L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri presenta la sfida, valida per l’ultima giornata della Serie A 2021/2022, contro la Fiorentina, in programma domani alle 20:45 all’Artemio Franchi di Firenze, ai microfoni di Juventus Tv. Cosa vuole vedere dalla sua squadra domani? “Una bella partita contro una squadra che ha l’obiettivo ancora di centrare l’Europa. Troveremo un ambiente caldo e ci dobbiamo divertire”. Chi sarà indisponibile?,”Andremo tutti a Firenze a parte Danilo, Chiesa, De Sciglio. Gli altri sono tutti disponibili. Rientra McKennie che magari farà un pezzetto di partita”. Si aspetta una gara chiusa? “Domani credo che sarà una partita aperta con tanti gol, poi di solito nel finale di stagione ci sono tante occasioni in queste partite”. Che eredità lascia Chiellini al gruppo? “Un’eredità pesante perché è stato un giocatore straordinario e lo è tuttora perché domani gioca. Anche a livello morale perché ha lasciato degli ottimi insegnamenti ai giocatori che rimarranno nello spogliatoio”. Qual è la caratteristica migliore di Miretti? “L’affidabilità e la serenità con cui gioca le partite. Se mi ha stupito? Sì perché è un 2003 e gioca con la serenità di un veterano”. Che caratteristiche dovrà avere la squadra la prossima stagione? “Quelle di una squadra che punta a vincere e lotta per tutti gli obiettivi a cui partecipa. Bisogna migliorare sicuramente la stagione di quest’anno ma è anche vero che abbiamo una buona base da cui partire”.
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Juventus, Allegri: “Non do voti alla stagione della Juve”
Come sta la Juve? Per quelli che siamo stiamo bene. Con la Lazio sarà l’ultima partita in casa e dobbiamo onorarla al meglio. Poi è la festa di Giorgio Chiellini e l’ultima di Paulo Dybala. Dobbiamo cercare il modo di migliore di unire le tre cose». Massimiliano Allegri esordisce così nella conferenza di presentazione del match contro i biancocelesti dell’ex tecnico bianconero Maurizio Sarri in programma lunedì 16 maggio alle 20.45. Allegri argomenta su Bonucci: “Il prossimo capitano? Sarà Leonardo Bonucci per gerarchie. Mercato? Parlarne adesso non ha alcun senso: facciamo finire la stagione, dopodiché faremo il punto della situazione insieme alla società“. Voto alla stagione della Juve?”Che voto do alla stagione della Juve? Questa è una domanda banale. Se si vuole che dica 3, dico 3. Non abbiamo vinto nulla e questo pesa molto nel nostro ambiente, ma abbiamo raggiunto la qualificazione in Champions, che invece molte big hanno per anni mancato. Dobbiamo prepararci al meglio per tornare competitivi e vincenti il prossimo anno“. Quindi, le parole su Paul Pogba, incessante voce di mercato di questi ultimi giorni: “Anche in questo caso è inutile parlarne oggi, domani, dopodomani… Abbiamo una stagione da finire e da lì faremo le nostre considerazioni. Al momento Paul è un giocatore del Manchester United e di nessun altro. Un ricordo di lui? Sono passati tanti anni, non ne ho uno specifico“. Tornando alla partita con la Lazio, l’addio di Chiellini oscurerà, in qualche modo, quello di Dybala? “Sono due cose diverse: Giorgio ha fatto 17 anni alla Juve, è del 1984 e si ritirerà o andrà a fare un’esperienza negli Stati Uniti. Paulo ha ancora tutta una carriera davanti“. Quindi un ulteriore passo indietro fino alla finale di Coppa Italia persa contro l’Inter: “Abbiamo perso l’ultima occasione per portarci a casa un trofeo in questa stagione. Siamo arrabbiati e questa sensazione ci deve rimanere addosso per il futuro. In generale la squadra ha dato il massimo. Certo che, però, se ti vengono a mancare i vari Chiesa, McKennie, Bonucci e Danilo per oltre due mesi, le considerazioni devono per forza essere bilanciate“.
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Juventus, Allegri: “Complimenti all’Inter”
Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro l’Inter. Ecco tutte le parole dell’allenatore della Juventus: Da dove deve ripartire la Juventus? “Anzitutto dalla rabbia di stasera, e tenersela dentro. Detto questo, c’è da fare i complimenti all’Inter che ha fatto una bella partita e all’arbitro che ha arbitrato una bella partita. Noi abbiamo fatto una gara forte, abbiamo preso un gol ingenuamente, poi abbiamo avuto occasioni e tenuto bene il campo. Gli ultimi 15-20 minuti ci siamo abbassati, eravamo stanchi e Cuadrado era in difficoltà su Perisic. Però la prestazione che dovevamo fare l’abbiamo fatta, poi avevo comunque Locatelli che ha fatto mezzo allenamento, Arthur con la caviglia a metà. Devo solo ringraziare la squadra per la prestazione che ha fatto, per l’annata e la rincorsa che è stata fatta centrando l’obiettivo Champions League. Ora abbiamo questa rabbia dentro, perché bisogna tornare a vincere”. Considerata un biglietto per il prossimo anno anche aver perso oggi? “Il bello del calcio è che anche l’anno prossimo potremo tornare a giocare e provare a vincere. Dispiace, perché dopo dieci anni la Juventus non alza un trofeo, ma guardiamo le cose positive, che ci sono, come quella di aumentare la rabbia in noi stessi. Abbiamo perso troppi scontri diretti negli episodi: vanno portati dalla nostra parte”. Cosa l’ha fatta arrabbiare dell’approccio alla gara e dal finale? “Sull’espulsione è arrivata perché sul gol dell’Inter è arrivato uno dell’Inter e mi è arrivata una pedata. Non so chi era, mi sono arrabbiato: credo sia umano. L’arbitro mi ha visto arrabbiato e mi ha buttato fuori. Il resto non conta, conta solo che l’Inter ha vinto e noi abbiamo perso. Non basta, dobbiamo riflettere e ripartire da una buona base l’anno prossimo. Ora dobbiamo pensare alle prossime partite: usciamo con tanta rabbia e delusione, ma il calcio dà nuove possibilità”. Cosa serve a questa squadra l’anno prossimo? “In questo momento parlare dell’anno prossimo o di chi serve… Non sono neanche tanto lucido: veniamo da una sconfitta e siamo molto arrabbiati. Questo dice tutto. Ora bisogna recuperare energie per le ultime due partite, finire la stagione e poi con la società lavoreremo come abbiamo fatto quest’anno”. Bella gara Juve, bella gara l’arbitro. Con chi è più generoso?
