oltre alla débacle dell’Italia contro la Germania, a fare notizia è l’incredibile poker dell’Ungheria di Rossi, che ha schiantato l’Inghilterra al Molineux, portandosi in vetta al raggruppamento. I Three Lions vedono ora avvicinarsi lo spettro della retrocessione.

    Risultati
    Germania-Italia 5-2: 10′ Kimmich, 45+4′ Gundogan, 51′ Muller, 68′, 69′ Werner, 78′ Gnonto, 90+4′ Bastoni
    Inghilterra-Ungheria 0-4: 16′, 70′ Sallai, 80′ Z. Nagy, 89′ Gazdag

    Classifica
    Ungheria 7
    Germania 6
    Italia 5
    Inghilterra 2

    Gruppo 4
    L’Olanda continua a volare e supera anche lo scoglio Galles, che pure aveva acciuffato il pari in pieno recupero: a decidere il match è stata la rete allo scadere di Depay. Novanta minuti in campo per De Ligt e Koopmeiners, mentre gli interisti De Vrij e Dumfries sono subentrati a inizio ripresa (l’ex PSV ha rilevato l’atalantino Hateboer). Nell’altra gara del girone, il Belgio ha avuto ragione della Polonia grazie al timbro di Batshuayi. In campo dal primo minuto e sostituiti dopo l’intervallo gli italiani Zalewski, Linetty, Zielinski e Mertens, mentre Glik e Zurkowski sono rimasti sul rettangolo verde fino al triplice fischio dell’arbitro.

    Risultati
    Olanda-Galles 3-2: 17′ Lang, 23′ Gakpo, 26′ Johnson, 90+2′ Bale, 90+3′ Depay
    Polonia-Belgio 0-1: 16′ Bathsuayi

    Classifica
    Olanda 10
    Belgio 7
    Polonia 4
    Galles 1

    LEGA B

    Gruppo 1
    Termina in parità il match tra Ucraina e Irlanda: punto che consente alla squadra di Petrakov di conservare la vetta del raggruppamento, seppur con un margine ridotto sulla Scozia, che alle 18 ha travolto l’Armenia. L’atalantino Malinovsky, schierato titolare dal suo commissario tecnico, è stato sostituito dopo appena 28′: possibile problema fisico alla base di questa decisione.

    Risultati
    Armenia-Scozia 1-4: 6′ Bichakhchyan, 14′, 45+1′ Armstrong, 50′ McGinn, 54′ Adams
    Ucraina-Irlanda 1-1: 31′ Collins, 47′ Dovbyk

    Classifica
    Ucraina* 7
    Scozia* 6
    Irlanda 4
    Armenia 3
    *una partita in meno

    Gruppo 3
    Il mattatore di serata è stato Edin Dzeko, che insieme a Pjanic ha steso la Finlandia a Sarajevo. Match senza storia, invece, tra Romania e Montenegro: a decidere la contesa è stata la tripletta dello showman Mugosa.

    Risultati
    Bosnia-Erzegovina-Finlandia 3-2: 5′ Pjanic, 10′ Pukki, 18′ Kallman, 29′, 58′ Dzeko
    Romania-Montenegro 0-3: 42′, 56′, 63′ Mugosa

    Classifica
    Bosnia-Erzegovina 8
    Montenegro 7
    Finlandia 4
    Romania 3

    LEGA C

    Gruppo 1
    La Turchia consolida il primato con il 2-0 sulla Lituania, confezionato dalle reti tutte italiane di Ayhan (su assist di Under) e Calhanoglu, a segno su calcio di rigore. Nell’altra sfida del raggruppamento, Lussemburgo e Isole Far Oer si sono divise la posta in palio impattando per 2-2.

