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  • Juventus, Allegri: “Non è una partita facile quella di domani, rimaniamo concentrati”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Cagliari, gara valida per la diciannovesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni: Ha chiesto qualcosa in particolare alla squadra? “È delicata perché ci sono le vacanze, son tutti dietro ai regali e alle valigie per partire. Invece quello che conta è la partita di domani, il Cagliari come valori tecnici non merita la classifica che ha. Gli attaccanti ad esempio son giocatori tra i migliori nelle squadre dal decimo posto in giù. Se crediamo che domani sia una partita facile sbagliamo. Bisogna fare una partita di grande attenzione, non possiamo permetterci un altro passo falso in casa”. Un punto sugli indisponibili? De Sciglio e Bentancur dall’inizio? “Quelli che siamo andati a Bologna, ci trasferiamo qui allo stadio. De Sciglio e Bentancur stanno bene. Abbiamo anche Cuadrado diffidato e domattina valuterò lui e sul centrocampo. Comunque Locatelli ha giocato tante partite, Arthur è rientrato e dovrò trovare tre centrocampisti che partono dall’inizio e tre che chiudano la partita. Dobbiamo trovare ritmi alti e i cambi diventeranno importanti”. Riesce a fare previsioni sulla Juve come le fece sull’Inter? “Non ci voleva un campione del mondo a prendere l’Inter favorita. Intanto cerchiamo di vincere domani, poi ci prepareremo per gennaio, febbraio. Il 28 febbraio si potrà dire se siamo in lotta per le prime quattro oppure se siamo distaccati. In questi due mesi credo che abbiamo tanto da fare, ci giochiamo la stagione e quella parte di stagione passa dalla partita di domani. A Bologna abbiamo rimediato al mezzo passo falso di Venezia. Stiamo meglio fisicamente, domani serve un’altra partita da squadra. Con coraggio, migliorando tecnicamente”. Le dichiarazioni di Raiola su De Ligt sull’essere pronto per un altro passo?
    “Il passo è quello di domani di fare gol!”. C’è ottimismo dopo la Juve di Bologna? “Quello c’è sempre, diciamo che in questo momento abbiamo questa classifica perché ci mancano i punti di quelle famose cinque partite. Ora dobbiamo migliorare sotto l’aspetto realizzativo. A Bologna non era semplice, di quello che è stato fatto sono contento ma ora bisogna pensare al Cagliari. Viene da due sconfitte brutte ma il valore non è quello. Bilancio? Vediamo domani dopo la partita se riusciamo ad arrivare a 34 punti. Siamo indietro ma non possiamo fare altro se non cercare di vincere più partite possibile”. Come vede De Ligt? “Non ho sentito l’intervista. Io posso solo dire che lui sta crescendo, a Bologna ha fatto due interventi da grande difensore. Può crescere ancora come tutti i giocatori. Del mercato chi vivrà vedrà”. Kulusevski può giocare bene? Dybala come sta? “Kulusevski è entrato bene a Bologna. Dybala stamattina non ha lavorato con la squadra, non ha senso correre rischi e rifermarsi. Dybala, Danilo, soprattutto Chiesa e Chiellini saranno con la squadra dal 30. Danilo è quello più indietro, ma gli altri ci saranno sicuramente. Poi vedremo Ramsey che è ancora fuori”. Queste difficoltà in casa passano anche dal poco tifo? “Direi di no. Li abbiamo sentiti, sono stati vicini nei momenti di difficoltà. Serve una prestazione così che la gente allo stadio si diverta. C’è bisogno di loro domani perché è importante perché è prima delle vacanze e per il campionato”. Come si può migliorare col mercato o senza?
    “Con i se del mercato non si va da nessuna parte. Arrivabene ha detto delle cose, io ho detto che con questi bisogna arrivare a giugno e migliorare. Bisogna lavorare, abbiamo cinque mesi per farlo. Dobbiamo essere concentrati e stare sereni”. Il mancano rinnovo di Dybala la preoccupa? “So solo che c’era un incontro l’altro giorno col procuratore, poi con la società non ho parlato non so gli sviluppi. Su Paulo c’è stata un’investitura, è un contratto importante penso siano cose normali”. Se domani sera la classifica restasse così sarebbe soddisfatto? “Sarebbe bello”. Come si trova in questo nuovo lavoro che non è di rifinitura ma di costruzione? “Mi trovo bene perché è divertente, sono ritornato un po’ più giovane e mi fa bene. Non è questione di ricostruire, ho giocatori completamenti diversi rispetto allo scorso ciclo. Questa cosa l’ho fatta al Milan quando hanno smesso i vecchierelli, bisogna lavorare. Settimana scorsa l’abbiamo fatto bene, magari piano piano ne usciremo fuori e miglioreremo. Negli allenamenti già si vede più fiducia nel fare gol”. Soddisfatto del rendimento di Kean? Domani gioca? “Domani dovrebbe giocare. Sono soddisfatto di come ha giocato la partita a livello caratteriale a Bologna. Si è messo a disposizione dei compagni, ha fatto una buona partita. Sono contento degli altri che hanno giocato, della voglia di migliorare sotto l’aspetto tecnico, tattico, fisico e di recuperare punti in classifica”. Tanti elementi della rosa non hanno un futuro scritto… “In questo momento qui nessuno ha preso decisioni su chi deve rimanere e su chi deve andare via. Bisogna solo lavorare e c’è tempo per sviluppare la prossima annata. Credo che non ci siano problemi sotto quest’aspetto”. Il panettone l’ha mangiato quest’anno… “Io mi porto avanti, a ottobre mangio il panettone e mi porto avanti”:

  • Juventus, Allegri: “Due partite da non sbagliare. Dybala non ci sarà”

