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  • Ufficiale: La Commissione Uefa ha sospeso il procedimento contro i tre club della Superlega

    La Commissione Uefa ha deciso di sospendere per il momento il procedimento contro le tre squadre rimaste nel progetto Superlega, Real Madrid, Barcellona e Juventus, partito la sera del 18 aprile scorso. Tirano così un sospiro di pensiero i presidenti Perez, Laporta ed Agnelli, mentre invece dall’altra parte il presidente Ceferin continua a sperare nella condanna definitiva del progetto Superleague. Vi riportiamo di seguito i comunicati apparsi sul sito della Uefa e la decisione pubblicata dalla Commissione d’Appello.

     

    La UEFA prende atto della decisione presa oggi dall’Organo di Appello UEFA indipendente di sospendere temporaneamente il procedimento disciplinare aperto contro FC Barcelona, Juventus FC e Real Madrid CF per una potenziale violazione del quadro giuridico della UEFA in relazione al cosiddetto ‘ Progetto Super League.
    L’UEFA rileva che la decisione di sospendere temporaneamente il procedimento è stata presa dall’organo di ricorso dell’UEFA a seguito della notifica formale fatta all’UEFA dalle autorità competenti svizzere il 2 giugno 2021 di un’ordinanza del tribunale in contraddittorio ottenuta il 20 aprile 2021 dall’entità legale European Super League Company SL del Tribunale commerciale n. 17 di Madrid (l’”Ordinanza del tribunale”). La decisione dell’organo d’appello UEFA indipendente è stata presa senza pregiudizio per la questione dell’esecutività dell’ordinanza del tribunale in Svizzera. Facendo affidamento sull’ordinanza del tribunale, i tre club citati hanno cercato di proteggersi da potenziali conseguenze disciplinari legate a questo cosiddetto progetto di ‘Super League’. La UEFA comprende il motivo per cui i procedimenti disciplinari dovevano essere sospesi per il momento, ma rimane fiduciosa e continuerà a difendere la propria posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti.
    La legittimità dei procedimenti disciplinari sportivi, con il diritto di ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport, è stata a lungo riconosciuta come essenziale per l’amministrazione uniforme della giustizia nello sport. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, i Tribunali dell’UE e il Tribunale Federale Svizzero hanno ripetutamente stabilito che le regole disciplinari/arbitrali sono giustificate da interessi legittimi legati alla natura specifica dello sport. La UEFA, quindi, ha agito in conformità non solo con il proprio Statuto e Regolamento, ma anche con il diritto dell’UE, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e il diritto svizzero nell’aprire un’indagine indipendente sulla condotta dei club associati a questa cosiddetta ‘Super League ‘ progetto.
    La UEFA adotterà tutte le misure necessarie in stretta conformità con il diritto nazionale e dell’UE affinché l’organo di ricorso UEFA sia in grado di riprendere il procedimento disciplinare il prima possibile”.

     

    “A seguito dell’apertura di un procedimento disciplinare contro FC Barcelona, ​​Juventus FC e Real Madrid CF per una potenziale violazione del quadro normativo UEFA in relazione al progetto della cosiddetta “Super League”, la Commissione di Appello UEFA ha deciso di sospendere il procedimento fino a nuovo avviso“.

  • Super League, Ceferin si scaglia contro Agnelli dicendo: “Per me non esiste più”

    In una recente intervista al giornale francese So Foot, il numero uno della Uefa Aleksander Ceferin si scaglia nuovamente contro l’ex amico Andrea Agnelli. Il presidente della Uefa ha detto: “Per me questa persona non esiste più” continua dicendo “Pensavo fossimo amici, ma mi ha mentito in faccia fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno, assicurandomi che non c’era niente di cui preoccuparsi. Il giorno prima aveva già firmato i documenti per il lancio della Super League”.

