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  • Juventus, Allegri: “Il Siviglia è un avversario difficile”

    Juventus, Allegri: “Il Siviglia è un avversario difficile”

    Allegri presenta Juventus-Siviglia, gara valida per l’andata della semifinale di Europa League, in programma domani alle 21 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni

    Quali sono le insidie della doppia sfida col Siviglia?
    “Semifinale con una squadra che è abituata a giocare queste partite, esperta e che non esce mai dalla partita”.

    Dopo le motivazioni ha pensato di concentrarsi solo sull’Europa League?
    “Non so cosa succederà. Noi abbiamo talmente una corazza che non ci sposta più niente, da questa esperienza ne usciamo fortificati. Abbiamo queste due di Europa League e le altre di campionato: noi sul campo dobbiamo dare il massimo”.

    Come ha visto Kostic?
    “Tutti stanno bene, ieri abbiamo fatto un bell’allenamento. Anche domenica quelli che son entrati hanno dato aiuto ai compagni e domani sarà lo stesso. Quelli che vengono in panchina saranno molto importanti”.

    Partita da tridente o serve un altro atteggiamento?
    “Serve l’atteggiamento di Bergamo, col Lecce, a Bologna. Sapendo di affrontare una squadra che ha vinto tanto, ci vuole rispetto”

    Vlahovic ha risentito dei cori razzisti?
    “Non ho parlato con lui. Capisco che non è bello essere insultati per forme di razzismo, ma sarebbe meglio ignorare e lasciar punire chi di dovere”.

    Domani partita da difesa a 3 o a 4?
    È una partita in cui dobbiamo difendere in 10, anche in 11. Sappiamo quali sono i loro punti di forza e quelle che sono le loro debolezze”.

    Quale sarà il compito di Di Maria?
    “Sa già per conto suo osa deve fare, nelle partite secche è stato sempre presente. Parla la sua carriera”.

    Sorpreso da Milik?
    “Non mi ha sorpreso, lo conoscevamo. Caratterialmente mi ha sorpreso in positivo, è straordinario, equilibrato. Ha dato molto e potrà dare ancora molto. Contento di quanto fatto. Ottimo acquisto”.

    Ha già deciso con quali uomini giocherà in difesa?
    “Non ho deciso, l’unico che non gioca sicuramente è Bremer che ha avuto un affaticamento alla coscia. Niente di che ma non sarà a disposizione, gli altri stanno tutti bene”.

  • Juventus, Allegri: “Ora non possiamo più sbagliare”

    Juventus, Allegri: “Ora non possiamo più sbagliare”

    Allegri presenta Atalanta-Juventus, gara valida per la 34a giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 12:30 al Gewiss Stadium di Bergamo. Ecco le parole del tecnico bianconero.

    Che Juve servirà a Bergamo?
    “Una Juve cosciente dell’importanza della partita. Ne mancano cinque, fra oggi e domani ci sono scontri diretti e domani sera sapremo di più sulla quota Champions”.

    Sui giovani al Mondiale Under 20: è un problema o un privilegio?
    “È un privilegio per il club. I problemi son già risolti: Soulé partirà dopo la partita di Cremona perché ha interesse e vuole andare mentre Iling rimarrà qui con noi. Su Miretti al momento non c’è nessuna richiesta”.

    In attacco conferma per Vlahovic e Di Maria?
    “Non ho ancora deciso niente, è rientrato Kean dopo un mese di inattività fra squalifica e infortunio, stava molto bene e ora sta riprendendo la condizione. Milik e Vlahovic stanno bene, abbiamo una partita ogni 4 giorni, chi va in campo dall’inizio o chi entra è determinante. Anche se uno gioco mezz’ora può essere determinante”.

    Cosa ha visto nella squadra che le dà fiducia verso questo rush finale?
    “Sempre avuto fiducia nella squadra. A parte i momenti in cui abbiamo avuto difficoltà, la squadra sta bene e siamo lì in lotta. Bisogna fare un passettino alla volta, pensare a domani e poi vedremo come saremo in classifica. E poi ci tufferemo in Europa League. La Juve non batte l’Atalanta da 6 partite, l’Atalanta viene da 3 vittorie. In casa è una squadra forte, con fisicità e in questo momento è in ascesa perché dopo un periodo di appannamento è tornata a vincere ed è in lotta per entrare nei posti in Champions. Tra oggi e domani, con gli scontri diretti, ne sapremo di più. Soprattutto sui numeri”.

    Basterà Giuntoli per tornare al successo?
    “Ci sono 30 giorni molto importanti che ci portano fino a fine stagione. Poi dal 5 giugno la società deciderà cosa fare a 360°, ma fino al 5 giugno è inutile stare a parlare di quello che può arrivare e di quello che non può arrivare fra giocatori e direttori sportivi. La scelta del direttore sportivo non è mia ma della società, se la farà e con chi la farà. Quando avranno scelto me lo comunicheranno”.

    Cos’ha avuto in più il Napoli?
    “Quando una squadra vince vuol dire che ha dimostrato di essere più forte. Poi tutte le stagioni non sono uguali, ci sono stagioni in cui capitano delle situazioni che ti vanno contro e situazioni che ti vanno tutte a favore. Però il Napoli ha strameritato questo scudetto nei numeri e in tutto quello che ha fatto. Però tutte le stagioni sono diverse e l’anno prossimo sarà sicuramente un’altra stagione. Per tutto quello che hanno fatto bisogna far loro i complimenti”.

    Pogba può giocare sempre solo uno spezzone?
    “Ha fatto buoni 20 minuti finali l’altro giorno, normale che come tecnica e fisicità è un giocatore diverso dagli altri. Purtroppo però per lui questa stagione è stata maledetta, dalla non operazione all’operazione dopo, a tutte le situazioni di mezzi infortuni che ha avuto siamo arrivati a questo punto e devo cercare di sfruttarlo nel miglior modo possibile perché dia una mano alla squadra. In questo momento che uno giochi 15 o 60 minuti non conta niente, ora l’obiettivo è entrare nelle prime quattro e arrivare in finale di Europa League. Chiusa questa stagione l’anno prossimo sarà totalmente un’altra. Ora dobbiamo stare concentrati su quello che dobbiamo fare, in questo momento gli obiettivi personali non contano niente. I ragazzi come hanno dimostrato anche domenica devono essere tutti a disposizione, chi ha giocato un minuto e chi novanta. Quando si arriva in fondo e si ottengono i risultati non è che c’è stato uno più bravo dell’altro”.

