Esordio per il Monza di Raffaele Palladino. Il tecnico dei brianzoli, in conferenza stampa, presenta la gara di domani sera contro l’Inter.
Su cosa ha lavorato in questi giorni, dopo la Coppa Italia?
“A mio avviso, abbiamo fatto una buona prestazione nel primo tempo, mentre nel secondo ci siamo sfilacciati. Abbiamo lavorato tutta la settimana in funzione di cosa non è stato fatto in maniera giusta. I ragazzi hanno recepito, l’atteggiamento è stato giusto: dalle sconfitte dobbiamo prendere il lato positivo, se capiamo dove abbiamo sbagliato la squadra migliora. Sono convinto che questa sconfitta ci farà arrivare pronti alla partita di domani, dove dovremo essere bravi a dare il massimo a livello di cattiveria e determinazione”.
Sarà la prima stagione senza Berlusconi, che tipo di annata sarà?
“Il significato di questa stagione è particolare, siamo senza il nostro presidente e ci manca, ci mancherà. Però abbiamo una società solida e sana: Galliani non ci fa mancare nulla a livello di presenza e di gestione. Lo percepiamo e siamo convinti che la stagione andrà bene, in maniera solida”.
Sul mercato qual è il suo desiderio?
“Col mercato aperto io non amo parlare, può succedere di tutto. Noi abbiamo una buona base, ottima: il 90 per cento della squadra è formata. Manca qualcosina, di sicuro un centrocampista per completare il reparto. E poi vediamo davanti cosa succede: se ci sarà qualche uscita, magari ci sarà qualche entrata. Però adesso penserei alla partita di domani, che è la cosa più importante: il mercato è lungo e ci sono altri giorni fino alla fine della sessione. Con la società c’è grande sintonia”.
La squadra comunque è rodata.
“Sì, io penso che abbiamo fatto un ottimo ritiro, un ottimo inizio di stagione. La partita di Coppa Italia ha dato dei segnali, ma ben venga: come dicevamo prima, prendere uno schiaffo prima del campionato fa bene e ti fa tornare alla realtà. La squadra deve continuare a crescere: è un percorso partito la passata stagione e continua. È stato fatto qualcosa di più importante, ma non dobbiamo rimanere ancorati allo scorso anno, bensì pensare a questa stagione, continuando a lavorare su quello che dobbiamo fare in questo anno”.
Quali sono le caratteristiche, l’identità, di questo Monza?
“Simili a quello che abbiamo fatto vedere nella passata stagione, con qualche piccola modifica a livello di assetto e di altezza di squadra. Gli avversari ti studiano, qualche modifica serve e poi ci sono dei giocatori nuovi. Però la squadra ha principi di gioco chiari: vogliamo proporre, partire dal basso, essere bravi ad arrivare puliti in fase offensiva, perché non abbiamo le caratteristiche per fare palla lunga o tenerla spalle alla porta. Vogliamo cercare di portarla in maniera pulita davanti: a volte ci riusciamo e a volte no, ma i principi sono quelli e vogliamo essere aggressivi, dare intensità, recuperare la palla il prima possibile”.
È più emozionato adesso o alla prima contro la Juve?
“Di sicuro partire a San Siro contro l’Inter è emozionante, ma è anche stimolante. Affrontare subito una squadra che ha giocato la finale di Champions ti dà stimoli ed energia positiva: noi dobbiamo essere bravi a capire che sarà una partita complicata, difficilissima, poi si sono attrezzati con giocatori nuovi e qualche cambio nell’undici titolare. La forza dell’Inter la conosciamo: hanno individualità, forza fisica, palleggio, altrimenti non avrebbero fatto certi risultati. Proveremo a metterli in difficoltà, sapendo che è la prima di campionato e sia noi che loro non siamo ancora in perfetta condizione o non abbiamo ancora gli automatismi rodati. Però sono partite che servono per capire a che punto siamo”.
Un anno fa era l’allenatore della Primavera, poi a settembre tante emozioni. Quest’anno ha fatto il ritiro, c’è un Monza più suo rispetto all’anno scorso?
“Di sicuro, aver fatto il ritiro mi ha dato tempo e modo di lavorare sui dettagli. Durante la stagione hai poco tempo per farlo, hai subito la partita e l’obbligo di prepararla. In ritiro invece ti ci puoi dedicare e l’abbiamo fatto, però le sensazioni belle che ho avuto sono state che sembrava non avessimo mai smesso. Ho ritrovato la stessa atmosfera, lo stesso entusiasmo che avevamo a fine campionato: è un valore aggiunto e devo ringraziare i ragazzi che si sono ritrovati con lo stesso atteggiamento. Siamo ripartiti bene, ho buone sensazioni però devo capire che, oltre a questa cosa, ci deve essere una base solida.e lo spirito che abbiamo avuto lo scorso anno”.
Ci sono tanti ex…
“Da noi sono arrivati Gagliardini, D’Ambrosio e Carboni, ma anche tanti nuovi innesti come Cittadini e altri: sono stati fatti acquisti ben calibrati, un mix di gente d’esperienza e di giovani che portano freschezza. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla mentalità dei tre ex Inter che ho appena citato: è un valore vincente, entrano a far parte di un gruppo importante, mettere dentro gente così alza il livello. Siamo felici di averli con noi, in questi giorni abbiamo parlato un po’ anche della squadra avversaria che è l’Inter: la conosciamo bene, è una squadra forte e di alto livello. Dovremo essere pronti e bravi a sopperire, a cercare di metterla in difficoltà”.