Giroud, centravanti del Milan Campione d’Italia, ha parlato in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Crederci, sempre. Perché ho fiducia nella vita, in Dio, in me stesso e nel destino”. Queste tutte le dichiarazioni del campione francese: “È un libro, non di una vita, ho solo 36 anni, ma di un pezzo che è un bel regalo per i miei bambini, per tutti i giovani che hanno dubbi nella vita. La vita è fatta così, di momenti difficili. Mi piacciono le parole di Nelson Mandela, che dice “Non giudicarmi per i miei successi ma per quante volta cado e mi rialzo”. Questo per me è di ispirazione, mi fa battagliare con grande determinazione quando sono davanti a momenti difficili. Ci sono anche tante belle cose, non solo le difficoltà, ma fa parte della vita e della mia vita”. Qual è il tuo motto? “Crederci sempre, vuol dire anche in futuro. Penso che se tu non credi non puoi arrivare ai tuoi obiettivi. È una cosa basica ma tanto vera. Quest’anno sarà ancora più difficile ma siamo pronti a battagliare per lo Scudetto e alla seconda stella”. Lo scudetto l’avete vinto con il derby di febbraio? “Dopo si può dire così, ma penso che da febbraio in poi è stata lunga. Sicuramente non l’abbiamo vinto ma neanche perso quella notte. È stato un grande punto di svolta quella sera e anche per noi e credere”. Su Origi: “Lui parla francese, io ho fatto il mio ruolo di grande fratello perché è molto importante dare un buon benvenuto a tutti anche se vado ad essere in competizione con lui. Ho sempre detto che la competizione è molto importante per essere forte, per imparare e dare il massimo. È un buon rinforzo”. Su Ibra: “Quando firma il rinnovo gli pago una cena. Vogliamo che firmi, ovviamente nessuna pressione per la società. Ha ancora fame, è importante per lo spogliatoio. Ho parlato tanto con lui, ha la stessa volontà di vincere anche a 40 anni”. Che squadra temi per il prossimo campionato? “Juve e Inter sono le squadre che si sono rinforzate di più, allora sarà una battaglia feroce tra loro e noi”. Quanto ti piacerebbe finire la carriera qui nel Milan? “Sicuramente mi sento molto bene qua a Milano, sono molto felice. Non voglio pensare troppo in avanti, sono stato sempre così. Mi diverto tutti i giorni nel presente, per il futuro vediamo. Ma è sicuro che voglio che i tifosi si ricordino di me come un buon giocatore e una bella persona, che è la cosa più importante”. Tua moglie non era lì alla festa di Reggio Emilia, è uno stimolo in più per vincere ancora? Le hai promesso qualcosa? “Il problema è che quando tu vinci lo Scudetto fuori casa è difficile organizzare. Hai visto che dopo la partita la gente ha fatto invasione, è stata una buona decisione così e il giorno dopo siamo venuti qui a Casa Milan per fare le foto e ho delle foto speciali con i miei bambini e mia moglie”.