“Valeri è stato molto bravo, ha arbitrato con grande autorevolezza: è stato molto bravo, ha arbitrato bene. E la squadra ha fatto una buona gara. Il gap con l’Inter va diminuito e si fa col lavoro: lo faremo con la società quando ci vedremo”. Ha cambiato tanto. “Beh, per esempio Perisic stava prendendo il sopravvento su Cuadrado. Ho messo dentro Locatelli che è un mese e mezzo che… Arthur con la caviglia la stessa roba. Abbiamo fatto il massimo, io speravo di non andare ai supplementari perché avrebbero avuto un vantaggio e così è stato”. Sull’arbitro è ironico o no? “La prima ammonizione non mi ricordo perché mi ha ammonito. Sull’arbitro non sono ironico: Valeri ha arbitrato una bella partita, è stato bravo”. Rispetto all’inizio dell’anno, a questo punto della stagione ha più dubbi o più certezze? “Molte più certezze. Sono arrabbiato per la partita di stasera, perché abbiamo perso, ma non cambia il giudizio sulla stagione, sul valore della squadra e su quello che dobbiamo andare a migliorare. L’anno prossimo i giocatori arrivati si conosceranno meglio: Vlahovic ha fatto molto bene, nonostante venga detto altro, ma migliorerà ancora. Poi dobbiamo recuperare Chiesa, McKennie e chi è fuori”. -
Juventus, Allegri: “Sarà una finale importante”
Vigilia di Coppa Italia dallo stadio Olimpico di Roma, dove domani Juventus e Inter si contenderanno la finale. Il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, presenta la gara in conferenza stampa. Prima domanda per Allegri: è un po’ agitato? “No, domani è una bellissima serata, un derby d’Italia. Giochiamo contro una squadra difficile da affrontare, contro cui abbiamo sempre fatto bene nelle partite precedenti. Ci vorrà lucidità, poi magari il calcio è strano: dopo due minuti magari si sblocca e cambia la gara, l’importante è avere la lucidità di giocare una bella gara”. Quanti dubbi di formazione ha? Morata? “Dubbi… Qualcuno ne ho, domattina o domani pomeriggio bisogna che lo dica, sennò poi ci si chiede chi gioca. Chiellini gioca sicuro, Perin uguale: gli altri vediamo”. Può essere la ciliegina sulla torta del finale di stagione? “Quando giochi una finale è normale che abbia una importanza grossa, dobbiamo cercare di vincerla”. Può giocare con la difesa a tre? “Vediamo… I giocatori che schiererò possono giocare a tre o a quattro anche a gara in corso”. La finale può cambiare il giudizio sulla stagione? “Vediamo. Siamo partiti male, abbiamo fatto una rincorsa e raggiunto un risultato importante: giocare la Champions è un risultato importante, che la Juve ha sempre raggiunto, a fine stagione ci metteremo lì per cercare di migliorare a 360 gradi per cercare di ripartire, certamente più avvantaggiati rispetto a quest’anno. La valutazione è semplice: se vinciamo, dite che va bene. Se perdiamo, che è disastrata. Sono valutazioni che noi non dobbiamo fare: vincere sarebbe bellissimo, ma il percorso di ripartire l’anno prossimo, ai blocchi di partenza, cercando di andare a vincere ed essere competitivi, è qualcosa che dobbiamo fare”. Al di là del nostro giudizio, che dipende dai risultati, la cosa che non è andata che più l’ha sorpresa? “Alla fine quindi mi date ragione… Cosa conta? Basta essere chiari. Le partite migliori sono state con l’Inter e col Manchester United: vi ricordate il risultato, non le prestazioni. Tornando alla domanda, all’inizio la perdita di Ronaldo a tre giornate dalla fine del mercato non è stata una cosa semplice: io dovevo conoscere la squadra, abbiamo avuto anche delle situazioni durante il percorso, in cui per esempio abbiamo perso Chiesa. Domani sono tutti convocati, a proposito. Abbiamo avuto delle difficoltà, sicuramente il fatto di spingere molto sull’acceleratore… Io ero sereno sul fatto che, passato il turno Champions, la squadra avrebbe cominciato a crescere e così è stato: la società poi ci ha dato una grossa mano a gennaio, prendendo Vlahovic. E da lì abbiamo iniziato una rincorsa importante, terminata con la sconfitta contro l’Inter, una gara che ci dà ulteriore spinta. Domani ci giochiamo la finale: per esserci bisogna arrivarci, altrimenti la si guarda in TV. Si è creata una base di conoscenza fra me e i giocatori, ma anche fra me e la società: di questo sono contento, e sono sereno che l’anno prossimo avremo molte più possibilità per lottare fino in fondo per quello che è l’obiettivo principale, cioè lo scudetto, per arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Ora abbiamo la Coppa Italia: portarla a casa sarebbe carino, poi avremo le ultime due partite e dovremo cercare di finire la stagione al meglio per poter programmare subito la prossima”. Lei è scaramantico? L’aver toccato ripetutamente il verde è legato a questo?
