Gli ultimi articoli di SpazioCalcio24.it

  • Ufficiale: Lecce, rinnovi per Medon Berisha e Patrick Dorgu

    Ufficiale: Lecce, rinnovi per Medon Berisha e Patrick Dorgu

    Attraverso un comunicato ciascuno sul proprio sito, il Lecce annuncia il rinnovo di Medon Berisha fino al 2028 e di Patrick Dorgu fino al 30 giugno 2029.

    “L’U.S. Lecce comunica di aver prolungato il rapporto contrattuale con il calciatore Patrick Dorgu fino al 30 giugno 2029.”

    “L’U.S. Lecce comunica di aver prolungato il rapporto contrattuale con il calciatore Medon Berisha fino al 30 giugno 2028.”

  • PSG, vicinissimo il rinnovo di Luis Enrique fino al 2027

    PSG, vicinissimo il rinnovo di Luis Enrique fino al 2027

    Il Paris Saint-Germain è vicinissimo al prolungamento del contratto di Luis Enrique, l’allenatore spagnolo arrivato a guidare il club parigino a luglio 2023 estenderà il suo contratto fino al 30 giugno 2027.

  • Ufficiale: Il Miami FC esonera Antonio Nocerino

    Ufficiale: Il Miami FC esonera Antonio Nocerino

    Ufficiale l’esonero dell’allenatore Antonio Nocerino che non sarà più alla guida del Miami FC dopo una serie di 27 sconfitte. Questo è l’annuncio del club americano sui propri canali ufficiali: “Il Miami Football Club annuncia l’esonero del Capo Allenatore Antonio Nocerino. Il Miami FC ringrazia Antonio per l’impegno profuso in questa stagione e gli augura il meglio per i suoi sforzi futuri”.

  • Danilo tratta il suo futuro alla Juventus

    Danilo tratta il suo futuro alla Juventus

    Nel corso di questi giorni c’è una trattativa in corso tra Danilo e la Juventus per discutere del suo futuro in bianconero, il difensore brasiliano vuole annullare la clausola all’interno del suo contratto per prolungare di un’altra stagione fino al 30 giugno 2026 nel caso totalizzi almeno il 50% delle presenze.

  • Le partite di oggi venerdì 18 ottobre 2024

    Le partite di oggi venerdì 18 ottobre 2024

    Le partite di oggi venerdì 18 ottobre.

    Francia: Ligue 1

    20:45 – Monaco vs. Lille

     

    Germania: Bundesliga

    20:30 – Borussia Dortmund vs. St. Pauli

     

    Italia: Serie B

    20:30 – Bari vs. Catanzaro

     

    Italy: Serie C – Girone A

    20:30 – Caldiero Terme vs. Pro Patria

     

    Italy: Serie C – Girone B

    20:30 – Sestri Levante vs. Arezzo

    20:30 – Spal vs. Pescara

     

    Spagna: LaLiga

    21:00 – Alaves vs. Valladolid

     

  • Serie A, il programma dell’ottava giornata di campionato

    Serie A, il programma dell’ottava giornata di campionato

    IL PROGRAMMA dell’ ottava giornata del campionato di Serie A

    Sabato 19 ottobre

    15:00 Como-Parma (Dazn)

    15:00 Genoa-Bologna (Dazn)

    18:00 Milan-Udinese (Dazn)

    20:45 Juventus-Lazio (Dazn e Sky)

    Domenica 20 ottobre

    12:30 Empoli-Napoli (Dazn)

    15:00 Lecce-Fiorentina (Dazn)

    15:00 Venezia-Atalanta (Dazn)

    18:00 Cagliari-Torino (Dazn e Sky)

    20:45 Roma-Inter (Dazn)

    Lunedì 21 ottobre

    20:45 Verona-Monza (Dazn e Sky)

     

  • L’Inter sul giovane talento Devyne Rensch

    L’Inter sul giovane talento Devyne Rensch

    L’Inter sta cercando dei rinforzi, in particolare sulla fascia destra e avrebbe messo gli occhi sul giovane ed interessante talento olandese Devyne Rensch classe 2003. Esterno destro appunto che attualmente milita nell’Ajax, nella Eredivisie ed è anche il capitano dell’Olanda Under 21.

    Devyne Rensch ha 21 anni, è nato il 18 gennaio 2003 ed è ormai da diversi anni tra le fila dei lanceri, infatti è dal 2018 che gioca nell’Ajax.

    Rensch va in scadenza di contratto con l’Ajax, il 30 giugno 2025. Il suo valore è di circa 10 milioni di euro. L’Inter lo sta monitorando da un po’ di tempo e Marotta fiuta il colpo a parametro zero. Rensch si riesce ad adattare anche come difensore centrale.

    Nella Eredivisie olandese in questa stagione, Rensch al momento ha totalizzato quattro presenze e una rete.