    Risultati
    Lussemburgo-Isole Far Oer 2-2: 12′ Rodigues, 49′ Martins Pereira, 57′, 59′ Bjartalid
    Turchia-Lituania 2-0: 37′ Ayhan, 54′ Calhanoglu

    Classifica
    Turchia 12
    Lussemburgo 7
    Isole Far Oer 4
    Lituania 0

    LEGA D

    Gruppo 1
    Fa festa la Lettonia: a decidere la sfida con il Liechtenstein, dopo la vittoria alle 18 della Moldavia su Andorra, è stata la doppietta di Gutkovsikis, che porta a 12 il bottino della formazione di Kazakevics nel raggruppamento.

    Risultati
    Moldavia-Andorra 2-1: 26′ Caimacov, 45+4′ Vieira, 50′ Nicolaescu
    Liechtenstein-Lettonia 0-2: 20′, 28′ Gutkovsikis

    Classifica
    Lettonia 12
    Moldavia 7
    Andorra 4
    Liechtenstein 0

  • Nations League, quaterna della Scozia in Armenia

    Nations League, quaterna della Scozia in Armenia

    La Scozia a valanga in casa dell’Armenia. Dopo le reti in avvio di Bichakhchyan e Armstrong, è stata l’espulsione per somma di ammonizioni di Hovhannisyan a mettere completamente in discesa la gara per la formazione ospite, che ha dilagato ancora con Armstrong e poi con McGinn Adams. Risultato che proietta la Nazionale di Clarke in vetta al gruppo 1 della Lega B di Nations League: primato condiviso con l’Ucraina, che ha però una gara in meno all’attivo.

    La classifica aggiornata del girone
    Ucraina** 6
    Scozia* 6
    Armenia 3
    Irlanda* 3
    *una partita in meno
    **due partite in meno

  • Serie C, le date della prossima stagione

    Serie C, le date della prossima stagione

    Questa mattina si sono svolte, alla presenza del presidente Francesco Ghirelli, le riunioni del Comitato Esecutivo di Lega Pro e del Consiglio Direttivo. Nel Consiglio è stato stabilito il calendario competizioni della stagione sportiva 2022/23. La stagione inizierà domenica 21 agosto con il primo turno eliminatorio di Coppa Italia. Il 28 agosto il via al campionato. L’ultima giornata sarà disputata il 23 aprile 2023. I playoff avranno inizio il 30 aprile e termineranno con la classica doppia finale andata e ritorno il 4 e l’11 giugno 2023. Un’ampia parte della riunione è stata dedicata al tema delle regole. In merito al regolamento sul minutaggio dei giovani, il Consiglio Direttivo ha condiviso la necessità di darne massima stabilità, confermandolo anche per la prossima stagione. Riguardo al campionato 2022/23, il Consiglio Direttivo ha inoltre approvato il codice di autoregolamentazione, all’interno del quale per la prima volta è stato inserito l’adempimento relativo al budget delle società. Infine è stata presentata l’attività del marketing di Lega Pro.

  • Africa, i risultati delle partite giocate ieri

    Sono sei le partite disputate oggi per le qualificazioni alla Coppa D’Africa del 2023. Vincono l’Algeria del milanista Bennacer, che batte per 2-0 la Tanzania, il Congo che stende il Gambia per 1-0, il Mozambico, che a sua volta batte di misura il Benin e il Sudan, che vince 2-1 contro il DR Congo. Pareggio nella sfida tra Uganda e Niger e in quella fra Gabon e Mauritania.

  • Tacchinardi sarà il nuovo allenatore del Lecco

    L’ex centrocampista della Juventus e della nazionale italiana di calcio Alessio Tacchinardi è pronto per diventare il prossimo allenatore del Lecco. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la firma sul contratto e quindi ci sarà anche l’ufficialità.