“No, sono ordinato. Non sono scaramantico, cerco di contornarmi di persone positive. Non parlo di virus, eh. Le persone tristi mi danno fastidio”. Lei può diventare l’allenatore più vincente in Coppa Italia. Chi è l’allenatore più bravo nella storia del calcio italiano? “Dipende da cosa si intende. Per me sono quelli che vincono: Ancelotti, a cui rinnovo i compimenti. Capello, Lippi, Sacchi, Trapattoni hanno fatto la storia del calcio italiano. Carlo è l’unico che allena ancora e due anni fa era stato dato per finito, ma non è così: in Italia ci sono tanti bravi allenatori, giovani, che possono avere la possibilità di allenare una grande squadra. Però è diverso, anche se sembra uguale, allenare una grande squadra e giocare per vincere dall’allenare una squadra medio-piccola. E non parlo di tattica: ci sono tanti allenatori che allenano in Serie D o in Eccellenza, che sono molto preparati, come tutti in Italia, e sono molto bravi a livello tattico. Fare l’allenatore è molto di più, è una roba molto più grossa, che non è scritta in nessun libro. È come madre natura t’ha fatto: se ce l’hai ce l’hai, ma questo vale nel calcio come in qualsiasi professione. Ci sono le categorie, piaccia o non piaccia. E quelli che vincono sono i più bravi”. Gioca Dybala? “Gioca. Così vi do il titolone”. Stojkovic ha detto che Vlahovic segnerà. Come l’ha visto alla vigilia della prima finale con la Juventus?
“Io spero ne faccia due, non uno. Sta facendo bene, lui è sereno. A volte chiede troppo a se stesso, ma è una questione caratteriale: ha dimostrato di essere un giocatore alla Juventus, poi è qui da tre mesi e l’anno prossimo potrà soltanto migliorare. I numeri sono buoni a livello di gol, poi è difficile in Italia fare un gol a partita: lui è tre gare che non fa gol, ma è capitato anche ad altri giocatori. Cristiano quando è arrivato è stato cinque-sei gare senza gol. Io sono contento, poi se aveva la faccia arrabbiata ci sta. Ma vuol dire che ci tiene molto, che vuole migliorare e lo dimostra tutti i giorni”. Ha portato Miretti. “Ho portato anche Nicolussi, è un ragazzo che ha avuto un infortunio al crociato. Io ho visto l’Under 23 l’altro giorno: di solito fatico a vedere le partite per intero perché mi annoio, mi ha divertito tanto che l’ho vista tutta e come premio l’ho portato”. -
Juventus, Allegri: “Dobbiamo fare punti, dopo il Genoa penseremo alla Coppa Italia”
Massimiliano Allegri presenta Genoa-Juventus, gara valida per la 36esima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 21 allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero. Domani è un test in vista della finale o ci saranno rotazioni? “Da qui alla fine del campionato dobbiamo fare più punti possibili, abbiamo raggiunto l’obiettivo Champions con tre giornate d’anticipo e siamo contenti. Abbiamo da preparare una finale di Coppa Italia, dobbiamo fare una bella partita domani. Andrà in campo la formazione migliore. Danilo riposerà, con questa fascite ultimamente si era allenato poco. Obiettivo raggiunto, gli ho dato riposo per riaggregarsi da domenica. Pellegrini ha la caviglia in disordine, tutti gli altri a disposizione. C’è Cuadrado, torna De Sciglio che a Roma non ci sarà. Serve fare risultato, i risultati positivi aiutano negli allenamenti e nelle partitee”. Quanto è importante la Coppa Italia? Un commento alla gara di Champions di ieri? La Coppa Italia è un obiettivo, come lo erano il campionato e la Champions pur sapendo che in questo momento è molto difficile da vincere. Se pensiamo di non poter raggiungere gli obiettivi, è un limitatore che ci mettiamo. La Coppa è uno degli obiettivi, mercoledì siamo contenti di andare a giocarci questo trofeo. Prima di tutto devo fare i compimenti a Orsato perché ha arbitrato in maniera straordinaria e per me è il miglior arbitro. Quello è un livello tecnico e fisico talmente alto che ha fatto sì che fosse una partita meravigliosa. Il Real Madrid ha dimostrato che le partite non finiscono mai. Non è il calcio italiano che è lontano, negli ultimi dieci anni la Juve ha raggiunto due finali di Champions. Non sempre nel calcio si possono raggiungere certi risultati. In Europa ci sono sei squadre nettamente migliori delle altre: Real, PSG, Bayern Monaco, Manchester City, Chelsea e Liverpool. Poi l’ambizione di arrivare in finale l’abbiamo tutti, ma la realtà è un’altra cosa. Però se uno prende coscienza della realtà è più facile fare bene”. Giocano domani Dybala e Kean? Dopo Ancelotti vuole commentare anche lei le parole di Cassano? “Non so niente, posso solo fare i complimenti a Carlo. Lui è stato molto criticato perché non andava di moda. Ma come dico sempre le mode passano, i classici rimangono. Per lui è una soddisfazione immensa aver vinto lo scudetto in cinque campionati, può vincere quattro Champions. Gli attaccanti? Oggi deciderò in base a chi sta in piedi, ma stanno tutti bene”. Il periodo di Zakaria? “Difficile che un giocatore faccia tutte le partite bene. Lui è arrivato da un campionato diverso, ritmi e allenamenti diversi. Questo è un campionato più tattico. Sono molto contento di quello che sta facendo, apprende, è intelligente e ci sta dando una grossa mano”. Per domani meglio puntare sulle seconde linee o sui possibili titolari? “Siamo in 14, abbiamo dei giocatori fuori. La Juventus quando gioca le partite lo fa per vincere, fare brutte figure non è da Juventus. Serve una bella partita, poi è stimolante perché lo stadio sarà pieno, l’avversario lotterà perché si gioca punti importanti. Dobbiamo cercare di fare più punti possibile. Anche tecnicamente dovremo far meglio, siamo sgombri dalla pesantezza di dover arrivare al quarto posto”. De Sciglio gioca domani? Cuadrado meglio preservarlo che Zakaria? Gioca Miretti? “Miretti è a disposizione, vediamo Arthur come sta con la caviglia. De Sciglio se riuscisse domani a fare 90 minuti non essendoci mercoledì mi farebbe anche un favore”. Chi ha vinto la sfida con Vlahovic? Domani gioca?