Intervista esclusiva a Francesco Repice: “Nazionale forte, mi aspetto grandi cose. Catenaccio? L’importante è vincere… Che emozione commentare l’Atalanta! Allegri alla Roma? Si farà.”

Ieri sera abbiamo avuto l’onore di poter intervistare il telecronista radiofonico di Radio Rai Francesco Repice, maestro e grande rappresentante del giornalismo sportivo italiano, che con grande disponibilità e cortesia ci ha risposto da Coverciano, dov’è in ritiro la Nazionale Azzurra. Ecco che di seguito vi riportiamo le sue opinioni riguardo la Nazionale, il campionato e tanto altro.

Dottor Repice partiamo dal tema di queste settimane: il discorso relativo alla Nazionale. L’Italia sarà impegnata nei prossimi giorni per gli impegni di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022,come giudica la struttura della rosa e la crescita dei calciatori più giovani? E facendo un confronto con le altre Nazionali a che punto siamo?

Roberto Mancini indubbiamente è stato bravo e coraggioso ed è stato anche molto fortunato perché, a differenza dei suoi predecessori, ha potuto contare su una generazione di calciatori di grande talento. Noi abbiamo attraversato delle fasi dopo il 2006, anni dove c’erano ragazzi del ’70 una generazione di fenomeni assoluti, e dopo l’Europeo del 2012, con due talenti mai espressi del tutto come Cassano e Balotelli, in cui è successo qualcosa di sbagliato. Ora però con la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, con qualche millennials, sono nati dei calciatori che potrebbero fare la fortuna di qualsiasi Ct, soprattutto se poi il Ct corrisponde al nome di Roberto Mancini, che fa esordire in Nazionale un ragazzo che non aveva ancora una presenza ufficiale in Serie A come Zaniolo. Quindi mi aspetto e voglio grandi risultati…

 

Le uniche due sconfitte della Nazionale sono arrivate tre anni fa contro due Big Nazionali, Francia e Portogallo, questo significa che siamo ancora indietro rispetto alle Top europee? 

Questo non lo sappiamo solo il campo potrà dirlo, però non dimentichiamo che nei mesi scorsi l’Italia ha vinto ed ha convinto in campo contro la Polonia, che è da considerare comunque come una grande selezione. Vedremo se la Nazionale sarà ai livelli delle altre, aggiungo però che molte Selezioni ci invidiano alcuni calciatori ed il grande talento che abbiamo nella nostra rosa e che altre non hanno. Io ho visto gli allenamenti di Nicolò Zaniolo ed è ai livelli dei top calciatori mondiali, Nicolò Barella per me è un giocatore che potrebbe essere titolare nel centrocampo del Real o del Bayern o Marco Verratti calciatore di grande talento e che ha trovato continuità, tutto questo ci lascia ben sperare ed uso un eufemismo, sono fin troppo prudente!

 

Secondo lei ci sarà qualche variazione tattica con la convocazione di Toloi? Ed invece da tifoso giallorosso come si spiega la partenza di Florenzi, titolare al Psg ed in Nazionale?

Per quanto riguarda la seconda domanda, questo va chiesto alla precedente gestione presidenziale, è sotto gli occhi di tutti che Florenzi sia superiore a Karsdorp e Bruno Peres. Per Toloi, oggi ho chiesto sia a Mancini che al calciatore dell’Atalanta stesso se gli si troverà un impiego e loro mi hanno assicurato che verrà trovato sicuramente. Secondo me non bisogna fermarsi al modulo difesa a 3 o a 4, un calciatore di livello deve saper giocare dovunque. Sicuramente ogni calciatore ha le sue caratteristiche, ma Toloi con le sue prestazioni all’Atalanta è un giocatore che ha rivoluzionato quel ruolo, infatti non solo sale nella pressione alta ed accorcia il campo da centrocampista, ma spesso si propone come attaccante nell’area avversaria ed è poi costretto a rincorrere per ritrovare la linea difensiva quando l’Atalanta perde palla. Tutti in conferenza mi hanno assicurato che questa sua rivoluzione del ruolo sarà integrata nella costruzione della Nazionale e lui a specifica domanda ha risposto che ieri, terminato l’allenamento è andato a studiare i movimenti della linea difensiva composto dai due professori di Harvard Bonucci-Chiellini.

 

Secondo lei si sta creando troppa aspettativa sull’Italia, anche dopo l’eliminazione delle squadre italiane dalle Coppe?

Io nutro queste aspettative e secondo me il discorso relativo alle Coppe è un discorso diverso da fare. Secondo me non ci sono problemi di allenamento, differenze di mentalità, ma la questione è molto più semplice, i Top Club europei sono stati più intelligenti a gestire i soldi dei diritti e dei ricavi in generale. La differenza è che loro hanno più soldi e possono quindi permettersi i calciatori migliori e possono pagare gli stipendi più alti tutto qua. 

 

In questo periodo in Italia c’è una diatriba tra chi spinge ad un calcio di dominio, di proposta, di costruzione bassa e dall’altra invece chi parla di calcio di risultato e vincente. Lei dove si pone in questo discorso?

Si sto seguendo questa diatriba, io sono per il calcio delle squadre che vincono, in qualunque maniera si vinca va bene. Costruire dal basso si, ma poi bisogna vincere le partite, sennò poi diventa una barzelletta, nel calcio si gioca per vincere non penso ci siano altre soluzioni. Se vinco al 96esimo con un autogol, io esulto, anzi gioisco forse anche di più. Lo sapete sono un fan di Massimiliano Allegri e mi piace quel calcio, sulla maglia della Nazionale ci sono 4 stelle vorrà dire qualcosa questo…

 

Da appassionato giallorosso come giudica il calcio di Fonseca? Lui parla spesso di mancanza di coraggio, secondo lei cosa manca effettivamente? E rimarrà sulla panchina della Roma per la prossima stagione?