    Cos’ha in più la Juve delle altre nella lotta Champions?
    “Non so in cosa sia diversa, so solo che noi stiamo cercando di fare dei punti che ci servono per arrivare tra le prime quattro. Ci sono degli scontri diretti che sicuramente condizionano i numeri finali per andare in Champions. Già da oggi si può capire se la quota Champions è 72 o 73, momentaneamente a 73 è matematica. A 72 secondo me ci sono ottime possibilità, però dipende dai risultati di oggi. Da lì non si scappa, non vi sto a dire i numeri se no vi annoio”.

    La festa del Napoli di questi giorni ha punto la squadra nell’orgoglio?
    “La squadra è sempre punta nell’orgoglio, quando sei alla Juventus, che storicamente lotta per tutte le competizioni, è normale che ora è il terzo anno in cui non riusciamo a essere competitivi per il campionato… L’anno prossimo la Juventus deve tornare a essere competitiva e cercare di vincere il campionato. Normale che quando vedi vincere gli altri ti viene ancora più voglia, però fa parte del gioco e bisogna fare i complimenti per quello che hanno fatto. Noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare e vuol dire cercare di giocare la Champions l’anno prossimo”.

  • Juventus, Allegri: “Adesso le partite diventano tutte importanti”

    Juventus, Allegri: “Adesso le partite diventano tutte importanti”

    Allegri presenta Juventus-Lecce, gara valida per la trentatreeesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni.

    Che Juve bisogna aspettarsi domani?
    “Abbiamo raggiunto quota 60 che dovevamo raggiungere da tutto aprile e ce l’abbiamo fatta finalmente. L’atteggiamento della squadra è stato diverso rispetto ai primi 25 minuti di Milano, abbiamo sbagliato la fase conclusiva a Bologna. Domani sarà una partita diversa, la seconda in tre giorni col Lecce che ha l’obiettivo importante della permanenza in Serie A. Dobbiamo essere bravi e rispettosi”.

    Il bilancio dopo le sue prime 100 partite?
    “Il bilancio va fatto a fine anno, abbiamo ancora due obiettivi davanti che sono uno dei primi quattro posti e l’Europa League. Come in tutte le annate ci sono state cose positive e negative, stimo lavorando per cercare di tornare a lottare per il campionato fino alla fine. Quest’anno non ci siamo riusciti, abbiamo avuto delle vicissitudini dentro e fuori dal campo e bisogna essere bravi a chiudere l’annata ”.

    Come sta Vlahovic e che obiettivi personali deve raggiungere?
    “Gli obiettivi personali sono importanti ma devono essere messi a disposizione della squadra. Uno può far bene o male ma se la squadra non raggiunge gli obiettivi abbiamo fatto tutti male. Sta bene, è entrato a Bologna e domani deciderò se farlo partire dall’inizio o meno”.

    Quanto è importante gestire le forze in questo momento?
    “Il calcio è bello perché varia da una partita all’altra. Mercoledì dopo Milano si parlava di stanchezza, solite robe che si dicono quando una squadra perde, poi fai una buona partita e si è ritrovata la condizione. La squadra ha una buona condizione, ora il fattore mentale fa la differenza. Abbiamo qualche punticino di vantaggio ma abbiamo due scontri diretti. Un mini campionato dove partiamo a un punto dalla Lazio e dobbiamo andare a recuperala”.

    Rabiot può riposare?
    “Forse non è ai livelli di qualche mese fa, però anche l’altro giorno a Bologna ha fatto una partita importante. Domani è possibile che riposi”.

    Come sta Di Maria?
    “Sta bene, gli è passato il dolore alla caviglia e potrà essere della partita. Da lui ci aspettiamo tanto come da tutti. Tutti devono mettersi a disposizione della squadra, ognuno con le sue caratteristiche. Lui può fare la differenza all’interno di una partita”.

    Quanto è migliorato Fagioli da Lecce?
    “Migliorare su tante cose come tutti i giocatori che giocano a calcio. Lui è cresciuto tanto, ha avuto un momento di flessione e ora è tornato a essere un giocatore forte soprattutto come prestazione. A Bologna l’ho tolto perché c’era bisogno di giocatori con caratteristiche diverse, però ha fatto una buona partita”.

    Come si spiega questo aprile della Juve?
    “Ad aprile è andata così, a febbraio e marzo abbiamo fatto tante vittorie. Ci sono questi momenti, non scordiamoci che fino alla scorsa settimana eravamo dentro tutte le competizioni. Se arrivi ad aprile in tutte le competizioni vuol dire che la stagione sta andando bene, poi alla Juventus andare meglio significa vincere. Nello sport non vince sempre il solito, è impossibile sempre vincere come è impossibile sempre perdere. Visto che ultimamente abbiamo perso diverso volte magari domani abbiamo l’obiettivo di tornare a vincere”.

    Ci sarà turnover in difesa?
    “Bremer sta bene, aveva bisogno di recuperare perché aveva giocato tanto. Anche lui è il primo anno che gioca ogni tre giorni, domani rientra in campo. Credo riposerà Alex Sandro che ha giocato molto, in questo momento dove bisogna spingere molto energie fresche e nuove tornano utili”.

    Crede che Rabiot e Di Maria possano rinnovare?
    “Non lo so, a quello che succederà la prossima stagione lo decideremo a bocce ferme. In questo momento qui non sappiamo se giocheremo la Champions che è il nodo cruciale sul fatto della programmazione. Bisogna stare calmi e concentrarsi solo su quello che dobbiamo fare, mancano 32 giorni alla fine della stagione poi quello che verrà fatto l’anno prossimo lo valuteremo, lo valuterà la società nel migliore dei modi”.

    Locatelli è stanco ultimamente?
    “Domenica ha fatto un’ottima partita, poi non è che tutti possano esprimersi al meglio sempre. Manuel quando va in campo si mette a disposizione della squadra anche quando tecnicamente gioca peggio ma lo trovi nella fase difensiva. Sono molto contento di quello che sta facendo”.

  • Juventus, Allegri: “Siamo in un periodo non fortunato”

    Juventus, Allegri: “Siamo in un periodo non fortunato”

    Allegri presenta Bologna-Juventus, gara valida per la 32a giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna. Ecco le parole del tecnico bianconero.

