Napoli, Rudi Garcia: “Con il Real Madrid ci vuole testa e cuore”

La prossima sfida del Napoli sarà con il Real Madrid di Carlo Ancelotti, ecco di seguito le parole del tecnico del Napoli Rudi Garcia in conferenza stampa.

“Sensazioni? Questa Champions League è la competizione più bella per cui per allenatori e giocatori è sempre un momento speciale. Solo quando sentiamo la musichetta della Champions in campo basta a darti una carica importante e a capire cosa stai giocando. Il Napoli deve giocare la Champions ogni anno. Siamo primi nel girone insieme al Real Madrid, ma è il campionato a portarti a giocare la Champions League ogni anno. Nell’ultimo turno siamo tornati nei primi quattro e ora possiamo concentrarci totalmente su questa grande locandina, contro una squadra dal palmares unico, che ha vinto cinque Champions League negli ultimi dieci anni. E hanno almeno una decina di giocatori dell’ultima finale contro il Liverpool. Ma noi abbiamo voglia di andare in campo e fare bene”.

Ci vorrà più cuore o più cervello?
“Entrambi. Avremo cuore, questo è sicuro. Ma ci vuole anche la testa perché ci saranno momenti della partita in cui dovremo essere bravi o a spingere o a impedire al Real Madrid di mostrare in campo le sue qualità. Servono sempre queste due cose, il cuore e il cervello ce li avremo”.

Come può essere limitato Bellingham?
“Loro sono stati bravi a prendere Bellingham per Benzema, uno che non gioca allo stesso posto, ma gioca dietro le punte. Ma sono stati bravi anche a prendere Joselu. Voglio dire che loro hanno tanti calciatori forti tecnicamente, ma anche alta e forte sui calci piazzati, quindi completa. Ma anche noi abbiamo tante possibilità in squadra. Siamo forti in tutti i reparti. Sarà una partita importante, dovremo essere umili e dare il 120% delle nostre qualità”.

C’è stato un confronto più approfondito con la squadra?
“Quando vinci le prime due partite del campionato non puoi dire che hai iniziato male. Ciò che è cambiato è che continuando ad avere il miglior possesso palla della Serie A e tirando sempre tanto in porta a volte prendi il palo ed entra e non esce. E poi qualche singolo sta facendo meglio. Kvara è più leggero nella testa dopo aver ritrovato il gol, forse prima forzava troppo le sue giocate pensando troppo al gol che gli mancava da marzo. E’ cambiato poco, solo che adesso abbiamo maggiore efficacia nei tiri in porta. Dovevamo migliorare in questo: prendere di più la porta. E l’abbiamo fatto. E anche sui calci piazzati e a Lecce è arrivato il primo gol su calcio piazzato. Se fai più gol è più facile non perdere le partite”.