Dopo ben 19 anni il Venezia torna in Serie A e lo fa meritando per quanto ha fatto vedere in campo e superando tutti nelle gare playoff, infatti prima il Lecce in semifinale e poi il Cittadella in finale si sono dovute arrendere davanti all’armata di mister Paolo Zanetti. Il merito di questa promozione nel massimo campionato va sicuramente dato alla presidenza, con il patron statunitense Niederauer, ed alla dirigenza, con il ds Collauto, che hanno costruito nell’arco di un anno una squadra con giovani ricchi di talento e con calciatori esperti, che hanno traghettato il club. Ma come non menzionare il grande lavoro ed il sacrificio di questo gruppo e soprattutto della sua guida. Una squadra che ha offerto grande spettacolo, con un’idea di gioco precisa e con linee tattiche ben tracciate, un allenatore, Zanetti, che fa gola a molti club di Serie A, che con il lavoro quotidiano ha trasmesso lo spirito di sacrificio e con questo grandi insegnamenti tattici. Il Venezia è infatti quella che si dice una squadra moderna, cioè un mix di bellezza e concretezza, di organizzazione e di grande interpretazione dei momenti della partita, una squadra abituata a giocare nello stretto ma a saper verticalizzare quando l’azione lo concede. Tra i protagonisti di questa promozione non si può non ricordare l’apporto fondamentale del bomber Forte, che, dopo anni di incostanza, ha finalmente trovato la realtà giusta dove incidere e ha portato i veneti al terzo posto a suon di gol. Ma tra le sorprese vanno menzionati anche due trascinatori veri e propri di questa squadra, la qualità del numero 10 Aramu e dall’altra parte la quantità del talento scuola Fiorentina Maleh, che hanno stupito tutti con le loro preziose prestazioni durante tutta questa stagione straordinaria. Non ultimi per valore ed importanza, ma anzi titolari e responsabili di questa promozione vanno ricordati Bocalon e Molinaro, che con la loro esperienza e dedizione hanno guidato la squadra ed aiutato il mister nella gestione dei momenti. Insomma un traguardo raggiunto in maniera meritata dal Venezia, società sana e competente, di un gruppo dedito al lavoro e dimostrazione di un calcio evoluto, in attesa di vivere questa nuova avventura in Serie A.