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  • Crisi Juventus, anche il tecnico Allegri è in discussione

    Crisi Juventus, anche il tecnico Allegri è in discussione

    Stadium con 34mila spettatori in una gara delicatissima di Champions League racconta da solo quale sia la fiducia da parte dei tifosi nei confronti della Juventus in questo momento. Zero spettacolo, pochi risultati, ieri sera ancora meno, ma novanta minuti di tifo a tutto volume. Poi, i fischi, un diluvio, bordate, assordanti. La squadra è andata sotto la Curva, in verità non tutta perché i nuovi argentini Di Maria e Paredes non sono andati dai tifosi ma direttamente negli spogliatoi, per prenderli. Guidati da Danilo, in prima fila, i bianconeri hanno accettato la contestazione. E i cori contro i giocatori e contro Massimiliano Allegri sono stati chiari, forti, diretti.

    C’è sempre una prima volta
    E’ la prima volta che il pubblico bianconero, al netto dei giorni dello sbarco a Torino, contesta Allegri. Per il gioco, per i risultati, per la tenuta, per “il crollo psicologico”, evidenziato dallo stesso tecnico nel post gara. Di fatto, i tifosi hanno preso ufficialmente posizione e non soltanto con gli hashtag molto facili da pubblicare e poi complicati da mettere in pratica sugli spalti del proprio stadio. I primi vagiti c’erano stati già dopo i 45′ del primo tempo contro la Salernitana. Dopo il fischio finale di Juventus-Benfica 1-2, non ci sono più dubbi. La Sud ma tutto lo Stadium in generale ha fischiato duramente Allegri e i giocatori. Ora è contestazione aperta.

  • Juventus, adesso è crisi

    Juventus, adesso è crisi

    Due partite, due sconfitte. La Juventus dopo la sconfitta contro il Benfica, è andata sotto la Tribuna Sud ma è stata accolta da fischi assordanti da parte dei tifosi. Lo stesso per quanto riguarda la Nord: lo stadio chiede a gran voce di tirar fuori gli attributi ai giocatori della Juve. Quasi tutta la squadra sotto la Curva, sono subito rientrati negli spogliatoi Paredes e Di Maria. La situazione della Juventus adesso non davvero preoccupante con il tecnico Allegri che adesso è in discussione.

  • Juventus, Allegri: “Basta polemiche ora giochiamo”

    Alla vigilia certamente non comune per la Juventus che a -1 dalla sfida Champions contro il Benfica, dove si trova obbligata a vincere stante il ko di Parigi contro il PSG e la contestuale vittoria delle Aquile in casa contro il Maccabi Haifa, vede le prime pagine sempre occupate dalle fortissime polemiche sugli episodi del finale della gara contro la Salernitana. Influiranno sul morale e sui pensieri dei bianconeri? O Massimiliano Allegri, pronto a rispondere alle domande della stampa presente, ha resettato il gruppo e posto il mirino solo sulla gara di domani?

    Come sta la squadra?
    “Abbiamo recuperato Di Maria, non so se lo schiererò dall’inizio. Szczesny lo valuterò dopo la conferenza, Alex Sandro ha avuto un problema all’adduttore e vedremo se ci sarà col Monza, Rabiot e Locatelli sono out. Abbiamo questi fuori e abbiamo recuperato Di Maria”.
    Che pensa del Benfica?
    “Ha una grande tradizione, vengono da 11 risultati positivi. Domani non è decisiva ma importante, per ottenere un risultato dovremo fare una prestazione da squadra, come compattezza, dovremo stare dentro la partita senza amnesie. In Europa le paghi a caro prezzo”.
    Milik-Vlahovic insieme?
    “Decido domani, ho un dubbio anche a centrocampo. Stiamo recuperando energie per la gara di domani, stiamo bene”.
    La difesa a tre può essere la soluzione?
    “Possiamo costruire a tre e difendere a quattro, a Parigi e con la Salernitana abbiamo iniziato e finito all’opposto. Dipende dalla partita, da come difendono, è questione di sapersi muovere e cercare gli spazi”.
    La Juventus ha un problema di concentrazione nei 90′?
    “Ne abbiamo parlato, serve equilibrio. Dove sta? A volte non riesci a segnare e non devi subirlo. Non è vergogna se il primo tempo finisce 0-0, l’importante è non subire. Lì la squadra non deve andare in stato d’ansia, magari è un momento dove la squadra avversaria prende il sopravvento. Le gare sono lunghe, quando non riesci a far gol non è detto che tu debba subirlo”.
    Cuadrado è in dubbio?
    “Di esterni ho lui, De Sciglio, Danilo che può fare più ruoli… Meno male ce l’ho”.
    Si è dato una spiegazione per l’agitazione della squadra?
    “Vediamo la cosa positiva. La voglia di fare ci porta a strafare. Bisogna solo fare, c’è voglia di andare, vincere le partite, abbiamo 95′ a disposizione per vincerla”.
    Come vede Vlahovic?
    “L’ho visto migliorato nei suoi aspetti che deve migliorare ma sono contento di come sta facendo. Dei giocatori con minor esperienza internazionale, con Haaland e Mbappé è tra i migliori”.
    L’agitazione non è un paradosso considerata la vostra esperienza?
    “Abbiamo esperienza in tanti giocatori ma alcuni che hanno poche gare in Champions o nel campionato italiano. Giocare alla Juve non è facile, si è sempre sotto pressione, Bremer domani è alla seconda in Champions ed è un acquisto straordinario ma è alla seconda in Champions… Non chiedo di fare tre gol o di strafare, ma cose molto semplici. I momenti delle partite ci saranno”.
    Che ne pensa a freddo di quel che è successo con la Salernitana?
    “Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri, non so se sarò squalificato domenica. Per l’allenatore sarebbe meglio far pagare una multa salata e la domenica dopo deve essere in campo. Credo sia una cosa su cui dovrebbero riflettere. Mettiamo dentro le multe e i comportamenti antisportivi e aiutiamo chi ne ha bisogno”.
    Perché c’è così nervosismo degli allenatori? E’ la pressione? Le tante gare estive?
    “Fa caldo, un bagnetto al mare ci vorrebbe… Io domenica ho avuto una reazione sbagliata, mi spiace, ma era il 93′. Sarei stato più contento di una multa che di una squalifica. Da mandare, non da tenere lì”.

