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  • Juventus, Allegri: “Non guardiamo la classifica”

    Juventus, Allegri: “Non guardiamo la classifica”

    Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di partita contro la Salernitana. Ecco le sue dichiarazioni.

    Quali sono le insidie della gara di domani?
    “Partita complicata, ambiente difficile e spinto dai tifosi e una squadra che sta facendo bene con Nicola che sta facendo un ottimo lavoro. Hanno vinto l’ultima partita a Lecce e sarà una partita importante come tutte quelle del campionato. Importante affrontarla con il piglio giusto e con atteggiamento da squadra che si mette alla pari della Salernitana, anche perché vedendo la classifica si tratta di uno scontro diretto”.

    Domani tutti a disposizione?
    “A parte Bonucci che ha l’influenza da tre giorni, Pogba il solito, Paredes ha un fastidio alla zampa d’oca e non ci sarà. Gli altri tutti presenti, a parte Kaio Jorge”.

    Come sta vivendo De Sciglio questo momento?
    “Sta bene, ci ho parlato ed è sereno. Lui è serio, professionale e un ottimo giocatore. I social? Sono situazioni che capitano tutti i giorni purtroppo. È uno schermo dietro al quale si nascondono migliaia di persone, purtroppo il mondo funziona così. Bisogna accettarlo senza dare importanza”.

    Bonucci quando rientra?
    “Il recupero è in linea, valuteremo il discorso del rientro dopo l’influenza che l’ha fermato un attimo. Avremo bisogno anche di lui, abbiamo tante partite da qui alla fine e dobbiamo andare avanti nelle coppe anche per giocare più partite. Giocheremo una semifinale di Coppa Italia ad aprile, ora abbiamo due partite di campionato e poi ci tufferemo nell’Europa League”.

    Vlahovic ha bisogno di giocare dall’inizio o va gestito? Valuta un cambio modulo?
    “Cambio di sistema difficilmente, non ho ancora deciso, farò le valutazioni ma credo di no. Vlahovic fisicamente sta anche bene, è molto più leggero e dinamico rispetto addirittura a quando è arrivato, quindi speriamo che domani faccia gol. Abbiamo anche Kean che sta molto bene, in questo momento lasciarlo fuori mi rimane molto difficile. Kean è diventato molto importante, è cresciuto dal punto di vista mentale, è molto più responsabile e tecnico. Sta diventando, non è ancora al 100%, un giocatore importante. Sono contento, è totalmente cambiato rispetto all’anno scorso e lasciarlo fuori mi dispiace molto Se ha bisogno di giocare? Non faccio giocare i giocatori perché hanno bisogno di giocare ma per vincere le partite. Vlahovic non è mai stato così fisicamente come ora, neanche quando è arrivato dalla Fiorentina i primi tempi che era qui. Ha una corsa più leggera, lo vedo bene. Credo che abbia bisogno di far gol come tutte le punte”.

    Il primo obiettivo è agganciarsi al treno del settimo posto?
    “Darsi ora obiettivi è impensabile. Ora dobbiamo raggiungere quella davanti a noi e scalare piano piano. Domani bisogna vincere perché nelle ultime tre di campionato abbiamo fatto solo un punto, bisogna riprendere il cammino”.

    Il tridente può essere già visto domani sera? Come sta Chiesa?
    “È un’ipotesi che non ho ancora deciso. Abbiamo tanti giocatori che rientrano da diverso tempo di inattività, devo fare tante valutazioni anche in base alle prossime partite. Però è normale che più giocatori tecnici abbiamo meglio è, per fare questo però tutti devono dare una mano in fase difensiva altrimenti poi non reggiamo. Chiesa sta bene, ha fatto una buona partita”.

    Pensa che questa squadra debba giocare le partite con orgoglio e che non si possano più gestire psicologicamente?
    “Psicologicamente bisogna stare sempre bene, indipendentemente dalla situazione anomala che è, ma è un dato di fatto e non abbiamo altra scelta. Ci sono stati tolti 15 punti e bisogna solo lavorare per far sì che raggiungiamo chi è davanti a noi. Più ne raggiungiamo davanti e più vuol dire che facciamo meglio e vinciamo le partite”.

    Cosa c’è all’origine del salto di qualità di Fagioli?
    “Lui è cresciuto molto. In un momento in cui mancavano tanti giocatori ho messo dentro i giovani che hanno dato risposte importanti, in quel momento di difficoltà i giovani hanno portato entusiasmo e tecnica. Fagioli ha fatto tante partite così come Miretti, Soulé, Iling. Stanno lavorando tutti bene, bisogna continuare su questa strada perché loro possono solo che migliorare”.

    I giocatori saranno più stimolati dalle coppe secondo lei?
    “Non si saprà. Io ai ragazzi ho detto che bisogna fare bene sul campo, gli alibi non ci devono essere. Ora bisogna ributtarsi con la testa sul campionato, dobbiamo fare bene lì perché ci porta a far bene in coppa. Non possiamo pensare di staccare la spina in campionato e giocare le partite di coppa”.

    Dire che domani è uno scontro diretto è un modo per responsabilizzare la squadra?
    “È un obiettivo, che è diverso. La Salernitana ha due punti meno di noi e quindi è un obiettivo, la dodicesima non so quanto sia su ma il nostro obiettivo è prendere quella di sopra. Questo ci permette di pensare un passo alla volta, e migliorare tutti i giorni in campo in allenamento sotto il piano offensivo e difensivo. Non abbiamo altra scelta, è un nostro obiettivo”.

    A livello psicologico è riuscito a trasmettere ai giocatori il concetto di lottare per la salvezza?
    “Il dato di fatto è che ci sono stati tolti 15 punti e quindi ne abbiamo 23 punti. Noi dobbiamo raggiungere i 40 punti che sono quelli della salvezza, mi viene da ridere ma è così. Il primo obiettivo è prendere chi ci sta davanti e poi andare a scalare in avanti. Riuscendo a fare così sicuramente vinceremo delle partite, questo bisogna fare. Ci consente di tenere alta l’attenzione per quando giocheremo nelle coppe”.

    Un commento su Nicolussi Caviglia che ha raggiunto la Serie A?
    “Nicolussi Caviglia è stato sfortunato: ha avuto un problema la ginocchio, non riusciva a rientrare. Siccome è un ragazzo caratteriale oltre che bravo a giocare a calcio sono molto contento, sta dimostrando il suo valore. Tutto questo è una dimostrazione del fatto che la Juve ha lavorato bene a livello del settore giovanile. Ci sono tanti giocatori: Nicolussi Caviglia, De Winter, Ranocchia, Rovella, Iling, Miretti, Fagioli, Soulé; ci sono dei ragazzi che hanno giocato con noi come Barrenechea, Barbieri, un 2005 come Huijsen che sta giocando con l’Under 23 e ci sono altri ragazzi giovani del 2005 e 2006. Vanno messi piano piano, è possibile che magari fra cinque anni questi giocatori, non tutti, facciano parte in pian stabile della Juventus. L’Under 23 è la vecchia Serie C, fa in modo che i giocatori abbiano un impatto diverso sulle partite. C’è troppa differenza fra l’Under 23 e la Primavera, invece l’Under 23 è molto più vicina alla prima squadra. Ecco perché va fatta una riforma di tutti i campionati. Non è che se riformano la Primavera hanno risolto il problema, a partire dall’attività di base fino alla Primavera. Ma questi sono i problemi di quelli che pensano a riformare le cose visto che in Italia riformano già abbastanza”.