    Ceferin non accenna ad abbassare i toni e ne ha per tutti gettando ulteriore benzina sul fuoco alla vicenda. “In questa vicenda posso mettere i protagonisti in tre categorie. Ho messo Andrea Agnelli nella prima, è stato qualcosa di personale. Nella seconda categoria, ho messo i presidenti che consideravo abbastanza vicini a me e mi dispiace che non mi abbiano detto in anticipo ciò che si stesse progettando. Nell’ultima categoria metto i presidenti con cui non ho avuto contatti privilegiati. Non li accuso, ma anche loro dovranno subire le conseguenze delle loro azioni”.

  • Agnelli: 11 anni fantastici con Fabio; gli ultimi due i più difficili

    Andrea Agnelli ha voluto salutare Fabio Paratici dopo 11 anni di collaborazione, ecco le sue parole nella conferenza stampa: Dopo aver fatto una chiacchierata con Fabio, abbiamo deciso di comune accordo che era arrivato il momento di separarsi dopo anni fantastici. Non c’entra nulla la vicenda Suarez o il ritorno di Allegri in panchina. Sentire di parlare di fallimento Juve dopo 9 anni di scudetti, la qualificazione Champions conquistata e due trofei vinti mi viene da ridere. Certamente ci sono stati degli errori e ne dobbiamo prendere spunto per le stagioni successive. Con Fabio sono stati 11 anni stupendi, partendo da Del Neri fino a Pirlo, con in mezzo nove scudetti, cinque Coppe Italia, due finali di Champions League, penso alla Juve U23 che ha vinto una Coppa Italia, alle Women con quattro scudetti conquistati, una Coppa Italia e due Supercoppe. Sono tutti obiettivi e trofei raggiunti sotto la leadership di Fabio Paratici. Trovare parole è difficile, ma al livello personale e in nome di tutta la Juventus ti dico GRAZIE. Grazie di tutto , sono stati anni fantastici, ti chiedo solo si non chiamarmi più alle 7:30 del mattino.

  • Andrea Agnelli: Superlega? Un grido d’allarme; non è un colpo di stato

    Andrea Agnelli nella conferenza stampa di Fabio Paratici, ha parlato di tanti aspetti, tra cui la Superlega. Ecco le sue dichiarazioni: Ho cercato di cambiare le competizioni europee all’interno per anni, i segnali di crisi erano evidenti già prima del Covid. La Superlega non è mai stato un tentativo di colpo di stato, ma un grido d’allarme verso un sistema che si indirizza verso l’insolvenza. L’accordo tra i fondatori prevedeva il riconoscimento da parte della UEFA e FIFA, ma la risposta è stato di una totale chiusura che si è conclusa con la minaccia verso tre club. Le basi legali che abbiamo sono fondate, ma il dialogo resta immutato. Juventus, Real Madrid e Barcellona sono determinate a raggiungere una completa riforma delle competizioni europee, anche nell’interesse di chi ci ha confidato il proprio appoggio.

  • Deposizione di Agnelli sul caso Suarez: “Se ne occupò Paratici, presentammo solo la proposta di tesseramento”

    Lo scorso 26 gennaio il Presidente della Juventus Andrea Agnelli ha rilasciato una testimonianza davanti al procuratore di Perugia Raffaele Cantone riguardo un suo possibile coinvolgimento nel caso Suarez. Il calciatore uruguaiano infatti è al centro dell’inchiesta della procura umbra circa l’esame di italiano sostenuto presso l’università perugina. Vi riportiamo di seguito alcune dichiarazioni del patron bianconero.

    “La vicenda è stata gestita interamente dal nostro dg Fabio Paratici. Lui  ha ampia delega nei limiti del budget assegnato. A lui compete la scelta in relazione all’ingaggio dei calciatori. Naturalmente mi informa in modo occasionale e casuale”. Inoltre Agnelli riguardo la notizia ricevuta dell’esame sostenuto dal campione sudamericano e su di un suo interesse mostrato per un trasferimento alla Juventus si è espresso così: “Dell’esame di italiano ne sono venuto a conoscenza tramite le notizie apparse sui giornali, mentre della sua proposta di trasferirsi nella nostra società lo seppi tramite un sms proprio di Suarez che arrivò sul cellulare di Nedved mentre eravamo a pranzo”.

