Juventus, Allegri: ”Non perdiamo più punti”

Allegri presenta Juventus-Frosinone, in conferenza stampa

Che settimana è stata?
“Una buona settimana di lavora come sono state le altre prima dei risultati negativi che ci sono stati. Come le altre come quando abbiamo fatto risultati buoni. Ora domani abbiamo una partita difficile contro una squadra che gioca bene e crea. Il nostro obiettivo è tornare a vincere”.

Domani si può vedere la difesa a 4?
“No, noi difendiamo sempre a 4 e non dobbiamo cambiare niente”.

Avete fatto un reset in settimana? Alcaraz può giocare?
“Sono contento di quello che sta facendo Alcaraz. Domani può giocare. Quest’anno abbiamo fatto tre partite simile con Bologna, Sassuolo e Verona. Due pareggiate e una persa. Non siamo per queste partite. Dobbiamo tornare a essere più ordinati e compatti. In queste partite può succedere di tutto. A Verona abbiamo fatto delle buone cose, ma dobbiamo tornare ad esser ordinati e compatti”.

Ha ancora entusiasmo ad allenare?
“L’entusiasmo c’è sempre. Allenare per me è passione, amore. Lo è sempre stato in tutte le squadre che ho allenato, dall’Aglianese fino ad oggi alla Juventus. Alla Juve sono 10 anni di lavoro, 2 anni sono stato fermo, che faccio parte di questa società. Sento la responsabilità. Abbiamo iniziato un progetto quando sono tornato, con la società, prima con il presidente, con Cherubini, Arrivabene, Nedved. Ora con Giuntoli e Scanavino. Stiamo continuando il lavoro e quanto chiesto dalla società. Alla Juventus devi cercare di vincere. Tutti abbiamo l’ambizione di vincere, tutti facciamo il massimo per farlo. Poi ci sono anche le avversarie. L’altro giorno ho guardato dei dati. I 38 scudetti della Juve sono così divisi: 5 nell’era Carcano, 9 scudetti ora. Poi la Juventus non ha vinto mai più di 2 scudetti di fila. Questi scudetti hanno ‘drogato’, passatemi il termine, la realtà delle cose. Vincere tre scudetti è difficilissimo, la Juve non l’ha mai fatto nella storia. Ne ha vinti due, perché è normale, credo anche in Europa. La cosa straordinaria sono stati questi anni, siamo in un momento di costruzione. Poi cerchiamo di portare a casa la Coppa Italia, non sarà facile, e poi l’obiettivo della Champions chiesto dalla società, la crescita dei ragazzi.Ora , però, conta la partita di domani. Contano i 3 punti fondamentali per riprendere il cammino. La squadra, questa settimana, si è allenata bene e dobbiamo continuare su questo. Non finisce il campionato domani, servono minimo 70 punti. Questo passaggio a vuoto può essere utile per la crescita della squadra”.

Cosa ha voluto costruire in questi giorni?
“Per costruire bisogna far fatica, lavorare e sacrificarci. Se non hai equilibrio, spalle larghe, rischi di distruggere tutto. Di questi momenti ne ho passati, ne hanno passati i ragazzi. Per noi è importante concentrarci su quello che dobbiamo fare e qualificarci per la Champions, per un futuro importante della società in termini tecnici ed economici. Poi tutto il resto non conta. Dobbiamo concentrarci sulla partita di domani e poi pensare al Napoli. Bisogna fare un tot di punti per la Champions”.

Vlahovic gioca nonostante la diffida?
“Non ci ho neanche pensato, assolutamente. Domani andrà in campo la formazione migliore. Ci sarà anche la panchina che darà una mano, si gioca in 16. Ho già passato questi momenti e sta a noi rovesciare questo momento. Nessuno può regalarci una vittoria. Dobbiamo fare una partita di ordine, compattezza, pazienza, fisicità. Vincere ci farebbe vedere le cose in un altro modo. Come sempre successo negli anni di carriera quando ci sono questi momenti. Non eravamo dei fenomeni e non siamo diventati brocchi ora. Per noi è un’opportunità di crescita. Questo è il calcio. Va affrontato. Va visto come un’opportunità di crescita. Sapendo che domani non finisce il campionato, bisogna fare 12 partite oltre alla gara di domani per garantirsi la Champions. Siamo concentrati su questo”.