  • Juventus, Allegri: “Pogba è di nuovo fermo. Gli altri sono da valutare”

    Il tecnico Allegri presenta Juventus-Lazio, gara valida per il quarto di finale di Coppa Italia, in programma domani alle  ore 21. Ecco le sue dichiarazioni.
    Che reazione vuole vedere dopo la sconfitta?
    “I giocatori erano dispiaciuti e arrabbiati. Del campionato parleremo lunedì, domani è un’altra competizione però, bisogna concentrarsi su questa gara difficile contro una squadra che sta facendo ottime cose. È una partita secca e andrà giocata con questi canoni”.

    Come sta la squadra?
    “Siamo ripartiti da poco, abbiamo fatto poche gare dopo due mesi di sosta. Vero che c’è stato il mondiale ma a parte Rabiot e i due argentini sono usciti tutti prima. Non ho ancora deciso niente per domani, devo fare alcune valutazioni sulla formazione. A parte Bonucci che è ancora fuori l’unico che non sarà disponibile per un indolenzimento ai flessori è Pogba. Purtroppo quando sei fuori da tanti mesi e alzi il livello d’intensità vengono fuori dei dolori e quindi c’è bisogno di tempo”.

    Bisogna aspettarsi qualcosa in più da giocatori come Paredes?
    “Tutta la squadra domenica ha fatto una brutta prestazione nel primo tempo, la squadra ha fatto un buon secondo tempo dopo i cambi, compreso l’assetto, finendo con tanti tiri in porta. Però conta vincere le partite, noi non abbiamo vinto soprattutto perché abbiamo fatto un primo tempo dove nelle tre occasioni in cui il Monza s’è presentato ha fatto tre gol di cui uno annullato per poco. Paredes ha alternato partite buone a meno buone, ha giocato tanto all’inizio perché Locatelli è stato fuori. Aveva magari bisogno di allenarsi, questi mesi sono importanti e ci deve dare una mano come tutti quelli della rosa”.

    Come sta Vlahovic?
    “Dovrebbe giocare dall’inizio”.

    Chiesa è pronto per giocare titolare?
    “A parte Vlahovic che quasi sicuramente giocherà titolare, per gli altri devo decidere. La partita domani può durare 120 minuti e quindi le sostituzioni saranno ancora più importanti. Domattina dopo la rifinitura deciderò la formazione”.

    Il tridente offensivo porta al ritorno della difesa a quattro?
    “La soluzione Chiesa-Di Maria-Vlahovic è una soluzione che avevo in mente già dall’inizio, eravamo partiti per giocare così. Poi le vicissitudini del calcio, Pogba fuori, Di Maria un mese e mezzo dopo la partita, Chiesa che non rientra, portano a trovare un assetto diverso. I giocatori quando rientrano da tanti mesi per un infortunio, Chiesa 10 mesi e Pogba sono 6 mesi da luglio ma non gioca da aprile, si fa fatica, ci vuole un po’ di pazienza. Pogba scorsa settimana ha fatto una buona partita in allenamento, dopo una settimana ha avuto qualche indolenzimento e si deve riassestare, ci vuole un po’ di tempo. Così come è stato per Chiesa che si è fermato e ripartito, magari fra due-tre mesi sarà in condizioni ottimali. La squadra deve comunque mantenere un equilibrio che nelle ultime partite nei gol presi non abbiamo avuto”.

    Un commento ai numeri del mercato italiano, anche parametrato a quello inglese?
    “Sono cose oggettive. La Juve ha fatto un buon mercato, ha centrato gli obiettivi con McKennie che voleva andar via e si è trovata una bella soluzione. Aké è andato a giocare, Zuelli a Pisa, Pellegrini alla Lazio e magari troveremo domani. Inutile fare i paragoni col calcio inglese. Le 20 squadre italiane fatturano 2 miliardi, quelle di Premier League 8. Il rapporto è 1:4.”.

    Il fatto che sia una competizione diversa, senza penalizzazioni, quella di domani può aiutare?
    “Partita importante con obiettivo diverso dal campionato. Dopo la reazione buona con l’Atalanta, perché venivamo dall’immediato dove ci hanno tolto 15 punti due giorni prima, poteva esserci un rebound e così è stato. Non sono alibi quelli dei 15 punti, ci penserà la società a vedere dove possiamo difenderci e cercare di farci ridare questi punti. Ma non dev’essere un alibi o una giustificazione, dobbiamo andare in campo e fare quanto occorre fare nel miglior modo possibile. Credo sia la prima volta che vengono tolti 15 punti dalla classifica, vai a letto da secondo o terzo e ti svegli che sei sotto. La partita di Coppa Italia va fatta nel migliore dei modi, faremo il massimo”.

    Di Maria ha detto che è difficile rimanere concentrati. Un allenatore come allena questa parte? E come sta Cuadrado?
    “Cuadrado è in grande forma, sta bene. Dopo la scossa ci vuole un attimo di riassestamento e bisogna essere bravi a farlo velocemente. Dobbiamo metterci nella testa che abbiamo dei mini obiettivi, siamo tredicesimi e dobbiamo raggiungere la dodicesima. Dobbiamo raggiungere chi ci sta davanti, un passo alla volta”.

    Pogba può tornare martedì e come se lo aspetta in questa stagione?
    “Mi aspetto un contributo da un giocatore che da aprile ha fatto 15 giorni di preparazione, 45 minuti e poi si è fermato. I tempi sono quelli, serve che il suo corpo si riadatti e ci vorrà un po’ di tempo. Magari farà mezz’ora, magari una partita, bisogna navigare a vista in queste situazioni. Sapendo che da qua alla fine bisognerà sfruttarlo nel miglior modo possibile a seconda dei momenti in cui starà bene”.

    Bremer come sta dopo le ultime gare in cui sembrava in difficoltà?
    “Col Monza no, in generale tutti nel primo tempo, il secondo è stato fatto bene. Sta bene, come stanno bene tutti gli altri. Bisogna solo lavorare, fare e reagire. Fare qualcosa in più per ottenere il risultato”.

  • Juventus, Allegri: “Il calcio è strano ora non pensiamo troppo”

    Juventus, Allegri: “Il calcio è strano ora non pensiamo troppo”

    Allegri presenta Juventus-Monza, gara valida per la ventesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 15 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni.