    Il presidente bianconero ha aggiunto: “Non vedo nulla di strano circa il contatto che c’è stato tra Paratici ed il ministro De Micheli, visto il rapporto personale che c’è e vista la natura della richiesta di indicazione di un ufficio. Mentre ritengo che sia una prova a nostro favore che già il 14 settembre Suarez non poteva essere tesserato da noi visto che Lombardo mi fece presente di aver formulato la richiesta di tesseramento per verificare se si potesse inserire un calciatore nelle liste Champions anche successivamente alla scadenza fissata per i primi di ottobre”.

  • JUVENTUS: BILANCIO 2020 IN ROSSO PER 71,4 MILIONI

    Nella giornata odierna si è riunito il consiglio di amministrazione della Juventus, con la presenza del presidente Andrea Agnelli che hanno approvato il bilancio per l’ esercizio chiuso al 30 giugno 2020, sarà poi sottoposto ad approvazione il 15 ottobre 2020 nell’ assemblea degli azionisti. L’ esercizio 2019/20 chiude con una perdita di 71,4 milioni di euro. Al 30 giugno 2020 il debito finanziario ammonta a 385 milioni di euro, cifra migliorata di 78 milioni rispetto all’ anno precedente grazie all’ incasso dell’ aumento di capitale di 298 milioni. Al 30 giugno 2020 la società bianconera dispone 538 milioni di cui 195 milioni revocabili, 71 milioni per fideiussioni a favore di terzi, 33 milioni per scoperti di cassa, 68 milioni per finanziamenti e 83 milioni per anticipazioni sui contratti commerciali. La liquidità al 30 giugno 2020 la liquidità bancaria della Juventus è di 5,9 milioni di euro.

  • JUVE: “FINE DELLA RICREAZIONE….C’E’ IL MAESTRO!”

    “Ma secondo te, chi sarà il nuovo allenatore della Juventus?”, “Allegri! Torna me lo sento!”, “Ma vaaaa, Conte sicuro!”, “Io vorrei Zidane o Pochettino, con loro Champions sicura!”, “Per me è il Mancio”, “E secondo te lascia la Nazionale prima degli Europei??? Ti dico Simone Inzaghi!!!!”….
    E’ andata così no? Ma si! Va sempre così, dopo un esonero del genere, lampo, neanche il tempo di sparare due nomi a caso e ti arriva quella bomba, quel nome che non ti saresti mai aspettato, Andrea Pirlo. Si si, proprio quell’ex fenomeno che solo una settimana fa aveva firmato si con la Juventus, ma under 23, neanche il tempo di pensare al nuovo percorso, alla nuova esperienza, che ti arriva la chiamata del Presidente Andrea Agnelli e ti offre la possibilità di allenare i ragazzi più grandi. E’ una follia? Ah! Per molta gente sicuro, anzi già hanno iniziato con il loro show preferito, le “chiacchiere”.
    Inizialmente l’ho pensato anche io, alla Juve sono impazziti! Anche alla Juve fanno cose strane, allora sono umani anche loro? Poco dopo la cosa ha iniziato a stuzzicarmi, questo Pirlo può essere l’uomo giusto, ma non perché è stato un grande giocatore, assolutamente, perché ha avuto la fortuna di essere allenato e di conoscere i migliori allenatori in circolazione, Ancelotti, LIppi, Conte, Allegri, in più voci da Coverciano parlano di un tecnico già super preparato e con tutte le carte per fare bene. Quindi, perché no?
    Chissà cosa passerà per la testa di Pirlo in questi giorni, credo che abbia un po’ di paura, ne avrebbe tutti i motivi, pronti via subito Juventus, già solo nominarla pesa un casino. Eppure sono convinto che questo ragazzetto classe ’79 potrà fare bene, così come ha fatto nella sua gloriosa carriera calcistica dove ha vinto praticamente di tutto. Mi piace l’idea che il Presidente Agnelli ha avuto per il suo club. Fine di un ciclo? No, meglio dire “voglia di una ventata nuova d’entusiasmo”. Ora poche chiacchiere per cortesia, facciamo silenzio, il “maestro” è pronto per cominciare la sua lezione.

