Massimiliano Allegri presenta Zenit San Pietroburgo-Juventus, gara valida per la terza giornata del gruppo H di Champions League, in programma domani sera alle 21 alla Gazprom Arena di San Pietroburgo, in conferenza stampa. Che squadra è lo Zenit? “È una buona squadra, ha giocatori tecnici a metà campo e davanti. È una squadra molto europea che gioca un discreto calcio. A Londra hanno fatto una bella partita anche difensiva. Per noi è una tappa importante perché con un risultato positivo aumentano le percentuali di passaggio del turno. È ancora tutto aperto”. De Ligt recuperato? “De Ligt è completamente recuperato e gioca, altrimenti avrebbe giocato Rugani. Però è recuperato e gioca lui”. Qualcuno deve riposare? Arthur può giocare di più? “Per quanto riguarda la formazione, De Ligt, Bonucci e Szczesny giocano. Poi gli altri devo ancora vedere come stanno. Arthur avrà un minutaggio maggiore, non so se partirà dall’inizio o se giocherà a gara in corso”. Come sta Morata? “Morata sta bene, ha recuperato in pieno e potrebbe partire dall’inizio”. Questi risultati positivi possono rappresentare una svolta? “Non è la svolta della stagione, avevamo bisogno di risultati. Le prestazioni sono migliorate come approccio, siamo migliorati anche negli ultimi metri e siamo stati bravi a portare la palla negli ultimi trenta metri dove serviva un po’ di lucidità. All’inizio abbiamo fatto prestazioni buone ma gli episodi ci sono andati contro con errori nostri. Ci vuole calma, non bisogna essere entusiasti ora perché non abbiamo fatto nulla. Le stagioni si decidono a marzo: lì dobbiamo arrivare nelle condizioni di giocarsi le possibilità in tutte le competizioni”. Ha in mano la sua Juve adesso? “Mi viene da sorridere quando mi dicono “la tua Juve”. Io ho a disposizione giocatori bravi, normale che all’inizio non conoscevo tutti bene. In questo momento la squadra ha piacere anche a difendere e questa è una bella cosa. Bisogna migliorare sia la parte offensiva che quella difensiva. Poi i risultati aumentano l’autostima e lavori con più serenità, questo sì. Nei momenti topici della stagione la palla scotterà e per questo dovremo farci trovare pronti al momento giusto”. Dybala come sta? La partita di domenica può influenzare le scelte? “Dybala sta lavorando bene, non ha ancora lavorato con la squadra. Dovrebbe essere quasi sicuramente a disposizione con l’Inter. La partita di domenica? Inutile parlarne ora, domani abbiamo un matchball che dobbiamo assolutamente sfruttare”. Alex Sandro e De Sciglio ci saranno? “Alex Sandro è della partita, non ha giocato l’ultima. De Sciglio ha fatto un’ottima partita con la Roma, ma per lui quelle gare dovrebbero essere la normalità”. Qual è il prossimo obiettivo della Juve? “L’ambizione dev’essere a prescindere al massimo, domani bisogna fare punti in Russia per mettersi nelle condizioni di superare il turno. Durante l’anno si deve migliorare dal punto di vista fisico e tecnico. Poi un passo alla volta per dire dove arriveremo. Prima della sosta di novembre abbiamo la possibilità di rimanere attaccati alle prime e di passare il turno di Champions, poi per il resto vedremo. Con calma, un passo alla volta”. Dove può giocare Arthur? “Può giocare davanti alla difesa o mezzala di regia. Dei tre in mezzo, due dettano i tempi: Arthur, Locatelli e Bentancur hanno queste caratteristiche. McKennie, Bernardeschi e Rabiot da mezzala sono incursori”. Si è abituato alle polemiche arbitrali? “Ho già commentato domenica. Il cosa scaturito fa parte dell’Italia. Io credo che ognuno di noi avrebbe da recriminare qualcosa ogni domenica, credo che tra gli arbitri italiani ci sia un cambio generazionale. Sono bravi, sono aiutati dal VAR. Bisogna dar loro tempo”. Che squadra è lo Zenit? “Lo Zenit è una squadra con valori tecnici importanti con giocatori in mezzo al campo molto bravi. Davanti ha due giocatori con caratteristiche diverse. Per uscire con un risultato positivo bisogna fare una bella partita”.