    Come arriva la Juve a questa gara?
    “Ci arriviamo dopo due partite in cui abbiamo raccolto solo un punto con una sconfitta e un pareggio subendo otto gol. Avevamo subito 7 gol in 17 partite, 2 gol in 8 partite. Più la Coppa Italia 9, facendo solo 6 gol. Bisogna tornare alle vecchie abitudini. Vero che il calcio è strano e ci sono anche queste serate. Su questo dobbiamo migliorare. Affrontiamo il Monza che è una squadra che gioca bene, domani avranno più titolari rispetto alla coppa Italia, importante tornare alla vittoria”.

    Ha parlato con John Elkann in questi giorni ed è vero che può rinnovare il contratto?
    “Ho parlato con Elkann ma non di questo, mi ha chiesto come sta andando la squadra. In questo momento ci sono talmente tante cose da fare, bisogna restare concentrati sul campionato senza perderlo di vista. Abbiamo 4 mesi con obiettivi da raggiungere”.

    Pogba e Vlahovic ci saranno?
    “Domani ci saranno, Chiesa no perché ha un affaticamento al flessore della gamba operata, dopo 10 mesi sono contrattempi che ci possono stare, sarà una roba di due giorni e giovedì ci sarà. Cuadrado anche lui problema al nervo sciatico, ha questa infiammazione ma con la Lazio dovrebbe esserci. Per Bonucci ci vorrà un po’ più di tempo, Pogba e Vlahovic sono a disposizione come De Sciglio”.

    McKennie a disposizione?
    “Assolutamente no, è al centro di voci di mercato. Credo che la società abbiamo già trovato l’accordo con l’altra società in cui dovrebbe andare quindi è inutile portarlo e farlo giocare”.

    Senza esterni domani cambierà l’assetto tattico?
    “Domani difficilmente, Chiesa è fuori e avremo ancora Cuadrado fuori quindi difficilmente cambieremo assetto. Anche perché ci ha portato a fare 38 punti in campionato e su questo bisogna continuare. Poi quando saremo tutti, il momento, la partita, cambiare non sarà un problema”.

    Come ha cercato di isolare il gruppo in questi giorni?
    “Dobbiamo restare isolati da tutto, a noi viene chiesto di andare in campo e vincere le partite. Dobbiamo essere concentrati su quanto fatto finora, dobbiamo avere una rivalsa verso il Monza perché abbiamo fatto un punto nelle ultime due partite indipendentemente dalle problematiche esterne. C’è una società forte, pensiamo a fare i risultati e a rinforzare la nostra classifica che sono 38 punti. Da quello bisogna andare avanti. Abbiamo finito un girone d’andata, ora abbiamo il ritorno con 19 partite, da domani dobbiamo cercare di fare più punti possibile. Sapendo che è una partita difficile perché il Monza non è quello delle prime partite, sta facendo molto bene”.

    Sulla fascia destra si aspetta rinforzi dal mercato?
    “No non ci saranno rinforzi. Se dovesse partire McKennie abbiamo Cuadrado, De Sciglio, Soulé che può giocare anche da esterno. Se ce ne sarà bisogno cambieremo anche assetto, importante è recuperare quasi tutti i giocatori”.

    Quanto possono giocare Pogba e Vlahovic?
    “Stanno bene. Hanno fatto buoni allenamenti, un buon test l’altro giorno. Vlahovic come condizione sta meglio di Pogba anche proprio come struttura fisica però Paul negli ultimi giorni è venuto più avanti. Se un giocatore è convocato può giocare. Chiaro che non hanno 60 minuti nelle gambe, ne avranno 30 a dir tanto”.

    Su quali corde lavora in settimana relativamente ai punti che avete?
    “Abbiamo fatto 38 punti. Altrimenti si possono perdere delle certezze, la squadra ha fatto 38 punti sul campo. Noi dobbiamo lavorare su quella classifica lì, poi se ce li danno o meno c’è una società forte che lavora per difendersi. Noi dobbiamo difenderci sul campo, anzi attaccare perché bisogna fare dei punti”.

    Paredes può giocare dall’inizio domani?
    “Sta bene, aveva già fatto una buona partita col Monza e quindi domani può anche giocare. Entriamo in un periodo dove abbiamo una partita ogni tre giorni”.

    Una precisazione: McKennie ha detto accordo trovato fra le società?
    “Accordo tra le società, poi non so se andrà in porto. È un giocatore sul mercato e quindi non mi sembra giusto e normale portarlo”.

    Campionato falsato in ogni caso vista la penalizzazione a stagione in corso?
    “Il mio pensiero serve ben poco. Noi dobbiamo essere concentrati molto più di prima sull’aspetto calcistico, dobbiamo fare uno sforzo importante che non è semplice. Domani ci aspettiamo tanti tifosi che ci aiutino, dobbiamo compattarci ancora di più, essere un blocco granitico fra squadra, società e tifosi. Dobbiamo fare il meglio possibile”.

    Ora con tutti a disposizione questa squadra può fare 50 punti in un girone?
    “Non lo so, voi pensavate che con tutte queste assenze la squadra facesse 38 punti? Abbiamo fatto un bel girone d’andata, si son messi in evidenza tanti giovani che ora sono giocatori della prima squadra a tutti gli effetti. Quelli che rientrano ora hanno ancora più responsabilità rispetto all’inizio, devono dimostrare di essere più bravi di quelli che hanno fatto 38 punti”.

    Ha già pensato come far coesistere tutto il potenziale offensivo?
    “Abbiamo una partita ogni tre giorni. Se gestiamo bene i cambi possiamo trarre dei vantaggi, tutto dipende dal lavoro del gruppo. Dalla voglia di fare una cosa straordinaria: continuare a fare un bel campionato e di cercare di arrivare in finale nelle due coppe”.

    Domani fiducia a Soulé o cambierà assetto tattico?
    “No è ancora presto per cambiare assetto tattico, però non vuol dire che in futuro lo dovremmo fare”.

  • Juventus, Allegri: “Napoli-Juve è sempre una grande sfida”

    Allegri presenta Napoli-Juventus, gara valida per la diciottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Maradona di Napoli. Ecco le parole di Allegri:

    Come sta la squadra?
    “La squadra sta abbastanza bene, abbiamo fatto tre giorni di lavoro prima della partita. Siamo in buone condizioni, vediamo cosa riusciremo a fare domani sera”.

    Quanto è importante Danilo per la squadra?
    “Sta facendo bene come tutti gli altri, l’atteggiamento è cambiato da parte di tutti e bisogna continuare su questa strada”.