    Che Juve vuol vedere a Bologna?
    “Veniamo da un periodo negativo, abbiamo perso 5 delle ultime 6 partite. Domani possiamo invertire la rotta contro un Bologna che sta facendo delle ottime cose, Thiago Motta sta facendo veramente un bel lavoro”.

    Avete avuto un confronto in questi giorni all’interno del gruppo?
    “La cosa da fare in questi momenti è una: stare zitti, come già capitato nel momento della penalizzazione e in altre stagioni, e lavorare. Ci sono 35 giorni importanti davanti a noi e non c’è altra scelta. Parlare serve a poco, nel calcio quando non vinci sei dalla parte del torto e quando vinci dalla ragione. Dobbiamo reagire al fatto che comunque abbiamo lasciato per strada un po’ di punti in campionato”.

    Quanto c’è di vero in tutto quello che è stato scritto?
    “Non c’è stato alcun confronto con i giocatori, quando la Juve perde vengono tirate fuori delle illazioni perché la gente ha molta fantasia e vengono dette cose non vere. Ho sentito la conferenza di Giannis dell’altro giorno, ci sono dei momenti nella vita sportiva in cui vinci meno però l’importante è lavorare con serenità per creare i presupposti per tornare a vincere”.

    Come si prosegue dopo tanti obiettivi sfumati?
    “Non è rimasto poco, abbiamo comunque un obiettivo in campionato ossia raggiungere i primi 4 posti, se possibile il secondo che migliorerebbe la classifica dell’anno scorso. Poi abbiamo una semifinale di Europa League. L’obiettivo è arrivare a marzo e aprile per lottare per qualcosa e anche quest’anno ci siamo riusciti. Poi se siamo bravi e fortunati centriamo gli obiettivi. L’obiettivo principale di ogni società, nel campionato italiano, vista la situazione economica del calcio italiano, non è che ora abbiamo 5 squadre in semifinale tra Champions ed Europa League i problemi non ci sono, ora sono insabbiati. Una società come la Juve, l’Inter, Milan, ora il Napoli ha vinto e 3 restano fuori dalla Champions. Sono 60-70 milioni di introiti che vengono meno, l’obiettivo primario è giocare la Champions l’anno dopo. Siamo in lotta per farlo e per cercare di vincere l’Europa League. Se siamo bravi e fortunati ci riusciamo, comunque abbiamo fatto il possibile per vincere qualcosa”.

    L’allenatore è sempre quello nel mirino in queste situazioni. Domani si può vedere qualche giovane?
    “Io soprattutto, per me è un divertimento… Quando ci sarà un altro prenderete un altro di mira… Io mi diverto, anche perché mi stimolate. Stanno tutti bene, non è questione di chi gioca. Chiesa è un giocatore straordinario che viene da un periodo di inattività, ritrovare equilibrio fisico e mentale non è facile, è tutto nella norma. Pogba anche, è un anno che è fermo e non è ancora nella condizioni ottimali, io vorrei avere il Pogba che ho allenato ma in questo momento non è così. Di solito tanto tempo uno sta fermo tanto tempo serve per recuperare. Nella sfortuna di avere ragazzi infortunati come Pogba, Chiesa, la pubalgia di Vlahovic che ora non è che è diventato scarso, per tornare ai suoi livelli avrà bisogno di tempo, grazie al lavoro in questi dieci anni dalla Juventus, la fortuna di avere tanti giocatori come Soulé, Fagioli, Miretti, Iling che hanno fatto tante partite. Miretti ne ha fatte 40 ed è un 2003, Fagioli 30 e l’anno scorso ne ha fatte 25 in Serie B. Non è facile giocare 30 o 40 partite alla Juventus. Parlando con Buffon una volta lui mi disse che il primo anno alla Juve non ci aveva capito niente, il secondo non si era ancora accorto di essere alla Juventus. Giocare alla Juve non è facile, è una cosa unica. Capisco che dall’esterno si vogliono cose, ma ci vuole pazienza. La fortuna è aver trovato un patrimonio di questo tipo anche a livello economico. Il momento più difficile è ora, non quando ci hanno tolto i 15 punti. Non parlo solo della squadra, anche la società. Dobbiamo essere tutti un blocco unico, granitico. Parlo a 360°”.

    Le difficoltà dell’ultimo periodo a cosa sono dovute?
    “Magari ci sono delle scelte non azzeccate, però spiegare è difficile. Anche a Cagliari ho vissuto un momento così. Come successo nel 2015 con 10-12 punti in 10 partite, piano piano abbiamo messo un pezzettino alla volta. Ora dobbiamo pensare a domani sapendo che è difficile. Quello che oggi vediamo tutto nero magari domani comincia a essere grigio. Dobbiamo uscirne tutti insieme senza vedere più nero di quello che è. Nonostante i disastri fatti siamo terzi in classifica”.

    Perché tutto questo nervosismo dopo la partita con l’Inter?
    “Cos’è successo? Chi ha riportato? Mi dica i nomi. Noi dobbiamo pensare alla partita di domani”.

    Cosa deve succedere da qui alla fine perché si ritenga soddisfatto del suo biennio e meritevole di conferma?
    “Questo è un problema della società, non mio. Son tornato qui sapendo le problematiche che c’erano. L’anno scorso fino alla partita in casa con l’Inter si parlava di scudetto e poi abbiamo perso quella partita e abbiamo perso due finali. Quest’anno son cresciuti tanti giovani. Nella vita le cose a seconda di come uno le vuole vedere e dire cambiano. Poi io non devo star qui a difendermi, non devo difendermi di niente. Vediamo come finiamo quest’anno, in questo momento qui possiamo fare ancora bene. E faremo il possibile, se non ci riusciremo qualcuno sarà più bravo di noi. Soddisfatto del quarto posto? Dillo te, scrivi un tuo pensiero, che domanda è, ci sono domande più intelligenti… Io non ero soddisfatto neanche dopo aver perso la finale di Champions. Non dove dirlo a te. Devo dirlo ai tifosi? Io ho molto rispetto dei tifosi e ho grande rispetto di quello che stanno facendo. Posso mettere grande onestà, grande professionalità e grande impegno nel rispetto della Juventus. Poi le difficoltà ci sono, noi dobbiamo essere un blocco granitico per uscire da questa cosa, ritornare a vincere una partita. Poi se a fine stagione secondo la società il lavoro non sarà stato soddisfacente la società prenderà la sua decisione perché l’allenatore è responsabile di tutto. Mi sembra una cosa normale, fa parte della vita. Mi fai una domanda se sono soddisfatto… Sarei soddisfatto se vincessi tutto, ma questo è impossibile. Ci sono degli obiettivi. Potrei chiederlo anche a te sei soddisfatta del lavoro che stai facendo se l’anno prossimo ti ritrovo a qui fare le domande. Faccio come Giannis, se ti ritrovo qui l’anno prossimo hai fallito nel tuo lavoro? Io vengo giudicato dagli altri, non to lo posso dire ora. Alla fine dell’anno una squadra vince il campionato, una la Coppa Italia, una la Champions, una l’Europa League. Tutte le altre che non hanno vinto hanno fallito? Io sono sereno, mi diverto. Analizziamo quello che c’è da fare in totale serenità, io credo che serva tornare a vincere una partita che è quella di domani”.

