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    Il Como batte un colpo in attacco, è in arrivo Assane Diao dal Betis Siviglia

    Il Como di Cesc Fàbregas rinforzerà il proprio reparto offensivo con l’arrivo dell’ala destra spagnola, classe 2005 Assane Diao in arrivo a titolo definitivo dal Betis Siviglia per un pacchetto complessivo di oltre 11 milioni di euro.

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    Manchester United, Casemiro rimane in uscita a gennaio

    Casemiro potrebbe essere uno dei grandi di mercato in questa sessione invernale di gennaio, il centrocampista brasiliano è in uscita dal Manchester United pronto a liberarsi dell’ex giocatore del Real Madrid protagonista in negativo della stagione dei Red Devils. In caso di buona proposta in arrivo, Casemiro lascerà la squadra di Rúben Amorim già nelle prossime settimane.

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    Fiorentina, arrivato in città Nicolás Valentini

    La Fiorentina pronta a definire l’acquisto di Pablo Marí dal Monza accoglie l’arrivo in città di Nicolás Valentini, difensore centrale argentino classe 2001 arrivato a Firenze dal Boca Juniors e già presente al Viola Parka per conoscere Raffaele Palladino e i suoi nuovi compagni di squadra. Arriva a parametro zero e firmerà un contratto con la Fiorentina di quattro anni e mzzo fino al 30 giugno 2029.

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    Inter, Mkhitaryan: “Sappiamo di affrontare una squadra super”

    Mkhitaryan è il giocatore scelto dall’Inter per presentare in conferenza stampa la semifinale di Supercoppa Italiana contro l’Atalanta.

    Che difficoltà c’è a giocare contro un centrocampo come quello dell’Atalanta?

    “Ovviamente la gara di domani sarà molto importante, sappiamo che l’Atalanta sta giocando molto bene ultimamente. Cercheremo di giocare al meglio per vincere, è molto importante per noi continuare a vincere a partire dalla Supercoppa. Faremo del nostro meglio”.

     

    In cosa è cambiata l’Inter rispetto all’ultimo 4-0 con l’Atalanta?

    “Parliamo di una partita giocata quattro anni fa, siamo cambiate entrambe. Loro hanno vinto tante partite in fila e anche noi, che all’epoca non penso fossimo al top. Stiamo dimostrando un livello altissimo, quello della scorsa stagione: ci aspetta una partita difficile, speriamo di giocare come sappiamo giocare”.

     

    Cosa consigli a Frattesi che vuole giocare di più?

    “È un grande giocatore e un grande compagno, come calciatore e come persona. Posso solo dirgli di continuare duramente, ha la qualità per giocare in una squadra come l’Inter: si vede in allenamento e in partita. Non deve mollare, è sulla strada giusta, avrà le sue possibilità di giocare. Poi ovviamente dipende dall’allenatore, è chiaro che meriti di giocare e penso che aiuterà l’Inter in futuro”.

     

    Vi sentite a casa a Riyadh?

    “Sì, è la terza volta che giochiamo qui a Riyadh, abbiamo vinto le due precedenti e speriamo di ripeterci. Conosciamo la forza dell’Atalanta, spero che i tifosi ci aiutino a sentirci a casa e vincere”.

     

    Senti di essere tornato al top?

    “Sì, a inizio stagione non ero al massimo ma col passare delle gare sono tornato ai miei livelli. La concorrenza di Frattesi e Zielinski mi ha aiutato tanto, mi spingono a migliorare. Non devo pensare all’età, li ringrazio perché ogni giorno, sia in allenamento che in partita, mi portano a mostrare le mie qualità e a meritare il mio posto. Tutti vogliamo giocare, ma siamo qui per supportarci a vicenda a dare il massimo per vincere. Chiunque parta titolare si impegnerà, chiunque subentra aiuta i compagni a vincere”.

     

    Stai seguendo la Saudi Pro League? Ti piacerebbe giocare in Arabia in futuro?

    “Sto seguendo, non troppo. Ci sono tanti miei ex compagni e amici che giocano qui. Ho un contratto con l’Inter e vedremo cosa succederà a fine stagione, ma sono contento di giocare all’Inter”.

     

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    Inter, Simone Inzaghi: “Gli obiettivi sono sempre quelli”

    Simone Inzaghi tecnico nerazzurro presenta la prima semifinale contro l’Atalanta in conferenza stampa da Riyadh.

    A fine 2024 l’Inter è arrivata al livello dell’anno passato. Cosa chiede al 2025?

    “Gli obiettivi del 2025 sono gli stessi identici di quando sono arrivato tre anni e mezzo fa, rappresentiamo l’Inter e dobbiamo puntare sempre al massimo. In questo momento è cercare di vincere più partite possibili, più trofei possibili. Quello più vicino è quello che comincerà domani sera, una Supercoppa che rappresenta tanto per noi che vogliamo vincere”.