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Allegri: bisogna sistemare la classifica; domani giocano Chiellini e Szczesny
Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa in vista del derby della Mole contro il Torino. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni: Il derby rappresenta la stracittadina e domani ritornano i tifosi allo stadio. Dobbiamo sistemare la classifica e dobbiamo darci un altro colpettino. Juric sta facendo un ottimo lavoro e ha trasmetto alla squadra concetti che si incarnano con lo spirito del Toro. Sarà una partita dove serve tanta pazienza, il Torino è la squadra che ha concesso meno tiri alle avversarie. Per quanto riguarda la formazione domani giocheranno sicuramente Szczesny e Chiellini, gli altri devo valutarli. Chi starà meglio fisicamente andrà in campo.
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Juventus, Allegri: “La partita con il Milan è importante. Dobbiamo crescere”
Un solo punto nelle prime tre partite di campionato, la reazione in settimana in Champions sul campo del Malmo e ora la delicata sfida interna contro il Milan di Pioli. La Juventus si prepara al delicato match dell’Allianz Stadium e alla vigilia della super sfida ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei bianconeri Max Allegri: “È una delle partite più importanti se non la più importante. Serve una bella prestazione perché abbiamo solo un punto, dando seguito alla Champions. Già da un anno e mezzo giocano molto bene, con autorevolezza e sicurezze. Giocano insieme da quasi tre anni, hanno certezze importanti. Noi stiamo crescendo, negli ultimi giorni siamo stati tutti insieme. Ma la partita di domani è più importante per loro che per noi”. Tre punti pesanti quelli in palio domani a Torino, Allegri vuole la formazione migliore: “Ho tre dubbi: uno in difesa, uno a metà campo e uno in attacco. Ci sono ancora tante partite prima della sosta, l’importante è che tutti si sentano parte del gruppo sia quando si gioca dall’inizio che quando si entra. Ci sono cinque cambi e verranno chiamati in causa tutti”. Su Chiesa? “Chiesa è uno dei dubbi. Sicuramente a destra rende molto di più, davanti ha bisogno di giocare con una punta. A sinistra? Ha delle qualità importanti che lo porterebbero a entrare dentro il campo e a sfruttare l’uno contro uno per il tiro in porta. Deve migliorare su alcune cose”. Il recupero dell’esterno azzurro è sicuramente un punto cruciale per Allegri che spera comunque in una forte reazione dei suoi: “Noi abbiamo iniziato il 14 luglio nonostante mancassero tanti giocatori. Ci siamo ritrovati il 3 agosto con i reduci dagli Europei. I risultati non sono stati proporzionali alle prestazioni perché potevamo avere qualche punto in più, ma la squadra in allenamento è sempre carica. Dobbiamo crescere, io insieme a loro. Una delle cose che devo capire è chi rende meno quando entra dalla panchina. Ma la squadra sta lavorando bene, domani faremo una bella partita. Bisognerà fare una partita tecnica contro una squadra in fiducia che a Liverpool ha fatto una grande partita contro una delle migliori squadre d’Europa. Non giocavano la Champions dal 2013, questo dimostra che hanno grande personalità. Per noi ci vorrà pazienza e poca fretta”. I bilanci si fanno più avanti: “Il nostro primo bilancio potrà essere fatto prima della sosta di novembre: credo che lì saremo in una posizione diversa”. La classifica attuale non preoccupa Allegri che poi si lascia ad un commento su Ibra: “Ho avuto la fortuna di allenarlo ed è un giocatore ancora importante per il Milan. La partita di domani è più importante per loro che per noi”. Una situazione comunque delicata per la Juve, con il tecnico che afferma: “Devo fare l’allenatore, perché la squadra va mesa in campo. Ma devo martellare anche sotto l’aspetto psicologico, perché la Juve è una squadra che deve giocare non per vincere le partite, ma per vincere i campionati. Le partite le vincono tutti, i campionati li vince solo uno. Alla fine vincerà il campionato la squadra che è stata la migliore”. Il centrocampo e la difesa sono altri due temi scottanti per Allegri: “Centrocampo storto? Normale che le caratteristiche di Chiesa o Cuadrado non sono come quelle di Rabiot. Per questo diventiamo storti, come la Torre di Pisa. Alle caratteristiche dei giocatori poi si può ovviare durante le partite. De Ligt ha 22 anni, qualcuno lo ha descritto come futuro Pallone d’Oro, ma ci vuole calma. Un ragazzi di 20 anni che arriva alla Juventus, una maglia che pesa. Chiellini a 20 anni era come De Ligt, o forse peggio. Poi a 28 è diventato un giocatore serio. C’è un percorso per tutti, giocatori e allenatori. Il dubbio è tra i tre centrali. Anche se devo dire che una piacevole sorpresa è Daniele Rugani, sul quale non avevo nessun dubbio. Non vuol dire che giocherà, ma faccio affidamento su di lui. Il dubbio è sui tre centrali, ne giocheranno due. A meno che non giochiamo con la difesa a tre. Bonucci prima o poi dovrà anche stare fuori. Ogni tanto mi fa arrabbiare quando forza le giocate, ma è un giocatore super affidabile che ha oltre 500 partite con la Juve e per un allenatore avere un giocatore così è molto importante”. Una Juve dunque diversa da quella del passato, ma Allegri non vuole paragoni: “Ho trovato giocatori diversi. Questa ha una sua identità come caratteristiche singole dei giocatori. Bisogna diventare una squadra migliorando tantissime cose, sul piano della personalità, della tecnica e della pazienza nel giocare. Ma è solo una Juve diversa”.