    Massimiliano Allegri presenta Bologna-Juventus, gara valida per la diciottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna in conferenza stampa. Come sta la squadra?
    “Faccio i complimenti alle donne che ieri hanno raggiunto un obiettivo importante superando i gironi di Champions. Almeno in Europa ci siamo comportati bene, in campionato noi siamo dietro. La squadra ha avuto una settimana di lavoro, abbiamo lavorato bene. Dybala non sarà a disposizione, Chiesa sta procedendo molto bene così come Danilo ma non ci saranno neanche martedì. Chiellini domani difficilmente giocherà perché ha qualche acciacco. Gli altri abili e arruolabili”. Le condizioni di Dybala quali sono? Cambierà assetto o giocherà Kulusevski al suo posto? “Kulusevski non ha i novanta minuti nelle gambe perché dopo l’operazione ha perso un po’ di peso essendo stato senza mangiare. Si è allenato ma non ha i novanta nelle gambe, averlo in panchina è già importante perché sarà un cambio utile. Dybala non ha niente a livello di risonanza, però col Malmo era affaticato e a Venezia stessa cosa. C’è il rischio e col rischio non si va da nessuna parte soprattutto perché non si è allenato con la squadra, vedremo col Cagliari”. Come fa a spronare la squadra? Serve un ultimatum? “No, è un percorso di crescita che va fatto. Serve migliorare la fase realizzativa. Magari ci sarà una sorpresa più piacevole domani. Dobbiamo ritrovarci in queste due partite. A gennaio abbiamo 4-5 scontri diretti, più la Champions e la Coppa Italia. Dobbiamo recuperare tutti e fare una seconda parte di stagione nel migliore dei modi. Serve lavorare con fiducia. Facciamo fatica a realizzare quanto la squadra crea, cerchiamo di migliorare queste situazioni. Ma bisogna farlo in serenità, le difficoltà vanno affrontate senza farsi prendere dall’allarmismo. Essendo coscienti del ritardo di classifica. Abbiamo 21 partite per sistemarla”. Kean e Morata assieme? Locatelli come sta? “Arthur ha finito la pena, sì. Locatelli ha avuto un paio di giorni così così, vediamo oggi come sta. Devo valutare se giocherà Kean o Morata, c’è anche Kaio Jorge che a Venezia ha fatto una buona partita”. Cosa la preoccupa del Bologna? “Bisogna prepararsi a una partita difficile, nei secondi tempi fanno molti gol e quindi vuol dire che sono in buona condizione fisica e mentale. Vengono da due sconfitte quindi non sarà assolutamente facile. Servirà partita tecnica e di lucidità per portare a casa la vittoria”. Come sta vivendo Alex Sandro questo periodo? Domani gioca lui o Pellegrini? “Alex Sandro sta vivendo serenamente. Domani dovrò valutare perché Alex ha fatto un paio di allenamenti differenziati, domani deciderò”. Si attende qualcosa dal mercato? “Del mercato non ha senso parlarne ora, ci sono altre due partite e vediamo cosa facciamo. Poi ci pensa la società, parliamo tutti i giorni, ma non è il mercato che risolve quello che dobbiamo risolvere cioè la fase realizzativa. La rosa è ottima, serve migliorare sotto alcuni aspetti, avere più cinismo. Teniamo troppo le partite aperte ed è normale che ci sono partite in cui magari, come a Venezia, puoi prendere gol al primo tiro nello specchio della porta. Ecco perché bisogna essere più bravi in fase realizzativa”. Come si sta adattando Kaio Jorge? Può giocare domani? “O gioca Kean o Morata. O Kean o Kaio Jorge. Il ragazzo sta crescendo, si sta adattando ai carichi di lavoro e al campionato. A Venezia ha fatto una buona partita”. Domani Cuadrado può tornare terzino? “Può giocare sia da terzino che da ala. Domani devo valutare perché De Sciglio è tornato un po’ frettolosamente, ha giocato due partite di fila. Oggi valuterò, Cuadrado è un giocatore di grande affidabilità”. Qual è la luce in fondo al tunnel? “La vedo, anche se in questo momento siamo in ritardo in classifica. Bisogna lavorare per migliorare, io sono molto felice della scelta che ho fatto. In questa rosa ci sono giocatori con poca esperienza di vittoria, ci vuole tempo per formarli. Dispiace che abbiamo meno punti di quelli che potremmo avere. Non possiamo fare due punti con Verona, Udinese, Sassuolo, Empoli e Venezia, due su quindici sono veramente pochi. Abbiamo avuto alti e bassi in partite fatte con un certo livello di attenzione ma alcune volte siamo scivolati. È questione di tempo, bisogna lavorare”. La quota Champions qual è? “Non ho fatto ragionamenti, ora dobbiamo concentrarci su queste due partite e vedere a quando riusciamo a girare e quanto ci stanno davanti. Chiudere bene quest’annata e farci trovare pronti alle partite di gennaio. A gennaio abbiamo subito Napoli e Roma e sono due passaggi importanti. Dobbiamo farci trovare pronti”. Ramsey è a disposizione? “Non ha recuperato, ha ancora un problema al flessore ed è out”. La preoccupa il cammino di quelle davanti? “Inutile essere preoccupati. La cosa positiva è che abbiamo recuperato sei punti al Napoli rispetto a tre domeniche fa. Gennaio e febbraio diventano determinanti per tutte le competizioni. Ora cerchiamo di concentrarci su Bologna e poi dopo penseremo al Cagliari. L’anno nuovo vedremo, magari cambia l’anno cambia tutto”.

  • Juventus, Allegri: “Ora è importante avere continuità”