  • Juventus, Allegri: “Con partite così tanto ravvicinate non è facile”

    Allegri presenta Juventus-Salernitana, gara valida per la sesta giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le dichiarazioni della conferenza stampa dell’allenatore bianconero.

    Che insidie nasconde la gara di domani?
    “Le insidie di una partita che viene dopo un post Champions. È una delle migliori squadre fra quelle che giocano per la salvezza per singoli e collettivo. Nicola l’anno scorso ha fatto un lavoro straordinario e anche quest’anno sul mercato hanno lavorato bene con giocatori fisici e tecnici. Dobbiamo fare una partita tosta perché ci servono i tre punti”.

    Paredes ha bisogno di riposare?
    “Domani gioca perché poi Locatelli ha un piccolo affaticamento e non sarà a disposizione, si è fermato e non posso rischiarlo, vediamo di valutarlo nei prossimi giorni. Abbiamo ancora fuori Di Maria che mercoledì dovrebbe essere a disposizione. Pogba è fuori, Chiesa si sta allenando in campo ma non con la squadra. Szczesny anche è ancora fuori come Aké e Kaio”.

    Cosa le è piaciuto col PSG?
    “Di positivo ha lasciato che dopo il 2-0 c’è stata una bella partita, una buona reazione. Non mi piace che dopo Parigi, dove c’è da migliorare e fare altre cose, la Juve è passata per una squadra che ha giocato bene dopo il 2-0 e siamo diventati anche simpatici. E non va bene. Sono molto arrabbiato, bisogna essere antipatici, così siamo vincenti. Altrimenti ci abituiamo a essere simpatici e bellini e perdenti. E non va bene! Bisogna prendere il positivo dalla partita. I ragazzi lo sanno, abbiamo una partita da affrontare con la giusta serietà, con la giusta presunzione. Creiamo giorno dopo giorno di creare presupposti per raggiungere gli obiettivi. Ma ci vuole ben altro. Non bisogna essere simpatici o bellini”.

    Danilo e Bremer possono rifiatare?
    “La formazione non l’ho ancora decisa, domattina deciderò. La partita più importante è quella di domani perché ci dà la spinta per le prossime, quella di mercoledì si prepara da sola vista l’importanza della gara. In Italia le partite ci sono meno spazi, sono più tattiche le gare. Quella di martedì col PSG è più facile da giocare perché ci sono più spazi”.

    A che punto è la sua Juve?
    “So che c’è grande voglia di lavorare, di tornare a vincere anche se non è facile. Ci mancano dei giocatori dall’inizio, giocatori importanti perché anche come numero saremmo di più. In questo momento nelle difficoltà numeriche bisogna arrivare a novembre nella miglior condizione di classifica possibile. A gennaio recupereremo tutti ma non possiamo rovinare tutto in questo mese”.

    Elkann ha detto che è convinto che la Juve possa vincere lo scudetto. Condivide questa idea?
    “L’ottimismo dell’ingegnere ce l’ho anch’io. Se togliamo l’equivalente di Pogba, Di Maria e Chiesa alle altre squadre? Noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo sapendo che le prospettive sono rosee. Non dobbiamo diventare simpatici e bellini altrimenti mi arrabbio molto”.

    Kean può partire a destra?
    “A Parigi è entrato bene, a Firenze meno. Ha giocato poco ma ha fatto bene, è normale che sul centro-sinistra faccia meglio”.

    Come si può altre Vlahovic a toccare più palloni?
    “Cerchiamo di aiutarlo, sta migliorando su quest’aspetto. L’altro giorno si è detto che Haaland ha toccato gli stessi palloni di Vlahovic. Milik ha toccato 30 palloni a Firenze. Sono caratteristiche diverse. Dusan attacca la profondità, Milik raccorda più il gioco. Vlahovic ha fatto 4 gol se non sbaglio, è un centravanti e deve fare quello. A Parigi tecnicamente ha giocato meglio. Sono contento. Pian piano, le sfumature del gioco le migliorerà giocando, strada facendo, più gioca e più fa esperienza. Migliorano tutti, anche a 35 anni”.

    Un giudizio sulla coppia Milik-Vlahovic?
    “Hanno dimostrato di poter giocare assieme. Domani non so se lo faranno, Milik era tanto che non giocava e abbiamo molte partite. I cambi diventano importanti perché i cinque che entrano determinano le partite. Quelli che sono in panchina devono sentirsi ancora più titolari perché son quelli che determinano le partite nel bene e nel male”.

    Sabatini ha detto che le rompono troppo le scatole. Ha la stessa sensazione?
    “Ci sono le critiche. Alleno la Juventus, so che bisogna tornare a vincere e che lavoriamo con passione. Siamo all’inizio, anch’io vorrei vedere tutti i passaggi giusti, tante occasioni, tanti tiri, tanti cross. Ma puoi farli contro le sagome e a volte neanche contro le sagome puoi farlo. Lavoriamo con serietà cercando di portare la Juventus dove le compete. Non abbiamo vinto niente l’anno scorso, serve più voglia di andare a vincere sapendo che non è facile. Ma ce la metteremo tutta”.