  • Ungheria, Rossi: “Stiamo bene e vogliamo fare una grande partita”

    Il commissario tecnico dell’Ungheria Marco Rossi prende la parola dalla sala stampa del Dino Manuzzi. L’allenatore italiano, capace di qualificare i magiari all’ultimo Europeo, ha iniziato nel migliore dei modi questa Nations League, battendo 1-0 l’Inghilterra. Ecco le sue dichiarazioni: Quali sono le sue prime impressioni? Come sta l’Ungheria fisicamente? “Stiamo bene, i ragazzi hanno recuperato bene. Chiaramente, quando c’è così poco tempo non ti alleni e svolgi un lavoro di recupero. Dai vari test sembra però i ragazzi abbiano recuperato e domani all’inizio della partita saremo al 100%. Lavorando da ct, in Italia ci torno spesso: non manco dall’Italia da tanto tempo e quando torno in Italia sto con la mia famiglia. Però l’emozione c’è, perché sostanzialmente dopo 10 anni siamo partiti dall’essere sconosciuti in Ungheria all’affrontare la nostra Nazionale, Questa sera ancora no, anche se ho incontrato Mancini e il suo staff, ma domani sera ci sarà un tumulto”. Che Italia si aspettava e si aspetta domani? Si aspettava un’Italia fuori dal Mondiale? “Il fatto che l’Italia non si sia qualificata al Mondiale è stato un shock per tutti, per noi italiani ma anche per chi non lo è. Ha dimostrato di essere una grandissima squadra e lo è ancora: purtroppo, ha avuto tanti episodi avversi che si sono protratti fino alla gara con la Nord Macedonia. Qualche episodio fortunato c’era stato durante l’Europeo, ma dopo tutto è stato contro. In Italia, specialmente nel calcio, vogliamo essere i migliori, ma in questo momento dobbiamo accettare che non siamo i migliori ma tra i migliori. Mancini ha dimostrato di avere visione e credo che per il futuro immediato e prossimo saranno parte della Nazionale diversi giocatori che sono stati mandati a casa per ragioni varie, ma l’Italia è giovane e ha qualità e quantità. Io, da tifoso italiano ma anche da addetti ai lavori sarei molto meno catastrofista per questa mancata qualificazione al Mondiale”. Che ricordi ha di Cesena e di questo stadio? “Chiaramente, parlando dell’Italia sono di parte ma Cesena e la Romagna, ma anche l’Emilia, sono posti rinomati nel mondo per ciò che possono offrire. A Cesena venni per la prima volta nell’89 e riuscimmo a mantenere la Serie B, vincendo lo spareggio. Poi ci ho giocato altre volte e ho ricordi piacevoli: spero di mantenere la stessa falsariga domani, ma sarà molto complicato”. Che giudizio ha di questa Nations League? Per noi è ottima. Non so quante altre volte avremo la possibilità di misurarci contro nazionali di questo livello e poi grazie alla Nations League ci siamo qualificati all’Europeo: non ci fosse stata la Nations League, saremmo stati eliminati nel 2019. Questa Nations League ci darà punteggio per poter prendere parte ai play-off nel caso in cui non dovessimo qualificarci all’Europeo. Per noi è molto utile, per Germania, Italia e Inghilterra può essere diverso ma è un calendario UEFA e bisogna seguirlo e rispettarlo”. Non ha perso 13 gare contro squadre superiori a voi nel Ranking, qual è il vostro segreto? “Ci siamo riusciti diverse volte, ma altre volte no. Ricordo il 3-0 del Portogallo o il 4-0 subito in casa dall’Inghilterra. Dipende da una serie di situazioni: contro l’Italia domani per poter sperare in un risultato favorevoli dovremo essere perfetti o quasi sotto l’aspetto tattico, non commettere errori individuali e sperare che il nostro avversario non sia in una serata di grazia, altrimenti sarà impossibile portare a casa il risultato. Ci sono delle differenze, noi lavoriamo sempre sulle nostre debolezze e speriamo tramite il lavoro di fare in modo che anche la fortuna ci dia uno sguardo. Io parlo spesso di fortuna, ma è la verità: nel calcio non decidi se mettere la palla un centimetro fuori o dentro, ma quell’episodio può decidere la partita. Noi lavoriamo per far sì che la fortuna si giri dalla nostra parte, ma se l’Italia gioca come sa e può per noi sarà molto difficile ottenere risultati”. Tra te e Mancini chi può attendere con più tranquillità la partita? “E’ difficile… Io non credo di attendere tranquillamente questa partita e anche Roberto, per la situazione che s’è venuta a creare, probabilmente è nella stessa situazione. Dispone di tante cose in più rispetto a noi, ma già il fatto che l’Italia ci rispetti e non è certa di conquistare i tre punti per i miei ragazzi deve essere motivo d’orgoglio”. Italia, Germania e Inghilterra nello stesso gruppo. Voi avete possibilità di farcela? “Nel calcio se si può parlare di qualche miracolo sportivo difficilmente questo miracolo si può ripetere. Aver fatto tre punti contro l’Inghilterra vuol dire non concludere il girone a zero come tanti avevano pronosticato. Quando si parla di numeri, di statistiche, bisogna essere oggettivi: siamo gli intrusi di questo girone ma siamo qui e vogliamo giocarcela. Vogliamo uscire dal campo a testa alta, sapendo di aver dato tutto. All’Europeo con Francia, Germania e Portogallo siamo arrivati quarti, ma l’Ungheria a fine girone era contenta e questo ci è bastato. Nonostante il nostro livello non sia quello dell’Italia, la nazionale ungherese è seguita da 10 milioni di persone e in proporzione il tifoso ungherese è appassionato come quello italiano”.

