Se qualcuno ad inizio stagione avesse ipotizzato un Torino a quota 7 punti in testa alla classifica, sarebbe stato deriso da chiunque. Ivan Juric però ha messo in campo quella cattiveria agonistica mostrata nel famoso video in cui litiga col ds Vagnati, i suoi hanno fatto quadrato e hanno interiorizzato ogni dogma. Il risultato? Vittoria pesante contro la Cremonese per 2-1 e secondo successo stagionale. I grigiorossi si leccano le ferite, soprattutto per quanto mostrato nei minuti finali: l’orgoglio però non ti fa fare punti. La sfida contro l’Inter di martedì assume margini e contorni parecchio marcati. La gara dello Zini è stata divertente sin dai primi minuti di gioco, coi padroni di casa che hanno confermato le sensazioni positive trapelate nelle prime due partite nel massimo campionato. La squadra di Alvini ha creato pericoli soprattutto in contropiede, ma la velocità di Schuurs – subito integrato nel modulo di Juric – ha annullato le accelerazioni di Dessers e Okereke. I granata, dopo qualche minuto di adattamento, ci hanno messo quattro minuti per trovare il gol del vantaggio: Vlasic, scatenato negli inserimenti, ha sbloccato il punteggio grazie alla deviazione decisiva da parte di Bianchetti. La reazione da parte dei grigiorossi c’è stata, è mancata però la precisione come in occasione della frustata di Baez, uscita per questione di centimetri. Nella ripresa gli uomini di Juric sin dai primi minuti di gioco hanno spinto per trovare il gol del 2-0. Tre le occasioni nitide soltanto nel primo quarto d’ora, la più clamorosa quella non sfruttata da Linetty in campo aperto e neutralizzata da Radu, reattivo sulla conclusione del numero 77. Il jolly lo ha trovato Radonjic al 65’: il numero 49 ha prima iniziato l’azione, triangolando con Vojvoda, e ha poi concluso a rete con un tocco ravvicinato.
La seconda rete è servita per suonare la sveglia in casa Cremonese, i cambi hanno dato un po’ di fiato agli uomini di Alvini: proprio dalla panchina è arrivato il gol della speranza con Sernicola, autore di una perla sotto l’incrocio dopo la sponda di Dessers. A Ciofani e compagni non è bastato però un finale all’assalto: i granata strappano una vittoria pesante e vanno a Bergamo con parecchia convinzione. Ma soprattutto con una posizione di classifica del tutto inaspettata