Tag: Allegri

  • Juventus, Allegri: “È una partita difficile e importante”

    Meno uno dalla gara più importante di questa stagione per la Juventus. Per i suoi risvolti tecnici ma anche economici, per un obiettivo che è diventato anche in modo pratico quello primario sebbene sia complicatissimo: la Champions League. Dopo l’1-1 dell’andata, la Vecchia Signora torna a sfidare il Villarreal e lo farà domani sera allo Stadium di Torino. Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa c’è Massimiliano Allegri. Che gara si aspetta? “Le idee chiare ce le ho, speriamo di indovinarla… A marzo si decidono i campionati, la Champions, la Coppa Italia. Ci sono cinque giorni ora. Vogliamo arrivare alla sosta nella migliore delle condizioni, dovremo essere focalizzati”. E’ una Juve da finale di Champions? “Non so se ha qualità o maturità per arrivarci, so che dobbiamo avere l’ambizione di arrivare. Partecipiamo al campionato, giochiamo la Champions, la Coppa Italia e l’obiettivo deve essere sempre massimo. Dovremo fare sempre il massimo, senza uscire con rimpianti. Questo non deve succedere. Domani è una finale secca che giochiamo in casa”. Ci può parlare dei singoli, di come stanno? “Chiellini è a disposizione, come Dybala e Bernardeschi. Sono rientri importanti: speriamo di risolverla in 90′, sennò serviranno 120′ e i cambi saranno importanti. Non hanno i novanta nelle gambe, possono essere ricambi ottimi. Bonucci è out, purtroppo Leo ha giocato delle partite, come Empoli e Villarreal, non stando bene. Si è messo a disposizione, è stato bravo ma ha un problema al polpaccio che non riesce a risolvere. Alex Sandro si sentiva il polpaccio ‘strano’, ho preferito non rischiarlo. Domani non è l’ultima della stagione. Zakaria dovrebbe tornare giovedì o dopo la sosta. Poi Chiesa, McKennie e Kaio sono fuori per lungo tempo”. Morata come sta? Giocherà? “Di tre giocano due, Vlahovic gioca, non ho mai detto che gioca Morata. Alvaro sta attraversando un buon periodo: son contento ma non era diventato scarso in sei mesi. Anzi, aveva fatto molto bene ma era sempre stato criticato. Giocava in una posizione che non era la sua: con un centravanti ora gioca meglio, secondo le sue caratteristiche”. Rinuncerebbe, potendo, a tutti gli infortuni o all’inizio stagionale?
    “Se non avessimo passato i primi tre mesi della stagione, non saremmo a questo punto. Ora siamo un gruppo granitico, però non abbiamo fatto niente. Il pericolo è pensare di andare oltre. L’immediato è domani, poi vediamo. Sennò si parla di vittoria Champions o Scudetto… L’equilibrio è quello che ci dà più forza, non servono sbalzi d’umore, andando per aria e scendendo giù. L’equilibrio è importante, poi serve migliorare le prestazioni. Intanto siamo qui, a giocarci i quarti di Champions, un posto in Champions e la finale di Coppa Italia. Una gara come quella di domani è bella da vivere: sarà una gara complicata, ci sarà da difendere, i tifosi dovranno darci una mano, dovranno darla ai ragazzi”. E’ la Juventus che immaginava a inizio stagione? “Sono arrivato che ero fermo da due anni ed abbiamo iniziato con degli errori, me compreso. Ora la squadra ha raggiunto un suo equilibrio: ora siamo a marzo, nel momento decisivo. Ma vale ora come negli altri anni e a marzo dovremo essere diversi rispetto a quello che siamo da settembre a febbraio”. Cosa teme del Villarreal? “Squadra esperta e allenatore molto bravo perché concede poco e niente. Quando sembravano usciti dalla partita, abbiamo commesso un errore e sono rientrati di nuovo. Hanno anche tecnica, dovremo concedere poco, servirà una gara seria da passaggio ai quarti di finale. Durante la partita poi si fanno tanti errori, dovremo farne meno nelle zone dove conta. Servirà solo pensare a un obiettivo: passare il turno. E lì ci saranno tanti spezzoni di altre partite, da interpretare al meglio”. Siete pronti per gestire i momenti della partita al ritorno?
    “Abbiamo rischiato, poi abbiamo avuto diverse occasioni per poter raddoppiare. Nel secondo tempo poi c’è stata una disattenzione difensiva ma il passaggio del turno non sarebbe stato chiuso lì”. E’ la gara più delicata di questa seconda avventura? “Marzo è il momento del divertimento. Da settembre a febbraio devi giocare per divertirti, ora c’è da divertirsi per giocare e vincere. Il pallone è più piccolo e più pesante. E’ divertimento. Per i giocatori è straordinario: l’attesa di giocarsi un posto ai quarti, gli altri obiettivi, ora è bello e divertente. E’ una finale secca, il risultato dell’andata non conta: sappiamo le difficoltà e rispettiamo l’avversario, dimostra la forza dentro di noi”. Dove può essere più pericoloso Morata domani? “In attacco! Stiamo tutti bene, siamo pronti, poi serve anche fortuna”. E’ la partita più importante della stagione? “Lo è della Champions. Se vinciamo andiamo ai quarti, poi il resto è un’altra storia. La Champions è una cosa, domani è la gara più importante della Champions. E’ una partita vera, contro una squadra con grandi qualità, lavorano tanto come squadra”. Pellegrini è pronto per giocare queste partite? “Mi aspetto ancora margini di miglioramento, è del ’99 che ha giocato poche gare e sta trovando spazio alla Juventus. Sta acquistando sicurezza ed è una cosa”. Il PSG è stato fischiato dopo esser stato eliminato dal Real Madrid. Ha paura di veder giudicata la sua stagione per soli 90′? “Servirà un grande prestazione, indipendentemente da come andrà. Il pubblico applaudirà i ragazzi. La partita del Real Madrid contro il PSG insegna una cosa. Gli è scappata di mano in un attimo, quando giochi queste gare piò succedere. Avere il controllo in quei momenti è molto importante. Serve serenità per reagire a quello che succede”.