    Come mai sembravate addormentati contro l’Inter?
    “Abbiamo avuto un approccio sbagliato, dormiente. Abbiamo pagato prendendo gol. Dovevamo essere più incisivi nella fase offensiva. Pensate che quando abbiamo vinto abbiamo avuto poco possesso palla, l’altro giorno abbiamo avuto il 61% del possesso palla: anche quei dati a cosa servono se non tiri una volta in porta? Le partite hanno una loro storia, una cosa che abbiamo sbagliato è l’approccio”.

    Domani quale atteggiamento deve esserci?
    “Domani è molto difficile, noi dobbiamo fare i punti per arrivare tra le prime quattro nelle prossime sette partite. Credo che a 73 punti sei dentro vedendo il calendario. Domani dobbiamo cercare di vincere la prima, dobbiamo fare la partita per l’importanza che ha contro un ottimo Bologna con buoni giocatori. Prima della partita si può dire che questo o quello vince, poi è il campo che parla. Noi domani dobbiamo fare una partita di grande attenzione”.

  • Juventus, Allegri: “Il Napoli merita lo scudetto”

    Juventus, Allegri: “Il Napoli merita lo scudetto”

    Allegri presenta Juventus-Napoli, gara valida per la trentesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le parole di Allegri.

    Che Napoli si aspetta?
    “Un Napoli che si sta avviando a vincere lo scudetto, ha fatto un campionato straordinario e meritatamente sta vincendo. Sarà una partita difficile contro una squadra forte”.

    Un punto sulla difesa: come stanno?
    “Domattina definirò come stanno, Bremer non ha niente ma devo vedere come ha recuperato. Sia Rugani che Bonucci stanno bene, De Sciglio è a completa disposizione”.

    Chiesa può iniziare titolare?
    “I minuti li ha, giovedì ne ha giocati 90. Bisogna vedere come recupererà”.

    Come mai fate fatica a trovare gol con gli attaccanti?
    “È un momento in cui hanno difficoltà, sono meno fortunati nel fare gol. Da qui alla fine ci daranno sicuramente una grossa mano”.

    Chi toglierebbe a Spalletti?
    “La rosa del Napoli è forte, non so chi gli mancherà domani. Già se li sono tolti per conto loro”.

    Quanta voglia di riscatto c’è dopo l’andata?
    “Non c’è voglia di riscatto, c’è voglia di battere la capolista della classifica. Sono forti, l’hanno dimostrato in Italia e in Europa. Il Napoli sta facendo molto bene, ha ucciso il campionato tenendo un ruolino di marcia impressionante”.

    Questo campionato lo ritiene falsato?
    “Non so se sia regola o no, noi abbiamo fatto quello che era possibile fare dopo la penalizzazione. Normale che possano esserci stati dei condizionamenti, ma quello che è successo è successo”.

    Sentite il peso del fatto che possa esserci un nuovo giudizio?
    “Noi dobbiamo fare i punti sul campo, ora ci sono stati restituiti quelli che avevamo fatto. Da qui alla fine bisogna farne il più possibile perché abbiamo l’obiettivo di giocare la Champions League l’anno prossimo”.

    Ha quantificato quanto vi ha tolto il fattore esterno? O vi ha compattato?
    “Sarebbe troppo facile sapere cosa sarebbe successo se… C’è stato un lavoro fatto quotidianamente con la crescita dei giocatori, si è trovato un equilibrio. Si può dire che ci ha compattati ma magari avremmo avuto 10 punti in più senza quello che è successo. Io sono contento di quanto hanno fatto i ragazzi, qualcosa di importante”.

  • Juventus, Allegri: “Dobbiamo affronterà bene la partita”

    Juventus, Allegri: “Dobbiamo affronterà bene la partita”

    Allegri ha presentato in conferenza stampa il ritorno dei quarti di finale di Europa League fra Juventus e Sporting in programma domani alle ore 21 all’Estadio José Alvalade di Lisbona:

    “Dobbiamo affrontare la partita come fosse una gara secca. Non dobbiamo pensare all’andata. Lo Sporting è una squadra che ha eliminato l’Arsenal. È difficile ma a questo punto è normale affrontare squadre di questo livello”.

    Sulla formazione: “Szczesny rientra titolare. Alex Sandro partirà dal primo minuto, domani farò le valutazioni sul resto, ho due dubbi”.

    Sulla partita: “Impensabile giocare per difendere il vantaggio di 1-0. Dobbiamo cercare di segnare. Ci saranno momenti in cui dovremo difenderci come squadra e fare meglio dell’andata. Bisognerà avere pazienza soprattutto quando gli avversari palleggiano in fase offensiva ed avere forza mentale perché lo stadio avrà un impatto”.

    Sulla penalizzazione: “Sapevamo dovesse uscire il 19 la sentenza e ora vediamo se uscirà stasera o domattina. Quando lo sapremo, metteremo da parte l’esito e penseremo alla partita”.

    Sulla Champions: “Non è che c’è nostalgia per la Champions. Siamo in Europa League che è una competizione importante, vincerla ci porterebbe di nuovo in Champions e sarebbe una grande soddisfazione portare a casa un trofeo. Non è semplice perché vincere è una cosa straordinaria, capisco che dopo nove anni di vittorie la Juventus l’aveva fatta diventare una cosa normale”.

  • Juventus, Allegri: “Kean è in dubbio”

    Allegri presenta Sassuolo-Juventus, gara valida per la ventinovesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

    Ci sarà qualche cambio di formazione?
    “Al momento posso solo dire che Kean credo che non sarà disponibile per un fastidio al flessore accusato ieri. Per gli altri devo valutare oggi in allenamento, la partita di giovedì ha portato via molte energie, i giocatori però sono in una buona condizione fisica”.