  • Germania, Flick: “È stata una bella partita”

    Hans-Dieter Flick. Il commissario tecnico della Germania, dalla sala stampa del Dall’Ara, commenta il match di Nations League contro l’Italia che s’è concluso da pochi minuti. “Abbiamo iniziato bene la partita, poi dopo 15-20 abbiamo perso un po’ il filo. L’Italia ha disputato una buona partita e noi abbiamo commesso troppi errori in fase di costruzione. C’è mancata intensità e compattezza difensiva, questi sono i punti su cui bisognerà migliorare per disputare martedì una partita migliore”. La Germania rimane imbattuta, ma sarebbe bello vincere contro una grande Nazionale. Prestazione non sufficiente? “Sono d’accordo. Oggi non abbiamo applicato bene ciò che invece avevamo provato durante l’allenamento, decisivo sarà ora il percorso che ci porterà al Mondiale: ci alleniamo bene, ma non riusciamo a fare lo stesso durante le partite. L’Italia sembrava più navigata e coesa rispetto a quanto ci aspettassimo, positivo che abbiamo pareggiato subito. Il resto meno e andrà analizzato. Nota di merito per la Nations Leaque perché questa competizione ci permette di affrontare sempre avversarie molto valide”. Perché si sono accumulate le distrazioni dopo 15-20 minuti? “Difficile da dire, è capitato in entrambe le fasi di gioco. Tutti questi errori ci sono stati e cercheremo di analizzare il perché durante le prossime sedute tecniche. Quando le cose non vanno come si vuole tutti sono sotto un punto di domanda, ma oggi la nostra prestazione è stata negativa in generale, possiamo e dobbiamo fare di più. Oggi ci è mancata intensità e la nostra solita precisione”. Quando analizzerà questa gara con la squadra? Martedì si gioca di nuovo? “Il tempo c’è, siamo un team rodato e non sprechiamo tempo. Abbiamo 2-3 giorni e dobbiamo fare in modo che la squadra ricarichi al meglio le batterie: se poi qualcuno non sarà al 100%, prenderemo altre decisioni in merito a chi scenderà in campo”. Cosa pensa di questa Italia sperimentale? Chi l’ha colpita? “L’Italia è una Nazione che vive e respira di calcio, sono sempre in grado di mettere in campo grandi prestazioni. Dal punto di vista difensivo sono solidi e sono rodati in attacco, stimo Mancini e mi piace il modo in cui l’Italia ha giocato al Mondiale, tutti pian piano siamo diventati tifosi dell’Italia durante l’Europeo per come giocava. L’Italia ha tutto per ripartire e ricostruire un nuovo importante ciclo”. Oggi non ci sono state vere occasioni da gol, Sané e Werner non sono entrati in partita. Sta perdendo la pazienza? “No, assolutamente no. Io non amo le scuse ma tutte le squadre sono in una situazione difficile a livello di calendario. Oggi siamo mancati in termini di intensità ma non sono così tragico nella mia analisi: torneremo a fare gol, del resto uno già stasera l’abbiamo fatto”. Splendida atmosfera allo stadio oggi al Dall’Ara. Vorrebbe lo stesso sostegno anche in Germania? “Sì, oggi l’atmosfera era davvero magnifica ma noi non possiamo certo lamentarci dei nostri tifosi. Sono sicuro che anche a Monaco di Baviera i tifosi ci sosterranno ma è anche vero che la squadra dovrà dare il 100% per sostenere i nostri tifosi”. Come ha visto Sané? E’ arrivato Reus in ritiro? “Sì, è arrivato e oggi si allenato bene, d’ora in avanti credo sarà pronto. Su Sané, sapete che non parlo mai delle prestazioni dei singoli giocatori”.