  • Juventus, Allegri: “È un momento decisivo della stagione”

    Juventus, Allegri: “È un momento decisivo della stagione”

    Massimiliano Allegri presenta Sampdoria-Juventus, gara valida per la ventinovesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero: In che momento arriva questa sfida? “Arriva in un momento decisivo della stagione, siamo verso la fine anche se mancano ancora due mesi. Di fronte abbiamo una settimana intensa prima della sosta, speriamo sia divertente e piacevole. Domani c’è la Samp che nelle due in casa con Giampaolo ha fatto bene con due vittorie, sei gol fatti senza subirne, ci sarà una squadra che aggredirà da subito in uno stadio quasi pieno e dobbiamo essere pronti come approccio. Abbiamo bisogno entrambe di punti, servirà farsi trovare pronti”. Tridente ipotesi concreta? “Devo decidere perché qualcuno ha bisogno di riposare. Sta mattina quando segnavo i convocati dicevo “Ma siamo troppi oggi”. Cuadrado è a posto, De Sciglio e Alex Sandro sono rientrati. Domenica Chiellini se tutto va bene sarà con la squadra e speriamo di averlo per mercoledì, Bernardeschi rientrerà. Quando sta per arrivare la Champions è come il miele, arrivano tutti”. Danilo riposa? Come stanno De Sciglio e Alex Sandro? “No Danilo domani giocherà, tra l’altro se non sbaglio dovrebbe fare 100 presenze con la Juventus. De Sciglio si è messo a disposizione dopo questo problema al ginocchio e ora sta meglio, Alex Sandro sta bene ma non ho ancora deciso”. Il terzo posto può essere un obiettivo?
    “L’obiettivo nostro è entrare tra le prime quattro, poi terzo o quarto cambia poco. Lavoriamo per questo, bisogna continuare perché è ancora lunga, ci sono tanti punti e veniamo da tante partite. Domani serve una partita pesante dove bisogna uscire con un risultato positivo per continuare la striscia positiva e soprattutto consolidare il quarto posto”. Come ha visto Dybala? “Paulo meglio, anche lui come Bonucci potrebbe tornare disponibile per la Champions. Però adesso dobbiamo pensare alla Sampdoria, poi domenica quando ci ritroveremo valuteremo. Tanto poi abbiamo due giorni prima della partita di mercoledì”. Mentalmente come si affronta una partita come quella di domani?
    “Vincere a Genova è sempre complicato, col Genoa e con la Samp. L’ambiente, i tifosi… la Samp in casa è un’altra squadra e lo dimostrano i risultati. Ci dobbiamo aspettare una partita complicata, dobbiamo restare in partita. Serve essere bravi e soprattutto avere il carattere, la voglia e l’orgoglio di portare a casa la partita”. Si aspettava questa tenuta mentale di Vlahovic? Può riposare a breve? “Sono contento, non era semplice arrivare alla Juventus e giocare ogni tre giorni dove carichi fisici ma soprattutto mentali sono diversi visto che devi vincere ogni partita. Quando giochi per vincere ogni palla può farti vincere o perdere, questo fa la differenza. Sta lavorando bene, deve migliorare come tutti. Ci ho parlato anche ieri, gli ho detto che deve essere più pulito nel gioco per sprecare meno energie fisiche, fare meno lotta e alzare il suo livello di qualità tecnica che ne ha già tanta ma gli serve un po’ di tempo. Poi è un ragazzo di cuore. C’è un buono spirito in generale, siccome però il calcio si gioca su un filo… Come successo l’altra sera fra Real Madrid e PSG, quando tutto sembrava liscio poi c’è stato l’imprevisto. Bisogna essere bravi a gestire l’imprevisto, altrimenti poi scivoli e ti fai male. In questo momento non abbiamo fatto niente, i conti speriamo di farli il 28 maggio altrimenti li faremo una settimana prima. Sul riposo devo decidere domani”. Percepisce nervosismo nelle avversarie con tutte queste polemiche sugli arbitri? “No non percepisco anche perché per farlo bisogna stare all’interno di un ambiente. Io posso dire che la Juve deve chiacchierare poco e fare tanto. Quelle davanti resteranno davanti perché hanno talmente tanto vantaggio che noi non possiamo arrivarci. Noi dobbiamo pensare al quarto posto, all’ottavo di Champions. Dobbiamo recuperare energie e se non succede niente quelli recuperabili li avremo tutti a disposizione dopo la sosta per il rush finale”. In che momento psicologico è Dybala? Un commento a quanto detto da Tardelli su Dybala umiliato, dove si sta sbagliando? “Dare dei giudizi su quello che dice uno o un altro non è mia competenza. Dire che ha bisogno di… Paulo è un uomo di 29 anni, un professionista che è in una situazione in cui deve discutere il contratto e non ha bisogno di nessuno. Si gioca, si va in campo e si fa quello che si deve fare. Lo vedo sereno e tranquillo. Dire che ha bisogno di qualcuno è un’offesa anche verso di lui. Ora deve pensare a recuperare, si sta impegnando molto. Io ho bisogno di Paulo, la squadra ha bisogno di lui, è un giocatore tecnico, ci dà qualità. Per la fine ho bisogno di tutti, speriamo di recuperarlo per mercoledì”. Cuadrado può giocare dall’inizio? “O gioca Cuadrado o gioca Aké”.

  • Juventus, Allegri: “Dobbiamo andare avanti così. Vlahovic è tranquillo”