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Allegri: ” Siamo tutti responsabili, ora è fondamentale vincere”
Alla vigilia dell’esordio stagionale della Juventus in Champions League arrivano le parole di Massimiliano Allegri durante la consueta conferenza stampa: “Bisogna che rimaniamo serene perché comunque abbiamo fatto delle buone partite a tratti, solo che abbiamo pagato a caro prezzo degli errori individuali che nell’arco della stagione ci possono stare ma così tutti insieme no, ora conta solo la vittoria. Dobbiamo vincere per mettere le basi giuste e per affrontare il girone nel migliore dei modi e ripartire in campionato, loro sono molto fisici e non dovremo concedere palle inattive”.
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Allegri; a Napoli senza i sudamericani, Cuadrado ha la gastroenterite
Alla vigilia della partita contro il Napoli, Massimiliano Allegri ha parlato del match e della situazione dei suoi giocatori di rientro dalle nazionali. Ecco alcuni estratti;
Sarà sicuramente una bella partita, affrontiamo una squadra dai grandi valori tecnici. Ho deciso di non convocare i sudamericani che rientrano tra stasera e domani mattina, l’unico convocabile poteva essere Cuadrado ma resta in Colombia per una gastroenterite. Domani giocherà titolare McKennie, l’ho visto molto bene, mentre Chiesa di comune accordo abbiamo deciso di non forzare i tempi. Le assenze non devono essere un alibi, abbiamo le forze per una formazione ideale per affrontare il Napoli. Dobbiamo solo trovare l’equilibrio mentale da squadra forte.
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Lista Champions League Juve, fuori Kaio Jorge
Massimiliano Allegri ha scelto i 23 della lista Champions League. L’allenatore bianconero ha tenuto fuori il giovane attaccante brasiliano Kaio Jorge, arrivato in estate, e Luca Pellegrini. C’è invece Moise Kean, ultimo colpo del mercato dopo l’addio a Cristiano Ronaldo.
Questo in ordine alfabetico l’elenco dei bianconeri che potranno giocare nella massima competizione a squadre: Bentancur, Bernardeschi, Bonucci, Chiellini, Chiesa, Cuadrado, Danilo, De Ligt, De Sciglio, Dybala, Kean, Kulusevski, Alex Sandro, Locatelli, McKennie, Morata, Perin, Pinsoglio, Rabiot, Arthur, Ramsey, Rugani, Szczesny
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Allegri: “Ronaldo ieri mi ha detto di voler andare via”
Domani c’è l’Empoli, ma l’attenzione dei tifosi della Juventus è sul futuro di Cristiano Ronaldo. Inevitabile, nella conferenza stampa di Massimiliano Allegri, rispondere a domande sul portoghese. Prende subito Massimiliano Allegri: “Parlando con Ronaldo, ieri Cristiano mi ha detto che non ha intenzione di continuare alla Juventus. Per questo domani non sarà convocato, ieri non si è allenato e ora possiamo parlare dell’Empoli. È la cosa più importante, a Udine non abbiamo vinto una partita che si era incalanata bene. Domani dobbiamo vincere contro una squadra pimpante, veloce, che gioca un bel calcio: serve una gara giusta per fare i tre punti”. Che cosa non ha funzionato e cosa no a Udine? “Direi che stiamo lavorando bene, bisogna vincere. Abbiamo giocato la prima e siamo dispiaciuti per non aver vinto, sono capitati due imprevisti che possono capitare ma non devono capitare più. Abbiamo fatto una buona partita, poi si può migliorare sul piano del gioco e nel secondo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente. Ci stiamo lavorando e stiamo migliorando la condizione. Domani ci sarà una bella atmosfera in casa e dovremo essere pronti”. L’addio a Ronaldo responsabilizza ulteriormente i giocatori? “Sono già tutti responsabili, è normale che ora con l’assenza di Cristiano… Sono tutti responsabili, ci sono tanti giovani e bisogna migliorare sotto tutti i punti di vista. La differenza la farà quanto velocemente arriveremo a un aspetto mentale giusto, che ci permetta di vincere le partite e di gestirle nei momenti come è successo a Udine”. Deluso dal comportamento di Cristiano? “No, ha fatto la sua scelta. Le cose passano, alla Juve sono passati Sivori, Platini, Del Piero, Zidane, Buffon. Grandissimi campioni, è una legge di vita: rimane la Juventus che è la cosa più importante e la base per ottenere risultati. È stato tre anni, ha dato il suo apporto, ora va via e la vita va avanti, come è normale che sia”.