    Un punto sugli infortunati?
    “I rientri dovrebbero essere imminenti. Prima della Coppa Italia difficilmente ritornerà qualcuno, però con l’Atalanta qualcuno magari può tornare. Cuadrado da martedì dovrebbe tornare a lavorare con la squadra e magari potrebbe essere l’unico con il Monza a disposizione. Però devo vederli perché non han fatto ancora un allenamento con la squadra. Gli altri stanno decisamente meglio e siamo fiduciosi”.

    Chiesa ancora meglio a gara in corso?
    “Sono molto contento di Chiesa. Se fossi certo che anche domani a gara in corso farebbe la differenza farei così. Oggi dopo l’allenamento deciderò la formazione”.

    Quanto pesano i punti persi con la Salernitana?
    “Ormai quei punti sono andati, inutile stare a pensare. Pensiamo in avanti, quanto fatto fino a oggi sono stati risultati buoni ma domani è un’altra partita. Nel calcio c’è una regola: ciò che fai il giorno dopo non conta più. Serve lavorare, avere il profilo basso e continuare il percorso di crescita. Come squadra bisogna migliorare tante cose, come singoli e poi arrivare in fondo all’obiettivo finale che per la Juventus è arrivare nei primi quattro posti. Bisogna pensare solamente a cosa serve fare domani”.

    La differenza fra primi e secondi tempi della Juve da cosa è data?
    “Se la squadra cresce nel secondo tempo è perché stiamo bene fisicamente. Domani sarà una partita sicuramente diversa, lì non finiscono mai le gare e loro sono molto forti tecnicamente, ben organizzati e ben allenati”.

    Cosa avete preparato per fermare il Napoli?
    “Non abbiamo preparato ancora niente, oggi vediamo di sistemare due tre cosine nell’ultimo allenamento. Domani sarà una bellissima serata di sport, una partita che non sarà decisiva ai fini del campionato”.

    È un crash test per la Juve?
    “Non è un crash test, è una partita del campionato. Veniamo da risultati importanti, il Napoli lo stesso perché ha 44 punti e può girare a 50. Domani sarà una partita non decisiva ma molto importante per loro”.

    Cosa hanno lasciato queste due vittorie alla squadra?
    “L’ho detto prima di Cremona: abbiamo ricominciato ed è come se ricominciasse un nuovo campionato dopo una sosta di due mesi. Le partite sono un po’ strane e dobbiamo essere bravi a giocarle e i ragazzi sono stati molto bravi”.

    Cosa serve per vincere domani?
    “Bisogna giocare una partita con grande tecnica, con grande intensità. È uno scontro diretto in casa della squadra più forte del campionato, lo dice la classifica. Bisogna essere bravi a giocare una partita così con entusiasmo”.

    Cosa teme di più del Napoli?
    “La classifica dice che hanno fatto 44 punti e perso una partita sono i favoriti del campionato. Sono forti tecnicamente, è una squadra ben allenata… Luciano è il migliore ad allenare e insegnare, lo sta dimostrando a Napoli, l’ha fatto a Roma e a Milano. Bisogna fare una bella partita, due mesi fa nessuno credeva che la Juve potesse arrivare in queste condizioni a questa partita. Noi però dobbiamo mantenere il profilo basso, pensiamo a lavorare e raggiungere l’obiettivo finale”.

    Se dice che Spalletti è il più bravo, lei che ha vinto tanto cos’è?
    “Io ho grande stima di Luciano. È talmente buffo e divertente che ogni tanto litighiamo come l’anno scorso. Io non sono un allenatore, faccio questo mestiere per sbaglio dovevo fare un’altra roba. Luciano è molto bravo, affrontarlo è sempre una bella sfida. Lui è uno dei più bravi, se non il migliore, a insegnare. Credo che per loro sia molto più importante che per noi”.

    Ultima partita di Agnelli. Cosa le lascia?
    “Sul presidente c’è poco da dire. Il lavoro che ha fatto in questi 12 anni parla per lui, così come i risultati. Lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di allenare la Juventus, di stargli vicino e di lavorare con lui assieme per tanti anni”.

  • Juventus, Allegri: “L’Udinese è un avversario difficile”

    Allegri presenta Juventus-Udinese, gara valida per la diciassettesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium di Torino.  Ecco le parole di Allegri: “Prima di iniziare la conferenza e parlare della partita di domani è doveroso ricordare Ernesto Castano, scomparso ieri, e Gianluca Vialli, mancato stamattina. Due giocatori ma prima di tutto due uomini. Vialli ho avuto il piacere di conoscerlo. Hanno dato tanto al calcio, alla Juventus e sono entrati nella storia della Juve e della Nazionale. Vi chiedo di fare un minuto di raccoglimento in memoria di questi due uomini. Grazie”.

    Cosa ha rappresentato Vialli per lei?
    “Tanto, come giocatore ma soprattutto come uomo. Per i ragazzi più giovani un esempio da seguire, mancherà a tutti noi”.

    Come sta Di Maria? Paredes può giocare titolare?
    “Domani, indipendentemente dal ritorno allo Stadium col nostro pubblico e con lo stadio pieno, sarà una bella occasione per noi. Abbiamo recuperato Di Maria. Paredes sta crescendo di condizione, Bremer è un po’ affaticato e valuterò oggi le condizioni. Ci sarà Rugani pronto a giocare all’occorrenza. La formazione la valuterò oggi, devo fare delle scelte. Oggi dopo gli allenamenti avrò definito la formazione. Contro l’Udinese che è una squadra fisica e sta facendo un ottimo campionato. Ha giocatori di qualità primis l’ex Pereyra, giocatore straordinario che qui con noi ha fatto un campionato ottimo. Poi Beto, giocatore fisico, loro occupano l’area con tanti giocatori. Sarà una gara complicata come tutti, è la seconda dell’inizio della seconda parte di stagione”.

    Soulé può fare di nuovo il quinto?
    “Fisicamente assolutamente sì sarebbe pronto. Ora devo valutare se fargli fare il quinto, l’ha fatto l’altro giorno e ci ha dato una grossa mano, ma le sue qualità sono più offensive. Può fare il trequarti, l’attaccante esterno a entrare in campo che gli si addice di più. Ha qualità e quantità, sono contento di come sta crescendo. Come dico sempre i giovani crescono tutti e bisogna dar loro il tempo di crescere: tecnicamente e in esperienza, ma anche fisicamente”.

    Domani Alex Sandro dall’inizio?
    “Dovrebbe rientrare, sta bene. Domani tra Gatti, Rugani, Danilo e Alex Sandro, ne giocano tre. Momentaneamente togliamo Bremer che è un po’ affaticato e valuterò se rischiarlo o meno”.

    Chiesa può giocare titolare?
    “Alla fine l’altro giorno ha giocato un tempo considerato il recupero. Quelli che entrano nel secondo tempo con il recupero comunque gioca sempre quasi un tempo. Chiesa ha fatto bene, fisicamente gli serviva una partita del genere alzando molto i ritmi. Sta crescendo di condizione, non so se riuscirò a farlo partire dall’inizio comunque più si va avanti più minutaggio mette. Sono molto contento”.