    Massimiliano Allegri presenta Fiorentina-Juventus, gara valida per l’andata della semifinale di Coppa Italia, in programma domani alle 21 allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Ecco la conferenza stampa dell’allenatore bianconero: Ha qualche idea differente per la gara di domani? “Idee no, vediamo chi ho a disposizione, abbiamo qualche ragazzo pronto a giocare. Qualcuno partirà dall’inizio, qualcuno magari entrerà. È un bel test per noi, una bella partita e a Firenze è sempre bello giocare. Si gioca su due partite e domani è importante fare gol visto che conta ancora il gol in trasferta”. Preoccupato per gli infortuni? “No non sono preoccupato, son tanti infortuni traumatici e abbiamo giocato molte partite. Giovedì Dybala e Bernardeschi sono a disposizione per la gara di domenica, Rugani va molto bene e valuteremo, Alex Sandro un’altra decina di giorni. Zak speriamo di averlo a disposizione per il Villarreal, Chiellini è ancora fuori, gli altri sono quelli di lunga degenza”. Come reagirà Vlahovic? “Credo nell’intelligenza e nella cultura dei tifosi fiorentini, domani dovrà essere una bella partita di calcio, una serata di sport. Vlahovic sarà sempre riconoscente a tutti a Firenze, società e ambiente, che l’ha cresciuto e gli ha permesso di arrivare alla Juventus. Le preoccupazioni in questo momento dovrebbero essere altre come guerra e altri problemi nel mondo, Fiorentina-Juventus deve essere una bella partita di calcio. La Fiorentina è una squadra ben allenata da un allenatore che ha dato un gioco aggressivo e divertente, con buoni giocatori, troverà di fronte una squadra come la Juve che vuole arrivare in finale. Credo che sarà una bella serata di sport”. Chiederà a qualcuno di stringere i denti tipo Bonucci e De Sciglio?
    “De Sciglio sì, Bonucci sono due giorni che è a completo riposo. Sabato ha giocato una buona partita, rientrava dopo tanto tempo. Aveva giocato a Bergamo uscendo malconcio, ha stretto i denti a Empoli. Bisogna che lo faccia riposare per forza. Abbiamo il rientro di De Sciglio, Danilo, De Ligt, Cuadrado, Stramaccioni sarà aggregato a noi che è un ragazzo del settore giovanile. Abbiamo un po’ di giocatori”. Un commento al momento di Kean? Può giocare domani?
    “Sono contento della prestazione che ha fatto, ha fatto gol, ha sempre occasioni e in generale ha fatto una buona partita. Dovrò valutare, uno fra Kean, Vlahovic e Morata sta fuori”. Vlahovic può partire fuori? Miretti domani ha più chance degli altri giovani? “Devo ancora decidere, ha giocato tante partite. Miretti è un buon giocatore, si è confrontato in campi difficili con l’Under 23. Sono cresciuti molto lui e gli altri, ci sono tanti giocatori giovani bravi. Uno fra MIretti, Aké e Soulé credo che giocherà, qualcuno magari entrerà a partita in corso. Però bisogna farli crescere, sonno bravi ma devono acquisire esperienza”. Come è cambiata la Fiorentina senza Vlahovic? “Non ha caratteristiche diverse, sono due centravanti fisici che attaccano la profondità e giocano in funzione del gol. Poi la Fiorentina ha cambiato poco a livello di gioco, gioca con intensità alta e crea diversi pericoli. Farà una partita attenta sarà una gara con grande dispendio di energie fisiche. La semifinale avrà un ritmo alto, servirà mettersi al pari loro”. C’è stato un problema di preparazione fisica? “Nell’arco di una stagione ci sono sempre gli infortuni muscolari, bisogna accettare quello che succede. Quest’anno ci sono stati tanti infortuni traumatici, stiamo lavorando per recuperare gli infortunati e lo stiamo facendo nei migliori dei modi con lo staff medico che sta lavorando molto bene. Bisogna arrivare alla sosta nel migliore dei modi per poi potersi giocare aprile e maggio nel migliore dei modi quando recupereremo tutti”. Morata e Kean possono giocare assieme? “In questo momento qui la squadra è più in fiducia, è già serena. Hanno caratteristiche diverse, Vlahovic con Morata e Kean si sposa bene, poi ci sono delle partite in cui Vlahovic riposerà e giocheranno loro due. Bisogna andare avanti con questa linea con due giocatori davanti”. Vlahovic in panchina per essere tutelato? “Lui è sereno e tranquillo, poi è normale è un ragazzo di 22 anni che torna in un ambiente dove è cresciuto e gli ha dato la possibilità di andare alla Juventus. Normale ci sia emozione, per lui sarà comunque una partita particolare, però è sereno e così deve rimanere. Altrimenti non giocherebbe mai più contro la Fiorentina, son passaggi da fare per la maturazione del ragazzo”. Pesa più l’assenza di Dybala o di Chiesa nella sua idea di gioco?
    “Averli tutti a disposizione sarebbe stato meglio perché con tante partite avrei potuto scegliere. Paulo ora si è fermato ma aveva giocato tre partita di fila, prima dell’altro infortunio cinque. Avrei potuto farlo riposare di più con più giocatori a disposizione. Bernardeschi ora sta rientrando ma vale uguale per lui che aveva fatto bene e sarà importante, ha avuto un problema pubalgico che ora gli sta passando. Lo stesso Rugani. Più energie mentali fresche abbiamo e meglio è. Bisogna fare uno sforzo da qui al 20 marzo per poi ritornare dopo la sosta con tutti in condizione per giocarci la possibilità di entrare nelle prime quattro. Avremo la Coppa Italia, il ritorno e domani conta tenere aperto il passaggio. E poi vedremo se saremo bravi a passare col Villarreal”. Cosa ha dato alla squadra Vlahovic?
    “La serenità di avere un giocatore che permette in qualche modo di trovare il gol. Poi nei mesi precedenti la squadra aveva lavorato bene e messo le basi. Ora bisogna migliorare un’altra cosa, abbiamo preso dei gol molto evitabili e vuol dire che dopo aver segnato e sembra tutto fatto ci rilassiamo un po’. Nelle ultime abbiamo dormito sui gol, bisogna riattivare l’attenzione, perché quando perdiamo la paura diventiamo pericolosi, non percepire il pericolo diventa un problema. Potevamo prendere gol ma non in quelle situazioni. Da qui alla fine del campionato prendere pochi gol vuol dire arrivare fra le prime quattro”.