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Juventus, Nedved: “CR7 in panchina scelta condivisa. CR7 rimane alla Juve”
Pavel Nedved è intervenuto sulla scelta a sorpresa di Max Allegri su Cristiano Ronaldo in panchina per Udinese vs Juventus. Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo sensazioni bellissime. L’allenatore e lo staff hanno lavorato benissimo, anche se sono stati solo 20 giorni perché alcuni calciatori sono tornati il 2 agosto, però abbiamo grande entusiasmo“. Intervenuto ai microfoni di Dazn poco prima dell’esordio stagionale in campionato della Juventus alla Dacia Arena contro l’Udinese, il vicepresidente bianconero Pavel commenta così l‘esclusione di Cristiano Ronaldo: “È stata una scelta condivisa con il calciatore, siamo ad inizio a stagione, non si può essere al top. È una decisione per il bene della squadra. Anche Chiellini, un campione d’Europa, oggi parte dalla panchina. CR7 resterà alla Juventus? Assolutamente sì. Il mercato? Cherubini ha già fatto due bellissime operazioni”.
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Verso Udinese-Juventus, Allegri: “CR7 resta, a Locatelli serve tempo. Siamo pronti”
Massimiliano Allegri presenta Udinese-Juve, gara valida per la prima giornata del campionato di Serie A 2021-22. Il tecnico livornese incontra i giornalisti presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium. Ecco le sue dichiarazioni sulla PARTITA: «È la prima di campionato. Come dico sempre la prima è molto difficile, perché troviamo una squadra forte fisicamente. L’anno scorso sono stati secondi per meno occasioni da reti concesse, non hanno subito gol da angolo. Sono bravi in contropiede e ben strutturati dietro. Dobbiamo essere pronti e sapere che per venire via da Udine con la vittoria serve una prestazione solida e tecnica con grande pazienza. Sono una squadra noiosa da giocarci contro». Su RAMSEY: «Sta migliorando davanti alla difesa, è cresciuto molto. Si fa trascinare troppo dall’azione, deve correre meno». Invece su Cr7 afferma: – «Ronaldo giovedì non ha giocato perché venivamo da una settimana forte e gli ho dato mezza giornata di recupero e quindi è a disposizione. È una gestione di squadra, per noi è un valore aggiunto. Garantisce un numero importante di gol e bisogna lavorare di squadra per esaltarne le qualità». Sul neo acquisto LOCATELLI: «Sono contento del suo arrivo perché è cresciuto molto, è diventato un giocatore importante. Non è in condizione ottimale perché ha lavorato poco, avrà bisogno di un po’ di giorni di lavoro, fortunatamente ci sono 8 giorni alla partita dopo. Domani viene a Udine, se ce ne sarà bisogno magari 15 minuti li farà, poi ha una settimana per preparsi bene alla prossima partita, poi ci sarà la sosta per la Nazionale, quando rientrerà sarà in buona condizione.». Su BERNARDESCHI: «Ha qualità importanti come tutti quelli che sono alla Juve, se no non sarebbe qui. Poi ci sono annate in cui un giocatore può rendere meno, non diventa scarso. È un ottimo giocatore e dipende dalla testa e da come siamo predisposti a lavorare». Su stesso e su questo ritorno alla Juve: – «Sono un po’ invecchiato, quest’anno hanno ributtato dentro tutti i vecchi: me, Spalletti, Sarri. Dubbi ci devono essere perché creano maggiore attenzione, soprattutto quando le cose vanno bene. Quest’anno come tutti gli anni la Juve parte per vincere tutte le competizioni. Facciamo una cosa alla volta e cerchiamo di vincere la prima. Sarà