L’edizione odierna del Corriere dello Sport, racconta di uno Steven Zhang molto euforico e voglioso di stare accanto alla sua Inter. Secondo il quotidiano infatti, il Presidente visto il raggiungimento dei quarti di finale di Europa League, sarebbe pronto a qualsiasi cosa pur di stare vicino a squadra e tecnico. Si attendono comunicazioni dalle autorità cinesi, con la quale il giovane Presidente è in continuo contatto, per capire quando potrà rientrare in Italia o andare direttamente in Germania e magari poter esserci già nella gara di lunedì sera contro il Bayer Leverkusen.
Un bellissimo segnale questo, viste anche le continue e troppe chiacchiere che circolano in questi giorni sulle dichiarazioni di Antonio Conte, potrebbe essere là dove ce ne fosse bisogno, un ulteriore segnale di crescita collettiva, di unione, quell’unione che ha portato l’Inter a disputare una buonissima stagione, un segnale che società, tecnico, staff e calciatori guardino tutti nella stessa direzione.
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INTER, ZHANG HA VOGLIA DI INTER
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EUROPA LEAGUE: “INTER, UNITI INSIEME!!!”
I neroazzurri scenderanno in campo alle 21’00 a Gelsenkirchen per affrontare il Getafe in una partita secca, da dentro o fuori. L’Inter ha terminato la stagione con una buona condizione atletica e anche a livello di gioco, basta vedere l’ottima prestazione nello scontro diretto vinto contro l’Atalanta. I neroazzurri si presentano a questa gara dopo aver concluso il campionato al secondo posto, non succedeva da ben 9 anni, raggiungendo il record punti dell’Inter del triplete, 83, con la miglior difesa del campionato e il secondo miglior attacco del torneo.
Il tecnico Conte ha parlato di una gara sporca, molto complicata vista l’abilità degli spagnoli sulle seconde palle, con gli attaccanti forti e strutturati per aiutare nella fase difensiva e ribaltare poi subito in fase offensiva. In virtù dell’ottima prestazione fatta a Bergamo il tecnico salentino si ripresenterà probabilmente con il suo 3-5-2, con Handanovic fra i pali, la linea a 3 dietro composta da Godin, De Vrij e Bastoni, sulle fasce agiranno D’Ambrosio a destra e Young a sinistra, linea di centrocampo composta da Barella, Brozovic e Gagliardini, in attacco agiranno Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, l’uomo più atteso.
Conte può sorridere, il tecnico potrà riavere a disposizione Stefano Sensi, che si siederà in panchina. Il giocatore grande rivelazione della prima parte stagione, è mancato e non poco alla causa neroazzurra visti i tanti infortuni, che sembrano finalmente alle spalle.
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“PAPA’, QUANTO ACCANIMENTO CONTRO L’INTER”
“Ciao papà! Allora? Contento di questo secondo posto? Finalmente una qualificazione non sofferta e un secondo posto meritato. Eppure ce n’è sempre una, ma come mai? Conte avrà le sue ragioni, sarà andato un po’ oltre, ma non si sta esagerando? Perché questo accanimento?”
“Ciao Michi, io sono strafelice di questa Inter, una bella stagione finalmente, tranquilla dai. E’ vero avremmo sicuramente potuto e dovuto fare qualcosa di più, in Coppa Italia, in campionato! Chissà se la Juventus tentennerà ancora così anche l’anno prossimo. L’accanimento? E chi ci fa più caso, è una vita che è così. Ricordi il povero Gigi Simoni? Quante ne mandò giù, i giornali che scrivevano titoloni, “ma come può Ronaldo, un fuoriclasse del genere essere compatibile con giocatori come Cauet, Ze Elias?”, eppure sappiamo tutti come andò quella stagione. Il povero presidente Massimo Moratti? Ogni anno massacrato perché da gran tifoso, regalava colpi di mercato pazzeschi senza vincere mai nulla. Gli allenatori sempre sotto torchio, questo perché dietro non sono stati mai tutelati, ci è voluto Mourinho, straniero che alla prima stagione, anzi, dopo pochi mesi ha inquadrato bene la stampa italiana, la famosa “prostituzione italiana”. Che soddisfazione veder sbattere in faccia alla stampa quei tre titoli.
Adesso è toccato a Conte, ma era scontato, vedi forse i modi non sono stati quelli giusti, però un segnale l’ha dato, forte, vero, autentico. Ricordi una delle prime conferenze stampa? Quando disse: “Ho lasciato l’Italia e l’ho ritrovata peggio di quando me ne sono andato”, lui sapeva già che sarebbe stato un massacro e l’ha sempre detto, non è il tipo come vedi che finge o si tiene le cose dentro. Gli hanno dato dello juventino, pensa che io l’ho visto più interista di tanti altri che si definiscono tali, di persone che lavorano per la società stessa che non vedo da tempo, che ancora oggi non ne capisco il ruolo o la figura. Anche oggi, chi ci ha messo la faccia? Chi ha chiamato l’Ansa per querelare quelle diffamazioni mai uscite dalla sua bocca e ribadita la volontà di proseguire con questo progetto, Antonio Conte.