  • JUVENTUS: “UN AMORE MAI NATO”

    Il presidente Agnelli ha mantenuto la promessa, aveva parlato di una riflessione dopo l’eliminazione dalla Champions ed eccola qua, Maurizio Sarri esonerato, dopo una sola stagione e uno scudetto vinto.
    “A volte non è sufficiente fare il compitino e basta o meglio lo puoi fare, ma non in una realtà come la Juventus, non in una realtà abituata a vincere, una società che ha nel DNA il successo. Il tecnico toscano non credo paghi solo per l’eliminazione di ieri sera, credo non sia mai scoccata la scintilla. Più e più volte in questa stagione si è vista una gestione non all’altezza della situazione, con un Sarri che si, ha portato a casa uno dei tre obbiettivi, ma l’ha fatto con una fatica tale da creare scoramento generale dentro e fuori dal campo, in più circostanze il tecnico si è presentato in conferenza stampa con toni non proprio consoni con l’ambiente bianconero, nervosismi eccessivi e risposte seccate.
    Molte volte da fuori si è avuta la sensazione generale di una gestione mai convincente e serena del gruppo bianconero, della gestione non proprio ottimale di due patrimoni come Ronaldo e Dybala. Il tecnico infatti più e più volte alla domanda: “Come vede Ronaldo e Dybala insieme?”, rispondeva seccatamente con un: “Sono io il tecnico, i due insieme non possono coesistere!” “Beh caro Maurizio non è proprio così, anzi, mi permetto, le vittorie più belle e convincenti quest’anno le hai fatte con quei due fenomeni in campo insieme, dopo la ripresa post Covid, hai ottenuto un filotto di vittorie grazie alle marcature di Cristiano e Paulo.” Senza dimenticare poi nel mezzo una finale di Coppa Italia, persa si ai rigori, ma giocata senza mordente, voglia, grinta, non da Juventus.
    Credo che ognuno dei due abbia dato qualcosa all’altro, entrambi avete portato a casa un titolo, unica differenza che per la Juve era il nono di fila, per mister Sarri il primo. Ci avete provato, non è andata, l’amore non è sbocciato, il club ora si metterà in moto e cercherà un nuovo tecnico e lo farà nel migliore dei modi ed il tecnico Sarri avrà tempo e modo per meditare su cosa non ha funzionato, per migliorarsi magari domani. Buona fortuna.”

  • RIVOLUZIONE JUVE: DOPO SARRI RISCHIA PARATICI

    Dopo l’ eliminazione con il Lione, in casa Juve si prepara la rivoluzione. Dopo l’ ufficialità dell’ esonero di Sarri, in casa bianconera si valuta la posizione di Fabio Paratici. La sua posizione non è più salda dopo alcune decisioni fallimentari( Sarri in primis). Su Paratici molti rumors verso Roma.

  • JUVENTUS: TRA DUBBI E CERTEZZE SPUNTA INZAGHI

    La Juventus con l’ eliminazione in Champions ai danni del Lione inizia a fare le sue prime valuzioni. Il presidente Agnelli dopo il post partita ha parlato ribadendo la totale fiducia nell’ assetto societario, diverso il discorso su Sarri affermando che valuterà nelle prossime ore. Voci sempre più insistenti danno Sarri fuori dal progetto Juve, non è bastato solo lo scudetto,pesano molto le due finali perse e l’ uscita troppo presto in Champions oltre a un rapporto poco idilliaco con i senatori della squadra. Il favorito per prendere il suo posto è Simone Inzaghi, pupillo di Paratici, nei giorni scorsi ci sarebbero stati già dei contatti con l’ allenatore. Il problema più grande è parlare con Lotito che difficilmente vorrà liberare il mister. Nelle prossime ore si attendono i primi sviluppi, ma la certezza è che il favorito per la panchina è Simone Inzaghi.