     

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    Si sfidano le migliori squadre italiane nel 2024. Che messaggio lancerà questa sfida al campionato?

    “Si affrontano due squadre che stanno avendo un grandissimo percorso, sia in campionato che in Champions. L’Atalanta ha ottenuto il più grande successo, al di là dell’Europa League, è essere da anni ai massimi livelli. Per noi sarà difficilissima come lo sono sempre state tutte le partite con l’Atalanta, ci vorrà una grande Inter di fronte a un avversario che sta molto bene”.

     

    C’è un pizzico di scaramanzia nella presenza di Mkhitaryan? E rappresenta una forma mentis in cui tutte le cose devono andare al loro posto?

    “Senz’altro, devono andare bene tantissime cose. Per quanto riguarda noi siamo in un ottimo momento, però sappiamo che le insidie sono dietro l’angolo. In questo momento abbiamo qualche difficoltà a livello numerico per quanto riguarda i difensori, sono rimasti a casa Acerbi e Pavard che speriamo di recuperare nella prima metà di gennaio. Abbiamo a casa anche Di Gennaro che ha avuto un problema alla mano, gli altri stanno qui e stanno bene, domani cercheremo di mettere in campo una formazione competitiva”.

     

    Cosa rappresenta la Supercoppa per voi?

    “Un obiettivo molto grande, siamo detentori del titolo da tre anni. Domani vogliamo giocare una grande gara per andare in finale, ma sappiamo che altre tre squadre hanno lo stesso obiettivo dell’Inter: ci saranno difficoltà già a partire da domani, affrontiamo una squadra come l’Atalanta che in questo momento è in testa alla classifica della Serie A”.

     

    Si aspetta qualche novità dall’Atalanta?

    “I precedenti non vanno in campo, non portano punti e sappiamo che quest’anno ci siamo incontrati a mercato ancora aperto. L’Atalanta aveva tante defezioni, da quella partita in poi ha fatto tre mesi e mezzo ottimi in tutte le competizioni. Ci conosciamo, abbiamo giocato tante volte contro: è un’ottima squadra fisica con tante qualità, servirà una grande Inter”.

     

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    Atalanta, De Roon: “Affrontiamo una squadra forte”

    De Roon centrocampista dell’Atalanta presenta in conferenza stampa la semifinale di Supercoppa italiana contro l’Inter.

    Sfida a centrocampo, come vedi questo confronto?
    “Io credo che non è solo il centrocampo, affrontiamo la squadra più forte del campionato italiano. Sarà una sfida ad alta intensità, dobbiamo cercare di fare il nostro gioco e non far giocare i loro giocatori che hanno tanta qualità”.

    Hai sentito Dumfries e De Vrij?
    “Ci sentiamo ogni tanto, prima di questa partita non ci siamo parlati. Ci conosciamo bene, ma non abbiamo ovviamente preparato questa partita insieme”.

    Hai un debito con le finali e con le coppe dopo Dublino? Ti piacerebbe alzarla in campo?
    “Per fortuna la squadra si è presentata comunque abbastanza bene… Certo, mi piacerebbe tanto vincerla in campo”.

    In cosa è cambiata l’Atalanta rispetto al precedente con l’Inter?
    “Siamo cresciuti, siamo più pronti sia come squadra che individualmente. Lì eravamo anche in difficoltà in difesa, ora i nuovi si sono inseriti bene e abbiamo preso le misure negli ultimi mesi. Abbiamo fatto una striscia importante, credo che per noi sia importante misurarci domani con l’Inter e vedere dove siamo dopo questi tre mesi molto positivi”.

    Hai sentito Wijnaldum che gioca in Arabia?
    “Ho parlato qualche volta con lui, è contento e dice che si vive bene. Per quanto mi riguarda, penso sia un campionato che stia crescendo: lo seguo perché sono arrivati giocatori importanti di recente. Per me stesso non ho ancora mai pensato a venire qui, sono molto felice all’Atalanta: stiamo facendo cose molto belle, ho rinnovato il contratto, l’Italia e l’Atalanta sono la mia casa. Mai dire mai nella vita e nel calcio, però per il momento non penso a venire qui perché sono felice dove sono”.

    Sei tra i centrocampisti che hanno giocato di più, ogni tanto chiedi di riposare?
    “Se il mister mi fa riposare troppo mi incazzo. Ho riposato la settimana scorsa perché ero squalificato: è abbastanza per un po’”.

