Il Genoa dopo solo un anno torna in Serie A. Vittoria per i rossoblu sull’Ascoli per 2-1 e, grazie al pareggio del Bari a Modena ha festeggiato. Ecco le parole del tecnico Gilardino.
Ti sei rifatto il film dalla tua assunzione a oggi?
“Bisogna festeggiare e anche tanto. E’ stata una giornata e una cavalcata incredibile. Merito dei ragazzi, dello staff e chi ha lavorato dietro le quinte. Da chiunque abbia fatto sì che potessimo fare questa impresa. Grazie a tutti e un merito al nostro popolo che oggi sono stati indescrivibili”.
Hai riposato oggi?
“Sono tre notti che non dormo. Non era semplice perchè i pensieri erano tanto. Rivolti alla squadra, ai ragazzi e alla responsabilità che avremo in primi con noi stessi e con la gente. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario perchè quando ho preso la squadra non era così scontato arrivare a due giornate dalla fine promossi”.
Un grazie particolare a chi?
“Un grazie particolare alle mie figlie, a mia moglie e a mia nonna che quest’anno mi ha lasciato. Sono sicuro che anche lei ha contribuito a questo traguardo”.
Che spettacolo hai visto dallo skybox?
“Uno spettacolo incredibile. Non è stato semplice guardarlo dall’alto. Parlando a livello tecnico-tattico non è stata una partita semplice. L’Ascoli sta bene e non era scontato ottenere il risultato”.
Il cambio di Sturaro?
“Ha avuto un problema all’adduttore, è stato un cambio precauzionale”.
Oggi promossa anche la Primavera?
“Sono felice per mister Agostini, per Taldo e i ragazzi. So il lavoro che c’è, la dedizione del team manager e di tutti che contribuiscono al lavoro della Primavera. Sono felice di averne fatto una piccola parte”.
Lo spirito del Genoa nei ragazzi in campo, gruppo compatto.
“Ho avuto la fortuna di avere degli allenatori in campo, dei ragazzi intelligenti. Ho avuto la fortuna di avere un grande spirito di squadra e questo è stato indispensabile”.
Quale è stato il tocco magico? A Frosinone sabato con più tranquillità.
“Colgo l’occasione per fare i complimenti a Grosso e al Frosinone ma hanno avuto la forza di mantenere una struttura. Ho dato fiducia e consapevolezza ai ragazzi e siamo riusciti a creare un DNA all’interno di questo gruppo con dei giocatori preparati tatticamente per giocare certi tipi di partita, di esperienza. E’ nata una magia”.
Blazquez ha detto che riparte da lei in A.
“Mi fa piacere che Blazquez dica queste cose, lo ringrazio. Per il futuro, mancano due partite di campionato. Festeggiamo ma vogliamo finire al meglio il campionato e poi avremo tempo di sederci e programmare tutto”.
C’è stato un momento in cui avete avuto più consapevolezza?
“Ci sono stati vari momenti: le vittorie con Frosinone e Reggina in casa. La vittoria di Bari ha dato una segnale importante”.
Quale è stata qualche difficoltà all’inizio?
“Difficoltà è normale che, pur avendo una breve carriera di allenatore, ho allenato in D e in Lega Pro. E’ un cambiamento abbastanza radicale anche se il modo di pensare calcio è sempre lo stesso. E’ stato fondamentale il dialogo con i ragazzi, dirsi le cose e parlare quotidianamente coinvolgendoli dentro l’allenamento e nella vita quotidiana”.