Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli alla vigilia della sfida contro la SPAL
Si arriva da un pareggio come quello di Modena, che settimana è stata?
“E’ stata una settimana di lavoro come le altre. Di lavoro intenso e di miglioramento, come ci deve essere sempre nella testa dei ragazzi. Poter andare a migliorare le situazioni. C’è voglia ed entusiasmo. Ci aspetta una partita davanti al nostro pubblico dove dovremo essere bravi all’interno della gara di cercare l’episodio favorevole con fiducia e consapevolezza”.
Che SPAL ti aspetti?
“Hanno cambiato guida in corso. Prima c’era De Rossi e ora Oddo: mi farà piacere salutarlo. E’ stata una squadra costruita a giugno e a gennaio per ambire ad un altro tipo di posizione. E’ una squadra che può contare sulla prestanza fisica di La Mantia e ad aggredire la profondità come Moncini. Noi dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi per andare alla ricerca dell’episodio favorevole nella gara”.
Come il Genoa farà la partita?
“Le valutazioni si fanno e si provano nei giorni precedenti alla gara. Questa squadra deve essere sempre brava a partire in un modo e a sapersi modellare in corsa. Nelle ultime due gare abbiamo espresso situazioni interessanti, nell’ultima a tratti. Passano le partite, ce n’è una in meno e i punti pesano. Questo effetto è di equilibrio che chi sarà stare in partita fino al 95′ o chi saprà dare la sterzata avrà la meglio”.
Haps è pronto?
“Sta bene. Sarà della partita ed è normale che entriamo in un periodo dove giochiamo ogni 4-5 giorni. Criscito l’ho utilizzato dopo un allenamento solo, a lui va detto solo grazie per quanto fatto da quando è arrivato. Non ha mai smesso di allenarsi e si è messo a disposizione. Domani toccherà ad Haps dal primo minuto ma ci sono partite ogni 4-5 giorni, tutti saranno importanti. Inizia un periodo dove tutti saranno dentro”.
Sei preoccupato per la mancanza di gol di Coda?
“E’ un giocatore che deve pensare a far giocare bene la squadra e nell’ultimo terzo di campo fare quello che sa fare. Deve provare le giocate in ogni zona del campo”.
Dragus e Salcedo?
“Dragus ha giocato più di Salcedo, ha giocato qualche spezzone in più. Eddie si sta allenando bene. Come detto prima, devono essere tutti pronti. Chi gioca dall’inizio, chi subentra dovrà determinare. Il campionato e il momento richiede quello”.
Jagliello?
“E’ un giocatore che un allenatore lo vorrebbe sempre in squadra. Io l’ho alternato diverse volte però è un giocatore che ce l’hai sempre in allenamento, è un giocatore positivo e intelligente. Domani potrebbe essere un’opzione dall’inizio”.
Oddo ha detto che è stato il tuo ultimo allenatore.
“Per pochissimo tempo. Mi sono allenato per una settimana-dieci giorni poi mi sono infortunato (ride ndr)”.
Tu hai cambiato in particolare gli attaccanti. Difensori e centrocampisti sono stati grossomodo gli stessi. Giocando col 4-3-2-1, l’unico che può fare il centravanti è Coda. Puscas fatica sui lanci lunghi.
“A Modena è vero che ci sono stati tratti della partita, che abbiamo analizzato con i ragazzi, dove l’avversario ci ha portato a lanciare lungo. Ma non è il nostro modo di pensare. Le richieste da parte mia è la volontà di proporre. E’ vero che sia Coda che Puscas sono giocatori un po’ diversi, posso trovare soluzioni con uno e con l’altro o con entrambi. Credo che abbiamo una struttura di squadra molto bella e so quanto mi possono dare i giocatori. Abbiamo bisogno di tutti. C’è bisogno di fiducia in questi giocatori e di responsabilità, mi auguro che Massimo e George possano determinare come Bani e Dragusin a Modena”.
Il tuo 3-5-2 come viene concepito?
“Ci sono vari modi di interpretare un modulo. In base a dove vuoi portare l’avversario. Cercare di proporre il gioco dove pensi che l’avversario possa avere più difficoltà. Cerchiamo di costruire, è normale poi che gli interpreti fanno differenza: nel 3-5-2 se giochi mezzala più offensiva diventa 3-4-1-2 oppure puoi giocare con un esterno più basso”.
A Modena hanno segnato due difensori, non succedeva da settembre col gol di Hefti contro il Parma. Quanto è importante trovare i gol dalla retroguardia?
“Sono contento sia arrivato un gol su calcio piazzato, primo, e poi con un assist di Coda per Bani, il secondo. Loro devono saper difendere, è la cosa che gli chiedo e lo sanno fare bene. Poi è normale che hanno i tempi di inserimento e devono determinare come tutti gli altri”.