    Guadagnato con fatica, ma anche con merito il primo posto nel girone di Champions League, la Juventus cerca di dare continuità in campionato, dove i bianconeri contano di accorciare il distacco rispetto al quarto posto. Il prossimo avversario della squadra di Massimiliano Allegri è il Venezia, domani pomeriggio al Penzo alle 18 il fischio d’inizio. Il tecnico toscano presenta in conferenza stampa la partita. Tre vittorie nelle ultime tre gare. Quale può essere il prossimo step? “È la partita di domani, che credo sia complicata. Se non erro, il Venezia in casa ha segnato molto: solo con l’Inter, credo, non ha fatto gol. Comunque gioca ed è spensierata, poi viene da una brutta sconfitta col Verona. Avevano dominato il primo tempo, domani giocano con la Juventus e cercheranno di fare un’impresa storica. Noi dobbiamo metterci al pari loro, a livello di mentalità e corsa”. De Sciglio come sta? “Bene, McKennie non ancora e si aggrega settimana prossima. Ramsey è ancora fuori, poi gli altri, a parte Arthur, che stamani è arrivato in ritardo all’allenamento e non sarà convocato”. Le prossime partite, contro squadre che magari vi aspettano, sono quelle che vi mettono più in difficoltà. Servono a guarire? “Non è una questione di guarigione, né di spazi, né di Champions. Siamo nettamente al di sotto della media a livello di percentuale realizzativa: dobbiamo essere più lucidi e cattivi sotto porta, al momento la percentuale di realizzazione è troppo bassa per essere alla Juve. Per un gol servono cinque occasioni. È poco. Domani, l’ho detto già dopo la Champions, è una partita a rischio, grosso, se la interpretiamo in un modo. Credo che i ragazzi abbiano capito l’importanza della partita, anche per il momento”. Se tornerà titolare De Sciglio, potremo rivedere il 4-2-3-1? “Se giocherà De Sciglio è normale che Cuadrado sarà spostato più avanti e quindi Bernardeschi rimarrà a sinistra, dove paradossalmente fa meglio che a destra perché ha più libertà di movimento”. Dybala? “Sta bene, è a disposizione e pronto per giocare”. Per Kaio Jorge è meglio una stagione così o un prestito per giocare di più? “In questo momento qui non abbiamo preso in considerazione questa ipotesi. Kaio Jorge è arrivato da tre mesi e mezzo, un po’ è stato fermo ma ora sta meglio. Avrà il suo spazio e giocherà”. È preoccupato dalla concentrazione per la gara di sabato? O ripensa ai precedenti? “L’andamento nostro di quest’anno è questo. Quindi, siccome ora è un momento importante del campionato, bisogna dare qualcosa di più. Poi dopo non si sa come finiscono le partite, però la prestazione deve essere di alto livello, dal punto di vista tecnico, fisico, mentale”. Quali sono i rischi di giocare in un campo così stretto? ”È un campo che nessuno conosce in questa squadra, solo io e Chiellini ci abbiamo giocato. È tutto strano, arrivi in traghetto, il campo è stretto. Se non vai lì e fai una partita provinciale diciamo e quindi ti metti al pari degli altri rischi di farti male. Ci sono quei campi stretti, senza spazi, così le partite diventano veloci. Basta vedere i risultati e i gol fatti dal Venezia. E poi è una squadra che gioca bene: faccio i complimenti a Zanetti, crea molto. Serve una partita importante”. Che ha fatto Arthur? “È semplice, è arrivato in ritardo. Farlo il giorno prima della partita non credo sia giusto: non sarà convocato, ma da martedì tornerà a essere con la squadra. Sono cose che capitano”. Come sta Pellegrini? “È cresciuto molto, credo che abbia molti meriti perché ha voluto rimanere alla Juventus. È cresciuto molto, sta crescendo e credo che possa migliorare ancora. È una valida alternativa per Alex Sandro”. La Juventus è l’unica italiana prima nel girone. Vi dà un po’ di fiducia, anche per chi dice che non fate un gioco europeo? “In tanti dicono tante cose, poi pochi le indovinano e tante le sbagliano. Il calcio è bello perché è opinabile. Mi dispiace che sia l’Atalanta che il Milan siano andate fuori, sarebbe stato bello che le quattro italiane avessero passato il turno. Il Milan aveva un girone difficile, l’Atalanta ha perso all’ultima. Il primo posto è una soddisfazione, ma ora non possiamo pensare alla Champions. Dobbiamo pensare al campionato, dove siamo in netto ritardo. Dobbiamo pensare partita dopo partita”. A livello di approccio, quanto sono stati pesanti il suo lavoro e quanto la maturità del gruppo? “Vediamo domani… Siamo sempre a Pasqua, c’è sempre la sorpresa nell’uovo. Speriamo domani sia bella”. Sacchi aveva fatto delle previsioni sulla Champions, che si sono rivelate errate. “Arrigo quando parla lo fa con tanta passione, che ha per il calcio. Quello che ha fatto in carriera parla per lui, quando dice delle cose va sempre ascoltato”.

     

  • Juventus, Allegri: “A Salerno gara complicata. Dobbiamo reagire”

    Il tecnico Massimiliano Allegri presenta Salernitana-Juventus, gara valida per la quindicesima giornata del campionato di Serie A, in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico bianconero. Che reazione vuole vedere?
    “La gara di Salerno è una gara complicata anche per una questione ambientale perché i tifosi si fanno sentire. Bisogna approcciare meglio di Verona altrimenti prendi subito degli schiaffi e diventa tutto più complicato. Contro l’Atalanta abbiamo fatto una buona partita ma l’episodio ci è andato contro. Bisogna fare qualcosa in più perché quello che abbiamo fatto non basta”. Si è sempre inventato qualcosa nei momenti di difficoltà… “Non ho mai inventato niente, ho fatto solo di necessità virtù. In questo momento ci vuole ordine, concretezza e serenità. Abbiamo una rincorsa che diventa divertente, non dico per arrivare primo, non so. Ma è comunque una rincorsa, bisogna trovare il modo di uscire dalla tempesta non bisogna combatterla”. De Sciglio pronto per giocare dall’inizio? Perin? “Perin no. De Sciglio non è proprio pronto, lo rivedremo col Genoa”. Con questi numeri pensa ancora che le scelte sul mercato siano state giuste? “Le scelte sul mercato sono state giuste. Abbiamo fatto pochi gol rispetto alle occasioni create. Magari da domani cambierà tutto. Ma non è che hanno disimparato a fare gol, Dybala ha gol nelle gambe, così come Kean. Credo che nel giro di poco cominceranno a fare gol e le cose magari le vediamo in altro modo”. Può essere il turno di Chiellini e Kean domani? “Voglio fare na precisazione. Morata sabato ha fatto una delle migliori partite da inizio stagione. Credo sia stato tra i migliori in campo e questo mi dispiace perché i giudizi vanno dati per l’oggettività. Quindi o non capisco io o ci sono dei pregiudizi. In questo momento serve l’esperienza di Chiellini e la freschezza dei giovani”. Possibile che i pochi gol dipendano da come sono serviti gli attaccanti? “Kean è uno che attacca di più l’area, a Morata piace girare un po’ di più. Il dato oggettivo è che abbiamo fatto pochi gol, magari da domani o domenica le cose cambiano. La prestazione di sabato è stata buona, L’Atalanta ha fatto anche cambi difensivi cambiando il modo di giocare per fare risultato”. Ci sarà spazio per Bentancur o può esserci una Juve diversa? Kulusevski e Dybala insieme? “In qualche modo si fanno giocare. L’infortunio di McKennie roba da poco, Chiesa invece è già lì che scrive la letterina a babbo Natale. Bentancur sta molto meglio”. Kulusevski può essere la soluzione giusta domani? “Non so se la soluzione giusta, la soluzione giusta è cercare di vincere la partita. Poi se sia Kulusevski, Soulé o Chiellini non so”. Qual è lo stato d’animo della squadra? “Lo stato d’animo è quello di un momento in cui siamo in ritardo in campionato. Tutti vogliono fare qualcosa di più, ma ora serve avere ordine. Ne usciremo, ci vuole calma perché più ci agitiamo e più facciamo casino. Bisogna ripartire dalle cose semplici e poi le cose verranno di conseguenza”. Come si lavora sulla testa e ci si isola in questi momenti? “Non è che ci isoliamo, siamo dentro la Juventus. Il presidente ha parlato sabato alla squadra e stamani ai dipendenti. Ci ha rasserenati. Credo abbia parecchia cose a cui pensare”. Che partita si aspetta da Kaio Jorge? “Sta crescendo, ha bisogna di fare esperienza come altri giocatori giovani che sono con noi e possono darci una mano”. Morata può patire i fischi? Soulé una mossa per domani? “No, è con noi visto che abbiamo fuori Chiesa. Alvaro, ho fatto solo una precisazione. Non faccio il vostro mestiere ma ci sono dei partiti presi che vanno valutati. Vorrei capire su che basi fate delle valutazioni. Non mi piace. Su Morata c’è un accanimento e non va bene”. Avete messo in conto di non arrivare in Champions? “Transizione alla Juventus non c’è. Bisogna avere la consapevolezza che siamo sesti in classifica e responsabili di essere alla Juventus e di dover dare il massimo. Per ora siamo agli ottavi di Champions e ce la giochiamo, abbiamo la Coppa Italia, la Supercoppa e abbiamo una rincorsa davanti che può essere stimolante”.

