Nell’ultima puntata della trasmissione “KickOff – The Last Dance“, che come sempre è andato in onda su Youtube “Mondopengwin”, ospite Pierluigi Pardo, telecronista di Dazn e noto giornalista che ha trattato di vari argomenti. Ecco le sue parole.
“Il mio campionato preferito è la Premier ma sono contento di poter affermare che il campionato italiano sta tornando a essere importante. Mi piace sempre di più il nostro campionato perché è dall’esito incerto. Quest’anno il Napoli ha meritatamente vinto dopo aver dominato, ma nelle ultime quattro stagioni abbiamo avuto quattro vincitori diversi e, se aggiungiamo Roma e Lazio e i guizzi di Atalanta o Fiorentina, sembra quasi siano tornate le sette sorelle di un tempo».
Poi Pardo continua nella sua analisi:
Pardo ha valutato il percorso nelle competizioni europee dei club italiani che hanno perso tre finali su tre.
“è vero, abbiamo perso le finali ma ci siamo arrivati con tre squadre in tutte e tre le coppe. Nel calcio si è troppo abituati a prendere in giro, per dirla bonariamente, il club rivale che non alza la coppa ma è un problema del calcio. Se penso al tennis ad esempio, se un giocatore guadagna la finale ci si complimenta a prescindere dall’esito. Abbiamo avuto cinque squadre nelle competizioni europee che sono arrivate fino alle semifinali e tre di queste in finale: è un risultato clamoroso”.
Sempre sui vari campionati nazionali aggiunge:
«Come detto l’Inghilterra è davanti ma ha anche un suo meccanismo inflattivo diciamo, per il quale dei giocatori semplicemente buoni vengono pagati come fossero campioni. Al di là di questo metto al secondo posto a pari merito Spagna e Italia, proprio per il discorso di cui sopra. Germania quarta e Francia solo quinta».
Pierluigi Pardo dice la sua anche sugli allenatori.
“Spalletti ha fatto una stagione esemplare è il caso di sottolinearlo, ho apprezzato anche Sarri, che ha dato una solidità difensiva che Lazio non aveva e infatti ha chiuso in seconda posizione. Penso poi che Mourinho sia sempre in grado di dare un valore al campionato. Mi piace molto De Zerbi che sta dimostrando valore anche fuori dall’Italia e che un giorno mi piacerebbe vi tornasse”.
Infine, un pensiero sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.
«Per la visione di gioco, per la costruzione dal basso e la ricerca del bel gioco lo vedrei bene al Milan. Di certo lo avrebbe visto bene un presidente come Silvio Berlusconi che vorrei ricordare come grande uomo di sport, tra le varie cose. Berlusconi era uno straordinario visionario che ha vinto tantissimo ma non è solo la quantità di successi ma come ha vinto: attraverso la ricerca del gioco, l’estetica, la difesa a quattro. La qualità la vedi, la riconosci.»