    Su quale aspetto sta battendo per far sì che la Juve torni a essere antipatica?
    “Sul fatto che martedì usciti da Parigi non doveva esserci gioia. Consapevolezza di aver fatto delle cose buone, ma essere arrabbiati per il risultato e perché quelle partite possono ingannarti”.

    Ha percepito di essere sulla strada buona sul livellare la gara in entrambi i tempi?
    “Ne abbiamo parlato con i ragazzi. Capitano delle partite quando andiamo in vantaggio di fermarci come se fosse finita lì la partita. Dobbiamo capire che la partita è lunga e bisogna continuare a giocare perché un gol può non bastare”.

    Tempi di recupero di Chiesa?
    “Spero di averlo prima della sosta del Mondiale. Al 100% sarà a gennaio, ormai manca un mese, sta lavorando in campo da solo. Speriamo di averlo al più presto con la squadra con un lavoro che comunque sarà parziale. Al momento si allena da solo”.

  • Juventus, Allegri: “Spiace per Pogba ora testa al Psg”

    Pazienza”. Come dire che il meglio deve venire ma che non sarà subito. Non sarà senza Pogba, Chiesa e anche senza Di Maria, fuori per un problema all’adduttore. Out dai convocati il Fideo, c’è attesa per capire quale sarà la strategia di Massimiliano Allegri che intanto, dopo la Fiorentina, ha predicato pazienza. La Champions League però non aspetta nessuno: domani a Parigi prima stagionale da brividi, contro il PSG. Ecco le sue dichiarazioni:

    Cosa vi daranno Paredes e Di Maria?
    “Paredes e Di Maria sono straordinari, ci daranno una grande mano tecnicamente e professionalmente. Sono molto contento”.

    Si è parlato della sua colazione con Luis Campos e del vostro rapporto
    “Ci sono riconoscenza e amicizia, ma al mercato ci hanno pensato Cherubini, Arrivabene e Nedved. Con Campos c’è stato solo un confronto sui giocatori: è molto bravo sul riconoscerne le qualità”.

    Cosa è successo a Di Maria?
    “Col senno di poi non si va da nessuna parte. L’ho fatto giocare con lo Spezia perché serviva una scossa. Domenica stava meglio, portarlo con noi a Parigi e rischiarlo per una gara con tante gare importanti da qui a novembre no… Altrimenti perde la condizione fisica, non servirebbe a nulla”.

    Che gara sarà contro il PSG?
    “Domani inizia la Champions, servono 10 punti per passare il turno. E’ una bella gara da giocare contro una squadra straordinaria, faremo una bella gara. Poi vanno fatti 10 punti, che siano 3 domani o 3 la prossima, sono 10 punti. Domani è divertente, la Champions dà emozioni diverse. Esserci è un orgoglio da parte di tutti noi, sono gare ancora più belle da giocare: il PSG è tra i più forti, per me è la favorita numero uno. Servirà essere all’altezza. Dobbiamo passare il turno, poi inizia una nuova Champions. Serve un passo alla volta, dobbiamo migliorare: l’andamento è stato quello di trovarsi in vantaggio, spero anche domani, ma lì ci siamo fermati. Dobbiamo migliorare in questo. Ora non si decide nulla, serve migliorare e lavorare”.

    Pogba si opera
    “Pogba aveva fatto una scelta conservativa, lo riavremo a gennaio. Difficilmente sarà prima di novembre, serve essere realisti. Le cose… Non piacciono. Da venerdì pensiamo alla Salernitana”.

    Non è d’accordo con l’operazione di Pogba?
    “Stamattina è uscito per la seconda volta, si è fermato e ha deciso di operarsi. Che rientri prima del Mondiale con noi me lo auguro ma mancano 45 giorni all’ìnizio del Mondiale. Il Mondiale non è un problema mio, quello della Juventus è che torna a gennaio”.

    Passiamo all’infermeria e a chi torna
    “Bonucci, Vlahovic, Rabiot e Perin giocano. Poi devo capire come stanno Alex Sandro, Paredes, chi gioca domani davanti”.

    C’è irritazione per aver perso tempo con Pogba?
    “Da qui si guarda in avanti. Il passato non si cambia: se prendi una decisione è giusta, poi vedi se è stata fatta bene o male. Non ci pensiamo al se forse avessimo fatto… Ora pensiamo a fare una bella gara domani”.

    Che valore ha in Europa la Juventus?
    “Non è una Juventus con un valore ‘falso’ senza dei giocatori, dico che se facciamo le cose giuste possiamo creare dei pericoli al PSG. Dobbiamo lavorare per far bene da qui al 13 novembre per cercare a gennaio, quando riprenderemo, di aver tutti in condizione. Paredes ha fatto una bella gara a Firenze ma nei mesi precedenti aveva giocato solo 45′. Di Maria non l’ho portato qui, si allenava poco, farlo fermare per farlo giocare un tempo e non da Di Maria, anche se a Firenze ha deliziato, non era il caso. Ora serve lavorare bene per creare i presupposti: in questa stagione è anche diverso, ma le stagioni si decidono a marzo. Domani non è una finale, però”.

    Che gara sarà?
    “Ho detto che è un test importante in un grande stadio. Domani la gara parla attraverso la gestione della palla, hanno talmente tanta tecnica… Servono accorgimenti, quando abbiamo palla non dobbiamo concedere, a campo aperto sono ancora più forti”.

