Milan, Pioli: “Vogliamo il primato in classifica”

Il Milan affronterà domani alle 18:00 la Lazio a San Siro, nella sfida valida per la sesta giornata di Serie A. Ecco le parole in conferenza stampa di Stefano Pioli tecnico dei rossoneri.

L’aver giocato già tante partite importanti sarà d’aiuto?
“Sì, assolutamente, perché ti aiutano a tenere alta la concentrazione e a tenere alto il livello”.

Arrivate in condizioni ottimali?
“Si può dire che stiamo bene. Vogliamo trovare continuità per fare bene in campionato e in Champions. Domani è la partita più importante. Abbiamo sempre vissuto con grande equilibrio: il derby non era la fine del nostro percorso, ma un nuovo inizio da cui ripartire. Ora non siamo perfetti, non siamo impeccabili, ma possiamo mettere in campo domani la nostra miglior prestazione”..

Quando ti fa incavolare Leao?
“Se uno sbaglia un passaggio non è che deve aver preso per forza sottogamba l’avversario… Da Rafa mi aspetto che ne sbagli sempre meno, questo sì”.

A che punto siete?
“Siamo solo all’inizio della nostra scalata. Io sono convinto della qualità e degli atteggiamenti dei miei giocatori. Ciò che sto vedendo è positivo e va portato avanti con generosità, con forza, con attenzione. Dopo la prima sosta è cominciata un’altra stagione, con partite ogni 3 giorni: per stare in alto bisogna essere forti di testa, forti nell’organizzazione, forti individualmente”.

C’è una percentuale a cui è il tuo Milan ora?
“Secondo me ci sono diverse situazioni in partita a cui siamo a buon livello, altre in cui possiamo crescere ancora molto. Ma è normale: abbiamo avuto tanti cambiamenti. Ma ho insistito con i giocatori: conta solo la partita di domani. Giocare così tanto aiuta in positivo a buttare la partita precedente e a pensare subito a quella successiva”.

Essere tornati in testa è stimolante?
“Non conta la vetta ora, ma la voglia di fare bene e di interpretare bene le partite. Non esistono partite facili e nemmeno partite impossibili. Sono contento di ciò che la squadra ha fatto in questi due giorni”.

Dove avevi nascosto Adli fino a Cagliari?
“Yacine ha avuto grande pazienza e anche grande forza mentale nel giocare così poco e nel mantenere certi tipi di atteggiamenti. Gli avevo detto che avevamo altre intenzioni per le mezzali e che rimaneva la posizione di mediano per lui: ha lavorato con grande disponibilità. Aveva bisogno di tempo per capire una nuova posizione e nuove costruzioni sia in fase di possesso che di non possesso: sulla trequarti si gioca in un modo, da mediano in un altro. Sappiamo che non può essere ancora perfetto in quella posizione, ma con la sua disponibilità si può fare un ottimo lavoro. Il fatto che lui sia convinto di poter trovare spazio è ottimo per chi gioca a questo livello”.

Come gestirai le rotazioni in difesa?
“Non ci voleva l’infortunio di Kalulu. Ho tre centrali, perché Pellegrino sta lavorando bene ma ci vorrà un po’ di tempo. Avendo tre centrali diventa inevitabile decidere di partita in partita”.

Tomori è imprescindibile?
“La mia speranza è che il Milan non prescinda da nessun giocatore, non vogliamo diventare schiavi di nessuno. Il club è stato bravo a prendermi tanti giocatori forti e i nostri principi non cambiano a seconda di chi gioca”. Un