  • Juventus, Allegri: “Dobbiamo dimenticare la partita con il Chelsea, testa all’Atalanta”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Atalanta in conferenza stampa ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero. Che valore ha la partita di domani? “Domani è partita tra due squadre che lottano per il quarto posto, all’Atalanta vanno fatti complimenti perché sono anni che ottengono risultati importanti e va dato merito a Gasperini, alla società. Possono passare insieme al Milan, sarebbe bello se potessero passare tutte agli ottavi, si tornerebbe a dire che il calcio italiano è forte. Poi andiamo fuori ed è il contrario… Partita difficile, con loro è sempre complicato, serve giocare bene tecnicamente”. Come stanno i ragazzi dopo Londra? “La partita che dovevamo vincere l’abbiamo vinta a Torino. Dispiace perché fare queste brutte figure alla Juventus non va bene, fino al 55° però la partita è stata in equilibrio. Abbiamo fatto un buon primo tempo, meglio di quello che avevamo fatto a Torino contro di loro. L’obiettivo della Champions l’abbiamo raggiunto e ora abbiamo questo mese importante per cercare di rimanere attaccanti in campionato e rosicchiare qualche punto”. L’Atalanta segna molto, cosa dovete fare domani per avere la meglio?
    “Dobbiamo fare una partita di grande rispetto, è una realtà del campionato. È una squadra fisica, che segna molto ma che concede anche. Bisogna essere bravi a fare una partita sotto l’aspetto offensivo, realizzativo, e sotto l’aspetto difensivo”. Potete passare alla difesa a tre? Un punto sugli infortunati? “A tre non abbiamo mai impostato a Londra. Cuadrado faceva il terzo difensore perché ci costringevano a star più dentro. De Ligt nella difesa a tre? Per ora andiamo avanti con la difesa a quattro. Chiellini e Bernardeschi hanno lavorato con squadra, De Sciglio disponibile martedì, Ramsey non disponibile. Chiellini e Bernardeschi sono a disposizione per domani. Stanno rientrando tutti, siamo in buone condizioni fisiche”. Che cos’ha Ramsey? “Ha questo problema al flessore che ha rimediato al rientro dalla Nazionale, non è disponibile”. Dybala può partire dall’inizio? “Dybala è in buona condizione e credo che partirà dall’inizio”. Pellegrini può giocare domani? “Pellegrini sta crescendo, non ho ancora deciso se giocherà lui o Alex Sandro. Ci sono giocatori che hanno fatto tante partite, avere giocatori giovani in buone condizioni è un vantaggio. Comunque Alex Sandro a Londra non ha fatto una brutta partita”. Ha la sensazione che la classica sfuriata in questo momento serva poco? “Non ci sono protocolli. Si perde, c’è la sfuriata. Si vince, siamo contenti. Ci sono momenti in cui c’è da arrabbiarsi e altri in cui non c’è da arrabbiarsi. Ci sono momenti da gestire, valutazioni momentanee per trovare le migliori parole. La squadra dopo una partita importante come quella di Roma, è arrivata a Londra giocando un buon primo tempo e poi ci siamo sciolti. La brutta figura rimane, ma la partita da vincere era quella all’andata, contro i campioni d’Europa e in testa alla Premier League. Ha subito solo un gol, a Torino contro la Juventus”. Dybala può fare il centravanti? “Può farlo perché con l’Atalanta chi sta davanti deve fare anche il regista. Contro le squadre di Gasperini è fondamentale il lavoro del centravanti, chiunque sia domani”. Qual è il problema di questa squadra?
    “Il problema è che non abbiamo fatto risultati con le piccole. Domani sarà di grande livello contro una squadra importante, poi ci stanno le ultime cinque che sono state il nostro tallone d’Achille. Serve equilibrio e un approccio diverso. Bisognerà fare queste gare in modo diverso, le altre le abbiamo pagate a caro prezzo. Domani è una partita difficile, impegnativa, bella da giocare e ci sono tutti gli stimoli. Eravamo abbacchiati dopo Londra, ma ieri la squadra ha fatto un bell’allenamento”. Chiesa è sembrato involuto… “Con la Lazio ha fatto una bella partita, ha avuto occasioni per fare gol secondo le sue caratteorysuche. L’atra sera la gara era diversa, ha fatto delle buone coese lo stesso. come tutti ha bisogno di aurare per migliorare in certe situazioni. Può sono contento di quello che sta facendo, con o senza Dybala la posizione non cambia”. Arthur può giocare? “Non lo so, non so ancora la formazioni. Di Arthur sono contento perché è un professionista serio, quando viene chiamato in causa risponde sempre presente”. Molti giocatori che non reggono le pressioni? “Quello che è stato negli ultimi anni è diverso. Questa squadra ha ottima qualità va fatto un percorro di crescita generale pe migliorare rendimento e risultati in tutte le competiozin. In quetso moemotno qui la cosa più negativa è che siamo in ritardo di punti in campionato, ma quetso non possiamo cambiarlo. Dobbiamo solo pensare a fare. Poi a marzo bisogna arrivare in ottime condizioni, quando sarà completamente un’altra stagione”. Kulusevski come sta? “Sta un po’ meglio, anche ieri aveva questo fastidio. vediamo domani come sta però a Roma ha fatto una buona partita”. Pensava di trovare un quadra prima? “Quando ho parlato col presidente lui mi ha chiesto di tornare, di lavorare assieme alla società per cercare di far tornare la Juventus a essere sostenibile e a fare i risultati. Poi vedremo quanto tempo ci vorrà, noi facciamo il possibile perché accada. Non è una vergogna, è impensabile che la Juventus continuasse aviere per vent’anni. il campionato è tornato equilibrato. la squadra ha bisogno di lavorare, ci vuole un attimo di pazienza. Sicuramente potevamo fare meglio, ce lo auguravamo”. Avete la consapevolezza di avere più difficoltà quando dovete fare la partita? “I ragazzi si stanno impegnando per migliorare la classifica in campionato. Quello che ci penalizza è la differenza reti che è un dato inconfutabile. magari da domani faremo quattro gol a partita, non lo so. I gol nelle gambe li abbiamo, in questo momento ne abbiamo fatti meno. Quelle che ci stanno davanti hanno subito i nostri stessi gol, ma ne hanno fatti molti di più. Il calcio è cambiato ma c’è una cosa che non cambia: la differenza reti che è quella che ti fa vincere i campionati. Poi divento anche noioso, ma i campionati si vincono così”.