  • Italia, Cristante: “Siamo una squadra forte”

    Non solo Roberto Mancini. In conferenza stampa da Coverciano, alla vigilia di Italia-Germania, ci sarà anche il centrocampista Bryan Cristante. “In questi 11 mesi c’è stata una grandissima delusione di mezzo, anche non volendo ce la siamo portata dietro nella gara con l’Argentina. Bisognerebbe sempre resettare dopo una gara così grande, ma non è sempre facile. La più grossa differenza è stata lì”. Come affronterete queste quattro gare? “Abbiamo voglia di ripartire, sono partite difficili e lo sappiamo, ma sappiamo anche di essere un’ottima squadra. Qui lavoriamo sempre al 100%, al massimo, dobbiamo solo ritrovare quella chimica che ci aveva contraddistinto, tutto lì”. A centrocampo siamo il grado di cambiare modo di giocare? “Credo sia possibile un po’ di tutto, abbiamo giocatori forti e non siamo gli ultimi arrivati… Dipenderà da come il mister deciderà di impostare le varie partite, possiamo essere un po’ più fisici o continuare a giocare in maniera tecnica. E’ un percorso, ci lavoriamo per arrivare al prossimo Europeo nel modo migliore possibile”. La svolta che deve fare questa Nazionale ti rappresenta? “Quest’anno penso di aver fatto un’ottima stagione, giocare certe partite all’Europeo ti dà un’autostima maggiore che poi ti aiuta durante il campionato. Le partite europee alzano l’asticella, più se ne hanno nelle gambe più il livello di un giocatore cresce”. Che Germania ti aspetti? “Sono fortissimi. Dobbiamo disputare una grande partita, è l’unica soluzione contro una squadra così forte. Dobbiamo iniziare questo nuovo percorso, dobbiamo ripartire da lì”. Cosa serve per ritrovare la magia? “La magia arriva col duro lavoro e con le vittorie, non ci sono altre soluzioni. Abbiamo tanto tempo per arrivare alla prossima importante competizione, ripartiamo dalla Nations League e dobbiamo fin da subito lavorare forte per poi mettere in campo tutto ciò che proviamo a Coverciano. Solo così possono tornare le vittorie che aiutano sempre a stare meglio”. Non pensi che l’Italia abbia bisogno di una svolta simile a quella della tua Roma? La finale di Tirana è stata l’apoteosi del gioco all’italiana. “Ambiziosi bisogna sempre esserli, certo che la solidità aiuta tanto. Lo siamo stati anche in questo percorso e la cosa migliore è avere equilibrio, non si può puntare solo alla solidità difensiva, per vincere in Europa avere la palla è fondamentale. La risposta giusta sta nel mezzo”. Chi ti ha colpito di più tra i nuovi?
    “Io sono arrivato il 29 e siamo partiti subito per Londra. Per il poco che ho visto, sono tutti bravi: manca solo un po’ di esperienza”. Nel nuovo ciclo della Nazionale sei uno dei senatori. Ti senti ora uno dei titolari dell’Italia? “Come dicevamo durante tutto il percorso dell’Europeo, la forza è avere più di 11 titolari. Per una nazionale che si ritrova poche volte l’anno è importante avere più di 11 titolari, servono 18 titolari che possono dare il contributo massimo per questa nazionale”. Dove vorresti giocare? “Ho la fortuna di poter fare entrambe le cose. Tra mezzala, doppio play o play, mi trovo bene in tutte le zone del centrocampo. E’ limitativo dire voler fare questo o quello. Qui in Nazionale ho giocato sempre in una posizione più avanzata, l’ultima con la Turchia ho giocato un po’ più indietro. Basta che sia a centrocampo, posso giocare in entrambe le posizioni”. Cosa dobbiamo aspettarci dalla Roma della prossima stagione? “Dobbiamo fare uno step successivo, siamo in Europa League e dobbiamo puntare ad arrivare in fondo anche in questa competizione. In campionato ci siamo giocati il quarto posto fino a un certo punto e il prossimo anno vogliamo assolutamente rientrare tra le prime quattro. Poi le stagioni sono lunghe, quest’anno abbiamo giocato 55 gare e servirà una rosa molto ampia per giocare al massimo entrambe le competizioni. Ma l’obiettivo iniziale deve essere quello”.