molto equilibrato il campionato. Bisogna viaggiare a velocità di crociera di 80 per arrivare a vincere. Non bisogna avere picchi di 30 o 100». Sulla FAVORITA: «Di solito è chi vince lo scudetto. Noi siamo tra queste 6-7 squadre che puntano a vincere. Noi cerchiamo di vincere la prima partita». Sulla TECNICA e sull’equilibrio: – «I giocatori che ho a disposizione sono molto bravi e ci faranno vincere. Dobbiamo affrontare ogni partita con grande rispetto dell’avversario. Per vincere lo scudetto serve sacrificio quotidiano. Per giocare a calcio serve tecnico e solidità e trovare velocemente un equilibrio. Se no sali sulle montagne russe e non puoi competere per il campionato». Sul futuro ancora di RONALDO: – «Si è sempre allenato bene, dei rumors ho letto solo sui giornali. Non ha la volontà di lasciare la Juventus». Su DYBALA: «Non si discutono le sue qualità. Quest’anno si è presentato come il primo anno, con la voglia di riconquistarsi la Juventus. Le ultime due annate non sono state all’altezza delle sue potenzialità. Si è presentato diverso mentalmente e lo sta dimostrando giorno dopo giorno. Poi lui è bravo. Ma serve allenarsi con intensità se no poi le prestazioni calano». Sugli ALLENATORI PROTAGONISTI: «I protagonisti sono sempre i giocatori e non gli allenatori. Il più bravo è chi fa meno danni. In conferenza ci divertiamo a sfotterci un po’ ma noi dobbiamo mettere i giocatori nelle condizioni ottimali per rendere al meglio». Su che COSA DIMOSTRARE: «Si lavora per ottenere risultati. Bisogna cercare di arrivare a vincere che è quello che conta. Attraverso gioco, solidità, equilibrio. Ci sono tante componenti. Io non devo dimostrare niente ma mettermi a disposizione di questa rosa. Quello che è successo negli ultimi 5 anni rimane nel museo. Ronaldo ha vinto 5 Palloni d’Oro ma se sbaglia questo anno alla Juve si ricorderanno di questo. Se Chiesa sbaglia partita nessuno si ricorderà dell’Europeo. Dopo l’Udinese dovremo essere concentrati sull’Empoli. Quello che è fatto rimane, ma bisogna mettersi tutti a disposizione per creare i presupposti per rendere meglio». Sul calciomercato: «Ci pensa la società con cui sono in sintonia. Ho detto che sono molto contento dei giocatori che ho a disposizione. Bisogna creare valore e migliorare i giovani. L’anno scorso è stato fatto un buon lavoro perché sono stati vinti due trofei, si è arrivati in Champions e molti ragazzi sono cresciuti”.
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Allegri prova Ramsey nel ruolo di regista
Il gallese Ramsey potrebbe rimanere alla Juventus e ritagliarsi ancora un ruolo da protagonista. Ma non come trequartista o da mezz’ala a centrocampo. Il nuovo ruolo del gallese potrebbe essere forse il regista. Lo ha fatto capire il mister Max Allegri nel corso dell’intervista ieri sera dopo il Trofeo Berlusconi a Mediaset. Parlando di mercato, il tecnico livornese ha parlato di Ramsey, dicendo: “Se Ramsey si convince a giocare davanti alla difesa può diventare importante perché lui è già molto bravo nella fase di interdizione, ha le geometrie e gli ho detto che lì si corre meno rispetto a quando gioca più avanti”. Insomma Max ha in mente quello che ha fatto Conte all’Inter con Eriksen, quando il danese non riusciva ad inserirsi in Serie A, come trequartista. Conte è riuscito a farcela, facendo diventare Eriksen uno dei protagonisti dello scudetto nerazzurro. Ce la farà anche Allegri con Ramsey? Lo vedremo nelle prossime settimane.