“Alla fine ho vinto io, conta l’ultimo tiro quindi ho vinto io. Sono molto contento di quello che sta facendo e non mi aspettavo riuscisse a entrare così bene nella Juve, ha fatto tanto. Arrivando a campionato in corso doveva conoscere i compagni, mettersi a disposizione. Per lui, come per tanti, si può solo migliorare. Domani è probabile che giochi”. Bonucci ha sottolineato che avete pagato un po’ di inesperienza dei più giovani. Come mai all’estero i giovani giocano di più? “Innanzitutto che i giovani giocano spesso titolari all’estero… i giovani, se sono bravi, giocano. Questa cosa m’incuriosisce, voglio vedere le statistiche e quanti giocano. Si generalizza su questa cosa, all’estero fanno sempre meglio. Facciamo ciò che sappiamo fare in Italia, ci sono giovani bravi e più giocano, più fanno esperienza. Fa parte di tutti i lavori, quando avete iniziato non scrivevate come ora, l’esperienza e la tranquillità ce l’hai con l’esperienza. Nessuno nasce imparato, in Italia si tende ad avere picchi alti su fenomeni calcistici in generale e poi si ributtano giù. C’è un percorso da fare e se uno è bravo migliora in esperienza. Devo fare i complimenti a Zauli, ieri con l’Under 23 hanno passato i playoff in C. La Juve ha più vantaggi con la seconda squadra perché giocano in un campionato importante, vanno in campi difficili. Si vede che i giocatori dell’U23 hanno una mentalità diversa rispetto alla Primavera dove lo stacco è ampio con la prima squadra”. Quanto è difficile tenere concentrati i giocatori considerate le scadenze di contratto? Le si sente un classico che non viene più capito? “Io non devo essere capito, devo esserlo solo dai miei giocatori. Dico solamente che Ancelotti, da cui c’è solo da imparare e prendere cose come Lippi, Capello, anche Sacchi che se no se la prende con me perché è permaloso… come Klopp, Guardiola, ognuno ha il suo modo di pensare. Il calcio è più semplice di quello che sembra. Sui giocatori siamo a tre giornate dalla fine più la Coppa Italia, devono mettersi tutti a disposizione perché poi alla fine è il rettangolo verde che conta e dà i voti e la sentenza di quello che uno fa”. Quanto potrà giocare Miretti in questo finale? “Domani gioca. Siete contenti? Non so dove gioca ma gioca. Miretti, De Sciglio, Rabiot e Szczesny giocano”. Ha parlato di Orsato, c’è un modo differente da arbitrare in Europa rispetto al nostro campionato? “Dico che è il modo nostro di vedere le cose. Orsato ha arbitrato nello stesso modo in cui arbitra in Italia, solo che qui lo vediamo diversamente. Gli arbitri in Italia sono bravi, c’è qualcuno che deve fare esperienza, poi ci sono le categorie anche tra gli arbitri e Orsato è il più bravo”. Quanto sposta nella valutazione della stagione la finale di Coppa Italia? “Non sposta niente, sposta solo il fatto di riuscire a portare a casa il trofeo in una bellissima serata a Roma. Quest’anno si gioca a Roma con una pressione diversa rispetto allo scorso anno a Reggio Emilia dove c’erano anche poche persone. Questi sono eventi sportivi belli da vivere, se siamo bravi e fortunati la portiamo a casa”. C’è un messaggio di ottimismo verso la tifoseria che freme in vista della finale con l’Inter? “Siamo tutti in attesa di mercoledì ma prima c’è domani. Mancano ancora 5 giorni e bisogna arrivarci con serenità e lucidità. È Juve-Inter, il derby d’Italia, giochiamo contro i più forti in Italia”. Nelle tabelle quota 78 punti era il suo obiettivo? “Dopo le partite di campionato, la tabella di 78-80-81 era quella. Bisognava non perdere con l’Inter e vincere con il Bologna. Essere a 69, già sicuri di essere quarti, è un ottimo risultato perché tre mesi fa eravamo lontani. Cercheremo di finire nel miglior modo possibile il meglio possibile”.
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Juventus, Agnelli: “Avanti con Allegri”
Durante l’evento “Il Foglio a Milano”, ha parlato il numero uno di Juventus, Andrea Agnelli. Io fuori dalla Juventus? Sono sereno, so quello che stiamo facendo e mi sto divertendo, è la cosa fondamentale”. Sulla Coppa Italia? “Ogni trofeo conta, credo che il più importante di tutti sia il campionato perché fotografa il più forte della stagione. La Champions ha più appeal ma ogni titolo conta”. Sui rimpianti? “Chi non vince porta rimpianti: ci sono stati momenti negativi, ciò che fa effetto è che Juventus-Unter ha portato a giudizi diametralmente opposti sulle due stagioni”.