     

  • Juventus, Allegri: “Ci giochiamo il primo posto nel girone”

    Massimiliano Allegri presenta Chelsea-Juventus, gara valida per la terza quinta del gruppo H di Champions League, in programma domani sera alle 21 ecco le dichiarazioni dell’allenatore bianconero in conferenza stampa. Quanto è stimolante giocare una partita come quella di domani? “Domani ci giochiamo il primo posto contro una squadra in testa al campionato, l’anno scorso ha vinto la Champions. Con Lukaku sviluppano le caratteristiche in maniera diversa, senza Lukaku hanno meno punti di riferimento e più contropiedisti. Per noi è un test importante”. Avete poca scelta considerati i tanti infortuni… “Da scegliere abbiamo, ci sono quattro difensori tra cui De Winter. In mezzo al campo ci sono tutti, Kulusevski c’è, sta mattina era dal dentista ma c’è. Quanti denti ha tolto? Uno, due o tre, non so (ride, n.d.r.). Danilo è fuori per due mesi, De Sciglio per l’Atalanta o dopo dovrebbe esserci, Chiellini mercoledì è con la squadra mentre Bernardeschi ne ha ancora per un po’. Siamo in una buona condizione”. Ha in mente cambi di formazione?
    “Rientra Alex Sandro sicuro, vedremo a metà campo, non so se ne metto uno o ne tolgo uno”. Dybala come sta? Può giocare? “Non so se ha minuti nelle gambe perché non gioca da un po’, è fuori da dieci giorni. Lui e Kulusevski sono convocati, quello sì”. Il 4-3-3 può essere la soluzione giusta? “È questione di caratteristiche. Dobbiamo migliorare la fase realizzativa, creiamo situazioni importanti e sbagliamo nell’ultimo passaggio. A Roma abbiamo rischiato non chiudendo le azioni e prendendo contropiedi. Abbiamo fatto 18 gol e subiti 15, dobbiamo trovare più gol come squadra”. Rabiot come l’ha trovato? “Era in crescita prima del Covid, poi ha avuto un momento di difficoltà e adesso sta meglio. La cosa più importante a cui devono pensare tutti i ragazzi è crescere, migliorare e pensare all’immediato. Domani abbiamo una partita meravigliosa a Londra, da giovedì poi pensiamo all’Atalanta”. Kean può giocare?
    “O gioca Kean o gioca Morata. Magari un tempo uno e un tempo l’altro. Kean a Roma è entrato bene, ma anche Morata ha fatto una buona partita”. Con le squadre piccole fate un po’ più di fatica... “Serve questo passaggio, bisogna essere più bravi con le piccole e avere serenità senza fretta nel cercare il risultato. Sabato a Roma dovevamo fare più gol e invece ne abbiamo fatti due su rigore. I presupposti per creare le azioni ci sono, andrà a migliorare sicuramente questa cosa”.Nella crescita di McKennie c’è più testa o più tattica? “Nel calcio contano tutte e due. Però la parte psicologica è molto più importante, sta andando bene è più sereno e ha una condizione fisica molto buona. Ha un’ottima base a livello aerobico, sta diventando un giocatore importante in questo momento come tanti. Ci deve essere una crescita equilibrata della squadra”. Si aspettava di trovare i gol di Cristiano Ronaldo più in fretta?
    “Lui è passato… Cristiano ovunque sia stato è sempre stato capocannoniere, un accentratore. Noi abbiamo tanti giocatori che possono fare gol ma in questo momento non li stiamo trovando e abbiamo fatto meno delle potenzialità che abbiamo. Sicuramente li troveremo”.Più difficile giocare contro il Chelsea con o senza Lukaku?
    “Sono caratteristiche diverse, Lukaku è un punto di riferimento, è una boa e si appoggiano a lui. Senza di lui esprimono velocità. Se c’è lui bisogna difendere in un modo, se non c’è lui in un altro”.

  • Juventus, Allegri: “Domani con la Lazio sarà una sfida importante”