    Domani contro Messi, Neymar e Mbappé
    “A prescindere dalla posizione, sono straordinari. Dovremo essere bravi a limitarli quando hanno la palla e soprattutto quando ce l’abbiamo noi”.

  • Juventus, Allegri: “Partita difficile, i nuovi arrivati sono da valutare”

    Juventus, Allegri: “Partita difficile, i nuovi arrivati sono da valutare”

    Massimiliano Allegri presenta Fiorentina-Juventus, gara valida per la quinta giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 15 allo stadio Artemio Franchi di Firenze. 

    Quella di domani è la partita più difficile finora?
    “La partita di domani è la più difficile. È sempre Fiorentina-Juve, son partite difficili da giocare. Ho visto anche le partite della Salernitana, è una buona squadra e sarà difficile anche quella. Bisogna pensare una alla volta, domani sarà importante fare risultato”.

    Paredes può giocare dall’inizio?
    “La formazione devo ancora deciderla. Magari la sapete prima voi di me…”.

    Un bilancio del mercato?
    “Voto difficile dirlo, la società ha lavorato molto bene sia in entrata che in uscita. Son rimasti i giovani, che all’inizio della stagione era un obiettivo della società, e sono entrati i giocatori che volevamo. Infatti stranamente stamattina c’era un posto vuoto in lista Champions”.

    Ha parlato con Paredes? Come l’ha visto?
    “Lui è venuto con grande entusiasmo, è un giocatore importante che aumenta la qualità dei centrocampisti, con Locatelli, Fagioli, Miretti, abbiamo giocatori di qualità. Aspettiamo il rientro di Pogba, poi abbiamo giocatori con caratteristiche diverse come Rabiot come McKennie. Abbiamo miscelato molto bene le caratteristiche dei giocatori. Ora dobbiamo pensare a lavorare e ottenere il massimo fino al 18 settembre e poi fino al Mondiale”.

    Dopo il mercato pensa anche che Milan e Inter sono favorite?
    “Momentaneamente non abbiamo Pogba e Chiesa. Guardiamo le cose reali, pensiamo solamente a giocare. Poi a fine stagione si darà un giudizio, un voto a quella che è stata la stagione. Perché poi ci sono gli imprevisti all’interno di una stagione, bisogna saperli gestire, non possiamo pensare ora. Quando ho detto che la Juventus è meglio del Milan e Inter? In Italia si parla per sentito dire…”.

    Come è nata la partenza di Zakaria?
    “C’è stata questa possibilità, si è sentito un po’ chiuso e ha accettato con grande entusiasmo questa opportunità. Faccio un in bocca al lupo a lui e ad Arthur, che comunque sono ottimo giocatori. Abbiamo fatto delle scelte, loro sono contenti. Noi abbiamo completato la rosa al meglio, pensiamo a recuperare chi è fuori e poi saremo al completo”.

    Bonucci rientra? Farà dei cambi?
    “Domani ci sarà qualche cambio, dovrò valutare anche perché dopo neanche 72 ore giocheremo a Parigi la prima partita di Champions. Leo sta bene, si è allenato ieri per la prima volta con la squadra e ora valuterò se farlo giocare domani o a Parigi”.

    Come sta Di Maria?
    “Non è in condizione ottimale, però può giocare. Se saranno 45 o 60 minuti vedremo. Al momento gli unici due fuori sono Pogba e Chiesa, domani non ci sarà anche Rabiot perché ha preso una botta alla coscia mercoledì, si è gonfiata e ha questo ematoma che gli impedisce di piegare la gamba”.

    Questa è una squadra più allegriana?
    “Non è questione di essere squadra allegriana. Quando hai la formazione di una rosa devi equilibrarla nei ruoli. La società è stata brava, soprattutto all’inizio della stagione la società aveva un obiettivo: mantenere i giovani, non per far numero, ma perché siano in grado di giocare e vediamo Miretti. Sono contento che Fagioli sia rimasto, Soulé è un ragazzo in crescita, Gatti è giovane, Kean gioca da qualche anno ma è sempre un 2000. Gli obiettivi della società messi a inizio stagione di mantenere i giovani credo siano risultati giusti. Sono cambiati i giocatori per caratteristiche. Sono contento di come ha lavorato la società”.

    Ha parlato con Kean dopo la partita con lo Spezia?
    “Non ha avuto reazione, si è allenato bene ed è tranquillo. Finché la squadra ha giocato in un certo modo mercoledì ha fatto bene, poi è calato come tutti gli altri”.

    Vlahovic può riposare? Szczesny come sta?
    “Szczesny me lo sono dimenticato. Ha questa caviglia in disordine, nessuna frattura ma forte distorsione: i tempi di recupero non li sappiamo, valutiamo giorno dopo giorno. Vlahovic a riposo? Mi ha dato una buona idea, ci penserò. Domani vedremo, abbiamo tante partite. Magari giocano tutti e due assieme…”.

    Ha rimpianto Dybala? Cosa pensa della Roma in testa alla classifica?
    “No, quando si prendono decisioni non si devono avere rimpianti. Sono contento per Paulo, sta facendo bene alla Roma. Hanno fatto un ottimo mercato. Con la Roma abbiamo fatto una bella partita, dispiace per come è andata a finire. Abbiamo buttato quattro punti, ora dobbiamo dare continuità ai risultati, la vittoria del campionato passa attraverso la solidità che la squadra deve avere sia in fase difensiva che offensiva. Stiamo crescendo, si passa anche da momenti come quelli con lo Spezia dove abbiamo fatto non benissimo. In quei momenti lì bisognava fare meglio nella fase di non possesso e comandare comunque noi la partita”.