  • Italia Under21, parla il Ct Carmine Nunziata

    Italia Under21, parla il Ct Carmine Nunziata

    Carmine Nunziata, ct dell’Italia Under 21, ha parlato dopo la qualificazione all’Europeo ed ecco le sue dichiarazioni.

    “È stata una qualificazione meritata. Era un girone difficile, c’erano almeno tre squadre forti e noi non abbiamo mai perso. Abbiamo fatto 27 gol e ne abbiamo subiti solo 4. A tratti, abbiamo fatto anche un buon calcio ed è quello che vogliamo: arrivare al risultato tramite il gioco”.

     

    Desplanches, Ghilardi, Prati, Zanotti, Baldanzi, Casadei, Esposito e un blocco ritrovato dopo l’Under 20.

    “È stato importante. Addirittura ci sono ragazzi che conosco da 4 anni: iniziare un biennio con ragazzi che già conosci ha semplificato le cose. La nostra è una squadra non solo di talento ma anche con dei valori morali importanti”.

     

    Poco spazio ai giovani?

    “I ragazzi giovani migliorano solo giocando. Nell’ultimo anno tanti giovani si stanno ritagliando uno spazio importante anche in Serie A, è importante per noi e per i ragazzi”.

     

    Messaggino a Spalletti per l’Europeo di categoria?

    “Col mister e con tutte le Under c’è grande sintonia. Oltre a vincere il nostro obiettivo è quello di dare giocatori alla Nazionale maggiore, come successo con Calafiori e Pisilli. Quando arriveremo a giugno, poi vedremo”.

     

    Casadei come lo sta vedendo?

    “L’anno scorso Cesare ha fatto una buona prima parte col Leicester, poi è andato al Chelsea e ha giocato poco. Quest’anno l’hanno tenuto lì, gli ho consigliato di guardare fino a gennaio come va, sennò è giusto guardarsi intorno per un’altra soluzione”

     

    Pafundi tornerà in Under 21?

    “Fa parte di questo gruppo. Si è fatta la scelta di farlo giocare in Under 19 e ha fatto molto bene. L’intenzione era quella di portarlo su con noi, purtroppo ha avuto degli intoppi fisici. Abbiamo deciso di mandarlo in Under 20 per fargli mettere qualche minuto nelle gambe. Fa parte comunque del gruppo Under 21”.

     

    Camarda lo sta monitorando?

    “Diamogli un po’ di tempo, è un giocatore di grande prospettiva, facciamolo crescere”.

     

    Calafiori e Casadei, due giocatori che hanno sfruttato al meglio l’esperienza all’estero. Consiglierebbe ai giovani che non giocano di lasciare l’Italia? “L’importante è che i ragazzi giochino. Se trovano una squadra in Italia, meglio. Ma anche l’esperienza all’estero è formativa. Ad esempio Zanotti, dopo aver giocato in Svizzera, l’ho trovato molto migliorato e cresciuto tantissimo”.

     

    Per il sorteggio del 3 dicembre a Bratislava, chi fa più paura?

    “Sono tutte squadre forti, mi ha colpito l’Olanda che ha chiuso a punteggio pieno il girone di qualificazione”.

     

    Qual è l’obiettivo per l’Europeo?

    “Quello di cercare di arrivare in fondo. Siamo l’Italia, bisogna cercare di arrivare in fondo e vincere”.

     

  • Genoa, il presidente Zangrillo si espone su Balotelli

    Genoa, il presidente Zangrillo si espone su Balotelli

    Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, parla del possibile arrivo in rossoblù di Mario Balotelli.  Ecco le sue dichiarazioni.

    “Credo che Balotelli potenzialmente sia stato, negli ultimi 20 anni, il più grande numero 9 italiano. Per una serie di circostanze non ha saputo o non ha potuto esprimersi. Sono convinto che SuperMario, in uno stadio come quello di Genova e davanti alla Gradinata Nord, possa ritornare per una o due stagioni il grande che è stato. È una sfida che, da qualche giorno, mi toglie il sonno”.

  • Lo svincolato Conti è alla ricerca di una squadra

    Lo svincolato Conti è alla ricerca di una squadra

    Lo svincolato Andrea Conti ex calciatore di Atalanta, Milan e Sampdoria è alla ricerca di una squadra ha rilasciato la seguente intervista

    “Sto abbastanza bene, purtroppo sono a casa. Mi alleno tutti i giorni e sono in attesa di sviluppi. Nel frattempo mi godo la famiglia, ma comunque sono sereno, non la sto vivendo male”.

    Si rimprovera qualcosa?