    Pogba può essere titolare? E Paredes ha chance dall’inizio?
    “Sono due situazioni diverse. Paredes fisicamente sta bene ed è pronto per giocare. Pogba non lo è”.

    Ła gestione di Szczesny? Può fermarsi Bremer per un turno di riposo?
    “Oggi parlerò con Tek, se è sereno e tranquillo può venire con noi e stare in panchina così almeno avrà una giornata di recupero e riposo. Perin è ottima condizione ed è diventato un portiere importante, rispetto a quando è arrivato alla Juventus ha fatto progressi e miglioramenti importanti. È un portiere tra i più bravi che ci sono per affidabilità e presenza nella partita. Sono molto contento del lavoro fatto su di lui da parte di Claudio Filippi. Bremer ha giocato tante partite, vediamo, l’altro giorno aveva un po’ di mal di gola. Vediamo come sta, altrimenti ci sono Rugani o Bonucci, anche Leo sta meglio rispetto alla scorsa settimana”.

    Quali sono i rischi nella partita col Sassuolo e cosa pensa di Frattesi?
    “Frattesi è un giocatore del Sassuolo quindi dare dei giudizi… Mi ricordo che andai a Monza a vedere una partita forse di B e dissi a Galliani: “ma quello chi è?” Questo ragazzotto che correva per il campo, si vedeva che aveva buone qualità. Il Sassuolo è tecnicamente molto forte, è in ottima condizione. A Verona ha perso perché il calcio l’ha inventato il diavolo, avevano vinto la partita, era chiusa e l’hanno persa in maniera inspiegabile. Non cambia il fatto che siano in una buona condizione. Domani noi bisogna comunque tornare alla vittoria perché a Roma abbiamo perso. Abbiamo due trasferte fuori, Sassuolo e Lazio fuori, poi Napoli in casa e Bologna fuori. Poi due partite importanti delle coppe. Domani affrontiamo una squadra tosta. Abbiamo l’Atalanta a 4 punti, sulla classifica che viene scritta al netto dei 15 punti. Dall’altra parte ieri la Lazio vincendo ci ha superato nella classifica di campo quindi dobbiamo tornare alla vittoria per riprenderci il secondo posto. Quest’anno abbiamo un altro obiettivo che è migliorare la classifica dell’anno scorso in termini di posizione. Momentaneamente l’abbiamo migliorata ma ci sono 27 punti a disposizione e il cammino è ancora lungo. Su questo gli obiettivi sono chiari”.

    Alla fine della prossima settimana quanti punti spera di avere?
    “Intanto pensiamo a domani e fare punti col Sassuolo, poi giovedì andiamo a giocarci questa partita a Lisbona. Non possiamo andare tanto in là, dobbiamo cercare di riempire maggio con ancora più partite che vorrebbe dire arrivare in semifinale di Europa League e in finale di Coppa Italia”.

    Giusto dire che la Juve si affida molto alle giocate dei singoli come detto da Paulo Sousa?
    “Io ascolto e rispetto l’opinione di tutti. Già faccio fatica a vedere la mia squadra, figuriamoci se posso dare dei consigli… A parte che credo non sia carino, come se io dicessi cosa fare e cosa no a un altro allenatore. Ci sono degli allenatori molto bravi che sono in grado di gestire la propria squadra e le altre”.

    De Sciglio ci sarà? E come cambia il Sassuolo con o senza Berardi?
    “Berardi vediamo domani se ci sarà o no. De Sciglio difficilmente sarà a disposizione, ieri ha fatto allenamento e la gamba non se la sentiva libera. Abbiamo ragazzi dell’Under 23 che faranno parte della trasferta e sono pronti per giocare”.

    D’accordo con Mancini che dice che in Serie A ci sono troppi stranieri?
    “Devo essere d’accordo su quello che dicono gli altri? Fortunatamente io parlo poco, credo sia uno dei pochi pregi che ho. Non lo so, è normale lui è tecnico della Nazionale. Io non so quanti italiani giocano e quanti no, però credo stia facendo un ottimo lavoro”.

    Senza Kean, che rotazioni ci saranno davanti e come stanno gli attaccanti?
    “Vlahovic ha fatto mezz’ora l’altro giorno, è in una buona condizione, a Roma ha fatto 60 minuti e domani credo che sarà della partita. Di Maria ha fatto due partite da 90 minuti sia a Roma che giovedì. Chiesa ha fatto 90 minuti molto buoni, sono contento di quanto fatto ma questo non vuol dire che debba accontentarsi. Credo abbia margini di miglioramento soprattutto per restare all’interno della partita, ha qualità difficili da trovare negli altri giocatori. Milik sta meglio, è rientrato dopo 60 giorni, ha giocato spezzoni, però è un giocatore affidabile e sono sereno. L’importante, come ho detto ieri ai ragazzi, è capire il momento. In questo momento c’è da stringere ancora di più la cinghia per ottenere risultati perché siamo in un momento bello e importante della stagione”.

    Quanto manca a Pogba per partire dall’inizio?
    “Ieri ha fatto venti minuti di buon allenamento con la palla, in quei venti minuti di parte intensa di allenamento. Oggi vediamo come sta, sicuramente può solo che migliorare perché può diventare un fattore se non per tutta la partita per i minuti in cui giocherà da qui alla fine del campionato”.

    Come attendete il verdetto del 19 aprile?
    “Serenamente, ormai tanto ci siamo fatti una bella corazza perché siamo concentrati sulle partite e sugli obiettivi. Al netto dei 15 punti abbiamo ancora l’Atalanta da prendere davanti e tenere il Bologna dietro che è a un punto. Siamo fiduciosi in quello che facciamo anche perché lavoriamo tutti i giorni per cercare di migliorare tutto quello che c’è da migliorare”.

  • Juventus, Allegri: “Lo Sporting è una squadra forte”

    Juventus, Allegri: “Lo Sporting è una squadra forte”

    L’allenatore Max Allegri presenta Juventus-Sporting CP, gara valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League, in programma domani alle ore 21:00 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni.

