Dopo il ko della settimana scorsa a Londra, il Milan cade un’altra volta contro il Chelsea, questa volta per 2 a 0 a San Siro. Il match si apre con buone idee da parte dei rossoneri, poi il discutibile rosso a Tomori con relativo rigore per i Blues al 18’ sventolato forse con troppa fretta dall’arbitro Siebert indirizza la partita. Di Jorginho il primo gol appunto su calcio di rigore, di Aubameyang il gol del definitivo 2-0. Il Milan parte bene, con voglia di indirizzare subito la partita nel binario giusto. Ma al 18’ arriva l’episodio che cambia faccia alla partita: Tomori si perde Mount che sguscia in area e cade dopo una lieve doppia trattenuta del difensore rossonero. Per l’arbitro Siebert è rosso diretto e calcio di rigore. Ingenuità di Tomori, fiscalità da parte del fischietto tedesco che di fatto condiziona il resto della partita: sul dischetto va Jorginho che al 21’ fa 0-1. Il Milan reagisce, ma il colpo di testa di Giroud al 27’ è fuori di poco. E allora il Chelsea trova un altro sbocco: Kovacic ricama bene, Mount è visionario nell’immaginare e nel trovare il corridoio per Pierre-Emerick Aubameyang che con freddezza spara alle spalle di Tatarusanu anche lo 0-2. A inizio ripresa i rossoneri entrano convinti e volenterosi in campo, pur consapevoli delle difficoltà per l’inferiorità numerica e per il doppio svantaggio. Tonali prova qualche inserimento in più rispetto al primo tempo, ma al 60’ è Sergino Dest ad avere l’occasione forse più nitida per i suoi, sprecata però malamente con un destro sballato da ottima posizione. Il Milan c’è, anche se il Chelsea controlla con tranquillità e prova a fare male con i soliti inserimenti dei suoi talenti offensivi. Nonostante i cambi di Pioli, che butta dentro nella mischia Rebic, Pobega, Origi e Ballo-Touré, il Milan accusa la stanchezza. Nonostante tutto i rossoneri provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo per regalare almeno un gol ai 75mila di San Siro e un brivido finale alla partita. Ma il Chelsea pur senza strafare riesce a gestire e a portare a casa un 2-0 in trasferta importantissimo nell’economia del suo girone Champions.