  • Juventus, Allegri: “Lo scudetto è intorno agli 85 punti”

    Massimiliano Allegri presenta Empoli-Juventus, in conferenza stampa ecco le parole dell’allenatore bianconero: Come va affrontata la partita di domani? “Fare il punto della situazione… Aspettiamo un attimo che devo fare l’allenamento e vedere chi è ancora in piedi. Però dai ne abbiamo in abbondanza, poi ci sono due tre giocatori dell’Under 23 che sono pronti a giocare. Dobbiamo sapere che domani bisogna vincere, all’andata abbiamo perso ed è una squadra difficile da battere. Bisogna fare una partita pesante e quindi bisogna ricaricare bene le batterie non tanto a livello fisico ma a livello mentale”. Senza McKennie chi riposa fra Rabiot e Locatelli? “Oggi valuterò la situazione, anche nella linea difensiva chi sta bene. Bonucci ha giocato un tempo e non era in previsione. Gli altri più o meno stanno bene. Per McKennie dispiace, stava bene ed è l’unico giocatore con caratteristiche diverse a centrocampo. Sono molto dispiaciuto per Kaio Jorge che è un ragazzo giovane che ha subito un bruttissimo infortunio e lo aspettiamo come Chiesa. Bernardeschi vediamo la prossima settimana ma sta procedendo bene, Dybala potrebbe essere a disposizione per la Fiorentina, Rugani vediamo, Chiellini non sarà a disposizione per tutta la prossima settimana, Alex Sandro ha preso un colpo e domani non ci sarà”. Vlahovic domani può rifiatare? Kean gioca?
    “Domani potrebbe esserci spazio per Kean, se gioca lui uno fra Vlahovic e Morata riposerà”. Percorso di crescita di Aké e Soulé come procede? “Sono due giocatori che occupano la zona destra del campo: uno più lineare come Aké molto bravo nell’uno contro uno, l’altro più tecnico, più un giocatore che rifinisce l’azione”. Teme una stagione senza trofei? “Questo lo vediamo alla fine, intanto siamo lì a lottare su tutti i fronti e non è poco. Quando a marzo la squadra arriva a giocare per gli obiettivi: uno dei primi quattro posti, il primo è impossibile, poi c’è la Coppa Italia con una bella semifinale e la Champions da giocare con la gara di ritorno che non è assolutamente semplice. Per ora si sta viaggiando bene, poi vediamo cosa portiamo a casa. Non è semplice vincere tutti gli anni, stiamo facendo partite migliori in questo momento e bisogna migliorare in certe situazioni, nella gestione come la chiamo io. Bisogna fare meglio il possesso, l’altro giorno abbiamo avuto buone situazioni di gestione e controllo della palla dove siamo stati frettolosi nel fare giocate e riconsegnarla a loro. In quei momenti lì quando stai vincendo devi avere più controllo. Poi ci sono anche gli avversari che sono di ottimo livello, poi è sempre un ottavo di finale”. La quota quarto posto qual è?
    “Siccome siamo in lotta non dico né la quota scudetto né quella del quarto posto. Anzi, vi dico la quota scudetto perché noi siamo fuori: quest’anno bastano 85 punti per vincere il campionato. Per i tre che sono davanti… Noi a 85 non possiamo arrivare, secondo me è così”. Perché la Juve continua a segnare così poco? “A saperlo risolveremmo velocemente. Anche l’altra sera la squadra ha sbagliato alcune scelte di passaggio, ci sono state situazioni favorevoli dentro l’area che abbiamo sfruttato poco. Va migliorata questa situazione perché poi subisci un gol e metti a rischio partita e qualificazione. Se avessimo segnato un gol in più nel primo tempo, ne abbiamo avute di situazioni. In quelle bisogna essere più lucidi, al contrario gli altri non sbagliano. Però la squadra ha fatto una buona prestazione”. Come pensa di portare più riferimenti a Vlahovic? “In Spagna la partita è stata diversa. Loro giocavano con la difesa alta e ti invogliavano a giocare sulla profondità che poi è il suo gioco. Poi ci sono partite in cui tocchi la palla di più o di meno. L’importante è che il centravanti faccia gol come sta facendo, sono contento del debutto in Champions come sono contento di tutta la squadra”. Miretti in pianta stabile in prima squadra? “Con noi si allenano Moretti, Soulé e Aké. L’ultimo in pianta stabile da tempo, gli altri due alternavano d è normale che con questi infortuni si allenino di più con noi”. Ha rivisto la partita d’andata? “La squadra fece buoni primi 20 minuti, abbiamo avuto diverse situazioni favorevoli e poi abbiamo preso gol e ci siamo disuniti. Poi abbiamo avuto altre occasioni nel secondo tempo ma non siamo riusciti a ribaltare la gara e a segnare in casa. Hanno tre giocatori davanti, sono difficili da affrontare, non hanno problemi di classifica e sono spensierati. Per noi è una di quelle partite da vincere”. Il sistema di gioco col Villarreal può essere riproposto? “Un passaggio in avanti molto buono che ha fatto la squadra è che riusciamo ad andare a colpire i punti deboli degli avversari a seconda delle partite. Col Villarreal che non dà tante occasioni siamo riusciti a sfruttare l’ampiezza, con l’Empoli sarà una partita totalmente diversa”. Solo questione di lucidità o anche atteggiamento conservativo non riuscire a fare gol? “No, bisogna essere più lucidi e capire il momento quando c’è da uccidere l’avversario. Nel momento in cui la squadra stava facendo bene abbiamo preso gol perché siamo stati leggeri. Abbiamo perso due tre palle in uscita, soprattutto in Europa, in un ottavo di Champions, non devi dare la possibilità agli avversari di rientrare in partita e noi l’abbiamo data”. Kean ha deluso le aspettative? Cosa gli chiederà?
    “Kean domani se giocherà dovrà fare una buona partita e mettersi a disposizione della squadra. Poi è un giocatore che comunque quando gioca ha sempre occasioni per fare gol, su questo sono molto sereno”.

