Italia Femminile, Bertolini: “La Svezia è un avversario difficile”

La ct dell’Italia Femminile Milena Bertolini parla in conferenza stampa, in vista della sfida con la Svezia di domani ai campionati mondiali femminili.

“La Svezia ha un tipo di gioco con ritmi molto alti e mi aspetto che domani faccia lo stesso sfruttando le doti individuali delle giocatrici che ha disposizione, noi dobbiamo essere brave a restare dentro questo tipo di partita. – continua Bertolini – La squadra contro l’Argentina ha fatto bene e stiamo lavorando su vari aspetti tattici, per questo è chiaro che a volte le cose non ci vengano benissimo. Ora affrontiamo una squadra di alto livello e dovremo sicuramente migliorare la gestione della palla. Questo è l’aspetto su cui dobbiamo essere brave”.

La ct azzurra spiega poi eventuali differenze con l’europeo.

“Devo dire che non ci sono grandi differenze, il ritiro di allora era stato fatto in un contesto diverso, ma la vera differenza l’ha fatta la gara d’esordio. In Inghilterra abbiamo sbagliato tanto e subito una sconfitta pesante che ha poi inciso su entusiasmo e fiducia nelle successive gare. Le ragazze oggi come allora hanno affrontato il ritiro sempre con il massimo impegno. – continua ancora soffermandosi sull’esodio della 2006 Giulia Dragoni – Giulia è una ragazza giovane ed è un talento, il fatto che sia fra le 23 convocate vuol dire che ha delle grandi qualità e un grande avvenire, ma dipenderà da lei e da come andrà avanti nel suo percorso di crescita. Se vuole diventare una grande giocatrice deve partire soprattutto da una grande umiltà, questo è il consiglio che mi sento di darle. In questa Nazionale poi ci sono altre giovani come Beccari e Severini che hanno potenziale e grande talento”.

In conclusione la Ct si sofferma su Cristiana Girelli:

In questa squadra ci sono tante giocatrici importanti ed esperte come anche Cernoia, Bartoli e la stessa Bonansea (presente in conferenza NdR) e loro sanno che hanno un ruolo importante sia da titolari sia subentrando negli ultimi minuti, ma anche come giocatrici che non scendono in campo. Ne abbiamo parlato e stanno facendo bene il loro lavoro, sono estremamente positive nel gruppo e sanno che quando entrano devono mettere in campo la loro esperienza e questo è quello che ha fatto Cristiana e magari potranno fare le altre. Quello che conta è la squadra il gruppo e l’obiettivo finale”.