  • Italia, Donnarumma: “Sempre bravo Courtois. Per me è stato un anno difficile”

    Italia, Donnarumma: “Sempre bravo Courtois. Per me è stato un anno difficile”

    Donnarumma quest’oggi è a Coverciano per rispondere alle domande dei giornalisti. Il portiere della Nazionale prende la parola nel terzo giorno di ritiro degli azzurri che stanno preparando la partita di Wembley contro l’Argentina. Questa Champions dice che Courtois è il miglior portiere d’Europa? “Sicuro, Ieri ho visto la gara e ha disputato una partita incredibile, ha tenuto in piedi il Real Madrid fino all’ultimo. Un po’ di effetto mi ha fatto, potevamo esserci noi, ma purtroppo il calcio è così. Hanno vinto loro e a Courtois faccio i complimenti, ha fatto grandi interventi”. Il tuo futuro sarà più sereno? “Non è stato un anno facile, ma sono sempre io e lavoro sempre al massimo. Sono sempre a disposizione della squadra, dell’Italia. Non c’è alcun problema, bisogna solo ripartire e farlo al meglio”. Cosa ti mancherà di Chiellini? “Mancherà tutto di Giorgio, sia in campo che fuori è stato un punto di riferimento per il calcio italiano e mondiale, soprattutto per noi giovani. Ci ha dato una grande mano, vogliamo ora dargli una grande gioia. In campo mancherà, è veramente fantastico e ti dà sempre una mano, anche con una semplice parola”. Com’è stata la prima stagione al PSG? “Far parte di una società del genere e di una squadra del genere ti aiuta tanto, alternarsi per un portiere non è semplice ma questa stagione mi ha aiutato da tutti i punti di vista”. Come hai reagito allo Scudetto del Milan? Ci sono nuovi Donnarumma? “Dopo aver vinto il titolo l’anno perfetto era lo Scudetto del Milan e gli faccio i complimenti, hanno fatto un lavoro incredibile e sono orgoglioso di loro. Per la Nazionale, dobbiamo ripartire e farlo dai giovani: con me ci sono tanti ragazzi su cui puntare, c’è Bastoni, Raspadori, Scamacca… Ora però bisogna ripartire, la delusione del Mondiale è ancora fresca e mercoledì dobbiamo vincere. Dobbiamo subito ripartire giocando bene e ottenendo grandi risultati”. Era fallo quello che hai subito in Real-PSG? Qualcosa da dire ai tifosi di San Siro in vista del ritorno a settembre dell’Italia? “Per me sì, era fallo. Potevamo gestirla meglio, anche dopo. Peccato, il calcio è fatto di episodi e noi prima avevamo dominato. Abbiamo una grande squadra e grandi campioni. Su San Siro, io penso a me stesso e alla mia squadra. Quello che pensa la gente non ci deve condizionare: dico solo che quando sono con la maglia dell’Italia bisogna tifare l’Italia”. Che stagione è stata per te? Che perdita è stata per te Raiola? “E’ stato un anno complicato. Però bisogna ripartire, bisogna accettarlo e andare avanti, bisogna lavorare più di prima. Su Raiola, dico che ho avuto un rapporto incredibile ed è stata davvero una doccia fredda. Voglio ricordarlo sempre col sorriso, ha sempre voluto fare qualcosa di importante per i calciatori, ci darà una grande forza”. Mercoledì torni a