    Kean sempre più determinante. Domani gioca?
    “Quest’anno si è presentano molto bene, ha perso 6 kg rispetto all’anno scorso. Ha una testa diversa, sta maturando, ha una presenza diversa in campo, più pesante. Gioca delle partite diverse rispetto all’anno scorso. Lui è un giocatore che è cresciuto molto. Domani devo valutare se far giocare lui o Milik, tutti e due insieme o magari far partire Di Maria”.

    Come stanno Cuadrado e De Sciglio?
    “Domani è impossibile. Cuadrado sta lavorando bene e credo nel giro di una settimana possa tornare con la squadra. Lui, De Sciglio, Bonucci, Vlahovic, Pogba, che sta lavorando bene, nel giro di 15 giorni li vedremo con la squadra. Non tutti ma la maggior parte. Bisogna fare queste partite e cercare di avere tutti a disposizione”.

    Un ricordo personale di Vialli?
    “Il ricordo è quello che lascia ai giovani. L’espressione di come interpretava le partite, non solo con la tecnica, con il cuore e con la passione”.

    Prospettive in ottica scudetto cambiano con la sconfitta del Napoli?
    “Non cambiano. Il Napoli è nettamente favorito, ha tanti punti di vantaggio dopo 16 partite. Ha avuto uno stop e ci sta, direi però che il Napoli sta facendo un’annata straordinaria ed è ancora la netta favorita. Poi c’è l’Inter, il Milan… Il nostro obiettivo è rimanere tra le prime 4 e giocarci le chance in Coppa Italia ed Europa League”.

    Chiesa e Di Maria più seconde punte con la difesa a tre?
    “Dipende da chi gioca dietro il quinto, chi fa il quinto o vecchia ala destra. Un conto è partire all’inizio, un altro a mezz’ora dalla fine, a seconda dei momenti della partita. Chiesa ha fatto molto bene quando è entrato”.

    Stasera la squadra insieme in ritiro?
    “Stasera rimaniamo in ritiro, facciamo allenamento alle 16 e rimaniamo qui. Domani giochiamo alle 18 e facciamo come abbiamo sempre fatto”.

    Come intende le sostituzioni?
    “Dipende dalla partita, cerco sempre di dare equilibrio alla squadra. Se un centrocampista ha delle caratteristiche serve qualcosa di diverso accanto. Per le punte è lo stesso. Dipende dalla partita, dalle condizioni fisiche, il fatto che giochiamo a neanche 72 ore dalla partita precedente. Sono tutte valutazioni. Alla fine bisogna avere un po’ di fortuna: se le vinci, le indovini mentre se le perdi tutti dicono che si doveva fare il contrario. Le valutazioni sono fatte sulle condizioni fisiche e mentali, soprattutto ora che abbiamo ripreso a giocare”.

  • Juventus, Allegri: “Non sarà semplice ripartire dopo questa lunga sosta”

    Juventus, Allegri: “Non sarà semplice ripartire dopo questa lunga sosta”

    Allegri presenta Cremonese-Juventus, gara valida per la sedicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 allo stadio Giovanni Zini di Cremona. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, ecco le sue dichiarazioni:

    Che seconda parte di stagione inizia domani?
    “Ripartiamo dopo 52 giorni di stop, tra l’altro con una partita complicata. La Cremonese nelle ultime due partite non ha preso gol, è una squadra che tira molto in porta, è aggressiva. Col Napoli ha fatto una partita tosta, ha preso 4 gol ma li ha presi tutti alla fine. Domani bisogna avere grande rispetto e grande umiltà, è la ripresa e sarà una partita complicata”.

    Pogba come sta?
    “Sta correndo, la cosa più importante è che momentaneamente il ginocchio non dà fastidio, non si è gonfiato. Se procede così magari nel giro di 15-20 giorni potrà essere con la squadra, però tutto dipende dall’evoluzione, quando si alzano i ritmi vedremo quanto e come potrà allenarsi con la squadra. Se tutto va liscio, vedremo step by step”.

    Aké ha un minutaggio lungo per domani?
    “Per la formazione di domani dovrò valutare e decidere con l’allenamento di oggi, sono tornati i due argentini che stanno discretamente bene. Domani quasi sicuramente, a meno che non succeda qualcosa oggi, andremo tutti a Cremona. Sulla formazione valuterò oggi”.

    Chiesa convocato per domani?
    “Sta meglio, ha lavorato con la squadra ed è pronto per un segmento di gara. Oggi valuterò l’allenamento, parlerò con i giocatori anche perché domani le sostituzioni saranno importanti. È la ripresa, ci sono giocatori in ritardo però quelli che hanno lavorato qui stanno bene”.

    Vista l’emergenza, Paredes e Di Maria potevano rientrare prima?
    “No, assolutamente no. Emergenza non l’abbiamo mai avuta, i ragazzi che sono rimasti hanno lavorato molto bene. Dobbiamo guardare da oggi fino al 5 giugno, non possiamo guardare a una partita. Farli rientrare un giorno prima non avrebbe cambiato niente, laggiù hanno seguito un programma di una settimana di lavoro ed era giusto che si godessero la settimana della vittoria del Mondiale che non capita tutti gli anni”.

    Come sta Szczesny e giocheranno i tre brasiliani?
    “Szczesny oggi valuterò se farlo rientrare o meno. I tre brasiliani stanno bene, dovrò valutare perché poi tra 72 ore rigiochiamo. In questo momento gestire le forze e fare dei cambiamenti credo che sia una buona soluzione”.

    Come si convince Rabiot a restare?
    “Parlare di mercato in questo momento non serve a niente anche perché abbiamo altro a cui pensare che è il campo che è la cosa più importante. Rabiot è tornato dal Mondiale con voglia ed entusiasmo e sta bene, dobbiamo essere concentrati sul campo”.

    Teme contraccolpi dall’inchiesta sportiva?
    “Questo è un argomento su cui la società si è espressa con un comunicato, non ho altro da aggiungere”.

    Come vorrà vedere la sua Juve alla ripresa?
    “L’importante è giocare da squadra come abbiamo fatto nelle ultime gare. Domani sarà una partita difficile e complicata, dopo le soste le partite son più difficili. Tutto sta nell’approccio mentale, son curioso di vedere quello che sarà. Dobbiamo essere bravi a rientrare nel clima partita dopo 52 giorni che stai fermo”.

    Ora inizia il bello o il difficile?
    “Bello e difficile, la parte più bella della stagione è questa in cui si decidono i trofei. Va vissuta con entusiasmo, con voglia e con responsabilità. Fa parte del lavoro altrimenti sarebbe tutto piatto. Nella prima parte vale tutto, nella seconda non hai più tempo per recuperare e per questo è più divertente”.