  • Juventus, Allegri: “È una partita difficile”

    Juventus, Allegri: “È una partita difficile”

    Massimiliano Allegri presenta Villarreal-Juventus, gara valida per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, in programma domani sera alle 21 all’Estadio de la Cerámica di Vila-real. Ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Si aspetta una gara tattica? “Non è un ottavo scontato, abbiamo 50% di probabilità di passare. Loro vengono da un periodo molto buono come noi, sono esperti, tecnici e fisici e hanno un allenatore molto bravo che non dà vantaggi. Sarà una partita tattica. Dovremo stare attenti ai dettagli e portare l’episodio dalla nostra parte, loro giocano un ottavo di finale in Champions, hanno vinto l’Europa League e ci sarà molto caldo nello stadio perché i tifosi li spingeranno. Bisogna fare una partita ordinata e di pazienza, il nostro obiettivo è passare il turno ma il turno non lo passiamo domani. A meno che non vinciamo tre o quattro a zero”. Potreste avere meno difficoltà offensive domani? “Non sono d’accordo su quello che ha fatto la Juve con il Torino, con l’Atalanta. Col Torino è stata una gara combattuta, ci sono questa gare con poche occasioni, la Juve ha fatto una buona partita. In 20 giorni siamo passati da arrivare forse quarti a vincere lo scudetto, ci vuole equilibrio. Sono arrivati giocatori importanti ma Vlahovic domani debutta in Champions, non può avere tutte le responsabilità. Nella storia di tutti quelli che arrivano dal alti livelli, ci vuole un bagaglio d’esperienza. Va supportato e io lo devo proteggere come ho fatto con altri giocatori, è normale che sia così. Quando avrà giocato 60-70 partite in Champions sarà un altro giocatore, è una questione di pressione, psicologica e non solo tecnica. L’altro giorno si è ritrovato una prima pagina, del Corriere dello Sport forse, dove si diceva che non aveva fatto gol ed era la prima volta che gli capitava. L’anno prossimo siamo d’accordo che la Juve ai nastri di partenza avrà più possibilità di vincere il campionato, ma non si può avere tutto subito. Poi ovvio che noi giochiamo per vincere in Champions, l’ambizione c’è non è che giochiamo per essere eliminati. Poi se le coincidenze arrivano magari arriviamo in fondo. E in Coppa Italia e in campionato uguale, bisogna essere più equilibrati. Capisco che il vostro lavoro è fatto per dare un giudizio, poi dopo tre giorni scrivete l’opposto perché magari la squadra vince. Io sono l’allenatore e devo dare equilibrio e stabilità che è la cosa che porta in fondo”. Come cambia il vostro approccio senza il gol che vale doppio? “Non lo so nemmeno io. Ci sono i pro e contro, è sempre da che punto di vista lo vedi. Domani dobbiamo cercare di fare una bella prestazione e soprattutto fare risultato. Poi dopo passare i venti giorni in cui abbiamo altre gare e ottenere il passaggio del turno nella gara di ritorno”. Le condizioni di Bonucci e Rabiot? “Bonucci ha fatto oggi il primo allenamento con la squadra, sono contento perché non ha avuto dolore e averlo domani a disposizione è già un successo nel caso in cui ci fosse bisogno. Sarà sicuramente pronto per l’Empoli. Pellegrini rientra dopo la botta, Rabiot ha preso un colpo, è a disposizione”. La posizione di Cuadrado domani senza Dybala? “Ci manca Dybala che stava facendo buone prestazioni e crescendo di condizione, è una mancanza importante. Domani giocano sicuramente Morata e Vlahovic davanti, ho dubbi a centrocampo, dietro meno. Vediamo domani mattina”. Come sta Bernardeschi? Può giocare Arthur domani? “Bernardeschi non sta bene di sicuro, sta procedendo, ora è asintomatico e domani dovrebbe cominciare a correre. Di Arthur sono molto contento, devo valutare di far giocare tra fra lui, Locatelli, Zak, McKennie e Rabiot”. Come è cambiata la consapevolezza della squadra in Champions? “Sono sereno perché la squadra è cresciuta a livello mentale, come ha detto Alvaro sulla partita col Torino: nei primi tre mesi, quella partita l’avremmo persa perché la gestione dell’imprevisto non saremmo riusciti a farla. Domani è una gara bella da giocare, voglio vedere la squadra giocare bene con la palla e difendere bene senza palla. Bisogna stare molto attenti perché il Villarreal non concede spazi, non dà vantaggi. Direi che ho attesa nel vedere giocare la squadra. Tutto l’ambiente è cambiato, c’è più consapevolezza nell’affrontare la Champions, sono 8 anni che comunque la squadra passa il primo turno e questo è un risultato importante. Dico sempre che la squadra deve passare il girone, altrimenti non la vinci. Una volta che sei qui devi essere bravo e fortunato. Domani è difficile, a differenza di quello che sento dire il Villarreal non è inferiore a noi: sono allenati bene, sono un’ottima squadra con esperienza europea. Bisogna giocare da squadra perché così difficilmente perdiamo”. Un pareggio sarebbe un buon risultato domani? “Il risultato positivo è buono, sia pareggio che vittoria. Con il gol che non vale più in trasferta cambia, prima giocavi per far gol e potevi perdere. Prima potevi perderne una e vincere una ed eri passato, ora è diverso”. McKennie è un’opzione nel tridente d’attacco? “McKennie è un centrocampista offensivo a tutto campo, è bravo negli inserimenti e ha gol nelle gambe quindi come caratteristiche è diverso da quelli che abbiamo”.

  • Juventus, Allegri: “Dopo la Supercoppa, dobbiamo ripartire”