Su Allegri? “C’è un progetto di lungo periodo, sapevamo che quest’anno sarebbe stato difficile e avere rimpianti per la mancata vittoria finale è di buon auspicio per il futuro”. Su Arrivabene? “E’ un amministratore delegato di alto livello e ideale”. -
Juventus, Allegri: “È una partita da non sbagliare”
Massimiliano Allegri presenta Juventus-Fiorentina, gara valida per il ritorno della semifinale di Coppa Italia, in programma domani alle 21 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero: Si aspetta gara simile all’andata? “Domani è una partita difficile, la Fiorentina è in forma e sta facendo una grande stagione. Italiano sta facendo un ottimo lavoro e confermando quanto fatto di buono a La Spezia. Domani ci si gioca la finale. All’andata fu una gara più bloccata, domani penso possa essere completamente diversa”. I centrocampisti come stanno? “Arthur è morto, ne ho due, bastano e avanzano. Danilo possiamo rivederlo a centrocampo, vediamo dove. Poi ho anche Miretti. Non lamentiamoci, ne abbiamo in abbondanza”. Domani può riposare Cuadrado? “Al momento non ho ancora deciso niente, quelli a disposizione stanno tutti bene. Domani più che mai saranno importanti i cambi. Che scende dall’inizio deve tenere il ritmo alto perché la Fiorentina per i primi 60-70 minuti tiene un buon ritmo, dobbiamo essere bravi a metterci alla pari loro. Hanno buona tecnica e un buon sviluppo di gioco, attraversano un buon momento di forma. Domattina faremo rifinitura e poi deciderò chi gioca”. Scelte della Fiorentina possono influenzare le sue? Avendo anche due risultati su tre a disposizione… “Non so chi farà giocare Italiano, il risultato di 1-0 cambia poco. La Fiorentina crea molto, ha vinto a Napoli col Venezia ha fatto una grande partita e lo stesso con l’Inter. Domani sarà una gara secca, non pensiamo all’andata. Il vantaggio nostro è che abbiamo 2 risultati su 3. Del resto non conta niente, dipende da cosa succede nel primo quarto d’ora. Domenica abbiamo pareggiato una partita dove alla fine abbiamo avuto diverse occasioni di gol. La squadra non ha fatto una cattiva partita, adesso siamo nel momento importante. Abbiamo giocato tanto e serve giocare anche in maniera diversa”. In questi ultimi giorni più critiche. Come quelle di Lapo Elkann… “Non commento. Lapo è uno dei primi tifosi della Juventus, in maniera affettuosa ha espresso il suo pensiero. Questo è un momento decisivo della stagione e dobbiamo pensare a fare. Dobbiamo arrivare fra le prime quattro e in finale di Coppa Italia, poi faremo valutazioni su come abbiamo lavorato. Alla Juventus bisogna lavorare sempre per vincere, i bilanci si fanno a fine stagione su com’è andata la stagione, dove migliorare in tutti i settori dello staff alla Continassa”. La Juve poteva fare di più? “La Coppa Italia se la vinci non conta niente, se la perdi hai fallito. In campionato bisogna pensare ad arrivare fra le prime quattro, a inizio gennaio nessuno si sarebbe aspettato la Juve in questa posizione a cinque giornate dalla fine. Dobbiamo proteggere questo vantaggio. Il campionato è equilibrato, gli episodi fanno la differenza. Noi non abbiamo vinto delle partite giocate bene, sicuramente ci è mancato quel qualcosa in più per far sì che quelle gare le vincessimo. Bisogna fare questo passo in avanti. L’anno prossimo sarà sicuramente migliore, ora bisogna pensare a quello che si deve fare adesso”. Si è confrontato con i giocatori dopo il Bologna? “Abbiamo analizzato la partita. Abbiamo visto il video e la cosa che abbiamo fatto meno bene è che nel primo tempo siamo stati passivi in fase difensiva così come a inizio ripresa fino al gol subito. Già nel primo tempo nella prestazione brutta la squadra ha creato occasioni favorevoli. Va migliorata la precisione e l’efficacia e migliorare il decimo posto nei gol realizzati. Nel calcio, anche se ora è cambiato molto e ci sono tante cose belle e innovative, quello che conta è la differenza reti, quello ti porta a ottenere i risultati. Noi dobbiamo migliorare”. Bonucci dall’inizio? “Bonucci domani giocherà titolare come Perin”. Effetto Vlahovic svanito? Dovete giocare diversamente? “Assolutamente no! Credo che Vlahovic abbia fatto 7-8 gol nelle partite che ha giocato qui. La modalità è diversa, non si può giocare come a novembre e dicembre. Cambiano le temperature, le forze sono di meno a livello generale. E le partite pesano: domani è una gara secca e non si recupera. Le partite del girone di andata hanno una valenza, al ritorno sono più importanti e pesanti”. Conviene che la squadra sia sotto pressione in questo momento? “La partita di domani non fa svoltare la stagione. Domani si può arrivare in finale. Alla Juve siamo sempre sotto pressione, quest’anno l’unica squadra che doveva vincere il campionato era la Juventus. Bisogna conviverci”. Ha deciso chi gioca domani in attacco? “Non so ancora chi gioca domani. Avrò bisogno tutti e quattro, serviranno anche energie fresche”. Quanta fame ha Allegri? “Ora ho fame perché non ho ancora mangiato. Appagato io difficile, questo fa parte del gioco. Parlare mi piace poco, a qualcuno di più. Noi dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare, le critiche fanno bene perché stimolano, poi sappiamo noi come lavoriamo e quello che mettiamo tutti i giorni per raggiungere gli obiettivi. Nel calcio ci sono gli imprevisti, noi però non dobbiamo mai cambiare metodo e modo di lavorare ma valutare la prestazione, la squadra e i singoli nelle difficoltà di una stagione”. Come si concilia la vostra difficoltà nel segnare al modo di giocare di domani? “Domani magari la partita sarà diversa, magari faremo più gol. Dobbiamo essere più precisi e più efficaci, ma non è una questione tecnica ma mentale”.
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Juventus, Allegri: “Dobbiamo consolidare il quarto posto”
Allegri presenta Juventus-Bologna, gara valida per la trentatreesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni: Come arriva la squadra alla gara di domani? “Ci arriviamo bene, dopo una buona settimana di lavoro. Ci tengo a salutare Sinisa che domani purtroppo non ci sarà, gli auguro una pronta guarigione. Il Bologna sta bene fisicamente, ha fatto buoni risultati pareggiando a Milano, vincendo in casa e non è semplice da battere. Noi abbiamo bisogno di punti per consolidare il quarto posto”. Bonucci dall’inizio? “Sta bene, però devo decidere fra lui e Chiellini anche in vista della Coppa. Devo gestire le due partite, domani deciderò se scenderà in campo prima lui o prima Giorgio”. C’è un pensiero verso la Coppa Italia?