  • Juventus, Allegri: “Vedremo se fare turnover”

    Juventus, Allegri: “Vedremo se fare turnover”

    Allegri presenta Juventus-Spezia, gara valida per la quarta giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Domani ci saranno rotazioni? “Non ho ancora deciso, siamo ancora vicini alla scorsa partita. Di Maria e Fagioli torneranno a disposizione, domattina deciderò. Quella di domani sarà la gara più importante, poi penseremo alle altre. Abbiamo regalato quattro punti per strada e domani dobbiamo assolutamente recuperare”. Milik titolare domani? “Domani saranno importanti i cambi, dovrò valutare se farlo partire dall’inizio assieme a Vlahovic o se portarlo in panchina”. Soulé può giocare domani? La gestione dei giovani? “I giovani sono solo per anagrafica. Miretti ha fatto una buona partita, poi capiterà che avrà bisogno di recuperare. Ha giocato Juventus-Roma, se sono bravi li faccio giocare. Credo che di giocatori giovani che hanno giocato da quando ho cominciato io ce ne sono diversi. Non deve passare il messaggio che il giovane deve giocare, se sono bravi giocano. Ci sono tante componenti. Soulé sta facendo bene ma in questo momento faccio altre scelte. La Juventus deve puntare a vincere, io faccio delle scelte in base alle partite indipendentemente dall’età. La dimostrazione è Miretti che ha giocato”. Come procede il recupero di Pogba? “Al momento non è disponibile. Se tutto procede nel migliore dei modi dalla prossima settimana comincerà un po’ a correre e poi vediamo come evolve sperando di averlo il prima possibile perché comunque è un giocatore importante per noi”. Bonucci come sta? Come procede l’inserimento di Gatti? Galtier poi ha parlato di Paredes vicino alla Juve… “Di Paredes non penso niente, è un giocatore del Psg. Finito l’allenamento sono venuto qui. Bonucci è a posto, da dopodomani sarà con la squadra e ci sarà con la Fiorentina, è un recupero importante. Di Gatti sono contento, vedrò domani se farlo scendere in campo o meno”. Qualcuno necessita di riposo?
    “Abbiamo giocato tre partite dall’inizio, devo mettere in campo la migliore formazione per affrontare lo Spezia. Bisogna essere molto bravi domani, giocare con la Roma dopo lo 0-0 brutto con la Sampdoria è facile. Domani è importante, va preparata in modo migliore rispetto alla Roma che si prepara da sola. Lo Spezia ha 4 punti, fa gol, sta facendo bene e ha un punto in meno di noi. Domani va aggredita, per fare questo ci vuole approccio giusto e cattiveria giusta con grande rispetto per lo Spezia. Sono tre punti che vanno portati a casa”. La prestazione di Danilo centrale?
    “Ha fatto una buona partita. Difensivamente abbiamo commesso alcuni errori ma è normale quando due giocatori giocano per la prima volta assieme. Son contento di tutti i difensori che ho a disposizione, poi Danilo è quello che può giocare ovunque. Avere giocatori così è molto importante”. Su Pogba è preoccupato anche per tutte le vicende familiari? “Gli infortunati lavorano fuori dall’orario della squadra quindi non l’ho visto”. Quanto è importante un percorso netto nelle prossime partite e l’arrivo dei nuovi giocatori per aumentare la competitività? “La competitività all’interno del gruppo è sempre importante e adesso con i 5 cambi giochi in 15 e non più in 13. Può essere un vantaggio. In campionato dico sempre: non bisogna avere dei picchi ma viaggiare a velocità di crociera. Questi quattro punti persi sono importanti e per questo la partita domani va aggredita, in tutti i sensi. I punti persi magari li recupereremo, adesso è importante dare continuità”. McKennie come sta? “McKennie è stato molto bravo, l’ho chiamato in causa nelle prime due partite dopo che veniva da una lussazione alla spalla. Avevo bisogno che giocasse e ha fatto quello che poteva fare nel migliore dei modi. Sta crescendo di condizione come tutta la squadra e quindi sono contento”. Un pensiero sulle parole dell’agente di Fagioli? “Se dovessi commentare tutto quello che viene detto… A tutti viene permesso di parlare con questi social. Non commento. Fa parte del mondo del calcio, ognuno può esprimere la propria opinione. Comunque sono contento di Fagioli”. La gestione di Rovella e Fagioli? Sembra vicina la cessione.
    “Rovella è già partito, sta andando a Monza. Farlo stare qui e interrompere un percorso di continuità sarebbe stato dannoso per lui. Mi dispiace perché avevo grande fiducia ma andava fatta una scelta. Fagioli al momento è della Juventus e credo rimarrà alla Juve”. Di Maria può giocare? “Dall’inizio non esageriamo, diciamo disponibile”.

