L’atmosfera che si respira attorno al Milan era da diverso tempo, ormai anni, che non si respirava. L’entusiasmo è tanto e l’esponente crescita che il collettivo e i singoli hanno ottenuto nella seconda parte della stagione scorsa spinge tutto il popolo rossonero a pensare che sia la volta buona per la svolta decisiva. Era impensabile credere che, dopo tanti anni di gloria e successi, il Diavolo avesse gettato la spugna. Fino ad ora la dirigenza rossonera ha operato sul mercato in maniera impeccabile e salta chiaramente all’occhio l’idea di base: acquistare giovani forti che possano divertire immediatamente e diventare le colonne del Milan del futuro. Già dallo scorso mercato sono arrivati giocatori con tali caratteristiche, capaci, nell’arco dell’annata, di far entusiasmare i tifosi e di prendersi il Milan sulle spalle con grande personalità. Ismael Bennacer, classe 97, è arrivato tra lo scetticismo di tanti e ha saputo concquistarsi la maglia da titolare e diventare un punto fermo del centrocampo. Un altro classe ’97 è Theo Hernandez, scommessa di Paolo Maldini che ha voluto puntare forte su un giocatore che è diventato immediatamente una colonna nello scacchiere rossonero a suon di prestazioni di assoluto valore. Un’altra scommessa è rappresentata da Rafael Leao, nato nel 1999. L’attaccante portoghese ha trovato meno continuità dei primi due, ma quando chiamato in causa ha dimostrato di avere colpi da fuoriclasse e uno strapotere fisico degno di nota. Come dichiarato più volte da mister Pioli e in coro dalla dirigenza, siamo davanti a un futuro campione, ma a patto che lavori quotidianamente con l’obiettivo di migliorarsi sia da un punto di vista tecnico/tattico, sia dal punto di vista dell’atteggiamento. In questa nuova sessione di mercato i vertici di Casa Milan hanno iniziato a muover i primi passi con largo anticipo. Il primo acquisto è stato quello di Pierre Kalulu, difensore del 2000, arrivato a parametro zero dal Lione di cui è stato capitano delle giovanili. Il giovane terzino non ha mai esordito nella prima squadra francese, ma l’allenatore dei transalpini, Rudi Garcia, lo rimpiange: “E’ un peccato che Kalulu sia andato via. Fosse rimasto avrebbe avuto il posto assicurato”. In questo precampionato si sta positivamente mettendo in luce e potrebbe rappresentare una valida alternativa in difesa e quindi rimanere in pianta stabile in prima squadra. Corteggiato a lungo, Brahim Diaz è stato presentato ufficialmente nella giornata di ieri. L’eclettico fantasista, classe ’99, è arrivato in prestito secco dal Real Madrid che non vuole perdere il totale controllo sul giocatore. L’accordo tra i due club è di valutare la possibilità di inserire un diritto od obbligo di riscatto nell’arco della stagione a favore dei rossoneri, con la possibilità di recompra da parte degli spagnoli. Il 21enne originario di Malaga ha già accumulato minuti nelle amichevoli disputate contro Monza e Vicenza, facendo intravedere ottimi spunti, oltre ad aver siglato un gol ai veneti. Ottima tecnica individuale, dribbling e accellerate palla al piede, queste sono le sue principali caratteristiche che potrebbero far infiammare i tifosi milanisti. Ad oggi, però, la ciliegina sulla torta è rappresentata dal colpo Tonali. Un’operazione quasi come un fulmine a ciel sereno. L’ex Brescia era a un passo dall’Inter, con cui aveva già un accordo di massima da diversi mesi. L’incontro tra Maldini e Cellino ha spianato la strada ai rossoneri che hanno approfittato dello stallo tra i nerazzurri e il Brescia. Con Tonali, nato nel 2000 e cresciuto con il Milan nel cuore, i rossoneri si sono assicurati per i prossimi anni uno dei centrocampisti di prospettiva più forti in circolazione. Non a caso un campione come Francesco Totti farebbe carte false per il centrocampista di Lodi: “Nel suo ruolo è il più forte di tutti”. Sarà quindi finita qui o bisognerà aspettarsi qualche altro colpo ad effetto? Una cosa è certa: il Diavolo è tornato e il suo inferno ricomincia a bruciare.