    Come sta Di Maria e cosa si aspetta da lui in questa seconda parte di stagione?
    “Sta discretamente bene. Per quanto riguarda Di Maria e i giocatori che sono stati fuori: abbiamo giocatori che non abbiamo quasi mai avuto, come Vlahovic che speriamo di riaverlo nel più breve tempo possibile. Abbiamo tante partite, per arrivare a giocare 37 partite, in 5 mesi, tolta la sosta della nazionale, è una partita ogni 4 giorni. C’è bisogno di tutti, sia fisicamente che mentalmente. Il recupero di questi giocatori è molto importante”.

    C’è un orizzonte fissato per Vlahovic?
    “Vivere alla giornata no. Sta meglio, spero nel giro di 20 giorni di avere tutti a disposizione. Però ora, magari fra una settimana viene fuori un altro problema. Ora l’importante è concentrarsi sulla partita di domani, coi rientri siamo già un numero più grande”.

    Si è immaginato come sarà la seconda parte di stagione?
    “Quando ci sono 50 giorni di stop alla ripresa solo i risultati diranno se abbiamo lavorato bene, se abbiamo fatto bene a dare riposo o meno. Credo che sarà una seconda parte di stagione molto bella, il Napoli è la squadra nettamente favorita per il campionato. Però ci sono tanti punti, noi abbiamo l’obiettivo di entrare nelle prime quattro e poi andarci a giocare le finali di Coppa Italia e di Europa League”.

    In questo 2023 ha la sensazione finalmente di poter mettere il suo dopo quanto successo nei suoi primi mesi alla Juve con difficoltà varie?
    “Il mio divertimento è quando vinciamo, perché quando non si vince mi diverto ben poco. Gli infortuni sono cose che capitano, abbiamo avuto infortuni traumatici e muscolari. Abbiamo un’annata che è spezzata in due, ci sono tante partite compresse. Bisogna lavorare a microobiettivi per cercare di raggiungere il macroobiettivo che è quello finale”.

  • Allegri tecnico del mese di novembre

    Allegri tecnico del mese di novembre

    Il trittico di vittorie contro InterHellas Verona e Laziola capacità di plasmare nuovamente la Juventus sia da un punto di vista tattico che da un punto di vista tecnico e l’inserimento di giovani prodotti italiani come Miretti e Fagioli. Sono stati questi i motivi più che sufficienti per decretare la nomina di Massimiliano Allegri come allenatore del mese da parte della Lega di Serie A. Il riconoscimento gli verrà offerto poco prima di Juventus-Udinese, che si giocherà sabato, 7 gennaio 2023 alle ore 20:45.

  • Juventus, Allegri: “Contro la Lazio gara difficile e complessa”

    La Juventus punta a chiudere il 2022 con un altro successo in un big match. Reduce da cinque vittorie consecutive, Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa la gara contro la Lazio.

    Si affrontano le due migliori difese del campionato. Partita bloccata?
    “Mi aspetto una gara difficile e complicata, contro una Lazio molto forte che sta facendo grandi cose. Poi magari dopo dieci minuti si sblocca e diventa una gara diversa”.

    Un punto sul centrocampo? Locatelli sta bene e l’assetto sarà confermato?
    “Domattina dovrò vedere se sarà disponibile, così come Cuadrado. Poi una volta saputo questo, farò delle scelte”.

    Di Maria ha i mondiali alle porte, come gestirà il suo minutaggio?
    “Non è questione di mondiali.L’altra volta ha giocato mezz’ora e ha fatto bene. Devo decidere se farlo giocare un tempo o farlo partire dall’inizio, è chiaro che quando entra alza il livello della squadra. Domani è l’ultima partita, sarà difficile perché è come la prima di campionato visto che poi ci sarà una sosta lunga. È una gara pericolosa già per la qualità della Lazio”.

    È la gara più difficile nel recente filotto della Juve?
    “È l’ultima, veniamo da un filotto positivo e dobbiamo dare seguito, sapendo che la Lazio in trasferta ha preso solo un gol. È una squadra difficile da battere, Sarri sa organizzare bene le squadre a livello difensivo e poi ha giocatori tecnicamente molto validi, sia nel palleggio che in campo aperto”.

    Sarri ha criticato lo stop per i Mondiali.
    “Io faccio l’allenatore. Quando mi dicono di giocare giochiamo e quando mi dicono di fermarci ci fermiamo. Non decidiamo noi, dobbiamo cercare di far rendere al meglio la squadra”.

    Chiesa e Vlahovic convocati?
    “Vlahovic no, non se la sente, non sta bene. Resta fuori. Chiesa domani è a disposizione. Kean? Domattina deciderò la formazione”.

    Barzagli ha rivisto DNA Juve in fase difensiva.
    “Per portare a casa risultati e difendere bene, come stiamo facendo, bisogna metterci più piglio e attenzione, fare fatica. Però è una fase da fare bene. Poi bisogna migliorare in possesso, ma la cosa migliore è lo spirito di squadra che stiamo ritrovando. Siamo a una partita dalla fine del primo pezzo di stagione, dobbiamo fare bene contro una squadra complicata”.

    Quanto questa squadra si avvicina al suo ideale?
    “Il mio ideale è una squadra che vince. L’altra sera a Verona abbiamo giocato contro una squadra che ha creato diverse palle gol con Milan e Verona, che corre e ti fa giocare partite strane, sul piano fisico e palla lunga. I ragazzi sono stati bravi, poi domani è una gara completamente diversa: la Lazio palleggia e occupa zone del campo”.

    Il Napoli sta viaggiando forte. Scudetto impossibile o improbabile?
    “Ha vinto anche oggi, potenzialmente può girare a 53 perché mancano quattro partite. Però nel calcio quello che si dice oggi non vale domani. Noi pensiamo a domani e a farci trovare nelle migliori condizioni possibili al 4 gennaio”.

    Miretti e Fagioli, ma anche Chiesa. Sorpreso da Mancini?
    “Fa le convocazioni che ritiene giuste. Sono soddisfatto, due ragazzi del settore giovanile della Juventus sono arrivati in Nazionale. Poi le prime volte, quando vieni convocato, credo perché io non ci sono mai andato, è tosta, ci sarà tempo per recuperare energie”.

    Punti in comune con Sarri?
    “Non lo so, Maurizio è un allenatore importante che ha vinto lo scudetto con la Juve e sta facendo un ottimo lavoro alla Lazio. Poi caratterialmente siamo su poli opposti”.

    Vlahovic ha detto che non se la sente. Poteva essere gestita diversamente?
    “Ma no, bisogna essere fatalisti. In generale, magari al primo allenamento con la Nazionale uno si ferma e salta il mondiale lo stesso. Vlahovic ha fatto parte allenamento sia ieri che oggi, non è sereno: è normale che un giocatore si deve sentire al massimo, deve essere d’aiuto alla squadra. In questo momento non è nelle condizioni fisiche ottimali”.

