Il caso plusvalenze Juventus torna improvvisamente d’attualità. Archiviato il processo con l’assoluzione del club bianconero, la procura della Figc dopo aver letto le carte dei pm di Torino hanno chiesto la revoca della sentenza, puntando a rimettere in discussione la decisione della Corte d’appello della stessa Figc. Nelle 14mila pagine ricevute dagli inquirenti torinesi esistono «numerosi nuovi e ulteriori, indizi gravi precisi e concordanti idonei a modificare la decisione finale». Non conta più quindi il singolo momento, l’affare sospetto, ma il sistema «Collaudato nel tempo dalla Juventus di scambi incrociati di calciatori con altre società sportive non finalizzati a dotare la squadra di determinate qualità tecniche bensì di realizzazione di plusvalenze». Il tutto «senza esborsi finanziari» con «scambi addirittura a prescindere dal soggetto da scambiare spesso neanche nominato se non con una semplice X». C’è anche una significativa intercettazione di Allegri: «Il mercato di oggi è quello vero, dove uno va a comprare il giocatore che gli serve, cioè tu devi capire che il mercato dell’anno scorso era solo plusvalenze […] e quindi era un mercato difficile».