    Massimiliano Allegri presenta Lazio-Juventus, in conferenza stampa ecco le parole dell’allenatore bianconero. Come ha ritrovato la squadra? “Domani si affrontano le due squadre che negli ultimi dieci anni si sono divisi i trofei in Italia fra scudetti e coppe Italia. Bella sfida, due squadre che stanno galleggiando ai margini del quarto posto. Sarà una partita difficile. Dei giocatori ho visto solo gli europei perché i sudamericani sono arrivati un po’ in ritardo, vediamo oggi chi avrò a disposizione. Non so neanche chi verrà a Roma, poi dopo quando li vedrà valuterò chi sarà in condizione”. Dybala ci sarà? “Oggi Dybala proverà a fare allenamento, ieri non ha fatto niente. Lui ha voglia di esserci, però il polpaccio anche se non ha niente può essere pericoloso”. Momento decisivo della stagione? “In questo momento qui bisogna solo fare e non pensare. Siamo indietro in classifica, le chiacchiere non servono assolutamente a niente. Dobbiamo solo pensare a fare per cercare piano piano di migliorare nella fase offensiva e difensiva, oltre che in classifica. Fortunatamente Col Chelsea ci giocheremo solo il primo posto perché siamo già qualificati”. Sarri ha detto che la squadra non è allenabile… “Maurizio è un ottimo allenatore e qua ha vinto uno scudetto. Dovete domandarlo lui, l’ha detto lui e non io. Per me le squadre sono tutte allenabili, dipende poi dai giocatori che hai come. Poi rispetto a due anni fa la squadra è cambiata”. Kean a che punto è? Rabiot può giocare? “Kean ha lavorato bene ed è a disposizione domani. Rabiot ha fatto buone partite in nazionale segnando anche. Come al solito al ritorno dalle nazionali c’è chi è contento perché ha vinto e chi non lo è perché ha perso”. Cosa ne pensa del fatto che si dice che la Juve può giocare meglio? “Quello che rimane impresso a tutti sono le giocate dei singoli, l’allenatore deve mettere i giocatori che ha a disposizione nelle condizioni migliori percuoter giocare. Il calcio è bello perché è opinabile, si possono fare le chiacchiere ma poi alla fine tutto si riconduce ai risultati. Potrei stare qui a fare mille ragionamenti sulle partite con Empoli e Sassuolo ma poi abbiamo perso. La nazionale ha fatto un ottimo Europeo, prima dell’Europeo non veniva dato un euro all’Italia, poi ha vinto ed è diventata fortissima. Per un rigore sbagliato adesso è una settimana che li massacrano. Ci vuole equilibrio, ci sono imprevisti che vanno gestiti e io credo che alla fine andrà ai Mondiali”. Ramsey può essere titolare domani? “Dovrò valutare perché ieri ha avuto un risentimento al flessore. Oggi valuteremo se sarà a disposizione”. Come sta De Sciglio? “Il recupero sta proseguendo bene, speriamo che dopo il Chelsea possa aggregarsi. Al massimo a Salerno”. La Lazio senza Immobile? Cosa chiederà a Chiesa domani?
    “Di fare gol, che è la cosa che gli attaccanti devono fare. Sarri ha costruito il Napoli sulla mancanze del centravanti, magari lo farà anche con la Lazio. Dalla prossima domenica magari…” Arthur come sta? Può giocare? “Sono molto contento di Arthur perché si mette sempre a disposizione. Oggi valuterò, comunque è un giocatore pienamente recuperato”.

  • Juventus, Allegri: “Tutti a disposizione tranne Kean e De Sciglio”