    Cosa pensa di Milinkovic-Savic?
    “È un giocatore della Lazio, chiedete a Sarri. I giocatori per dare giudizi definitivi vanno allenati, magari lo vedi e poi lo alleni e ti fai un’idea diversa”.

    Cosa cambia se al centro della difesa c’è Bonucci o c’è Bremer?
    “Occupano più o meno la stessa posizione. Leo ha più piede e Gleison ha più fase difensiva, copre più campo”.

  • Juventus, Allegri: “Dopo l’Inter dobbiamo dare continuità”

    Juventus, Allegri: “Dopo l’Inter dobbiamo dare continuità”

    Allegri presenta Hellas Verona-Juventus, gara valida per la 14a giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona. Ecco le sue dichiarazioni:

    Che cosa ha lasciato la vittoria con l’Inter?
    “Ha lasciato che abbiamo passato una serata di soddisfazione e gioia, però dal giorno dopo abbiamo chiuso il capitolo. Domani a Verona giochiamo contro una squadra che ha battuto tre volte la Juventus nelle ultime cinque partite, nelle ultime gare è uscita sconfitta in modo immeritato. È una squadra che crea soprattutto in casa, ha buoni tiratori, calcianti su palle inattive, hanno una squadra fisica e che aggredisce. Non sarà una partita semplice, è una squadra che non merita la classifica che ha. Dovremo giocare una partita alla pari dal punto di vista fisico”.

    Un punto sui recuperi? Gioca Perin?
    “Perin domani gioca anche perché Szczesny ne ha giocate 12 di fila. Recuperati sicuri, ma non è detto che giochino, sono Paredes e Kean, Di Maria lo valuterò, probabile che abbia mezz’ora nella gambe, difficilmente i 90 minuti. Vlahovic, McKennie e Chiesa sono da valutare oggi”.

    Danilo è il vicecapitano?
    “Ho parlato con Cuadrado l’altra sera che come gerarchie viene dopo Bonucci che quando gioca rimane il capitano. Ultimamente Cuadrado si innervosiva un po’ troppo, non gli venivano fischiati dei falli, sentiva troppa responsabilità. Parlandoci gli ho detto che era meglio che Danilo facesse il capitano perché era più sereno. Cuadrado ha accettato la scelta tranquillamente. Ad Alex Sandro che viene dopo Cuadrado nella linea gerarchica pure andava bene che Danilo facesse il capitano. Comunque il capitano resta Bonucci quando gioca”.

    Chiesa e Vlahovic possono giocare assieme come nella Fiorentina?
    “Potrà essere, in questo momento è impossibile. Bellissimo parlare di progetti ma guardiamo l’immediato. Domani c’è Il Verona e con chi è a disposizione bisogna fare una grande partita sotto l’aspetto emotivo, tecnico e fisico. Altrimenti quanto fatto con l’Inter e nelle tre precedenti viene buttato. Per farlo domani bisogna fare una partita tosta, ripeto a Verona la Juve ha perso tre volte nelle ultime cinque partite”.

    Vlahovic ha finito il suo 2022? Chiesa come sta?
    “Semplice, soffre di questa infiammazione tendinea, pubalgica. Ieri ha corso ed è andato meglio, oggi valuteremo. Se è a disposizione è un bene per la Juventus perché si porterà in panchina. Altrimenti si curerà e vedremo per domenica. Chiesa è rientrato e ha fatto bene, chiaro che finché il ginocchio non trova la sua stabilità e un suo adattamento ci sono dei momenti in cui ha del fastidio. Un conto sono gli allenamenti gestiti un conto le partite in cui non sei più in totale controllo del corpo. Fa parte del percorso rieducativo in campo”.

    Rimonta in campionato possibile come dice Mandzukic?
    “Intanto Mario l’altro giorno ha detto una frase che deve essere scolpita sui muri: quando si gioca non si deve pensare a far gol ma a giocare per vincere le partite. Il Napoli sta facendo un campionato straordinario, se continua così nessuno avrà la possibilità di avvicinarsi. Noi dobbiamo fare un passo alla volta: Verona, Lazio e poi a recuperare energie”.

    Come sta Milik?
    “Milik si è sempre messo a disposizione, è in ottima condizione. Ci sono momenti, come per tutti gli attaccanti, in cui fai gol e altri in cui non li fai. Ma è sicuramente un giocatore dia grade affidabilità e sono molto contento di lui”.

    Cosa gestirete la sosta dei Mondiali?
    “Lavoreremo fino al 18 con i tre giocatori che rimarranno. Ci fermeremo poi fino al 6 quando ripartiremo tutti, anche con i nazionali, l’Italia credo abbia due amichevoli. Da lì inizierà una preparazione anche con delle amichevoli fino al 22-23. Poi riprenderemo dopo Natale e gli altri rientreranno a seconda di chi uscirà a ottavi e quarti”.

    Un giudizio sulla posizione di Fagioli?
    “Sta facendo bene ma lasciamolo sereno. Come ha fatto bene anche Miretti che ha fatto già 20-22 partite nella Juventus. Fagioli sta facendo bene, ci saranno momenti in cui avrà bisogno di recuperare, in questo momento sta facendo bene magari farà bene anche domani. Ci sono anche giovani, con meno esperienza, che si stanno mettendo in mostra

  • Juventus, Allegri: “Abbiamo recuperato solo Locatelli”

    Juventus, Allegri: “Abbiamo recuperato solo Locatelli”

    Ci siamo domani è l’ultima spiaggia europea per la Juventus di Massimiliano Allegri. Con solo 3 punti nelle 5 gare finora giocate, i bianconeri devono fare lo stesso risultato (o meglio) rispetto al Maccabi Haifa. Gli israeliani ospitano il Benfica mentre i bianconeri giocheranno domani sera allo Stadium contro il Paris Saint-Germain.

    Come sta la squadra verso il PSG?
    “A parte Locatelli non recuperiamo nessuno. Giocatori per una gara così importante ci sono. Giocheranno dei ragazzi che hanno giocato a Lecce, qualche giovanotto, sarà un buon test anche per loro. Domani è importante. Oggi è una conferenza strana, è la prima dopo tanti anni dove giochiamo senza che sia decisiva per la Champions. Ora in Europa League cerchiamo di andarci, è sempre Europa, dobbiamo fare una gara giusta, affrontiamo una delle più forti d’Europa”.

    Che gara sarà?
    “Dovremo giocare una gara intelligente, tecnicamente valida. A Parigi abbiamo regalato due gol, su due situazioni evitabili. Servirà fiducia come avuto a Lecce, in vista di quel che faremo domani sera”.

    Come va vissuta l’Europa League?
    “Tutto è un’opportunità. Vediamo il risultato, se saremo stati bravi ad andarci ma non ci voglio neanche pensare. Dobbiamo pensare alla gara di domani e a fare il meglio”.