“Sarebbe stato bello andare avanti anche in Champions. Ma facciamo un passo alla volta, pensiamo al Bologna e al campionato. Ci sono sei partite di cui le ultime due sono con squadre dietro di noi. La Fiorentina ha il calendario migliore rispetto a chi è dietro di noi, bisogna fare attenzione e secondo me servono ancora 10 punti, minimo, per andare in Champions. Alla Coppa Italia penseremo da dopodomani”. Le italiane fuori dall’Europa tranne la Roma e niente Mondiali. Cosa vuol dire? “Vuol dire tanto e niente. Noi siamo passati dall’esaltazione post Europeo dove sembra che tutto fosse risolto. Un conto è vedere la realtà delle cose, non è una questione tecnica ma generale. Basti vedere anche solo gli introiti del campionato italiano e quelli del campionato inglese. I problemi non è che vengono fuori in un giorno, ci sono sempre. In Italia spesso si mette la testa sotto la sabbia, finché non prendiamo una strada non possiamo sapere se sia giusta o sbagliata. In Italia si tende a vivacchiare, noi italiani poi siamo bravi ad arrangiarci. Sono contento per la Roma e mi dispiace per l’Atalanta, quando vanno avanti le italiane è sempre bene per il calcio italiano. Bisogna cercare di fare meglio l’anno prossimo, ma non c’è un solo problema”. A che punto è la Juve rispetto ai programmi di inizio stagione? “Potremmo essere soddisfatti momentaneamente, però il quarto posto che era l’obiettivo della stagione dobbiamo ancora raggiungerlo. Sono dispiaciuto per la Champions e per la Supercoppa. Ma ci sono annate in cui magari non riesci a portare a casa un trofeo e dispiace molto, dall’altra devi vedere se hai messo le basi per programmare meglio il futuro. Quest’anno abbiamo iniziato un percorso insieme facendo buone cose, però ora non possiamo assolutamente valutare l’annata”. Arrivare terzi o secondi ulteriore certificazione della crescita rispetto all’anno scorso? Quali sono i segnali di crescita che ha intravisto? “Ci siamo conosciuti con la squadra, con i singoli giocatori. Siamo in un momento cruciale della stagione perché dobbiamo raggiungere l’obiettivo minimo cercando di fare più punti possibile. Domani ci sono tre punti e da quelli non possiamo scappare”. Cuadrado ha rinnovato e come sta? Danilo deve riposare?“Cuadrado c’è stato il rinnovo che era automatico per le presenze, si è allenato, sta bene. Ho solo due centrocampisti, se giochiamo a tre qualcuno devo mettere, se giochiamo a due abbiamo Zak e Rabiot. Devo ancora decidere”.Dybala come sta? A Cagliari stava per toglierlo… “Sono stato fortunato ed essere fortunati è importante. Paulo sta crescendo molto di condizione, ha avuto un’annata travagliata fra infortuni e robe, sta bene lui come tutta la squadra. Mi aspetto tanto da tutti, dobbiamo fare più punti possibile per garantirci la posizione che abbiamo in questo momento”. C’è un feeling da ricostruire con lo Stadium viste le cinque sconfitte casalinghe? “Sono dati di fatto, dai numeri non puoi scappare. Bisognerà migliorare questi numeri sicuramente l’anno prossimo, perdere 5 partite allo Stadium incide in campionato e in Champions”. Rimpianti per non essere andato all’estero vedendo quanto successo in Europa, soprattutto il Real Madrid? “Assolutamente no. Sono tornato alla Juve molto contento e molto felice. Ho mio figlio di dieci anni che vive a Torino, è stata una scelta fatta anche per questo motivo. Oltre perché volevo lavorare ancora per la Juventus e fare quattro anni buoni per costruire qualcosa di importante, non ho assolutamente rimpianti perché mi ritengo molto fortunato. Sto facendo un bellissimo lavoro e sono a buoni livelli. Mi sono tolto delle soddisfazioni e cerco di togliermene altre assieme alla società con cui sto lavorando”. La stagione di Kean? “Ha fatto buone cose e gol importanti. In questo momento gli altri stanno facendo meglio, lui comunque è a disposizione e deve farsi trovare pronto”. Vlahovic capocannoniere? “Lo spero, così ci garantirà il posto fra le prime quattro. Domani giocherà”. Cosa aveva Nedved a Cagliari? Vi siete confrontati? “Credo che lui abbia fatto un’esternazione come capita spesso durante la parta. Difficilmente uno rimane sempre fermo, la partita porta a muoverti. Non c’è nessun problema, stiamo lavorando bene insieme. Ci sono tutti i presupposti per finire l’annata nel migliore dei modi e iniziare la prossima ancora meglio”. -
Juventus, Allegri: “Con il Cagliari partita complicata”
Massimiliano Allegri presenta Cagliari-Juventus, gara valida per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A, in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero. Che risposte vuole domani dalla squadra?