    Quanto è importante per l’Atalanta essere in Arabia Saudita e far crescere la propria fanbase?
    “Stiamo facendo tante finali, giocando in tutta Europa e ora anche in Arabia Saudita. Non so quanto possa crescere la tifoseria, ma vogliamo rendere orgogliosi i tifosi dell’Atalanta in tutto il mondo”.

  • Atalanta, Gasperini: “Queste partite sono diverse dalle altre”

    Atalanta, Gasperini: “Queste partite sono diverse dalle altre”

    Gasperini vuole la Supercoppa italiana, il tecnico dell’Atalanta presenta  semifinale contro l’Inter in conferenza stampa da Riyadh. Ecco le sue dichiarazioni.

    È la prima volta che giocate con l’Inter in condizioni normali.

    “È così, per noi dopo questa striscia di risultati in campionato ed essere in alto è una partita importante, anche se è diversa rispetto a quelle del campionato. Sarà diversa, è una partita in 90 minuti, dove ci si gioca un’eliminazione secca e va vista con un’ottica diversa”.

     

    Come si spiega le difficoltà storicamente avute con l’Inter?

    “Intanto bisogna pensare a cosa ha fatto l’Inter in questi ultimi tre anni, è la squadra più forte. Le ultime due partite sono state le più difficili, le altre sono state più equilibrate e dovremo stare attenti a non subire inizialmente come è avvenuto nelle ultime due partite, rimanere in gara un po’ più a lungo, l’Inter diventa difficile da recuperare se va in vantaggio”.

     

    Atalanta tra le big, unica delle quattro ad aver vinto in Europa. Quanto orgoglio c’è?

    “Tantissimo, le squadre in italiane in Europa erano assenti come vittorie da tanto tempo. Averlo fatto noi, soprattutto per il percorso fatto in Europa League, con un percorso competitivo, è stato motivo di grande orgoglio e anche un punto importante per il nostro percorso”.

     

    Come state?

    “Siamo arrivati ieri sera, è un po’ tutta una novità. Abbiamo visto questa città iper moderna che non ci aspettavamo, è una competizione nella quale entreremo nelle prossime ore: giocata così, lontano da casa e da tutti i tifosi, è un po’ strana. Entreremo nell’ordine di idee mano mano che ci avviciniamo, è una competizione molto importante ma domani è una semifinale: per noi sarà importante anche rientrare in campionato quando giocheremo con Juventus, Udinese e Napoli in una settimana. Domani serve per raggiungere il trofeo, ma anche testare quanto questa squadra è competitiva, anche in ottica campionato. Poi diventerà anche più importante il risultato”.

     

    Che impressione le fa il calcio saudita?

    “Intanto grazie per come ci avete accolto, per me è stata veramente una sorpresa anche se abbiamo visto ancora poco. Per noi non era facile da immaginare. Tornando alla partita, tutte le giochiamo al massimo, anche se questa è arrivata come data in un momento particolare, però saremo al meglio delle nostre possibilità per avere il massimo delle possibilità di vincere questa coppa. Il primo scoglio sarà con l’Inter: pensiamo di giocare con tutta la squadra, con gli undici titolari e i cinque cambi, per poter riuscire a superare il turno”.

     

    Può esserci la prima di Zaniolo da titolare?

    “Non ho ancora deciso, non c’è solo lui: ci sono Brescianini, Samardzic, Scalvini. In funzione del campionato abbiamo bisogno di avere più giocatori competitivi, perché incontreremo altre squadre di alto valore”.

     

    Il rapporto con Lee Congerton?

    “È andato via un anno e mezzo fa, ha lavorato un anno con noi perché ha contribuito proficuamente alla crescita della squadra. Fra tutti, lui ha il merito di aver portato Lookman dal Lipsia, l’aveva conosciuto al Leicester e ci credeva molto. Già solo questo è stato sufficiente”.

     

    Quanto è importante per l’Atalanta essere in Arabia Saudita e far crescere la propria fanbase?

    “Noi nel 2024 abbiamo fatto tre finali: Coppa Italia, Europa League, Supercoppa europea. Questa è la quarta finale in pochi mesi, giocare questo tipo di partite dà prestigio al club, valore ai giocatori, soddisfazione a tutti noi. Sono partite molto viste nel mondo, nelle quali vuoi fare bella figura ed essere competitivo al massimo. Per noi è importante essere qui, sarà ancora più importante vincere”.

     

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    Il centravanti brasiliano classe 2000 Antony è pronto a lasciare il Manchester United dove nelle ultime stagioni non è riuscito a dimostrare quanto di buono fatto all’Ajax. Sul giocatore c’è molto forte il Betis Siviglia pronto a prenderlo in prestito è dargli l’occasione di rilanciarsi. Si attendono sviluppi.

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