  • Juventus, Allegri: “Con la Roma è uno scontro di vertice”

    Juventus, Allegri: “Con la Roma è uno scontro di vertice”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Roma, gara valida per la terza giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 all’Allianz Stadium di Torino.  Che gara dovrà fare la Juve domani? “Domani è il primo scontro diretto contro una Roma che sta facendo bene e sta continuando il trend positivo dell’anno scorso vincendo la Conference League. Reincontrare Mourinho è sempre un piacere, sta facendo un ottimo lavoro e plasmando la Roma a modo suo. Squadra tosta, non ha ancora subito gol. Sarà una partita molto equilibrata”. I palloni toccati da Vlahovic, cosa deve cambiare? “Se toccasse un pallone e facesse un gol sarei contento. Con la Sampdoria abbiamo fatto un brutto primo tempo, l’ho visto anch’io. Le partite durano 95 minuti, mi sono arrabbiato perché nel secondo tempo la partita andava azzannata. Loro erano in difficoltà, abbiamo avuto occasioni che non abbiamo sfruttato. Normale che la prestazione del primo tempo vada migliorata, ma c’erano anche i meriti della Samp che ha chiuso gli spazi e ha fatto giocare molto i difensori”. Con MIlik e Paredes questa Juve più forte dell’anno scorso? “Solo i risultati diranno se la Juve è più forte dell’anno scorso, per esserlo va migliorata la posizione dell’anno scorso. Paredes non è arrivato, non so se arriverà. Dobbiamo concentrarsi su domani, è la cosa più importante. Sono molto contento di Milik, ha numeri impressionanti e potenzia l’attacco. Come caratteristiche può giocare anche con Vlahovic visto che gli piace di più venire in contro. Aspettiamo il nullaosta a livello burocratico che spero arrivi nel pomeriggio così domani sarà a disposizione”. Come sta Bonucci? Come prosegue l’inserimento di Bremer? “A Genova non ha giocato male, ha bucato un intervento. Bonucci non sarà convocato perché non sta ancora bene, ieri ha lavorato con la squadra ma stamattina non stava bene con la gamba, se la sentiva un po’ strana. Le cose mezze e mezze non vanno bene, è talmente importante che ho bisogno di averlo al massimo visto che siamo solamente all’inizio e da mercoledì abbiamo una partita ogni tre giorni. Di Maria ha lavorato parzialmente con la squadra, l’obiettivo è Firenze. Se poi dovesse andare bene sarà a disposizione per lo Spezia ma sarà molto difficile”. Che effetto le fa ritrovare Dybala da avversario? “Abbiamo passato degli anni straordinari, alla Juve è cresciuto, è diventato il giocatore che è, con le sue giocate ha fatto divertire tutti. Domani lo ritroviamo da avversario, è un piacere rivederlo”. Szczesny può giocare domani? Gli altri infortunati come stanno? “Szczesny domani è a disposizione, può rientrare. Kaio Jorge credo abbia un problema serio, al tendine rotuleo. Chiesa è sulla via del recupero ma momentaneamente non sappiamo quando sarà a disposizione della squadra, speriamo il prima possibile. Pogba lo stesso. Aké ha la frattura del malleolo, credo, non sarà a disposizione. I due che verranno recuperati, Di Maria e Bonucci, spero che per Firenze siano entrambi a disposizione”. Soddisfatto di Locatelli? Qual è il ruolo in cui rende meglio? “Manuel sta facendo bene, si innervosisce quando non gli vengono le cose ma deve stare sereno perché quello che ha dimostrato l’anno scorso è il suo valore. Può solo crescere come condizione, ne ha bisogno. Poi ha avuto una settimana difficile, ha fatto fatica a riprendersi. Può giocare davanti alla difesa, è un ruolo difficile. Poi dopo se giocherà Rovella, può fare la mezzala”. Un commento ai gironi di Champions League? “In Champions son tutte gare difficili, sulla carta normale che il PSG è una delle squadre più forti d’Europa se non la più forte. Sulla carta il passaggio del turno ce lo giochiamo col Benfica. Saranno tutte difficili, andare in Israele non sarà facile. Difficile che in Europa ci siano partite facili”. Rovella e Miretti possono giocare? “Domani devo decidere il centrocampo, ho dei dubbi anche in difesa valutando eventuali cambi. Soprattutto se arriverà l’ok per Milik”. Che partita si aspetta da questo Juve-Roma? “Sarà una bella partita, una serata di sport e di calcio. Resta sempre Juve-Romaq quindi c’è attenzione e curiosità. Siamo solo alla terza giornata, c’è da migliorare la condizione, la gestione della partita. Però quello che voglio dire è che bisogna rimanere sereni e tranquilli. Domani non si perde il campionato, siamo solo all’inizio. Domani ci sarà bisogno dei tifosi, con il Sassuolo sono stati straordinari, ci saranno momenti di difficoltà dove loro serviranno. Giochiamo contro una Roma che in questo momento è forte. Ci vorrà l’aiuto da parte di tutti”. Si sta anche divertendo in questa sfida? “L’anno scorso abbiamo buttato le basi per tornare a vincere. Cercheremo di farlo, vedremo anche il mercato come finirà così avremo modo di lavorare con una rosa ben definita. Il divertimento per me è vincere e per farlo bisogna passare anche dai momenti di difficoltà. Ci vuole un po’ di pazienza. Ecco perché l’altro giorno dopo il primo tempo bisognava rimanere tranquilli perché si poteva solo migliorare. La partita era in pari e avevamo tutte le possibilità di vincere, nel secondo tempo ci siamo espressi meglio. Se giochiamo come quel primo tempo con la Sampdoria è normale che non mi diverta. Anche vero che in quei momenti non si dovevano fare danni”. Quanto c’è di suo in questa Juve? “Finiamo il mercato e vediamo chi abbiamo a disposizione. C’è un buono spirito e voglia di lavorare. Bisogna arrivarci piano piano, giusto che dopo il primo tempo ci siano state le critiche. Noi però dopo quel primo tempo dovevamo portarla a casa. Durante la stagione di partite sporche ce ne saranno, noi dobbiamo rimanere sereni e non andare in frustrazione. Può capitare, alla Juventus e alle altre squadre”. Cosa può cambiare se avrà a disposizione Milik domani? “Visto che non ho ancora deciso la formazione magari lo faccio giocare dall’inizio. Però fino a domani non lo so, mi è balenata questa idea così. Quindi vediamo, undici li facciamo giocare se no ci squalificano”. Domani come si riempie il centrocampo, reparto da dove partono le idee per divertire? “Non vorrei che passi questo divertimento che diventiamo bellini, ma perdenti. Bisogna cercare di giocare bene a calcio e cercare di vincere le partite. Se la Juve avesse vinto a Genova magari si parlava di un’altra Juventus. Così è il calcio, voi dovete vederlo in questo modo. A Genova abbiamo svuotato il centrocampo perché le mezzali hanno fatto gli attaccanti e Locatelli si abbassava troppo, così in mezzo non c’era nessuno. Nella ripresa l’abbiamo riempito e abbiamo ripreso a giocare. Sicuramente dobbiamo migliorare, ma non deve passare il divertimento. Sono un amante delle belle giocate dei giocatori. Se vedo un giocatore stoppare in maniera straordinaria… Quella è l’essenza del calcio. Se il giocatore stoppa male, passa male. Se stoppa bene, passa bene. Semplice. Alla fine lo scudetto si consegna il 10 giugno, la Champions uguale, la Coppa Italia uguale. Sono cambiati i giocatori ma c’è grande spirito, di questo sono contento”. Soddisfatto di Rugani a Genova? “Daniele ha fatto una buona partita, normale che le sue caratteristiche migliori siano quelle difensive. Lui è affidabile, so il valore che ha e quando fa quelle prestazioni sono contento”.