    “Ne è valsa la pena, di tutto; non rimpiango niente di ciò che ho fatto in carriera. C’è certamente un po’ di rammarico per i tanti problemi che ho avuto, però nella sfortuna mi posso ritenere fortunato per quello che sono riuscito a ottenere. I rimpianti sono certamente rappresentati dai miei problemi fisici; per quanto riguarda i sogni vorrei togliermi ancora qualche sfizio a livello sportivo, anche se so che non sarà facile”.

    Il periodo migliore della sua carriera lo ha vissuto all’Atalanta con Gasperini.

    “Fenomenale. Sicuramente il migliore che abbia avuto. Riesce a tirare fuori qualcosa che con altri allenatori non si crede di avere. Forse venendo dal settore giovanile è più abituato a lavorare con i giovani. I risultati parlano per lui, ogni anno gli vendono dei giocatori importanti ma riesce a ottenere sempre grandi risultati. La sua formula è: tanto lavoro e credere in quello che si fa”.

    Poi il passaggio al Milan.

    “Quell’estate non è stata semplice per me. Mi cercava il Milan e io volevo andare perché mi sentivo pronto, e quando ti chiama una società come quella – nonostante venisse da anni non semplici – è difficile per un ragazzo giovane dire di no. È stato un anno in cui il Milan ha cambiato tanto, era anche il primo della proprietà nuova, non saprei dire cosa non abbia funzionato perché sono successe tante cose; magari il fatto di aver cambiato tanto non ha aiutato, poi ci sono state pressioni in più rispetto al solito, legate alle grosse spese sul mercato, che non siamo riusciti a reggere”.

    L’infortunio ha complicato le cose.

    “Mi sono fatto male subito, a settembre. Sono comunque riuscito a giocare le prime partite guadagnando la nazionale ed esordendo, poi mi sono infortunato e da lì è stato un calvario. Nonostante mi fossi ripreso un po’ nel 2020 – con Pioli giocavo regolarmente – ci sono state dinamiche che mi hanno portato ad andare via. Comunque è stato un onore indossare la maglia rossonera. Giocando a San Siro ho realizzato un sogno”.

    Il suo problema sembrava non aver fine.

    “Mi ricordo quando mi hanno comunicato l’entità delll’infortunio: mi è crollato il mondo addosso. Ero giovane e nel punto più alto della carriera, si parlava tanto di me e avevo guadagnato la Nazionale. Poi dipende tutto da come si riesce a uscirne; per me è stato comunque un calvario perché ho avuto continui problemi e ho dovuto operarmi quattro volte al ginocchio. Non è stato semplice anche perché ho dovuto mettere in dubbio il mio futuro a livello calcistico, non è semplice vivere con questi pensieri”.

    E oggi questo problema è sempre più frequente.

    “Come consiglio posso dire loro di affidarsi alle persone giuste e di circondarsi dell’amore dei propri familiari, perché quella è la cosa più importante nei momenti difficili. Nel mio caso è stata una conseguenza di cose, dopo la prima volta l’intervento non è andato bene e la riabilitazione non è stata semplice; ma ne ero uscito anche abbastanza bene, infatti nel 2020 mi sentivo bene. Poi mi sono rotto il menisco, e da lì è stato sempre un inseguirsi di problemi perché dovevo sempre intervenire sullo stesso ginocchio. È chiaro che dopo tutti questi problemi non si può tornare agli stessi livelli di prima”.

    Adesso che cosa cerca?

    “Vorrei una nuova avventura, anche se so che non è semplice perché è tanto tempo che non gioco. Non ho avuto possibilità, non sono stato cercato questa estate né ultimamente, ma la vivo bene. Non ho l’ansia dovuta all’essere senza squadra, perché sono consapevole del mio passato e di quanto possa essere difficile per una società cercare di ingaggiarmi. Resto in attesa di una chiamata ma deve essere quella giusta, con tutti i problemi che ho avuto non me la sentirei di andare in una realtà in cui non c’è chiarezza o in cui non mi sento benvoluto al 100%. Attendo la chiamata giusta, ma non per sempre: mi do un limite, che penso sia il mercato di gennaio. Se non avrò offerte poi prenderò le mie decisioni, perché comunque è difficile star fermo tanto”.

    Chi sono i suoi esterni ideali?

    “Per la velocita scelgo Bellanova; per le capacità difensive e la mentalità, Di Lorenzo; per la resistenza Theo Hernandez; per tecnica e cross prendo Dimarco”.

    Dopo il suo ritiro che cosa vorrà fare?

    “Non so ancora con certezza ciò che farò. Difficile al momento immaginarmi allenatore o direttore, ma può anche capitare che tra un po’ di tempo cambi idea. Al me giovane direi di godersi appieno ogni istante di carriera, di lavorare sempre al massimo per cercare di migliorare sempre di più e ottenere le massime soddisfazioni che riesce. Ho realizzato i miei sogni, nonostante tutto”.

     Conti