Sassuolo, Dionisi: “Dobbiamo riprenderci dopo il Frosinone”

Ecco le parole in conferenza stampa della vigilia di Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, in vista della gara interna contro la Juventus.

Cosa può lasciare la seconda parte di partita di Frosinone in un calendario con partite molto difficili? Questa fragilità da cosa dipende e come è vissuta?
“Non eravamo contenti dopo la partita e non può essere tattico-tecnico tanto perché dopo 20 minuti eri avanti 2-0 fuori casa. Una gara che rispettavi soprattutto nell’inizio perché il Frosinone era stato prestativo nei primi tempi poi un episodio ha cambiato la gara ma non è stato solo quello. Non siamo stati determinati con la palla e poi dopo la partita è cambiata per l’episodio, determinato da noi, poi ci sono meriti dell’avversario, e non siamo stati bravi ad adeguarci a una partita che era cambiata. La gara di domani sarà diversa. La Juve avrà il pallino del gioco in alcuni momenti ma noi dovremo avere coraggio sapendo che non sarà semplice perché hanno fisicità, hanno gamba in avanti ma se li mettiamo in difficoltà e ci crediamo possiamo metterli in difficoltà. Con il Frosinone siamo stati superficiali con la palla e non ci siamo ritrovati nel secondo tempo in una gara che era cambiata, abbiamo fatto una partita tecnicamente al di sotto delle nostre qualità”.

Cosa chiederai ai centrocampisti?
“Abbiamo tanto rispetto per la Juve ma pensiamo a noi e come poter attraverso le nostre qualità limitare la squadra avversaria. I tre centrocampisti devono essere bravi e più giocano insieme e più facile sarà ritrovarsi in campo. In base agli avversari l’occupazione deve cambiare, non deve cambiare l’interpretazione ma la collocazione sì. Stiamo lavorando e devo dire che noto una crescita, è normale che non si può avere tutto e subito, i risultati ti danno consapevolezza e ti fanno nascondere qualche errore e quelli negativi ti fanno risultare le cose negative. Stiamo lavorando per essere pericolosi con la palla e limitarli senza palla però dobbiamo pensare a noi altrimenti non do continuità a quello che ho detto prima. Avremo la palla, dovremo essere efficaci in riconquista, dobbiamo convincerci che possiamo fare di più con la palla e non dico che non sia accaduto col Frosinone ma siamo stati un po’ lenti quando la partita si era messa in discesa e dopo è più difficile riprendere le trame di gioco. Siamo una squadra che ha qualità offensive importanti, che deve migliorare dietro, chiede disponibilità ai giocatori offensivi per difendere ma deve avere coraggio negli 11 interpreti. Io non ho mai visto una Juve in crisi neanche l’anno scorso, è normale che i risultati danno consapevolezza anche alla Juve e il non giocare tanto come l’anno scorso porta la Juve ad essere più aggressiva e prestativa”.

Cragno o Consigli
“Cragno ha fatto bene, mi dispiace che non è stato accompagnato da un risultato positivo. Andrea se giocherà domani sarà il titolare perché è il capitano, stiamo facendo delle valutazioni perché Andrea sta cercando di accelerare per esserci ma ci sarà anche una partita dopo pochi giorni e sarebbe un errore forzare, le valutazioni le faremo fino a domani”.

Meglio o peggio affrontare delle big in un momento di grande crisi?
“Grande crisi dove? Altrimenti parliamo di qualcosa che non esiste, se vogliamo montare le cose possiamo farlo. Noi abbiamo giocato 3 gare a mercato aperto, ne abbiamo giocata una a mercato chiuso e vincevamo 2-0 dopo 20 minuti. Sappiamo che domani partiamo sfavoriti, anche quella successiva, ma l’unico modo che abbiamo per migliorare è affrontare una gara alla volta. Grande crisi non esiste. L’anno scorso eravamo a metà stagione, stava iniziando il girone di ritorno e siamo stati bravi ma era un anno diverso. Qua siamo a inizio stagione, è giusto che le valutazioni le facciano altri. Abbiamo giocato la seconda in 10 per un tempo, alla prima abbiamo giocato con tanti esordienti, alla terza abbiamo fatto bene, alla quarta abbiamo regalato un tempo e devo essere equilibrato, io devo dare tempo alla squadra. Dobbiamo credere in noi stessi sapendo che siamo una realtà piccola dove c’è meno pressione ma ci sono meno aiuti dall’esterno e dobbiamo credere in noi, sapendo che domani non faremo le vittime sacrificali senza dimenticarci la gara precedente perché nel primo tempo se finisce 3-0 c’è poco da dire ma è finita 2-1 per negligenza e non dovremo ripetere gli errori fatti perché con la Juve non vogliamo perdere”.

Senti di avere del tempo per crescere insieme alla squadra?
“Non capisco la domanda, mi sembra un po’ pretenziosa. Non è una grande crisi: abbiamo 3 punti dopo 4 partite, in base a domani potremo avere 3,4 o 6 punti ma siamo alla quarta di campionato. La società è libera di prendere ogni decisione, parla l’a.d. che ha un peso importante e se ha detto lui delle cose quello sarà ma mi sembrerebbe folle pensare ad altro. Nel calcio poi ho già visto decisioni strane e sono aperto a tutto ma sono più equilibrato di quello che c’è attorno a me e della domanda che mi hai fatto”.