    Juventus, Allegri: “Tutti a disposizione tranne Kean e De Sciglio”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Fiorentina, gara valida per la dodicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, Che partita si aspetta e come sta la squadra? “A disposizione quasi tutti tranne Kean e De Sciglio. La Fiorentina ha tre punti in più di noi, gioca bene in ampiezza e ha giocatori tecnici. Ha un allenatore bravo che fatto bene l’anno scorso a La Spezia e sta facendo bene anche ora. Serve una partita giusta sotto il piano tecnico e difensivo, cercheremo di fare meglio delle ultime due partite”. Un commento alla convocazione di Soulé? “Credo abbiano convocato tanti giovani, Soulé è un ragazzino bravo però ora lasciamo tranquillo altrimenti facciamo lo stesso errore che facciamo con i ragazzi giovani ossia che dopo tre partite sono da Pallone d’Oro. È una legge non scritta che un giocatore quando arriva a 25-26 anni raggiunge la maturità, poi c’è qualche eccezione. Lasciamogli fare il suo percorso”. Un commento sul progetto Under 23? “È molto importante perché anticipa la crescita dei ragazzi. I ragazzi poi dopo devono passare attraverso la B, una A media-bassa e poi a quel punto lì si valuta se il ragazzo può stare nella Juventus o giocare in Serie A in altre squadre. Questo è il percorso deciso per i ragazzi da quest’anno, Fagioli, Ranocchia… sono in B e giocano ogni domenica altrimenti perdono tempo. Purtroppo i ragazzi di oggi, e qualcuno mi darà addosso, si sbaglia se li si vuole mandare subito in Serie A. Poi magari non giocano, devono fare un percorso, questo vale per tutti. Ecco perché tanti giovani si perdono. Gli mettiamo nella testa che dopo 30 minuti nelle big, hanno possibilità di giocare in Serie A. Li mandiamo a Sassuolo, Venezia, Empoli e poi non giocano e si perdono per strada. E vengono avanti giocatori che arrivano da Lega Pro, Serie B, Serie A. Ma ora è tutto evoluto, sono mode. La crescita dei singoli giocatori dev’essere quella, non s’inventa nulla”. Bonucci può riposare? “Bonucci vediamo, oggi facciamo il penultimo allenamento ma la squadra sta bene. Dobbiamo restare coi piedi per terra, ,on è che dopo lo Zenit siamo diventati fenomeni, dobbiamo migliorare. Innanzitutto non prendere gol anche se ne abbiamo fatti quattro. Dobbiamo togliere quella sensazione di non essere sicuri nel fare la fase difensiva. Il passaggio del turno è stato importante, ma in campionato siamo indietro. Dobbiamo stare zitti, pedalare e lavorare”. Con i due esterni ha visto una strada da poter perseguire? “Puntare su questo o cambiare uno o due cambia poco. Non è questione di giocare con tanti offensivi, a me piace molto. Serve che anche loro siano disponibili a fare la fase difensiva. Poi dopo son strani… quando c’è la fase difensiva, mmh… quando pigliano la palla poi partono. Altrimenti diventiamo la squadra che ne pareggia una, ne perde un’altra. Dobbiamo avere continuità di risultati facendo bene la fase offensiva e quella difensiva, e quindi dare disponibilità”. Come sta Cuadrado? “Cuadrado sta bene, ha giocato tante partite e viene da due stagioni dove ha fatto molto bene. Domani non lo so, devo ancora decidere chi far giocare”. Locatelli e McKennie compongono la coppia giusta? “Locatelli è cresciuto sta crescendo così come McKennie dove ora è più ordinato e meno anarchico sul campo. Lui è un giocatore che poi nella partita ha sempre due-tre situazioni e in questo momento sta molto bene fisicamente” Cosa vi siete detti in questi giorni? “Questi giorni passati insieme sono quelli che ci sono mancati quest’estate quando si sta insieme, si lavora, si chiacchiera. Anche non facendo allenamenti pesanti ma differenziati, chi lavora in palestra chi in campo. Son quei momenti che quest’estate non abbiamo avuto, diciamo che sono serviti per questo. Ora però è importante chiudere bene prima della sosta altrimenti questi giorni non sono serviti a niente”. Come ha vissuto le critiche di questi giorni? “Fanno parte del gioco, soprattutto su un allenatore che non fa risultati in campionato. Sono anche uno stimolo, c’è un divertimento per me. L’ho vissuta cercando di analizzare con tutti gli altri il momento. Dall’inizio del campionato a ora, ci sono state situazioni che vanno migliorate e che sono capitate. Solita retorica: col Sassuolo non meritavamo di perdere, poi è successo con lo Zenit e hai fatto tre gol. Con l’Empoli in casa abbiamo creato molto. Venivamo da una brutta sconfitta col Verona e non siamo riusciti a metterla da parte. Col Sassuolo è stata una brutta sconfitta dopo un periodo positivo e in tre giorni abbiamo buttato quanto costruito in un mese. Poi com’è andata a Udine lo sapete, a Napoli pure… Le prestazioni non sono state cattive, ma se prendi 11 gol con 6 squadre che vanno dal decimo all’ultimo posto allora devi lavorare per aggiustare qualcosa. A parte l’autogol di Leo, con lo Zenit andava raddoppiato lì l’uomo, diamo cose per scontate e non deve accadere”. La squadra si è sbloccata dopo martedì? Che giocatore è Vlahovic? “I giocatori si possono vedere, ma credo che finché non li alleni difficile dare giudizi. Con lo Zenit non è la svolta, quella deve essere la normalità. Vincere una partita, metterla da parte e pensare a quella dopo. Non è che vinta una partita abbiamo sistemato una stagione, assolutamente no”. Come si ferma un attaccante come Vlahovic? “È bravo, lo dimostrano i numeri. Però noi abbiamo ottimi difensori, quindi sono tranquillo”. L’approccio sbagliato è perché la squadra è stata presuntuosa? “Non è questione di approccio alla partita, a parte Verona dove venivamo da una sconfitta pesante. Quello è stato il primo quarto d’ora con approccio sbagliato. Dobbiamo migliorare dopo essere andati in vantaggio: lì stacchiamo la spina, sembra che tutto sia facile e invece lì diventiamo vulnerabili. Dobbiamo alzare l’attenzione”. Che aspettative ha su Dybala? “Son quelle che ho sempre avuto, è un giocatore tecnico che fa gol. Quest’anno l’ho trovato voglioso all’inizio. E infatti dal rientro dall’infortunio sta crescendo perché quotidianamente migliora. Perché giochiamo come ci alleniamo”. Cosa manca a Rabiot? “Inutile parlare del potenziale. Adrien deve fare molto di più, semplice”. Juve-Fiorentina da bollino rosso per la Juve? “Le partite di campionato per la Juve sono tutte da bollino rosso. I fatti dicono questo, bisogna essere realisti e pratici. Noi abbiamo preso 11 gol da squadre che sono dal decimo posto in giù in classifica. Su questo bisogna migliorare. Con lo Zenit abbiamo tirato i remi in barca, il secondo gol preso era nell’aria. Dobbiamo fare quel salto: se non ora, tra 10 giorni, tra un mese, ma va fatto. La Juve non può essere la squadra che gioca le partite senza sapere ciò che succede. Le partite nostre in campionato, fino a questo momento sono state sempre aperte. Dobbiamo lavorare”. Cosa manca a Morata per essere al top? “Morata è un giocatore che quando inizia a far gol può farlo per due tre mesi. L’altra sera ha fatto una buona partita anche perché credo sia stato agevolato dal giocare meno spalle alla porta”. Come procede la crescita di Kaio Jorge e in che ruolo può giocare? “Sta meglio fisicamente, può giocare da prima punta o in coppia con un’altra”.

     

  • Juventus, Allegri: “In campionato le cose vanno male, in Champions dobbiamo riscattarci”

    Juventus, Allegri: “In campionato le cose vanno male, in Champions dobbiamo riscattarci”

    I cinque giorni terribili della Juventus l’hanno catapultata a -16 dalla vetta in campionato, mettendo a rischio anche il quarto posto, domani sera però in 90 minuti la Signora può staccare il biglietto per gli ottavi di Champions con due turni d’anticipo e soprattutto restituire fiducia a un gruppo in crisi d’identità. “Abbiamo davanti il primo obiettivo della stagione e centrarlo sarebbe una bellissima cosa, che ci permetterebbe di stare più tranquilli e di concentrarci sul campionato, dove in 5 giorni abbiamo vanificato il lavoro di un mese”, dice Massimiliano Allegri alla vigilia della gara

    Cinque giorni in cui i bianconeri hanno perso contro Sassuolo e Verona, riscoprendo quella fragilità che sembrava superata. “Bisogna trovare la soluzione – aggiunge il tecnico -, non rimuginare sul problema. Possiamo solo lavorare e stare zitti. Chi perde ha sempre torto. Dobbiamo avere senso di responsabilità, giocare le partite e vincerle. Siamo tutti arrabbiati e dispiaciuti, quello che è successo ci deve far riflettere e migliorare”. Allegri non si è pentito di essere tornato alla Juventus: “Io mi sento un allenatore e non un ombrellone, è una sfida che ho accettato per dare una mano al club a tornare a vincere. Non è facile e non si può fare in un giorno. In campionato le cose non stanno andando bene, 5 giorni fa era tutto diverso, bisogna fare un passettino alla volta”.

    Il tecnico ha portato tutti in ritiro ma non pensa a cambiamenti radicali: “Dopo un mese e mezzo di risultati il lavoro non cambia. Se avessi la garanzia che passando alla difesa a tre non prenderemmo gol lo farei, non è questione di tre o quattro, ma dobbiamo migliorare la fase della difesa in alcune partite. A San Pietroburgo non avevamo difeso bene, lasciando loro qualche situazione favorevole in una partita in cui tutto sembrava facile. Contro squadre di questo tipo bisogna alzare le antenne perché finora abbiamo pagato tanto”.