Penso che il problema sia proprio questo malinteso senso del coraggio, Conte ha schermato l’Atalanta ed ha conquistato i tre punti. Fonseca è un tecnico validissimo una persona eccezionale, ma non è adatto al calcio italiano ed in particolare alla Roma. Secondo me andrà via, visti anche gli altri allenatori senza contratto. Infatti so che il prossimo allenatore della Roma potrebbe essere Allegri anche se la Roma non dovesse arrivare in Champions League. Massimiliano è un tecnico molto pragmatico che fa del calcio un discorso molto semplice.

 

Pirlo rimarrà alla Juventus? Ed il futuro di Cristiano Ronaldo è ancora alla Juventus?

Sono convinto che Andrea Pirlo rimarrà alla Juventus e sono convinto della bontà del suo lavoro. Credo che nessuno si aspettasse subito di vincere, altrimenti la società avrebbe fatto altre scelte. Ma se Pirlo porta a casa la Supercoppa Italiana, la Coppa Italia e la qualificazione ai gironi di Champions League, è una stagione fallimentare? Per quanto riguarda Ronaldo penso che deciderà lui se restare o meno e non sia una decisione della società. Vi racconto un aneddoto su Cristiano Ronaldo: Dopo la finale di Cardiff tra Juve e Real Madrid ero fuori allo stadio a parlare con Allegri, ad un certo punto si avvicinò un “RoboCop” enorme che mi fu presentato, anche se avevo già capito chi fosse, come Cristiano Ronaldo, ed i due si misero a parlare in maniera molto fitta e così mi allontanai. Fatto sta che a Giugno CR7 passò dal Real alla Juventus. 

 

Per quanto riguarda gli altri allenatori della Serie A, secondo lei Gattuso resterà al Napoli ed Inzaghi alla Lazio?

Per quanto riguarda Gattuso non posso essere molto equilibrato nel giudizio. Gattuso è calabrese come me, ha iniziato a vincere con il Milan quando io ho iniziato a fare il radiocronista a livello importante, e poi abbiamo vissuto praticamente l’esperienza del Mondiale, perché in quel periodo vivevo in simbiosi con il gruppo squadra. Per me mandare via Gattuso è una pazzia totale perché è uno degli allenatori migliori che ci sia sulla piazza, ma per come conosco Gennaro e per il suo carattere è difficile che lui torni indietro sulla decisione presa. Se il Napoli vuole fare questa scelta è libera di farla, il primo nome è quello di Allegri comunque per sostituirlo. Inzaghi rimane, perché dovrebbe andare via? Sta facendo un lavoro incredibile paragonabile a quello di Gasperini all’Atalanta.

 

Da qui alla fine ci saranno variazioni della classifica sia nelle zone nobili che in zona retrocessione?

 Secondo me rimane tutto così com’è su, questa sarà la spartizione in Champions ed in Europa League e lo scudetto è già deciso, sarà dell’Inter. Per quanto riguarda la retrocessione ho un solo dubbio tra chi scende se Cagliari o Torino, i sardi però hanno una rosa troppo forte, da Europa League e alla fine ce la potrebbero fare.

 

Ci dà un parere sulla sorpresa di questo campionato il Milan, sul lavoro di Pioli arrivato lo scorso anno in punta di piedi a stagione in corso e sul ruolo di Ibrahimovic nel gruppo.

Il ruolo di Ibrahimovic è fondamentale perché fa parte di una categoria a parte di calciatori, quindi se lo hai parti 1-0 ogni partita per te. Invece penso di Pioli quello che disse tanto tempo fa Walter Sabatini, che ci aveva visto giusto, ed infatti Pioli in ogni piazza in cui è stato ha dimostrato di essere un grande manager, da Top Club. 

 

Invece parlando del calciomercato a livello europeo, quali saranno i trasferimenti più importanti? Messi si muoverà?

Messi non si muove, non se n’è andato lo scorso luglio perché altrimenti il Barcellona quest’anno sarebbe stato un fallimento totale, ma con l’arrivo del nuovo presidente Laporta lui rimarrà a Barcellona. Per il resto giocatori come Haaland e Kane c’è bisogno di tanti soldi per farli spostare, l’inglese penso rimanga al Tottenham mentre invece il ragazzone norvegese penso che se lo possa permettere solo il Real Madrid. Dovete sapere che qualche anno fa un ex calciatore Loris Boni, di ruolo mediano della Roma, Samp e Pescara degli anni ’70, qualche anno fa andò ad allenare in Norvegia. Nel 2018 Boni andò a parlare con la dirigenza della Roma a proposito di un giovanissimo attaccante del Molde molto interessante che potevano portare in Italia per 250mila euro. Stiamo parlando proprio di Haaland e Monchi disse che non era interessato…

 

Ultima domanda: Qual è la squadra che nelle sue telecronache la fa emozionare di più?

Senza dubbio l’Atalanta! Una squadra che ti crea delle vibrazioni pazzesche una squadra che attacca a tutto campo, sempre uomo su uomo ed uno contro uno in mezzo al campo, che attacca costantemente per tutti e 90 minuti, prendendosi dei rischi è vero, ma i risultati arrivano: seconda finale di Coppa Italia, terzo anno di fila in Champions, vittorie e prestazioni su campi incredibili. 

 

Ringraziamo per l’attenzione e la squisita disponibilità dimostrata dal Dottor Repice nel concederci questa splendida opportunità, è stato per noi un onore avere e poter riportare questa ricca intervista.