Dopo il consiglio federale è intervenuto il presidente Figc Gabriele Gravina che si è soffermato sul recente successo della Nazionale all’Europeo: “Si tratta della vittoria anche di tutti i collaboratori e di una struttura che ha dedicato tanto tempo a un progetto che parte da lontano. La vittoria contribuisce a dare grande impulso alla ripartenza in generale, e grande speranza al Paese, concorrendo a fare dell’Italia un Paese più credibile e stimato, più inclusivo e anche più ricco. Con orgoglio e soddisfazione tutte le maggiori ricerche stimano l’impatto economico con un +0.7 di Pil, circa 12 miliardi di euro”. Gravina parla anche di soldi: “la vittoria ci ha portato un introito di circa 36 milioni lordi, non fanno mai male”, ferma ulteriori polemiche sul caso del pullman non autorizzato per la festa di lunedì: “non posso preoccuparmi di un’Italia che vince il campionato europeo e che generi tensioni, non voglio tensioni in questo momento, voglio solo continuare a parlare di aspetti positivi della vittoria”. Parla di riforme: “necessarie, l’esclusione di 6 squadre tra B e C è un segnale pericoloso” e lancia la candidatura dell’Italia per Euro 2028, nonostante una situazione stadi carente e bisognosa di grandi interventi: “Dobbiamo investire su settori giovanili e infrastrutture, parleremo col Credito Sportivo, queste sono sempre state le nostre priorità. Abbiamo l’Europeo 2028 e il Mondiale 2030 come occasione, ma andrei per step, quindi sull’Europeo”. Infine, l’ingresso del pubblico negli stadi già per l’inizio del campionato: “Abbiamo fatto la nostra richiesta alla sottosegretaria Vezzali, occorrerà il parere del Cts, attendiamo con fiducia”.