Insieme con il tecnico José Mourinho, in conferenza stampa c’è Edoardo Bove, il centrocampista della Roma che presenta la sfida di Europa League contro il Feyenoord in programma domani sera. Ecco le sue dichiarazioni.
Quanto è mancato Wijnaldum?
“E’ un grandissimo giocatore e una grandissima persona. Non ci è mancato tantissimo a livello di persona perchè anche quando era infortunato veniva nello spogliatoio. Sotto il profilo del giocatore, un campione così quando non c’è qualcosa ti può mancare. Io cerco di rubare qualcosa da lui e il fatto che si è fatto male per me può esser stato un po’ deleterio perchè non ho potuto cogliere al massimo tutto Gini. Siamo contentissimi che sia con noi”.
La gestione della pressione?
“Ogni giocatore è sottoposto a tipi di pressione ma col tempo si migliora e impari benissimo a giocare. Secondo me questo aspetto della pressione non è un grandissimo problema”.
Come hai reagito quando sei stato chiamato da Mourinho “cane malato”?
“Mi sono messo a ridere come ognuno di noi. E’ stata una cosa molto simpatica”.
La cosa più importante che hai imparato da lui?
“Un tipo di mentalità che credo non sia da tutti. E’ un allenatore che trasmette una voglia che ti aiuta tantissimo dal punto di vista mentale”.
Il tuo futuro?
“Io sono molto contento alla Roma e penso ad allenarmi e migliorare. Insieme alla società si decide la cosa migliore per il mio futuro. Ora abbiamo però da finire al meglio la stagione. Abbiamo due competizioni e dobbiamo fare il massimo per portare a casa i risultati. Sono concentrato su questo”.
Il punto di forza?
“L’unità del nostro gruppo. Siamo una squadra che se ognuno fa quello che deve fare facciamo grandi partite”.