    Come va il centrocampo?
    “McKennie ha un edema che non si capisce se sia dato da un colpo o da uno stiramento. Ho Locatelli, Rabiot, Fagioli e Miretti a centrocampo. Locatelli sta bene”.

    Ha parlato con Pogba?
    “Ancora no. Ci ho parlato prima. E’ inutile stare a ripetere quello che è già stato detto: una volta che è stata presa la decisione di non essersi operato a inizio stagione, era normale che le speranze che potesse tornare con Juventus e Francia erano ridotte al lumicino. E’ dispiaciuto per Juventus e Mondiale, è normale, noi siamo stati penalizzati per non averlo avuto a disposizione”.

    Che momento vive Rabiot?
    “E’ passato dal fare due gol con grandi inserimenti a una gara intelligente contro il Lecce. Sta migliorando come prestazioni, ha raggiunto una maturità ottima, è un bene per la Juventus e per la Nazionale francese”.

    E’ tornato il Messi dei livelli del Pallone d’Oro?
    “E’ sempre stato il migliore al Mondo. Per lui è un anno importante, per il PSG e per il Mondiale. Ha 35 anni, sono gli ultimi anni a questo livello”.

    Quanto le brucia questa situazione, di una conferenza senza Champions?
    “Sono arrabbiato, non confrontarci da marzo in poi coi migliori ci crea rabbia. Deve darci stimoli, deve creare una reazione ma al campionato pensiamo dopo alle gare con Inter, Verona e Lazio. E’ normale che le gare in Champions, come risultati, sono bruttissime e questo fa vedere i risultati in campionato in modo più negativo. Però al campionato penseremo da dopodomani”.

    C’è una soluzione ai tanti infortuni?
    “La media si è alzata in questa stagione. Quando parti in un campionato con tre giocatori fuori dalle competizioni, devi affrontare 21 partite con giocatori che devono giocarne di più. McKennie ne ha giocate 15 di seguito più la Nazionale, su Iling c’è stata un entrata che fortunatamente è stata meno grave del previsto sennò rischiava tibia e perone. Abbiamo avuto infortuni non solo muscolari, avremo sbagliato sicuramente qualcosa ma ci sono stati infortuni traumatici. Però, detto questo, parliamo solo dei presenti. Lunedì per l’Inter avremo a disposizione Di Maria e Bremer, da lunedì prossimo credo anche Paredes se tutto procede per il meglio. Con gli altri ci vedremo a gennaio. Vlahovic domani non è a disposizione, spero ci sia contro l’Inter, è che ce ne sono così tanti fuori… Un po’ l’età, un po’ la lista, me ne scordo…”.

    Come vanno i giovani?
    “Dopo il Lecce la preoccupazione era questa. Da un lato c’è il fatto, negativo, che c’è la troppa esaltazione di un ragazzo di vent’anni. Poi c’è il lato positivo: nella Juventus ci sono una quindicina di giocatori dal 2000 in poi. E’ normale che non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali con la Juventus, la cui maglia ha un peso diverso dalle altre, possa risolvere i problemi. Devono fare un percorso normale, devono lavorare serenamente e in modo tranquillo. Se giocano nella Juventus è perché hanno qualità, non sono matto a farli giocare, tutti hanno giocato con me a partire da Kean nel mio ultimo anno fino all’ultimo che ha debuttato l’altro giorno. Ci sono altri ragazzi molto bravi ma serve un percorso. All’interno della rosa della Juventus ci sono 10-12 giocatori. Poi ci sono Rovella, De Winter, Ranocchia, che stanno giocando fuori. Però non possiamo pensare che ragazzi del 2003 possano portare la Juventus a vincere. Serve equilibrio, ci sono giocatori d’esperienza e valore più l’energia di questi ragazzi che vengono inseriti piano piano. Il fatto che siano in prima squadra racconta il loro valore, dobbiamo essere bravi tutti, io come allenatore e il club che lo sta facendo, a mantenere il loro equilibrio. Nella Juventus la prima gara, la seconda gara, il primo mese e il primo anno, lo giocano quasi tutti. Per giocare tanti anni alla Juventus, forza mentale e tecnica vanno oltre, devi avere forza mentale che è differente da tutti gli altri giocatori per stare alla Juventus o in una squadra che vince. Ci vuole pazienza: non giochi dieci minuti e diventi… Quel che è stato fatto col Lecce, domani verrà dimenticato. E così via. Devi sempre metterti in discussione, la Juventus non deve essere ricostruita per obiettivi passeggeri ma per obiettivi finali e ci si arriva attraverso gli obiettivi passeggeri. Detto questo, Miretti, che ha qualità straordinarie, non può sbagliare tre passaggi all’ultimo per il gol come successo a Lecce come se si trova cinque volte davanti al portiere non può sbagliare cinque volte. Ma fa parte del percorso di crescita. Quel che manca è sempre l’ultimo pezzo. Io dico sempre che su un chilometro, novecento metri li corrono tutti: la differenza la fai negli ultimi cento e li corrono in pochi. E la differenza è nella testa”.

    State provando stanchezza?
    “Pensiamo a domani, c’è il sold out, loro sono straordinari e da giovedì penseremo all’Inter”.

    L’Europa League può essere utile per la crescita?
    “La Juventus è nata per vincere, sennò giochiamo coi giovani e quel che viene è tutto in più. La Juventus deve arrivare in Europa League, recuperare in campionato. I giovani giocano in attesa che recuperino altri giocatori, in questo momento concentriamoci su chi c’è. Col Lecce è stato divertente veder giocare i giovani, non era facile giocare lì. Sono stati bravi e gli ‘anziani’ li hanno sostenuti”.

    E’ il suo periodo più difficile da allenatore?
    “In questi mesi potevamo fare meglio, poi c’è anche la casualità. Io lo dico per sorridere… Locatelli ha problemi personali, McKennie alla fine del primo tempo è morto, metto dentro Fagioli e fa gol… Ci sono cose che vanno al di là di quel che studi. Sono arrabbiato per essere fuori dalla Champions, noi dobbiamo esserci per competere coi migliori da marzo in poi. Deve farci riflettere sull’occasione buttata, nel campionato vedremo cosa succede alla fine di queste tre gare”.

    Come sta Chiesa?
    (Allegri tira fuori un foglio…). “Chiesa momentaneamente non è nelle condizioni di giocare una partita. Ha fatto una gara dopo Lisbona, sono andato a vederlo, poi ha avuto quattro giorni di recupero. Non è in condizione ottimale, speravo di averlo il più presto possibile, magari nell’ultima settimana ma a oggi non è così. Spero di averlo il prima possibile, lui come Pogba e tutti gli altri. Sono tutti importanti affinché la Juventus centri i suoi obiettivi. Se non ci sono, servono soluzioni per ovviare agli imprevisti”.