  • Juventus, Allegri: “Pronti a ripartire”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Sassuolo, gara valida per la prima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco la conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Come sta la squadra? “La squadra ha lavorato bene in questo mese, la prima è sempre una partita che incuriosisce. Contro un Sassuolo che l’anno scorso ci ha battuto in casa, una squadra tecnica, dobbiamo fare una bella partita. Bisogna giocare da squadra, ci sarà lo stadio pieno e ci vorrà entusiasmo. Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, credo sia una situazione da rivedere perché un giocatore non può saltare una gara per un’ammonizione dell’anno precedente. Bisogna rifletterci un po’. Szczesny è in via di recupero, Aké ha la frattura del perone, Pogba ha un problema meniscale, sta lavorando speriamo di averlo il più presto possibile, Chiesa al massimo come condizione lo avremo a gennaio, Arthur ha un problema alla caviglia e ci sono delle voci di mercato quindi non è disponibile, Kaio è stato operato al tendine rotuleo quindi ne ha ancora per un po’. McKennie è disponibile”. Lo stato d’animo della squadra? “I tifosi capisco l’umore, questi alti e bassi. Abbiamo fatto tre amichevoli importanti, l’ultima è finita male ma dovevamo andare a Tel Aviv poi non siamo partiti e avevamo lavorato molto in settimana. Ci ha fatto bene questa bella sconfitta per farci alzare le antenne, ho sentito troppi trionfalismi in giro. La Juventus ha il dovere di puntare a vincere, le concorrenti si sono rafforzate e vincere è difficile. Ci sono 4-5 pretendenti e noi siamo fra quelle. Dobbiamo lavorare in silenzio, migliorare la squadra sotto tutti i punti di vista. Sotto l’aspetto del gioco, della fase difensiva. Credo sia un lavoro che stiamo facendo quotidianamente, la società è stata molto brava a sostituire chi è partito. Pensiamo al campionato prima della chiusura del mercato, abbiamo tre gare in casa e una fuori. Ci sarà da soffrire come tutte le partite, è sempre stata la forza delle squadre vincenti avere rispetto dell’avversario e non snobbarlo. Serve far bene quando abbiamo la palla e quando non l’abbiamo. Abbiamo preso otto gol in tre partite e questa è una cosa che va migliorata. La squadra ha entusiasmo per giocare questa partita”. Kostic può giocare dall’inizio? “Kostic è un giocatore che crossa molto bene, ha controllo di palla in uscita ottimo, è arrivato da due giorni e tra l’altro ha fatto avanti e indietro da Francoforte. Devo ancora decidere, fra lui, McKennie e Cuadrado ne giocano due. Ci sono anche i cambi, devo ancora decidere. Sono molto contento, lui è un calciante e Vlahovic ne trarrà beneficio”. Come sta Vlahovic?
    “Vlahovic sta bene, è rientrato dopo quel problema avuto in estate, è normale che ci voglia un attimo di pazienza per trovarlo al massimo della condizione. Da quando ha ripreso ora sta meglio. Ha tutte le possibilità per fare una grande stagione, sicuramente la farà”. Ha dato uno sguardo alle partite di ieri? Cambiano le percezioni in ottica scudetto?
    “Loro hanno tre punti, noi zero. Bisogna essere bravi a rimanere con loro. Milan e Inter sono avanti, la Roma mi incuriosisce e credo che Mourinho abbia fatto un ottimo lavoro assieme alla società con acquisti mirati, sono stati bravi. Domani è un primo test importante, rispetto agli anni precedenti cambia una cosa: senza la sosta l’obiettivo era essere a marzo tra le prime per la volata scudetto e passare il turno in Champions era il primo obiettivo. Quest’anno il primo campionato finisce il 13 novembre, quindi c’è da essere tra le prime 4 il 13 novembre e poi passare il turno di Champions. Abbiamo 21 partite da giocare, bisogna fare bene. Ora abbiamo le ultime due settimane di lavoro, poi giochiamo ogni tre giorni. Ma è anche bello giocare ogni 3 giorni”. La rosa è completa? Si aspetta nuovi rinforzi?