    Juventus, Allegri: “Dopo la Supercoppa, dobbiamo ripartire”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Udinese, in conferenza stampa la gara valida per la ventiduesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14, in diretta. Che reazione vuole vedere domani? “Non è una questione di reazione, il campionato è un percorso coltamente diverso. Domani affrontiamo una squadra fisica che difende bene, servirà molta pazienza. Dobbiamo essere molto tecnici e dobbiamo cercare di vincere per invertire la rotta contro le squadre piccole”. Ci saranno cambi domani? Può giocare Kaio Jorge? “Ci saranno sicuramente die cambiamenti domani. Stiamo tutti abbastanza bene tranne Danilo che non è ancora a dissezione e Bonucci che ieri ha avuto un risentimento e lo ritroveremo dopo la sosta”. Conferma Arthur come ha confermato Morata? “L’ho già detto, la rosa della Juventus è questa e con questi giocatori dobbiamo arrivare nel migliore dei modi alla fine della stagione. Stiamo crescendo come squadra, stiamo lavorando col massimo impegno per ottenere il massimo dei risultati e dobbiamo solamente rimanere sereni”. Il gap con l’inter qual è dopo la partita? “Ho detto che l’Inter è la più forte del campionato, stanno continuando quanto fatto. Poi una partita secca è una storia a sé, noi dobbiamo essere bravi nelle piccole partite. Mancano gli spazi, c’è meno attenzione e dobbiamo essere molto bravi. Credo che la squadra sta mettendo il massimo dell’impegno per ottenere risultati. La Juve era nettamente sfavorita, qualcuno aveva previsto anche una goleada. La squadra si è comportata bene, dovevamo fare meglio quando eravamo in vantaggio che era il momento decisivo della partita e abbiamo avuto situazioni importanti, per costruire negli ultimi 30 metri. Ma la squadra ha fatto bene contro un’ottima Inter. Dispiace perdere al 120° ma il gol non cambia il giudizio della squadra sulla prestazione”. Su Dybala si può costruire un progetto futuro? “Le valutazioni dei contratti sono della società, non sono cose che mi riguardano. Dybala io l’ho cresciuto, era un bambino quando è arrivato dal Palermo ora è cresciuto ed è un giocatore straordinario. Nella prima parte l’abbiamo avuto di meno, mi aspetto molto in questa seconda parte di stagione in fase realizzativa e di interpretazione della partita, il valore del giocatore non si discute. Lui è un grande giocatore”. Pellegrini può giocare? “Domani potrebbe giocare dall’inizio, rientra Cuadrado. Abbiamo anche De Sciglio e Alex Sandro che a parte quell’ingenuità ha fatto una grande partita. Ritornato ai suoi livelli sotto l’aspetto difensivo quindi sono contento, l’errore nel calcio può capitare”. Szczesny e Kulusevski giocano? “Rientra Szczesny, la situazione ora è a posto. Ho il dubbio tra Kulusevski e.Bernardeschi, hanno fatto entrambi una bella partita poi i cambi saranno importanti domani e devo cercare di miscelarli. Su Szczesny sono passati i giorni e quindi ora e a posto”. Un problema tutti questi contratti in scadenza o c’è troppo stupore? “C’è troppo stupore, è una cosa normale. In tutti i lavori funziona così, a fine contratto non è che ti impegni meno per l’azienda. Il calcio è sempre basato sul terreno verde. Bisogna fare e poi si vede, poi possono esserci le decisioni dei giocatori che vogliono cambiare aria. Però finché si gioca si gioca, poi se fai bene trovi un’altra occasione altrimenti no. Questo vale per tutti, l’unica cosa per mettersi dalla parte della forza contrattuale è fare bene. Puoi essere a scadenza o meno, anzi forse se sei a scadenza è meglio perché ti metti in una posizione di forza maggiore. Finché sei dentro devi dare il massimo per forza”. Le schermaglie sul contratto con Dybala possono dare fastidio? McKennie ora è un punto fermo? “Siamo in una situazione in cui momentaneamente siamo fuori dalla Champions, quindi tutti le valutazioni verranno fatte a marzo/aprile. La Juventus programma così e noi dobbiamo pensare a giocare e lavorare, il resto lo vedremo più avanti. McKennie più che punto fermo si muove, a Milano ha fatto 16 km. È cresciuto. Migliorato, tutta la squadra sta crescendo. Non possiamo giocare partite sottoritmo però, dobbiamo avere grande rispetto per l’avversario qualsiasi sia il livello”. Domani ancora Chiellini? Domani 300 panchine con la Juve, qual è la partita più bella che ricorda?
    “Quella di Madrid, è stata una partita meravigliosa. Ce ne sono state altre come Monaco, Londra, ma quella di Madrid è stata veramente bella, avevamo quasi ribaltato il risultato. Chiellini pensavo di trovarlo fra una decina di giorni, invece ho visto che respirava sta mattina. Giocheranno Rugani e De Ligt”. Quali sono le differenze con l’Inter?
    “L’Inter è la squadra più forte del campionato. Poi nelle partite secche viene fuori l’orgoglio della Juve. Perché la Juve non è morta. Fatta una partita d’orgoglio, tecnica, sono contento di quanto fatto dai ragazzi. Poi alla fine l’errore di Alex Sandro non se l’aspettava nessuno. Alla lunga, alla fine dell’ultima giornata, chi vince è perché è la più forte. Campionati vinti da squadre più deboli non l’ho visto”. Soddisfatto di Rabiot? “Ha fatto una buona partita, ha messo in difficoltà Barella, anzi l’ha sovrastato. Lui è un giocatore votato al sacrificio, è stata una bella sorpresa perché si mette a disposizione della squadra”. Prima lei post Napoli, poi Bonucci post Inter: troppo nervosismo? “Io in vent’anni sono stato squalifico due volte. Dopo la partita col Napoli dove ho detto delle cose all’arbitro sbagliando. Leo ha pagato la multa, credo che il caso sia chiuso. Nella partita ci possono stare dei battibecchi, alla Juventus abbiamo sempre tenuto dei comportamenti rispettosi verso gli arbitri. Doveri è stato molto bravo l’altra sera, tra l’altro”.

  • Juventus, Allegri: “Spiace molto per Chiesa. Nonostante le assenze possiamo vincere”