    Lo Sporting arriva forte di un ottimo 2023: su quali caratteristiche vi state focalizzando?
    “È una squadra che ha fatto 7 vittorie e 4 pareggi nelle ultime 11, ha tecnica ed è ben organizzata. Ha un bravo allenatore, ha riportato il titolo portoghese nel 2021 allo Sporting dopo 19 anni. Bisogna avere grande rispetto, domani è il primo passaggio per creare i presupposti per poi prendersi il passaggio del turno a Lisbona”.

    Come stanno Vlahovic, Alex Sandro e De Sciglio?
    “Alex Sandro e Vlahovic sono a disposizione, non De Sciglio che speriamo di averlo col Sassuolo. Vlahovic ce la farebbe a fare anche 90 minuti, domani è a disposizione”.

    Siete tanto nervosi in questo momento con il clima di polemiche che c’è intorno a voi?
    “No, siamo molto sereni. Poi succedono delle cose in campo per cui anche noi abbiamo il sangue nelle vene, sarebbe un problema se ci circolasse l’acqua. Possono esserci delle reazioni anche se non giustifica il fatto che quanto visto non sia bello da vedere. In Italia ci sono tante cose da rivedere, qui vengono esaltate tante cose sbagliate. Gesta sbagliate, comportamenti sbagliati, parole sbagliate quindi è tutto normale. Noi eravamo molto dispiaciuti l’altra sera, il primo a esserlo era Cuadrado”.

    Quanta pressione c’è e come la state vivendo?
    “C’è sempre alla Juventus però bisogna continuare a lavorare sul campo. Abbiamo questi due mesi importanti, dobbiamo far sì che a maggio il calendario si riempie. Se passiamo con lo Sporting abbiamo le due semifinali, vedremo se saremo capaci e fortunati ad andare in finale di Coppa Italia e poi 27 punti a disposizione in campionato. La squadra ormai è ben solida a questo tipo di notizie che arrivano, non arrivano, serve continuare su questa linea. Da quest’esperienza, unica, si esce tutti fortificati: la società, i ragazzi e io in primis. Come diceva Danilo tutte le situazioni devono diventare opportunità e da qualche parte c’è sempre la via d’uscita e bisogna essere bravi a trovarla. La società deve essere brava a trovarla nelle stanze dove si può difensore, La sconfitta di sabato non ha cambiato i risultati fatti in campo, la squadra ha fatto 59 punti e vediamo quanti ne faremo nelle ultime 9 partite. Questo non cambia, piaccia o non piaccia, questo non interessa a me e non deve interessare neanche ai ragazzi che sul campo si sono per ora dimostrati la seconda forza del campionato. Chiaro a tutti, anche a chi non piace”.

    La partita dello Sporting con l’Arsenal serve come avviso per non sottovalutare questo quarto di finale?
    “Saremmo pazzi a prendere lo Sporting sottogamba, ha eliminato l’Arsenal ed è una squadra tecnica e ben organizzata. Rispetto allo Sporting del 2017 ha molta meno esperienza e molti più giovani se non sbaglio e un’organizzazione molto diversa. Sarà molto difficile, poi in Europa le partite sono tutte complicate”.

    Vlahovic criticato a prescindere?
    “Ci sono state critiche per Ronaldo quando non ha segnato nelle prime partite. Dusan sta facendo bene a livello tecnico, ritroverà il gol. Son passaggi di carriera, ci sono momenti in cui le cose vanno meno bene. Importante è che lui stia sereno e che rimanga in equilibrio, è un percorso che deve fare. Non scordiamoci che Rabiot qualcuno non voleva più vederlo in campo l’anno scorso. Qui le opinioni cambiano come il vento a Livorno… Dusan ha delle caratteristiche ben precise, è bravo, è giovane ma non è che ora è meno forte di quando è arrivato, è un momento in cui non fa gol”.

    Cosa è successo con Paredes?
    “Il giorno di Pasquetta abbiamo anche mangiato bene, è stata una bellissima giornata. C’è stata una chiacchierata con Leandro, che è un giocatore che abbiamo voluto a tutti i costi. Ha giocato molto all’inizio poi ha avuto delle difficoltà. Capisco che un giocatore che gioca meno possa avere un momento di nervosismo. Importante è che tutti siano concentrati su queste ultime gare della stagione, purtroppo ce ne sono tanti che non giocano ma io scelgo per il bene della squadra. Ho fiducia in tutti, credo che con me abbiano giocato tutti quest’anno. Son contento abbia avuto questa reazione, vuol dire che ci tiene e che vuole fare bene in questi ultimi due mesi”.

    Sente più sua questa competizione?
    “Vincere una partita è più facile, vincere una competizione è tutto più difficile. Vincere è sempre una cosa straordinaria, non è normale. L’Europa League è una competizione importante, quando arrivi a un quarto di finale ci sono squadre veramente forti. Bisogna essere molto bravi. Tornare a giocare una finale sarebbe un bel successo però mancano ancora 4 partite, intanto facciamone una domani e poi faremo l’altra tra una settimana”.

    Vedere le italiane in Champions aumenta il rimpianto di non esserci?
    “Sono contento per quello che fatto l’Inter ieri. Stasera vedere Milan-Napoli è un bene per il calcio italiano. Se noi siamo in Europa League è perché ci meritiamo questo, faremo tutto il possibile per tornare a giocare la Champions l’anno prossimo. Però non solo assolutamente sorpreso del risultati delle italiane”.

    Pogba convocato? Può giocare uno spezzone?
    “Sarà convocato, per giocare vedremo domani. Importante che abbia fatto qualche allenamento con la squadra senza fermarsi. Se dovessimo averlo nelle migliori condizioni nel finale sarebbe molto importante perché la stagione è ancora lunga, potrebbero mancare ancora 16 partite. Dobbiamo essere bravi ad arrivare fino in fondo, stagione ancora lunga e bella”.

    Quanti giocatori come Danilo servirebbero a questa Juve?
    “Paura non ne abbiamo, avere paura è un bel segnale perché vuol dire avere rispetto. Ho la fortuna nel gruppo di avere Danilo, Bonucci, Perin, lo stesso Pinsoglio, Cuadrado, Alex Sandro. Giocatori che sono qui da tanti anni e che hanno trasmesso ai giovani, che hanno portato entusiasmo, responsabilità. Loro hanno messo equilibrio ed esperienza all’interno dello spogliatoio in un momento non semplice. Sono fortunato ad avere questi giocatori, questi uomini all’interno dello spogliatoio”.

