Nazionale: cosa lascia la vittoria contro l’Ucraina?

Il buongiorno si vede dal mattino e dopo la vittoria di ieri per l’Italia è così. La domanda è, cosa lascia la vittoria contro l’Ucraina? Sicuramente acquisizione di fiducia e consapevolezza dei propri mezzi perchè ieri la Nazionale ha giocato un grandissimo primo tempo, apparendo una copia del Napoli dello scorso anno. Tanti smarcamenti, tanti scambi ravvicinati, aggressione sul portatore di palla avversario e ottime verticalizzazioni. La seconda cosa che questa partita  lascia è il dover essere più cinici in tante situazioni. Ieri potevano arrivare almeno 4 gol eppure per via dell’imprecisione, in particolare di Raspadori, il risultato non è stato veritiero con quanto creato dagli Azzurri.

La terza cosa che lascia riguarda noi tifosi, perchè anche ieri abbiamo assistito ad un vero e proprio coro di fischi contro Gigio Donnarumma. Basta! Non si può fischiare un calciatore della propria Nazionale, solo per via di un sentimento di rancore verso una scelta di tipo del tutto professionale. Bisogna ricordare che i giocatori sono anche dei lavoratori e di fronte ad un offerta più importante e redditizia non si tirano indietro. Giuste le denunce di Vicario e Frattesi che come dei fratelli hanno difeso il proprio compagno, beccato continuamente durante la partita.

I fischi fanno parte del gioco e su questo siamo tutti d’accordo ma dietro devono avere una motivazione valida. Mentre in questo caso non esiste, il rancore non deve far parte di questo sport. Speriamo che per Donnarumma arrivino tempi migliori, è pesante dover sopportare tutto questo. Nonostante ciò può contare sull’appoggio dei compagni di squadra, consapevoli del fatto che il gesto da parte dei tifosi sia indegno e senza fondamento. A fine girone, gli stessi che ieri hanno fischiato, saliranno sul carro di una Nazionale che avrà ottenuto l’accesso ad Euro 2024. Ipocrisia calcistica.