    Massimiliano Allegri presenta Inter-Juventus, gara valida per la Supercoppa italiana, in programma domani sera alle 21 alla stadio “Giuseppe Meazza” di Milano. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero: Chi avrà a disposizione domani? “Devo vedere l’allenamento di oggi. Bonucci ha recuperato, Danilo ancora non si sente sicuro. Forse lo avremo possiamo settimana a completa disposizione o dopo la sosta. Domani gioca Perin in porta, Tek domani arriverà all’ultimo momento: lui è l’ultimo che si è vaccinato e quindi dobbiamo rispettare un protocollo che lo fa arrivare all’ultimo allo stadio. Cosatti non voleva farmi giocare neanche Chiellini… Ieri leggendo la Gazzetta dello Sport, era stonato il giudizio su Rugani che ha fatto una bella partita a Roma. Come al solito vengono attaccate le etichette ai giocatori. Ci tenevo a dirlo perché ha fatto molto bene, lui nei modi di difendere è tra i più bravi e poi come tutti ha i suoi difetti. Vediamo dopo l’allenamento come stanno, Dybala non doveva giocare 86 minuti e vediamo come sta. Domani è una partita a sé, in uno stadio meraviglioso contro la squadra più forte del campionato che arriva in un momento esaltante. Sarà una bellissima partita che non deve intaccare il nostro cammino qualsiasi sia il risultato. Sabato poi arriva l’Udinese, domani dobbiamo giocare con entusiasmo e voglia e intelligenza cercando di portare a casa questa Supercoppa”. Ha parlato con Chiesa? “Ci ho parlato dopo la partita e ieri mattina, dispiace per lui e per il calcio italiano. Son cose che capitano e deve stare sereno. Per ovviare a questa mancanza tutti dobbiamo fare qualcosa in più”. Cambia il mercato con l’infortunio di Chiesa? “La rosa è questa e rimaniamo con questi. Abbiamo tante soluzioni offensive e se c’è necessità alzeremo Cuadrado”. Chi gioca in difesa domani? Sono arrivati i gol dalla difesa… “Meno male che ha segnato De Sciglio l’altra sera. Rientra Alex, Bonucci non è in condizione di giocare dall’inizio. La coppia sarà quella e con noi verrà anche De Winter”. Ha sentito Marotta negli ultimi anni? “Sì l’ho sentito, ho sempre tenuto i rapporti con i vecchi dirigenti. C’è anche un lato umano non solo professionale, io rimango legato affettivamente alle persone. Ci siamo visti a pranzo a Milano ogni tanto, ho rapporti con Galliani che sento due volte a settimana”. Come ha vissuto dalla tribuna la partita? “Dalla tribuna il calcio sembra più lento, poi Landucci deve prepararsi perché sarò squalificato in Coppa Italia. Ho pensato anche di andare in panchina visto che è andata bene…”. Rispetto alle aspettative sul progetto, la partita di domani può cambiare i giudizi? “Il giudizio sulla partita di domani non cambia. Deve regnare l’equilibrio qui alla Juventus, abbiamo diversi giovani in squadra a livello di esperienza. Sono contento della scelta che ho fatto sapendo che ci vorrà un pochino di temo per tornare a essere protagonisti in assoluto. Però è una sfida, torneremo a essere forti quando riusciremo ad avere equilibrio che nessun evento positivo o negativo sposta”. Domani spazio per Kulusevski dal primo minuto? “Con Dejan ho parlato anche ieri. Sta capendo la Juventus, come tutti serve fare un salto di qualità a livello mentale. la determinazione fa cambiare la carriera di un giocatore, è importante che anche lui trovi maturità per giocare certe partite”. L’Inter può aprire un ciclo?
    “Non so se aprirà un ciclo, dovremo essere bravi noi a mettere il bastone fra le ruote. Noi dobbiamo cercare di raggiungere quelle davanti, poi l’anno prossimo vedremo. Dobbiamo essere bravi ad accorciare i tempi per provare a tornare a essere in lotta per lo scudetto”.

  • Juventus, Allegri: “Con la Roma è una partita difficile”

    Massimiliano Allegri presenta Roma-Juventus, gara valida per la ventunesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 allo stadio Olimpico di Roma in conferenza stampa l’allenatore bianconero, presenta questa partita. Che partita si aspetta? “È sempre Roma-Juventus, è una gara difficile perché la Roma ha ottime individualità. Poi Mourinho nei momenti di difficoltà, come adesso dopo la sconfitta di Milano, preparerà una grande partita e si esalta. Questo è un altro scontro diretto, bisogna prepararsi al meglio”. Si aspettava la squalifica? “Ci stava, son cose che capitano non c’è bisogno di dire altro”. Dybala titolare domani? “Valuterò oggi la squadra, ci saranno dei cambi perché qualcuno ha giocato un po’ di più. Veniamo da una settimana di duro lavoro. Avevamo un po’ di fatica nelle gambe l’altra sera che ci ritroveremo più avanti, deciderò dopo l’allenamento”. Chiesa può giocare di nuovo dall’inizio? Domani due centrocampisti più gli esterni? “Dipende oggi molto dalle condizioni di Chiesa, se ha recuiperato. Come sta Dybala, Bernardeschi comunque ha giocato tanto nelle ultime partite, anche se veniamo dal recupero della sosta. Abbiamo fuori Alex Sandro sicuramente, a disposizione tornerà Chiellini, poi Kaio e Pellegrini che non sono in condizione ottimale. Bisogna arrangiarsi, poi avremo la Supercoppa, l’Udinese, la Sampdoria e il Milan. Saranno importanti i cambi, dovrò dividere la partita tra alcuni giocatori. L’importante è avere uno spirito giusto, fare una grande partita per uscire con un risultato positivo da Roma”. Cosa ha funzionato e cosa no col Napoli? “Tutti ci aspettavamo di battere il Napoli per arrivare lì a due punti. Però è uno scontro diretto e siamo rimasti alla stessa distanza, abbiamo fatto cose buone e cose meno buone. Dobbiamo rafforzare le buone e migliorare la qualità nei passaggi, quello va migliorato molto. Stiamo crescendo però, stiamo recuperando tanti giocatori. Danilo da lunedì è completamente recuperato anche se non può giocare tutta la partita, Dybala e Chiesa stanno meglio, Chiellini è rientrato. Sono bei segnali perché abbiamo tante partite. La squadra ha fatto buone cose, abbiamo subito un gol sciocco però il Napoli è forte, ha un bel palleggio e noi dovevamo sfruttare meglio alcune situazioni d’attacco”. Similitudini fra lei e Mourinho? “Io sono venuto qui sapendo che era un anno dove bisognava cominciare a cambiare la squadra per rientrare fra un anno o due a tornare a lottare per lo scudetto. Potevamo fare meglio ma è una questione di crescita della squadra, giocatori che hanno meno esperienza nel vincere è normale che le paghino. La Roma è dietro di noi di tre punti, il campionato italiano non è facile e Mourinho sta facendo bene. Noi dobbiamo migliorare nella fase realizzativa, nella gestione della palla. Tutti vorremmo vincere e lottare per lo scudetto, ma ci sono momenti in cui devi costruire e tornare nel giro di uno, due anni a lottare per lo scudetto”. Come sta Arthur?
    “Arthur è rientrato, è in una buona condizione. È un giocatore che se non ha 90 minuti nelle gambe resta un cambio importante”. Ci sono problemi irrisolvibili in questa squadra? “Non ha problemi irrisolvibili, stiamo lavorando per migliorare la qualità del gioco e la fase realizzativa. Su questo dobbiamo lavorare per arrivare in fondo, per entrare nelle prime quattro che è l’obiettivo della stagione. Poi abbiamo la Champions, la Supercoppa, ancora il campionato. Bisogna arrivare con una crescita importante, capire i momenti della partita che è importante. Più si gioca, più c’è esperienza. Sono sereno. Ho sempre detto che a parte l’Inter, le altre squadre si giocano tutto per gli altri tre posti. Vediamo dopo tutti questi scontri diretti dove s’arriva”. Un commento alle parole di Khedira? “Ogni giocatore ha la sua caratteristica, la Juve ha cambiato molto. Oggi i sono giocatori con meno esperienza e caratteristiche completamente diverse da quelli di prima. Bisogna lavorare su questi e farli migliorare. I giocatori non sono macchine, sono completamente diversi fra loro. per questo ci sono i cicli”. Cuadrado può non giocare domani perché diffidato?
    “No Cuadrado gioca domani, perché Pellegrini non ha i 90 minuti nelle gambe essendo rientrato da poco. Quindi vi ho dato due terzini, i centrali sono quelli… Fino a lì non potete sbagliare”.