    Tridente compatibile con la partita di domani?
    “A specchio con lo Sporting? Vediamo, non è questione di moduli. Bisogna fare una partita aggressiva e avere equilibrio, si gioca su 180 minuti, giochiamo in casa e bisogna cercare di vincere. Chiesa sta molto meglio, i tre attaccanti o quattro dipende da domani e non dal modulo dello Sporting”.

    Qual è la miglior versione della Juve?
    “Quella che vince”.

  • Juventus, Allegri: “La Lazio sta facendo un ottimo campionato”

    Juventus, Allegri: “La Lazio sta facendo un ottimo campionato”

    Allegri presenta Lazio-Juventus, gara valida per la ventottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Olimpico di Roma. Ecco le sue dichiarazioni.

    Quali sono i punti di forza della Lazio?
    “Prima di rispondere alla domanda ci tenevo a fare un grosso in bocca al lupo al presidente Silvio Berlusconi, gli manco un caloroso abbraccio con grande affetto sperando di rivederlo il prima possibile. La Lazio sta facendo un ottimo campionato, ha fatto 54 punti rispetto ai nostri 59 quindi è uno scontro diretto per il secondo posto. Sarri è tornato agli inizi quando le sue squadre si contraddistinguevano per le grandi difese. Quest’anno ha la miglior di difesa del campionato con 6 clean sheet nelle ultime uscite. Sarà una partita complicata”.

    Vlahovic dalla panchina?
    “Non ho ancora deciso niente, lo farò dopo l’allenamento. Devo vedere Pogba e Bonucci che hanno lavorato con la squadra, devo vedere chi ha recuperato da martedì. Barrenechea e Iling non ci saranno perché hanno giocato con la Next Gen ieri vincendo una partita importante. Ieri era importante, la Next Gen è l’unica squadra che può retrocedere ma non può partecipare al campionato di Serie D. Era una partita decisiva, questa gara avrà fatto crescere i ragazzi sotto l’aspetto mentale. Mi sono fatto tirare fuori delle statistiche di Barcellona e Real Madrid che sono più vicini a noi. Ho visto le presenze dei giocatori del Real, credo che Carvajal abbia 101 o 103 partite nella seconda squadra, 70 gli altri. In Italia siamo ancora un pochino indietro su queste cose, serve un’accelerata. Speriamo capiscano quella della Primavera, sarebbe un passo importante in avanti”.

    Un commento alle decisioni del giudice sportivo?
    “Quanto successo nello spogliatoio e in campo son cose brutte da vedere nel calcio, sia quello in campo sia chi è venuto da sopra. Allenatori e dirigenti devono essere da ottimo esempio, però capisco anche ci sono dei livelli quindi capisco anche certe situazioni. La cosa più importante è che la Juventus nel giro di 24 ore ha preso chi ha fatto insulti razzisti, e soprattutto la Juventus combatte ogni tipo di discriminazione nei confronti di tutti i gesti razzisti che siano bianchi o neri, non cambia niente perché siamo tutti uguali. Però i gesti di discriminazione razzista sono uguali per tutti e bisogna combatterli tutti. Quanto successo è un brutta cosa per il calcio. Poi è strano perché dopo 95 minuti tranquilli è scoppiato tutto alla fine, infatti era Juventus-Inter”.

    Chiesa può giocare dall’inizio?
    “Sta meglio, è entrato bene l’altro giorno. Domani dovrò decidere, abbiamo tante partite e devo gestire le forze. In difesa ci sarà sicuramente qualche cambio perché ci sono giocatori che han giocato tanto”.

    Alex Sandro è pronto? Come cambia la Lazio con o senza Immobile?
    “Immobile è un giocatore diverso di quelli che hanno davanti, attacca la profondità. È bravo in area, è stato il capocannoniere della Serie A l’anno scorso. Alex Sandro sta meglio, potrebbe essere della partita”.

    In cosa è migliorato Gatti e in cosa deve ancora migliorare?
    “È migliorato e deve migliorare la velocità di passaggio. Non solo lui ma tutta la squadra, tutti dobbiamo fare meglio. Martedì abbiamo fatto meglio, da quel secondo tempo bisogna migliorare le cose meno buone”.

    Cosa è mancato a Sarri per meritarsi la fiducia alla Juve?
    “Anche io non sono stato confermato dopo aver vinto lo scudetto. Maurizio sta facendo un grandissimo lavoro, la cosa che sta facendo bene molto bene che la squadra è molto più solida rispetto a qualche mese fa e lo dimostrano i numeri”.

    Si dice che Sarri patisce Allegri…
    “Non vorrei venisse fuori una partita come Aglianese-Sangiovannese, uno 0-0 senza tiri in porta. Difficile attaccare la Lazio, sarà una partita equilibrata. Mancano dieci partite e i punti ora sono molto più pesante, è una partita importante”.

    Ha parlato con Cuadrado e cosa ne pensa della chiusura della curva?
    “Non c’è commento, ci sono gli organi di competenza che decidono. Noi dobbiamo pensare solo a giocare, non dobbiamo farci distrarre. Dobbiamo essere sicuramente più bravi a mantenere la calma, a volte è capitato anche a me come con la Salernitana quando ho preso una giornata di squalifica. Bisogna essere più calmi, secondo me poi ingigantiamo anche troppo le situazioni. Cuadrado? C’è poco da capire, ha preso 3 giornate di squalifica e quindi per lui la Coppa Italia è finita”.

    Cosa pensa sulla questione plusvalenze in casa Lazio e che consigli ha da dare a Sarri per la gestione?
    “Sono vicende giudiziarie a cui la Juventus pensa, lavora e si difende nelle stanze di competenza. Non ho consigli da dare a Sarri”.

    Cosa è mancato a lei e a Sarri per essere confermati dopo la vittoria dello scudetto?
    “Parlo per me: in quel momento lì era giusto dividersi anche perché poi la Juventus ha vinto lo scudetto l’anno dopo, era giusto così. Altrimenti magari non ci saremmo ritrovati dopo, la vita è piena di combinazioni. A volte bisogna lasciar andare le cose ed essere un po’ fatalisti”.

  • Juventus, Allegri: “Nessun avversario è da sottovalutare”

    Juventus, Allegri: “Nessun avversario è da sottovalutare”

    Allegri presenta Juventus-Hellas Verona, gara valida per la 27a giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue dichiarazioni.

    Come riparte la squadra dopo la sosta?
    “Speriamo bene, domani abbiamo questa partita e dopo le soste è sempre molto complicato. Bisogna avere mille attenzioni per la partita di domani anche perché noi veniamo da un periodo buono”.

