Porto, Conceicao: “Sempre bello tornare a San Siro”

L’allenatore portoghese Conceiçao torna a San Siro per sfidare l’Inter. Il tecnico del Porto presenta in conferenza stampa la sfida di domani. Ecco le Sue dichiarazioni.

Che emozione prova a tornare a San Siro e sfidare Inzaghi?
“La sfida non è tra Inzaghi e Conceiçao, ma tra due squadre che hanno tanta storia. Mi fa piacere rivedere Simone, siamo stati insieme a Roma e abbiamo vinto dei titoli importanti. Adesso facciamo un altro lavoro, più impegnativo ma ugualmente appassionante. Mi aspetto una gara difficile, è una squadra con tanti giocatori di valore, un gioco chiaro e variabili interessanti”.

Che novità ci sono per quanto riguarda i convocati e i giocatori a disposizione?
“Alcuni giocatori che ho chiamato avevano degli infortuni, delle lesioni muscolari, come sappiamo ogni ora che passa è importante per il recupero, abbiamo la speranza di recuperarli. Non sono pronti per giocare novanta minuti, ma sono venuti comunque con noi in trasferta. Sono in un periodo di transizione fra l’infermeria e il campo, spero che domani avremo buone notizie per una partita da fare con i giocatori che sono nelle condizioni migliori”.

Che squadra è l’Inter?
“Forte, piena di grandissimi giocatori. È abituata ad avere test settimanali di livello molto alto, gioca in uno dei campionati più competitivi del mondo e negli ultimi tre mesi ha perso soltanto una volta. Sappiamo le qualità che hanno, ma siamo consci anche delle nostre. Siamo abituati a certi palcoscenici, siamo un club storico e ci dobbiamo presentare come tale. L’obiettivo è stato quello di preparare il gioco sempre con grande fiducia”.

Il suo percorso in Champions si è incrociato spesso con l’Italia e ha spesso fatto bene. Ora il Porto è considerato favorito, lo considerava possibile?
“Credo che si colleghi alla parte finale della mia risposta precedente, il Porto è una squadra con grande storia. Simone e Acerbi sono stati influenzati anche da questo, però sì guardando a livello storico dal 2006 il Porto ha un gran numero di titoli nazionali e internazionali. Guardando il livello in generale noi e il Bruges eravamo un gradino più in basso rispetto agli avversari, ma dentro il campo sicuramente proveremo a dare tutto, la miglior risposta”.

Preferirebbe giocare contro un Inter con o senza Lukaku?
“Non sono Inzaghi, questa è una bella domanda ma per Simone. Penso che abbia attaccanti fortissimi, dopo sceglierà Simone in base alle sue esigenze. Io ho preferenze per i miei giocatori”.

Galeno e Otavio sono infortunati, come mai li ha portati a Milano?
“Stanno recuperando, tutti i minuti sono importanti, vediamo come andrà l’allenamento di domani. Stiamo facendo di tutto col nostro staff medico per vedere dei giocatori in campo, se ci possono aiutare domani”.

Che emozioni prova a tornare a San Siro?
“L’emozione è sempre grande, sapete l’affetto che ho per l’Italia, è un Paese che mi ha accolto quando avevo 22-23 anni. All’Inter ho giocato un po’ meno, mi sono infortunato quando sono arrivato, dopo bellissime stagioni con la Lazio e con il Parma, non ho fatto così bene come in quelle squadre. Ma si parla del passato”.

È mai stato vicino ad allenare l’Inter o il Napoli?
“No, mai”.