La formazione di Van Bronckhorst batte gli Hoops al 114′ mandando in estasi Hampden Park: in finale affronterà gli Hearts. L’immagine di Hampden Park al momento dell’ingresso delle due squadre è la miglior sintesi di quel che è, è stato e sarà sempre l’Old Firm: da un lato le bandiere irlandesi sventolate dietro al tricolore formato dai fumogeni, dall’altro le Union Jack. Da un lato, per intenderci, i tifosi del Celtic, dall’altro quelli dei Rangers. Spettacolo puro. Bisogna dare contesto, prima di proseguire: perché le bandiere irlandesi? Perché quelle del Regno Unito? In breve: per le radici irlandesi del popolo degli Hoops e per quelle, contrapposte, che strizzano l’occhio al Regno della tifoseria dei Gers. In realtà la questione sarebbe più profonda: questo perché Celtic-Rangers è molto più che una semplice gara di calcio. Quello di Hampden Park è il quarto Old Firm della stagione: ce ne sarà anche un altro, nello “split” post regular season, ma questo vale l’accesso alla finale di Scottish Cup. In ballo c’è la prospettiva di un trofeo, che in un anno particolare come questo vuol dire tanto. Anche perché Celtic e Rangers si sono divisi a metà la posta: gli Hoops sono in vetta alla Scottish Premiership e hanno vinto 2 dei 3 precedenti Old Firm di campionato. In Europa non è andata bene: eliminati dalla Champions League, eliminati dall’Europa League ed eliminati dalla Conference League. Per i Gers la storia è diversa, lo sapete: in Scozia sono riusciti a tenere il passo del Celtic nonostante il cambio in panchina a stagione in corso. L’addio di Steven Gerrard avrebbe potuto bloccarli, ma non lo ha fatto: Giovanni Van Bronckhorst, in maniera molto intelligente, ha saputo raccogliere l’eredità dell’inglese, guidando i suoi alla semifinale di Europa League dopo aver eliminato Borussia Dortmund, Stella Rossa e Braga. Un sogno che continua, al netto dell’infortunio di Morelos. La sfida in coppa è stata un po’ la sintesi: se non la “resa dei conti” stagionale, quasi. Nel primo tempo i Rangers vanno vicino al vantaggio con la botta da fuori di Lundstram, ma è nella ripresa che il match si sblocca. Al 64′ Taylor raccoglie un pallone in area e lo calcia verso la porta trovando la deviazione decisiva di Bassey che spiazza McLaughlin per l’1-0. La formazione di Postecoglou va a un passo dal 2-0 con la traversa centrata da Carter-Vickers, già in goal nell’ultimo Old Firm in campionato, ma la gara rimane aperta: guai a lasciare aperte queste sfide. E infatti ci pensa Arfield al 78′ a riportare il punteggio in parità, spedendo alle spalle di Hart il pallone con un destro preciso. I supplementari allungano una gara già molto tesa, con la conseguente stanchezza che si fa sentire. Nel secondo tempo i Rangers centrano due pali nella stessa azione: è il peludio al goal vittoria dei Gers. Bassey dalla sinistra mette un pallone tagliato per Sakala che al 114′ viene anticipato da Starfelt che batte il proprio portiere per l’1-2. I Rangers eliminano il Celtic accedendo alla finale di Scottish Cup dove ad attenderli ci sono gli Hearts: agli Hoops resta il campionato, per i ragazzi di Van Bronckhorst si apre un ciclo di gare decisive che può segnare, in termini eterni, la stagione.