Wembley, che sensazioni hai e qual è il tuo futuro in Nazionale? “Non dobbiamo dimenticare quanto fatto all’Europeo, questo è un gruppo fantastico e ci ha fatto ottenere un risultato incredibile. La delusione del mancato accesso al Mondiale è ancora fresca, siamo ancora delusi. Fa male, alcuni ragazzi non saranno più con noi ma noi giovani dobbiamo riportare l’Italia dove merita”. Hai detto che per un portiere non è facile alternarsi. Hai pensato di perdere il posto in Nazionale? “Rassicurazioni non mi servono, è stato un anno difficile ma rassicurazioni non mi servono. Sono sempre stato attento a lavorare, mi sento orgoglioso sempre di essere qui e di indossare questa maglia”. Italia-Argentina può essere l’ultima anche per altri compagni? Che promessa hai fatto a Mino nel tuo post su Instagram? “La confesserò dopo averla mantenuta… Intendevo il Mondiale, si ritirerà Chiellini poi gli altri faranno in tranquillità le loro scelte. Mi dispiace per Chiellini, poteva essere il suo ultimo Mondiale”. Con Messi vi siete parlati? “Assolutamente, con Messi e Di Maria. Quando ci siamo lasciati a Parigi dopo l’ultima gara ci siamo detti un po’ di cosine… Loro sono una grandissima squadra, bisogna prepararla nel migliore dei modi”. E’ inevitabile che i portieri giochino così tanti coi piedi? Riesci a gestire le critiche? “Ho le spalle larghe e riesco a gestirle, così come gestisco gli elogi. Fa parte del vostro lavoro. Sul gioco coi piedi, è normale ci siano benefici ma a volte rischi un pochino, in alcune partite rischiare tanto diventa complicato e bisogna saper gestire certe situazioni. Il ruolo è cambiato tanto, io ho avuto la fortuna di lavorarci tanto già dal settore giovanile del Milan e avevo già la prospettiva di giocare la palla da dietro. Sicuramente in alcuni momenti di alcune partite non bisogna rischiare così tanto, il calcio è cambiato” Per te a Parigi è stata una stagione difficile. Mentre il Milan ha vinto lo Scudetto, c’è rammarico per non esser rimasto? “Rammarico no, sono contento per quanto fatto il Milan e ho scritto a tutti i miei compagni. Sono felice per quanto hanno fatto ma non c’è rammarico”.

  • Giampaolo resta alla Sampdoria?

    Ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato Marco Giampaolo che si è soffermato sul suo futuro alla Sampdoria: “Puntualizziamo. Quando mi definisco spettatore, significa che non è più la mia partita, io divento subordinato alla riorganizzazione del club. Sapete tutti come la società dopo la vicenda Ferrero si sia riorganizzata, con una gestione finalizzata ad arrivare eventualmente alla cessione del club e a una nuova proprietà. L’obiettivo era questo quando mi hanno chiamato e tale rimane. Sono interessato a quel che accadrà, ma non posso giocare io. Ora ci sarà un CdA che dovrà determinare qualcosa. Quello della squadra e dell’allenatore per la Samp è l’ultimo problema. Mai ho messo in dubbio la mia permanenza qui. Non ho parlato di programmazione tecnica, prima c’è quella societaria”