Spettacolo, sussulti, pali e rigori sbagliati, ma anche applausi a scena aperta per le due squadre. Perché Lipsia e Atalanta regalano una partita appassionante, con tanti errori ma anche qualità e divertimento. Alla fine il risultato è da tripla ma termina 1-1, lasciando intatte le speranze di qualificazione, testa o croce per entrambe le squadre. Il Lipsia parte forte ma molto coperto, preferendo non rischiare moltissimo e agendo in contropiede, anche grazie alle frecce Nkunku e Dani Olmo, situazione che nei primi minuti ha più volte sbocco verso la porta di Musso, pur non portando a rischi sostanziali. Tanto più che è Muriel ad accendere la partita con la serpentina che porta al gol, dopo un appoggio di Zappacosta: sprint in mezzo a due difensori e tiro sotto al sette, dove Gulacsi non può arrivare (e non ci prova nemmeno). Il canovaccio della partita non cambia più di tanto, anche se l’Atalanta appare molto più concentrata rispetto a Napoli, tanto che Muriel va vicino alla doppietta con un diagonale, mentre l’unica occasione sostanziale per il Lipsia arriva quando De Roon sbaglia un appoggio in mezzo al campo, troppo morbido per l’Europa, avviando l’azione in cui Andre Silva va in porta.
La sensazione è che l’obiettivo europeo, ancora lontano dal suo possibile compimento, sia prevalente rispetto al campionato, dove le energie nervose sono inferiori dopo l’ultimo filotto di risultati non buonissimo. Dall’altro lato il Lipsia però è pericoloso per i tanti giocatori di qualità che possono fare male, fra accelerazioni e giocate di qualità. Nella seconda frazione De Roon si sposta su Dani Olmo, più che giocare come terzo di difesa, per non dare facilità di appoggio ai centrocampisti del Lipsia, visto che lo spagnolo gioca fra le righe. Eppure al decimo del secondo tempo si trova in posizione di sparo, ben contrastato da Demiral. Il problema arriva al decimo del secondo tempo, dopo un po’ di pressione da parte del Lipsia, quando Demiral tocca con il piede di richiamo Nkunku, in area di rigore. L’arbitro, ben appostato, concede la massima punizione: Musso fa una parata pazzesca sul rigore di Andre Silva, subito dopo su Orban. Peccato che l’euforia dura pochi secondi, perché sul cross successivo lo stesso Orban contrasta Zappacosta e piazza la zampata vincente per l’1-1. Nella girandola di cambi entrano Boga, Scalvini e Zapata ed è proprio grazie a questi due che Scalvini., in mezzo all’area, manda alto di pochi passi. Koopmeiners, invece, poco dopo, colpisce il palo dopo un’azione personale. Sul ribaltamento di fronte il Lipsia arriva a qualche centimetro dall’avere una deviazione in area a botta sicura, ma il cross di Nkunku è fuori misura di pochissimo. Poi è Demiral a mandare sul fondo il colpo di testa da buona posizione, con Gulacsi battuto. A dieci minuti dalla fine c’è addirittura il rischio beffa, con un contropiede che parte da un errore in appoggio di Scalvini, fino a un cross dove Szoboszlai arriva con il colpo di testa, mandando sulla traversa. Mentre al novantesimo Demiral e Musso sbrogliano una situazione in area ai limiti del fantascientifico, tenendo a galla sull’1-1 sul tiro a botta sicura di Mukiele: giallo all’ultimo minuto sul tiro di Koopmeiners, con un difensore tedesco che la tocca di mano. Finisce così, un risultato che comunque tiene apertissimo il confronto, con l’Atalanta che dovrà vincere a Bergamo per passare il turno.