  • Juventus, Allegri squalificato non ci sarà contro la Roma

    Juventus, Allegri squalificato non ci sarà contro la Roma

    Il giudice sportivo della nostra Serie A ha squalificato per una giornata il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri “per avere, al termine della gara, mentre abbandonava l’impianto di giuoco, indirizzato a voce alta espressioni gravemente offensive nei confronti del Direttore di gara; infrazione rilevata anche dal collaboratore della Procura federale”. L’allenatore bianconero non sarà quindi in panchina nella gara di domani contro la Roma

  • Juventus, Allegri: “Stiamo facendo bene e dobbiamo dare continuità”

    Juventus, Allegri: “Stiamo facendo bene e dobbiamo dare continuità”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Napoli, gara valida per la ventesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco la conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Come ha ritrovato la squadra? “La squadra ha lavorato bene, ne avevamo bisogno. Abbiamo lavorato poco a parte l’ultima settimana. Bonucci fuori domani e domenica di sicuro, vediamo per la Supercoppa; Danilo la prossima settimana sarà a disposizione, Pellegrini e Kaio hanno avuto un attacco influenzale e hanno lavorato da soli, non ci saranno domani; abbiamo recuperato Chiesa e Dybala. Ramsey è tornato oggi dopo il permesso per lavorare in maniera differenziata in Inghilterra, comunque è un giocatore in uscita. Arthur aspettiamo oggi l’esito del tampone se è negativo”. Morata come sta? “Morata non parte. È un giocatore che l’anno scorso ha fatto 21 gol, quest’anno è già a 7. È un giocatore di rendimento, il problema di Alvaro è che nel calcio ci sono le etichette. Ha numeri da giocatore importante ma è visto come uno a cui manca qualcosa. Io ci ho parlato e gli ho detto che da qua non si muove perché per trovare uno alla sua altezza serve prendere i migliori 4 o 5 attaccanti. Alvaro rimane con grande entusiasmo, chiuso il discorso”. Come stanno Chiesa e Dybala? Che dubbi ha di formazione? “I difensori sono due, di terzini ne ho tre. Cuadrado è pure diffidato ma abbiamo tre partite una dopo l’altra. Chiesa sta molto bene, devo fare una scelta tra chi far giocare davanti. Chiesa e Dybala, essendo tornati entrambi da un infortunio lungo, potrebbero alternarsi per abituarli al ritmo partita. O gioca uno o gioca l’altro. Avendo fuori Ramsey e Arthur, Locatelli giocherà di nuovo centralmente e tra McKennie, Rabiot e Bentancur ne giocheranno due”. Con quale spirito affronta il nuovo anno?
    “Abbiamo lavorato sul piano fisico e su quello tecnico. Abbiamo lavorato molto, ci servivano questi giorni. Da domani saremo pronti per affrontare le sei partite di gennaio che saranno molto importanti per la stagione. Abbiamo con la Samp una partita di Coppa Italia, poi la Supercoppa e quattro partite di campionato molto complicate”. Questa è la prima volta che affronta situazioni come quelle di questo periodo a livello di contagi… “Ci sono gli organi di competenza che devono decidere. Noi possiamo solo allenarci e giocare con quelli che abbiamo. Questo è uno stato di emergenza e bisogna trovare le soluzioni, nel bene o nel male”. Arthur resta come Morata? “Al 99% la rosa rimane questa”. Sarebbe stato meglio rinviare? “Noi ci siamo preparati per giocarla e la giocheremo. Per noi è importante, dobbiamo pensare solo alla partita contro una squadra che ha cinque punti in più di noi e gioca bene. Le altre dinamiche non sono di mia competenza. Noi dobbiamo solo prepararci: allenamento stamattina, poi rifinitura. Sarà una partita difficile, il Napoli in emergenza a San Siro aveva già vinto contro il Milan. La mia opinione personale non conta niente, dico che bisogna rispettare i ruoli, chi comanda deve prendersi le responsabilità e decide. Non so quali siano alla lettera i decreti, ma so solo che se ci dicono che domani si gioca, noi dobbiamo prepararci e presentarci”. Potete ancora sognare lo scudetto? “L’Inter è la squadra nettamente favorita per vincere lo scudetto. Non me ne voglia Simone (Inzaghi n.d.r.), ma può perderlo solo lei lo scudetto. Noi dobbiamo fare un passetto alla volta e poi vediamo. Cerchiamo di vincere la prima partita dell’anno e dare un altro colpetto alla classifica”. Non potrebbe essere necessario un rinforzo in attacco? “I gol mancano dai centrocampisti, sulle palle inattive. L’attacco ha fatto il suo, abbiamo due acquisti come Dybala e Chiesa che ci daranno una grossa mano e faranno quattro mesi importanti. Gli acquisti a gennaio incidono poco, dobbiamo migliorare quello che abbiamo. Per raggiungere gli obiettivi bisogna viaggiare a una velocità di crociera che a noi è mancata, bisogna cercare di tenere sempre il motore acceso”.