    Di sicuro però ci saranno delle novità rispetto all’ultima gara con il Verona: out Kean e Ramsey per problemi muscolari, oltre a De Sciglio, rientreranno De Ligt e Chiesa. In attacco si va verso la conferma della coppia Morata-Dybala, con McKennie e Bentancur in ballottaggio per fare coppia con Locatelli a centrocampo. “Morata, Dybala e Chiesa hanno già giocato insieme con il Sassuolo. Le squadre si possono permettere tutto e il contrario di tutto, dipende da come stanno i giocatori. Chiesa domani può giocare dall’inizio, Morata non sta facendo gol ma se inizia magari non si ferma più. Bisogna mantenere inalterata autostima e fiducia, pensare poco e lavorare tanto, poi le cose verranno. Con il Verona abbiamo sbagliato tecnicamente 3-4 passaggi, Arthur e Locatelli potranno giocare insieme in alcune partite e in altre no, dipende da chi metterò in campo degli altri. L’importante è avere una compattezza diversa da quella che abbiamo avuto a Verona”.  

    Più ancora che segnare con lo Zenit sarà importante non subire gol, perché un pari può bastare per la qualificazione: “Lo Zenit fa molti gol, sarà una partita difficile però dipende tutto da noi chiudere il discorso qualificazione. Ho una squadra di ragazzi intelligenti che capiscono il momento no. Bisogna reagire per portare le partite dalla nostra parte. Il Verona sabato ha fatto 25 falli e noi 8. I valori tecnici non c’entrano, noi abbiamo un approccio diverso nelle partite importanti e quelle normali”. E in Champions sono tutte partite che contano.

  • Juventus, Allegri: “Stiamo recuperando, dobbiamo trovare gli equilibri giusti”

    Juventus, Allegri: “Stiamo recuperando, dobbiamo trovare gli equilibri giusti”

    Massimiliano Allegri presenta Juventus-Sassuolo, gara valida per la decima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 all’Allianz Stadium di Torino. In conferenza stampa l’allenatore bianconero, presenta questa partita. Come arriva la squadra? “Abbiamo recuperato Rabiot e abbiamo fuori Bernardeschi e Kean. Il Sassuolo gioca molto pulito a calcio, hanno giocatori con buona tecnica. Dionisi sta dimostrando di essere un bravo allenatore alla prima esperienza in Serie A. Per noi domani è importante perché altrimenti il punto di Milano non avrebbe senso. Quella di domani è una partita da vincere e non da giocare”. Kaio Jorge titolare? Che impressione ha fatto? “Dall’inizio no anche se si è dimostrato un giocatore bravo e di personalità quando è entrato in campo. Si è presentato, poi ha avuto l’infortunio e ha lavorato bene. Credo possa fare un’ottima carriera, tien botta fisicamente ed è talmente sveglio che conosce bene il calcio”. Dove spera di essere alla sosta in classifica? “Dove spero non lo so, vediamo domani. Ci sono partite che bisogna giocare come quella con l’Inter e partite che bisogna vincere come quella di domani”. Coglie il rischio di dover riportare la Juve dentro la sfida con il Sassuolo? “Innanzitutto domani è mercoledì, giochiamo a un orario strano. Veniamo da una partita con l’inter davanti a 60mila persone che dà adrenalina diversa. Domani è più difficile preparare la partita rispetto a quella con l’Inter. Bisognerà essere compatti, giocare meglio e fare due gol che non li facciamo da tempo”. Riposo per Locatelli? Arthur quello che lo sostituisce? “Come caratteristiche Arthur sì, ma possono giocare anche assieme col brasiliano più spostata come mezzala di regia. Il centrocampo lo deciderà domattina”. L’attacco è il problema? “No non lo è, Dybala sta crescendo di condizione. Morata ha fatto 21 gol l’anno scorso, Chiesa 14 o 16. Dybala non c’è stato e quindi quest’anno i suoi gol saranno importanti come ci servono i gol dei centrocampisti. Lavoriamo sulla fase offensiva e su quella difensiva, questo fa parte del lavoro quotidiano”. Dybala titolare domani? La poca produzione è dovuta al fatto che prima voleva sistemare la fase difensiva?
    “Diciamo che la facciamo meglio, non sistemata. È normale che Dybala ha il gol nel sangue, ma credo che diventi la caratteristica della squadra rimpiazzando i gol di chi ne faceva 30 da solo. Gioca Dybala e gioca Chiesa. Ma anche Perin al posto di Szczesny, rientra pure De Ligt”. Dybala a che punto è? “Dybala è un giocatore con tecnica importante. Kulusevski l’altra sera a Milano ha fatto una buona partita per i primi 60 minuti perché doveva fare quella partita. Anche lui ha messo una bella palla in mezzo. c’è una crescita generale da parte di tutti, sia fisica che mentale. E questo mi consente di fare dei cambiamenti perché la squadra li subisce meno, direi che ci sono buone prospettive per il futuro. Però domani bisogna vincere, da lì non si scappa”. Si rivede in Dionisi? “Ha fatto molto bene a Empoli vincono un campionato, per lui quello è un valore aggiunto perché vincere non è semplice. A Sassuolo sta facendo bene, magari con concetti diversi ma giocano bene”. Chiesa è un giocatore che va ancora definito? “Lui è un giocatore di livello internazionale, ha un dispendio di energie di un certo livello. Veniva da tante partite giocate, domenica avevo letto la partita per i primi 60 minuti in un certo modo. Però sbagliando ho messo Kulusevski su Brozovic. Chiesa non è andato in panchina per demerito, ho letto la partita in un certo modo. Federico è un punto fermo della Nazionale e della Juventus. Se giocano sempre gli stessi a gennaio li butto via, servono altri 20 giocatori. Son ragazzi, non sono motorini. Ogni tanto vanno lasciati a riposo, non è tanto una questione fisica ma mentale. Tutti ogni tanto devo lasciarli fuori. Se riesco a fare una buona gestione della rosa arriviamo in fondo. Con l’Inter abbiamo fatto una buona partita, l’Inter è la favorita per lo scudetto anche se Inzaghi può dire di no. Abbiamo giocato meglio che a Zenit secondo me, poi il calcio è opinabile. Con l’Inter secondo me s’è fatta una bella partita, tutto dipende dal valore dell’avversario. Non c’è niente di uguale nella vita. Il calcio è bello perché è tutto opinabile. Dopo, non prima. Dopo”. La Juve può permettersi Chiesa, Dybala e Morata assieme con la presenza anche di Cuadrado? “Possono giocare anche tutti insieme, si può tutto”.