    In difesa giocherà il terzetto brasiliano?
    “Devo ancora decidere, Alex Sandro è stato tre settimane fermo e martedì abbiamo una partita importante in Coppa Italia quindi dovrò valutare domattina tutta la formazione”.

    Chiesa è più tranquillo? Come stanno i giocatori in attacco?
    “Chiesa è molto tranquillo perché non è convocato, ha sempre questo fastidio. Oggi ha lavorato bene però sotto soglia del dolore, si lavora in funzione di averlo martedì a completa disposizione. Vlahovic è tornato bene, Milik sta meglio, Kean lo stesso. Soulé ha fatto bene a Milano, Di Maria è rientrato e sarà a disposizione. Importante averli tutti, mi danno la possibilità di cambiare e farli girare. Le sostituzioni saranno ancora di più importanti, andiamo verso il finale di stagione dove abbiamo 9 partite solo ad aprile e arrivare all’obiettivo finale nel giocare 58 partite”.

    Come sta Pogba?
    “Al momento non so dire quando sarà di nuovo a disposizione. Sta lavorando, momentaneamente è difficile dirlo. L’adduttore sta bene, vediamo allenamento dopo allenamento come reagirà il ginocchio”.

    Un giudizio su Fagioli?
    “È cresciuto molto, deve farlo ancora perché è solamente all’inizio. Gli ho parlato, in questo momento si parla molto di lui, per lui è importante il momento di crescita, finora come aveva fatto anche Miretti che ha avuto un momento di difficoltà, com’è normale in un percorso di crescita… Importante che rimanga con i piedi ben piantati a terra e non vada dietro a queste voci di esaltazione. Non bisogna né esaltarsi né deprimersi, bisogna avere un equilibrio per arrivare bene in fondo alla stagione”.

    Ha battuto sul tasto dell’attenzione?
    “Diciamo che ho parlato con i ragazzi, l’allenamento di oggi mi ha dato buone sensazioni. Non abbiamo fatto nulla finora. Il mese di aprile ci potrebbe dare la possibilità di avere un maggio importante, poter raggiungere le finali di Coppa Italia e per l’Europa League è ancora lunga perché siamo ai quarti di finale. In campionato bisogna fare 56 punti, bisogna consolidare questo secondo posto sul campo che finora ci siamo conquistati. Bisogna migliorare la classifica di punti dell’anno scorso. Nel calcio si cancella quanto fatto e domani si riparte da 0-0. Non possiamo pensare che abbiamo vinto a Milano e tutto si è risolto, le vittorie bisogna godersele e abbiamo fatto una settimana con grande entusiasmo, allo stesso tempo domani è una partita pericolosa. Il Verona aggredisce, gioca a tutto campo, lì abbiamo fatto fatica, le squadre che giocano contro di loro trovano sempre difficoltà e bisogna mettersi al pari loro. A partita in corso, se siamo a quel livello lì le qualità verranno fuori. Bisogna switchare, è finito un periodo dopo Milano e ora ne inizia un altro con altri obiettivi”.

    Qual è la preoccupazione maggiore in virtù di tutte queste partite?
    “L’unica è cercare di vincere più partite possibili per avere un maggio meraviglioso. Il calendario è questo e bisogna gestirlo nel migliore dei modi. Intanto abbiamo recuperato tutti i giocatori tranne Bonucci, Pogba e Kaio e Chiesa domani che però è una questione di due giorni. Si va verso un finale di stagione bello ma faticoso, bisogna avere grande entusiasmo perché trovarsi a giocare partite importanti ad aprile è una bella soddisfazione”.

    C’è una competizione prioritaria?
    “Bisogna concentrarsi di partita in partita. Domani bisogna cercare di vincere col Verona, ci sarà anche soldout tra l’altro, per riprendere il cammino nel migliore dei modi. Poi dopo il Verona penseremo all’Inter, non possiamo distinguere le tre competizioni, assolutamente no”.

    Come sta Kostic?
    “È rientrato e sta bene, ha fatto tutti gli allenamenti tranne il primo che ha fatto differenziato. Domani può giocare”.

    Di Maria in panchina domani?
    “Difficilmente partirà titolare, è tornato ieri. Sta bene perché oggi ha fatto un buon allenamento però sarà una risorsa a partita in corso”.

    Rapporto coi tifosi più solido in questo momento?
    “È molto importante l’affetto dei tifosi, credo che questa sia una squadra che si fa voler bene. Rispecchia il dna della Juventus, squadra caratteriale che mette tutto quello che ha nelle gambe e nella testa in campo. Credo che i tifosi lo apprezzino molto perché è la prima prerogativa per creare una squadra vincente. Domani noi dobbiamo essere aiutati di nuovo dal pubblico per cercare di vincere questa partita”.

    Ci sarà titolare qualche giovane?
    “Devo ancora decidere. Sicuramente con Paredes e Rabiot squalificati, è rimasto Miretti, è rimasto Barrenechea, Locatelli e Fagioli, con Soulé che può fare anche il centrocampista aggiunto per le caratteristiche che ha. Tra questi, tre li farò giocare. Sono ragazzi da tanto con la prima squadra, hanno giocato molte partite. Sono venuti fuori dati come nella Juventus questi ragazzi hanno giocato più di 4mila minuti ed è un dato importante soprattutto per il futuro della squadra. Oltre a questi non dimentichiamo che Vlahovic e Kean sono 2000, poi Gatti che è arrivato dal Frosinone quest’anno. La Juve ha giovani, di qualità perché altrimenti non giocherebbero nella Juventus, e di futuro. Con altri giovani fuori in Serie A che sono di proprietà della Juventus”.

    Può spendere due parole su Kean?
    “È migliorato molto, sia a livello mentale che tecnico. Ha caratteristiche precise, soprattutto in quest’ultimo anno sono molto contento. Credo che venga sottovalutata la sua stagione, ha fatto gol e buone prestazioni come l’ultima a Friburgo. Poi ha fatto una sciocchezza a Roma, pagata con una bella multa. Io dico sempre sia ai giovani che ai più anziani che ogni giorno bisogna arrivare al centro sportivo per migliorarsi, fino a che sono sul campo possono farlo. Questo dipende dall’ambizione, dalla voglia, di volersi migliorare. Sono contento di quello che sta facendo Kean”.