Serie A, pareggio 1-1 tra Cagliari e Napoli

Il Cagliari blocca il Napoli sull’1-1 dopo una partita in cui avrebbe probabilmente meritato di uscire con i tre punti. I sardi hanno disputato una gara migliore di quella degli uomini di Spalletti, sia per qualità che per determinazione, con gli azzurri che hanno pagato stanchezza e assenze. Peccato mortale però per gli uomini di Mazzarri quello di non mettere in porta il 2-0 nonostante le tante occasioni create. La capocciata di Osimhen ha permesso al Napoli di rispondere a Inter e Milan con un altro pareggio, utile per agganciare l’Inter e proseguire il sogno scudetto. Il Cagliari entra convinto in campo e si vede con il Napoli che fatica fin da subito a palleggiare e a mentenere con costanza il possesso palla. Le tante assenze degli azzurri sembrano favorire i sardi che approcciano benissimo la gara e mettono in seria difficoltà la squadra di Spalletti. La prima occasione è comunque degli ospiti che con Di Lorenzo vanno alla conclusione con salvataggio in angolo di Cragno. Dopo il secondo corner consecutivo, è Rrahmani a non trovare la deviazione tutto solo a poco più di un metro dalla porta del Cagliari. Poi iniziano le occasioni per i sardi, che prendono campo e spingono il Napoli nella propria metà campo. Joao Pedro, molto cercato dai compagni, fallisce il controllo su assist al bacio di Pereiro. Poi è Altare a sradicare di testa la palla dalle mani di Ospina che poi si accascia. Al 18′ sbaglia Koulibaly il rinvio dal fondo permettendo di nuovo a Joao Pedro di andare a concludere, con la palla di poco fuori. Poi arriva l’ennesima tegola per Spalletti che al 27′ è costretto al primo cambio per un colpo alla testa subito da Di Lorenzo in un contrasto con Altare e successiva sostituzione con Malcuit. Al 38′ è il Napoli ad andare vicino al vantaggio con Mertens che calcia da buone posizioni trovando la deviazione dei sardi. Gli ultimi minuti si concludono senza grandi emozioni e con un pizzico di paura per Spalletti quando Malcuit rimane a terra tenendosi la spalla salvo poi rimettersi in piedi e riprendere la corsa. La ripresa vede partire ancora il Cagliari con una marcia in più. Il Napoli appare stanco e quasi svogliato e, oltre alla fatica nel palleggio, fatica anche a portare la palla dalle parti di Cragno. E a forza di scherzare col furore dei padroni di casa, il gol arriva. Dopo una clamorosa occasione fallita da pochi passi da parte di Deiola, è Pereiro che trova la via della rete con un bel tiro da fuori e la conseguente papera di Ospina che non devia una palla leggibile ma evidentemente velenosa. Un 1-0 meritatissimo per quanto visto in campo e che poco dopo potrebbe essere subito raddoppiato se non fosse che Deiola e Grassi sono tutto tranne che bomber e che non sono nemmeno in serata visto i due tiri, il primo addosso a Ospina il secondo altissimo da pochi passi, che graziano Spalletti quando manca ancora mezz’ora da giocare. Il vantaggio del Cagliari non cambia l’atteggiamento del Napoli che anzi arretra ancora e permette ai padroni di casa di andare ancora una volta vicino al gol. L’occasione più clamorosa ce l’ha Marin, che all’86’, dopo essere subentrato a Grassi pochi minuti prima, fa tutto in proprio e una volta arrivato al limite dell’area calcia a girare sul secondo palo incontrando la grande reazione di Ospina che si riscatta dopo il gol subito. Proprio nel momento migliore del Cagliari, ecco che il Napoli trova il pareggio. Osimhen, dopo essere stato buttato nella mischia da Spalletti, decide di volare in cielo per conquistare e trasformare l’unica vera occasione della ripresa per il Napoli: Mario Rui crossa sul secondo palo, colpo di testa del nigeriano e gol dell’1-1 quando il cronometro segna 87 minuti. Il Cagliari comunque non molla nemmeno dopo questo colpo da ko e va vicino al 2-1 con Marin che in seguito a un calcio d’angolo calcia forte sul primo palo senza trovare però la porta. Il Napoli poi sale all’arrembaggio con gli ultimi due corner a un minuto dallo scadere del match, tentativi vani con il pareggio che sta stretto al Cagliari e permette al Napoli di tenere il passo di Inter e Milan senza però tornare in testa.