Juventus, le parole del neo allenatore Tudor

Il neo allenatore della Juventus Igor Tudor, parla in conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni.

Prende la parola Giuntoli:
“Volevo ringraziare Thiago Motta e il suo staff per il grande lavoro in questi mesi. Volevo fare chiarezza anche sul rapporto con Thiago che rimarrà di grande stima e confronto quotidiano. Per le mie parole nel post gara di Firenze, noi ci siamo presi del tempo per riflettere e abbiamo deciso di dare una sterzata per la squadra e per la Juventus. La nostra scelta è andata subito su Igor soprattutto per le sue qualità tecniche e morali. Igor rimarrà con noi fino alla fine della stagione, compreso il Mondiale per Club. Poi ci incontreremo e la speranza è quella di andare avanti insieme. Noi crediamo molto nella squadra e siamo molto fiduciosi per il futuro”.
Come sono stati questi primi giorni?
“Prima volevo salutare tutti qua. Voglio ringraziare il direttore e tutto il club per questa opportunità e darò tutto per non deludere nessuno. Ci sono chiaramente delle emozioni perchè tutti vorrebbero allenare questo club. Ho voglia di raggiungere gli obiettivi e credo tanto in questa squadra. Ieri sono arrivati tutti, ma non ci sono scuse. Io non ho mai cercato scuse nella mia vita. Partiamo così”.
Come ha visto Vlahovic?
“Dusan ha fatto un bel gesto. Si tratta di un giocatore fortissimo e sono felice di allenarlo. Questi sono fatti. Ha tutte le caratteristiche per essere un grande giocatore. Abbiamo parlato e ci siamo messi a lavorare. Abbiamo lui e Kolo che sono giocatori forti. Possono giocare insieme? Si possono giocare insieme”.
Su Yildiz e Koopmeiners?
“Quando uno è forte può giocare ovunque. Proverò a trovare le posizioni giuste per far rendere di più i giocatori”.
Quali sono i leader di questa squadra?
“Qualcuno l’ho visto ieri e non posso dire molto. Si è intrapresa una strada di cambiamento con tanti giocatori nuovi e questo può aver rallentato la crescita di questa squadra. Poi quando sei alla Juve devi vincere e crescere in fretta. Questo è un lavoro per tutti. Io ho sempre detto che la Juve è un club che sceglie le persone giuste. Questa è la forza della Juve. Qua ho conosciuto la cultura del lavoro di Del Piero, Zidane e Montero. Questo ho provato a trasmettere sempre e voglio farlo anche adesso”.
Chi sarà il capitano?
“Tutti devono prendersi le responsabilità. Il capitano sarà Locatelli. Lui ha le doti giuste per fare il capitano”.
Su cosa punterà maggiormente?
“Bisogna lavorare su tutti e dare un po’ di spensieratezza. Allo stesso tempo dare anche qualcosa dal punto di vista tattico. Però bisogna andare forte”.
È lecito aspettarsi subito una difesa a 3?
“Ho giocato a 4 in difesa, ma anche a tre. Ho fatto pressing a uomo e a zona. Sono cose importanti, ma bisogna guardare le caratteristiche della squadra”.
In cosa sarà diversa la Juve? Come utilizzerà Koopmeiners?
“Non posso paragonare la mia Juve con altre. Io faccio il mio. Sabato spero di far vedere già lo spirito che non deve mancare. Dal punto di vista tattico ci vorranno 2/3 settimane. Koopmeiners? È un giocatore forte che ha voglia di fare. Io voglio farlo rendere al massimo”
Cosa hai pensato quando ti ha chiamato la Juve? Cosa hai detto ai ragazzi?
“È stata una bella cosa. Ho detto tante cose ai ragazzi. È stata una settimana particolare perché arrivavano dalle nazionali”.
Cosa hanno bisogno i giocatori?
“È una cosa individuale. Adesso giusto dare un po’ di positività, poi però dobbiamo mettere il casco e pedalare”.
Dobbiamo aspettarci una squadra offensiva?
“Non dobbiamo rinunciare a niente. Io voglio gente che si diverta. Io voglio sempre fare un gol in più. MI piace attaccare con tanti, ma non voglio nemmeno prendere gol. Il lavoro deve essere completo. Il calcio deve andare in una direzione che lo renda sempre più interessante, ma non bisogna trascurare l’equilibrio”.
Vuole chiedere qualcosa ai tifosi per sabato?
“I tifosi sono sempre stati importanti e sono sicuro che sabato ci supporteranno, perchè il club si ama. I ragazzi ci tengono e sono sicuro che faremo una bella gara. La partita sarà difficile con Vieira che sta facendo molto bene”.
Ha percepito poco Dna juventino?
“Ho parlato tanto di questo e non ho tanto da aggiungere. Ho detto tutto quello che volevo dire. Bisogna fare le cose giuste”.
Ha sentito Lippi?
“Lui mi portato alla Juventus. Quando penso a lui, io penso alla Juventus. Il suo modo di comunicare e gestire lo spogliatoio. Io voglio molto bene a lui”.