“Domani è una partita complicata, giocare a Cagliari è sempre difficile e loro vengono anche da una brutta sconfitta. Sono una squadra fisica che alza molto la palla, secondo me viene fuori una brutta partita tecnicamente. Dobbiamo essere consci di questo, domani per noi contano tanto i tre punti, non bisogna perdere di vista il nostro obiettivo perché abbiamo la Roma a cinque punti”. Domani stessa soluzione tattica vista con l’Inter? “Oggi faremo l’ultimo allenamento e vedremo le situazioni e le condizioni. Mancherà Locatelli che starà fuori quattro settimane, gli squalificati Morata e De Sciglio. Non siamo tantissimi ma non deve essere una scusante perché domani dobbiamo fare una grande partita e portare a casa il risultato. Oggi valuterò se giocare con centrocampo a due o a tre”. Ha parlato alla squadra dopo l’Inter? Che reazione si aspetta? “Nel calcio di reazione ce n’è solo una: adattarsi alla partita, capire la partita perché rispetto alla gara con l’Inter domani sarà molto diversa. Partite a Cagliari dove vinci facile non ne ho mai viste o giocate, sia con Milan che con la Juventus. Domani bisogna prepararsi a un certo tipo di partita conoscendo ambiente, partita e avversario. Nel calcio bisogna solo pensare a vincere le partite. La squadra si è allenata bene, sta bene anche fisicamente, ci sono le condizioni per fare bene domani. Dipende soprattutto dall’aspetto mentale con cui dobbiamo affrontare la partita”. Come sta Bonucci? “Bonucci sta molto meglio, valuterò se farlo giocare dall’inizio o portarlo in panchina”. L’approccio alle gare diventa il rischio da evitare in questo finale di stagione? “Il nostro obiettivo è sempre stato arrivare nelle prime quattro. Ora abbiamo la Roma a cinque punti ma dobbiamo fare attenzione, poi la condizione psicologica cambia. Con la Roma abbiano il vantaggio degli scontri diretti. Però non possiamo ridurci a rischiare che la Roma si avvicini. Indipendentemente dalla partita che verrà fuori dobbiamo calarci nella realtà della gara di domani perché il risultato è troppo importante”. Avete fatto lavoro specifico sugli errori fatti negli ultimi metri? “Credo che la squadra fino a questo momento si sia ben comportata. Siamo mancati nelle tre migliori partite che abbiamo giocato, con Atalanta, Villarreal e Inter in casa dove abbiamo subito poco ma siamo stati poco lucidi negli ultimi metri e abbiamo perso. Quindi dobbiamo lavorare e avere più serenità in quelle situazioni, posso capire una volta, due, ma tre iniziano a essere un numero importante”. Un caso che Rabiot abbia fatto una delle migliori gare in un centrocampo a due? “Normale che Rabiot si trovi meglio a due perché è un giocatore che ha gamba, forza, copre molto campo. In questo momento sta meglio fisicamente. Con l’Inter ha fatto una partita buona tecnicamente e migliorerà tanto. Poi dopo ci sono partite dove per necessità dobbiamo giocare a tre. A volte giocherà meglio lui o altri, l’importante è che la squadra ottenga il risultato”. Può essere la partita giusta per Bernardeschi? “Per lui, per Kean, per Vlahovic. Deve esserlo per tutti perché in questo momento non possiamo scherzare, mancano sette partite e dobbiamo essere più precisi in fase offensiva. Momentaneamente ci mancano dei gol perché sono questi che fanno la differenza tra noi e quelle che ci stanno davanti in classifica”. Un commento alla vittoria del Villarreal? “Tanto è inutile stare a parlare di cos’è successo. Noi abbiamo fatto due ottime partite con loro anche all’andata che è stata una gara molto criticata, è stata un’ottima partita. Abbiamo avuto tante occasioni sbagliando l’ultimo passaggio, abbiamo subito pure poco. L’altra sera hanno fatto una grande partita, l’1-0 che tiene aperto il passaggio. Ma le nostre prestazioni con il Villarreal sono state ottime, ma non sono bastate perché siamo stati eliminati. Alla fine conta il risultato che è il passaggio del turno. Attraverso buone prestazioni. Se non lo fai, comunque devi portare a casa il risultato. Il Villarreal è una squadra scomoda”. McKennie può rientrare quest’anno?
“Momentaneamente è ancora che cammina, è ancora in ritardo. Speriamo nel giro di un mese possa tornare a disposizione perché mancherebbero ancora 4-5 partite”. Con l’Inter non ha vinto pur meritando e ha ricevuto complimenti, nella sua carriera è stato criticato per aver vinto senza meritare. Ci ha pensato? “Non ho pensato, ho analizzato la partita. Penso sempre in maniera lucida a quello che sta facendo la squadra quest’anno, credo che ogni squadra arriva nella posizione che merita. Noi siamo quarti e meritiamo di essere quarti. Da ora fino alla fine della stagione si può solo migliorare perché abbiamo quasi sempre una partita a settimana e possiamo lavorare anche in modo diverso per migliorare le situazioni di gioco e sui singoli giocatori. Ci sono 38 partite in un campionato: a volte vinci quando non meriti a volte, pareggi quando meritavi di vincere, perdi e meritavi di vincere. Il meritare di vincere è una roba astratta. Ci sono delle partite come quella con la Roma dove magari poi eri tagliato fuori dal quarto posto. Dobbiamo vedere dove migliorare per l’andamento della squadra e per l’anno prossimo, raggiungendo il quarto posto”. Ha senso continuare a insistere su Dybala che è fuori dal progetto? “In questo mese e mezzo abbiamo tempo per lavorare ma allo stesso tempo abbiamo obiettivi da raggiungere. Tutti i giocatori che ho devono dare il loro contributo per raggiungere gli obiettivi, indipendentemente da che uno rimanga o vada via. Abbiamo giocatori a scadenza di contratto, siamo tutti in ballo. Bisogna rimare concentrati. I complimenti non servono a niente. Poi questa roba dei complimenti mi dà fastidio, perché poi si trovano alibi. Altrimenti diventiamo la squadra che si accontenta dei complimenti, che trova alibi o altro. Non ci devono essere alibi o complimenti, ci devono essere solo vittorie”. Perché la Juve fatica a fare gol? Prendendo un dato, siete tra le squadre che crossano meno… “Se guardiamo i numeri di cosa manca… La Juventus negli ultimi tre mesi ha creato molto, poi siamo stati poco precisi nel fare gol. Bisogna essere più efficaci nelle prossime settimane”. Prima dell’Inter pensavate ancora allo scudetto? “Battendo l’Inter avevi una piccola speranza, però dovevi vincere tutte le partite che è praticamente impossibile. Ora bisogna svoltare e fare più punti possibili, però domani abbiamo una partita complicata perché nel giro di una settimana si rischia di passare da lottare per lo scudetto ad avere la Roma vicina. Bisogna essere lucidi su questo, domani è una partita tosta che va giocata in un certo modo”. Avete rimpianti per la stagione? “Rimpianti nella vita non se ne devono avere, bisogna essere realisti. Siamo quarti e ci meritiamo di essere quarti, come quando eravamo decimi e ci meritavamo di essere decimi. Abbiamo avuto un’occasione importante con l’inter e non l’abbiamo sfruttata, questa è la realtà. Il resto è tutta aria fritta. Di cosa si parla? Di niente”. -
Juventus, Allegri: “Sarà una partita impegnativa e decisiva”
Massimiliano Allegri presenta Juventus-Inter in conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14, in diretta. Ecco le sue dichiarazioni: In che condizione arriva la Juve? “Lo vedremo domani, posso dire che stiamo bene ma domani dobbiamo giocare questa bella partita. Abbiamo recuperato Chiellini, Bonucci che verrà in panchina ma è ancora indietro, Zakaria e Alex Sandro recuperati. Siamo quasi tutti abili e arruolabili”. Come ha visto Dybala?