    “L’anno scorso era completa al 99% e poi c’era Ronaldo che era l’1% e infatti è andato via. Inutile parlare di mercato, ci pensa la società. Sono stati sostituiti giocatori che sono andati via, noi dobbiamo pensare alla partita di domani. Il Sassuolo viene da una brutta sconfitta in Coppa Italia con il Modena, ha preso un giocatore importante come Pinamonti ed è una squadra con cui è sempre difficile giocare contro”. Domani ancora difesa a tre per agevolare Bremer? “Io non ricordo l’ultima volta che una mia squadra ha difeso a tre, magari in costruzione possiamo andare a tre. Barzagli in una delle sue ultime partite mi disse che smetteva così non faceva più il terzino. Sono contento di quello che sta facendo Bremer, è un ottimo giocatore e ogni giorno viene al campo per migliorarsi e lo sta facendo. Sono molto contento”. Pellegrini verrà sostituito? “Abbiamo quattro terzini e la fortuna di avere Danilo e De Sciglio che possono giocare sia a destra che a sinistra. Per Pellegrini è un’ottima opportunità, lo ringrazio, alla fine ha fatto 21 partite con la Juventus giocando bene. Non puoi tenere cinque terzini”. McKennie può giocare già dal primo minuto?
    “Lo buttiamo in campo poi vediamo”. Di Maria più accentrato? “Va sfruttato per le sue caratteristiche tecniche che sono di un livello superiore alla media. Bisognerà essere bravi a cercarlo, a metterlo nelle condizioni di fare assist e soprattutto di cucire il gioco”. Avete più responsabilità visto com’è andata l’anno scorso? “Lo ripeto: la società ha lavorato molto bene, ha sostituito quelli che sono partiti. La Juve ha fatto un’ottima stagione l’anno scorso. Ci chiamiamo Juventus, venivamo da 9 anni di vittorie e dobbiamo vincere tutti gli anni? Non è così. C’è un ricambio generazionale. Ognuno interpreta le cose a suo modo. È molto semplice. Bisogna avere l’umiltà di accettare la situazione. L’anno scorso abbiamo fatto 10 punti in meno al Milan, non conto quelli dopo il quarto posto dove mentalmente abbiamo mollato. Bisogna recuperare dieci punti al Milan, on pazienza e lavoro ci arriveremo. L’anno scorso siamo partiti con il dovere di puntare a vincere. Poi abbiamo avuto brutta partenza. Adesso è un altro campionato, abbiamo il dovere di puntare a vincere sapendo che altre squadre hanno fatto meglio di noi. Deve essere uno stimolo, dobbiamo cercare di fare meglio delle altre. Bisogna essere pratici nella vita”. Miretti resta alla Juve?
    “Sui giovani con la società siamo pienamente d’accordo. Non abbiamo ancora deciso chi rimane e chi no. Dipende da come si evolve il mercato, una cosa è certa i giovani che abbiamo sono molto bravi. Un conto è valutare se sono bravi, un conto è valutare il percorso giusto perché è inutile tenerli qui per non giocare”. Diventa un problema il poco entusiasmo che c’è in questa piazza? Questa Juve è più forte dell’anno scorso? “Non lo so, ho detto solo che abbiamo sostituito giocatori ottimi che sono partiti con giocatori ottimi che sono arrivati. Vedrai che ci fa solo bene. Ci può far bene questo clima, ci può dare consapevolezza che serve qualcosa in più per vincere. Mi hanno insegnato che nel calcio conta solo vincere le partite ma bisogna lavorare in silenzio, anche sull’atteggiamento. Con l’Atletico non abbiamo vinto un contrasto, così è difficile che vinci. Se ti scontri con queste squadre così, diventa difficile. Bisogna avere grande entusiasmo, sapendo che ci sono difficoltà. Ma ci sono sempre, perché vincere non è una cosa normale. Bisogna avere rispetto dell’avversario, togliere la presunzione perché nessuno ci regala niente. Quanto fatto nessuno lo toglie: è nel museo della Juventus. Chi l’ha fatto rimane nella storia. Domani siamo tutti in discussione, tutti. Conta il rettangolo verde, c’è da vincere delle partite mica mandare missili sulla luna. Con entusiasmo, voglia, tenendo il profilo molto basso. Sento molti trionfalismi”. Come ci dobbiamo aspettare la Juve? “Va fatto un passo alla volta, poi le le cose cambiano. L’anno scorso a gennaio eravamo morti ma poi abbiamo fatto un girone di ritorno straordinario fino all’Inter, abbiamo dovuto rincorrere una partenza sbagliata. Le partite ora son diverse da quelle di ottobre dove saremo tutti pini condizione, domani ci vuole una partita da Juventus”.

  • Arrivabene dichiarazioni pesanti: “De Ligt? Non possiamo trattenere chi non vuole restare…”

    Nell’intervista lasciata a Tuttosport, Maurizio Arrivabene, il Ceo della Juventus, accende le voci sulla possibile partenza di un pezzo pregiato della rosa. Infatti come vi abbiamo riportato negli ultimi giorni si è palesato un grosso interesse da parte del Chelsea per Matthijs De Ligt.

    Alla domanda fatta del giornalista riguardo il futuro del centrale olandese alla Juve, il dirigente bianconero ha risposto così: “È impossible trattenere chi se ne vuole andare ma dal tavolo della trattativa bisogna alzarsi soddisfatti in tre”.

    Questa dichiarazione fa tremare i tifosi juventini e sembra aprire le porte all’addio del difensore ex Ajax in questa sessione di mercato.