La cavalcata dello Spezia guidata dal suo generale Vincenzo Italiano

La serata dello Spezia di ieri sera in Coppa Italia all’Olimpico contro la Roma è stata l’ennesima dimostrazione di un progetto che sta sempre piu meravigliando ed appassionando tutti gli spettatori. Il protagonista ed il grande artefice di tutto ciò, oltre al merito della squadra in sé e della società, che ha costruito una rosa completa ed ampia, è indubbiamente il tecnico Vincenzo Italiano. Infatti lo Spezia è un club alla prima esperienza in Serie A, con un tasso tecnico più basso di tante altre formazioni del nostro campionato che occupano posizioni più basse in classifica, ma che affronta ogni singola partita con la massima attenzione e dedizione, con un’idea di gioco di costruzione e pressing ben definita ed inculcata con passione dal mister nella testa di tutti i suoi calciatori. Il match di ieri evidenzia tutto ciò, una partita perfetta da parte dei Liguri, che hanno saputo costruire le proprie occasioni ed hanno riconosciuto il momento in cui abbassare il baricentro e soffrire. E nonostante i tanti cambi e tante novità di formazione e nonostante il valore altissimo degli avversari, che in uno scontro diretto conta tanto, sono riusciti a segnare ben due gol in pochi minuti e vincere la sfida, allungata ai supplementari, per 4-2. Ma il punto è che la gara di Coppa Italia dell’Olimpico è stato solo un ennesimo passo della cavalcata dell’armata spezzina guidata dal suo generale Italiano, che si aggiunge a quanto di buono le Aquile stanno facendo in campionato con molta bravura tecnica e spavalderia tattica, non modificando mai i propri principi di gioco in base all’avversario. Ed ora con il ritorno di uno dei punti fermi della promozione in Serie A è dei protagonisti di inizio stagione Galabinov, con la grande crescita di Nzola e Gyasi, l’enorme scelta per i tre posti a centrocampo, l’applicazione dei terzini Bastoni e Ferrer, dai quali inizia quasi sempre l’azione dal basso, e il mix di esperienza e gioventù in difesa, Chabot e Terzi su tutti, lo Spezia può continuare su questa scia di meraviglia generale e crescere sempre di più.