“Domani Dybala gioca. Mi siete mancati, sono venti giorni che non ci vediamo. Con la società siamo in linea su tutto, quando parliamo io dico le mie idee e la società le sue e poi alla fine troviamo sempre unità di intenti per programmare e per andare avanti. Quando le scelte vengon fatte si fanno tutti insieme”. Zakaria e Alex Sandro titolari? “Alex Sandro sì, come Chiellini. Zakaria devo decidere”. Chi è favorito domani? “Quando ci sono queste partite come il derby d’Italia è difficile dire la favorita. L’Inter con Napoli e Milan è candidata a vincere lo scudetto. Per noi domani dovrà essere una grande serata servirà una grande prestazione contro i campioni d’Italia. A noi serve per continuare il percorso che abbiamo iniziato, consolidare il quarto posto, cercando di battere i campioni d’Italia. Poi abbiamo pareggiato in campionato, perso in Supercoppa… Magari domani tocca a noi”. Qual è la squadra che può bruciarsi di più domani? Zakaria uomo in più per il finale? “Non conto solo su Zakaria ma anche su tutti gli altri, servono energie fresche e i cambi in questo momento serviranno tanto. Si va verso il finale di stagione e abbiamo tante partite nelle gambe con club e nazionali. Chi si brucia domani? Io parlo per la Juve che deve pensare al quarto posto, potenzialmente abbiamo solo 5 punti di vantaggio sull’Atalanta. Dobbiamo pensare a domani sera e vedere poi dopo la partita dove siamo in classifica”. Un caso che Inzaghi l’abbia battuta solo nelle due partite secche? “Credo che sia casualità. Diciamo che lui è più fortunato nelle gare secche, domani spero di essere più fortunato io. Tra l’altro Juve-Inter è stata l’ultima partita pre Covid-19, a porte chiuse, e sarà la prima a porta aperte. Ci sono tutti gli ingredienti perché sia una bella serata di calcio, con lo stadio che torna al 100% di capienza”. Domani Danilo può giocare a centrocampo? “Domani non so la formazione che giocherà, difficilmente Danilo giocherà a centrocampo. Anche perché i centrocampisti ce li ho tutti e quattro e stanno tutti bene. Chi sarà fuori sarà un dispiacere, comunque ci saranno i cambi e ci sarà possibilità di giocare”. Uno stimolo che possiate far perdere lo scudetto all’Inter domani? “Non giochiamo per far perdere lo scudetto agli altri, giochiamo per fare punti e per arrivare fra le prime quattro. Il nostro obiettivo è giocare la Champions l’anno prossimo”. Perché Dybala non è più centrale nel progetto? “Arrivabene ha parlato chiaramente e io ho risposto oggi. Una volta che si fanno delle scelte, sono quelle. Non credo che sia il primo caso di giocatore che cambia società. Anche perché non c’è solo lui, ce ne sono altri che bisogna valutare. In questo momento qui bisogna essere concentrati per il finale di stagione, mancano 8 partite di campionato per arrivare in Champions e una finale di Coppa Italia da raggiungere”. Sarebbe stupito di Dybala all’Inter? Pogba per l’anno prossimo? “Già non faccio il mercato della Juventus e do solo indicazioni alla società, se mi vuoi far fare il mercato di Inter e Manchester mi sembra esagerato. Ora quello che conta è il campo poi dopo ognuno farà le sue valutazioni”. Chiesa alla lunga può essere il sostituto di Dybala in quella zona di campo? “Federico lasciamolo recuperare visto che è ancora lontano dal rientrare in campo, pensiamo a farlo recuperare nel miglior modo possibile. Ci è mancato e ci mancherà tanto, come McKennie per le sue caratteristiche. Pensiamo a questi 50 giorni che mancano, non la futuro. Facciamo un passo alla volta, che è la miglior cosa”. Un commento alle dichiarazioni di John Elkann? “Mi hanno fatto piacere, io son sempre stato sereno perché lui non ha mai fatto mancare la sua presenza. Sappiamo quanto è importante la Juventus per la famiglia e per la proprietà, sappiamo anche gli sforzi che fanno per mantenerla ad alti livelli. Quest’anno siamo partiti tutti insieme cercando di costruire un futuro che possa riportare la Juventus nel più breve tempo possibile a vincere, l’anno prossimo se non sbaglio sono 100 anni di proprietà della famiglia. Siamo cresciuti molto ma non abbastanza per vincere. L’anno prossimo bisogna farsi trovare ai blocchi di partenza in una situazione migliore e per questo stiamo lavorando, questi ultimi 50 giorni sono importanti per l’anno prossimo perché servono per crescere ulteriormente come squadra e come ambiente in generale. Abbiamo una partita a settimana e abbiamo possibilità di lavorare meglio perché abbiamo il tempo”. Morata e Cuadrado possono giocare? Tevez sarà allo Stadium, quanto le manca un giocatore come lui? “Tevez sono molto contento di rivederlo domani sera, è stato un giocatore importante per la Juventus e per il calcio mondiale. Lui è stato un grande campione. Fortunatamente ho allenato tanti campioni e quando li ritrovo provo grandi emozioni, sono stati talmente bravi che hanno succitato emozioni nelle loro giocate e nel modo di giocare le partite, nel loro temperamento che mi hanno lasciato e insegnato tanto. E quindi domani sera sono molto contento di rivederlo. Morata e Cuadrado? Facciamo così, se domani qualcuno indovina la formazione vuol dire che ve la dicono. Domani la formazione è impossibile”. Bernardeschi può giocare titolare? “Bernardeschi potrebbe essere titolare, è recuperato e sta meglio”.