Quindi si, sono molto felice di questa Inter, di questo mister “juventino” che ci vuole così bene e ci “difende“, pensa se ci farà vincere l’Europa League, ne farà cadere parecchi dalla sedia”. -
INTER, LE INGIUSTE CRITICHE A CONTE
Quanto è facile starsene comodi in poltrona e criticare? Quanto è semplice giudicare il lavoro di una persona solo ed esclusivamente da episodi? Molto a quanto pare, ne sa qualcosa il tecnico dell’Inter, Antonio Conte. Il tecnico alla sua prima stagione in neroazzurro è passato dagli elogi più belli, alle critiche peggiori, il motivo? Forse ci ha abituati troppo bene, forse essere “vincenti” da subito è un problema, quindi caro mister è colpa sua!
Oggi l’Inter è a meno 6 dalla vetta e sta disputando un buon finale di stagione, mi verrebbe da chiedere: “Ma come sarebbe andata la stagione senza i tanti infortuni?” Mister Conte ad un certo punto dell’anno si è ritrovato senza centrocampo e con soli due attaccanti titolari, escludendo il giovane Esposito, risultato? L’Inter è lì, è squadra, sa affrontare le partite, le difficoltà, ha un gruppo unito. Il merito, ha un nome, quel nome criticato ingiustamente, Antonio Conte. -
INTER, CONTE ANALIZZA LA SQUADRA
Come riporta Eurosport, Antonio Conte analizzando la gara vinta con il Torino, ha parlato del reparto offensivo e dell’esclusione di Eriksen dai titolari. Il tecnico salentino ha lodato in primis Alexis Sanchez, il cileno ora sta bene ed è un giocatore in grado di creare numerose occasioni da gol, l’intesa con Lautaro è stata buona, nonostante potesse sentirsi l’assenza non indifferente di Lukaku. Conte ha proseguito la sua analisi parlando di Eriksen, affermando che il danese si sta allenando bene, deve mantenere certi livelli, ma la squadra ha bisogno di equilibri. L’Inter ha spiegato il tecnico è una società ambiziosa che chiede sempre di più, quindi le aspettative sono alte, mentre in Inghilterra è tutto più semplice e per questo il calciatore ha incontrato difficoltà. Il tecnico ha concluso parlando di scelte, scelte che fa per il bene della squadra.
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INTER, CONTE: “RESTO E VOGLIO VINCERE!!!”
Nonostante le mille parole lette e ascoltate sui vari media in questi giorni, Antonio Conte non ha minimamente intenzione di lasciare l’Inter, l’Inter non ha minimamente intenzione di lasciarsi scappare Conte.
Eurosport riporta di un Antonio Conte determinato e soddisfatto più che mai della “sua” Inter. Dopo la buona prestazione della squadra neroazzurra contro il Torino, il tecnico salentino ha parlato del futuro, della voglia che ha di riportare l’Inter ai massimi livelli che merita.
“Sono arrivato all’Inter con tutto l’entusiasmo e la voglia del mondo di fare bene. Restare? Ho sposato un progetto triennale, che potrebbe anche prolungarsi qualora la società lo richiedesse. Sono molto contento ed entusiasta di poter lavorare con questi ragazzi e sono pienamente consapevole che c’è una strada lunga da affrontare.
Le parole di Marotta? Ringrazio il dottore, non ho mai percepito mancanza di fiducia da parte della società, vedono come lavoro, l’impegno, è giusto che siano soddisfatti. Uno dei motivi per cui sono venuto all’Inter è stato proprio grazie a Marotta che mi ha voluto fortemente, il progetto è importante e sono fiero di farne parte.”
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CITY: OBIETTIVO SKRINIAR! LUI VUOLE SOLO L’INTER
Difficile che l’Inter si privi di Milan Skriniar, ma ogni offerta verrà comunque ascoltata dalla dirigenza nerazzurra. Il City potrebbe proporre 60 milioni senza contropartite per lo slovacco, ma al momento sostituire con un pari livello il giocatore, sarebbe quasi impossibile per il team di Conte, che dovrebbe avere proprio in Skriniar e De Vrij i due punti di forza per la prossima difesa.
Skriniar avrebbe più volte ripetuto di non volersene andare, che l’Inter è casa sua, e la volontà del giocatore conta parecchio.