Tag: AS Roma

  • Colpo di coda della Roma: in chiusura la trattativa per Baldanzi

    Colpo di coda della Roma: in chiusura la trattativa per Baldanzi

    La Roma sta tentando in queste ultime ore di mercato di portare Tommaso Baldanzi nella Capitale già a gennaio. Infatti il club giallorosso ha chiuso le uscite di Kumbulla e Belotti, promessi sposi rispettivamente di Sassuolo e Fiorentina.

    In questo modo Friedkin avrebbe liberato spazio e sbloccato risorse per il colpo di coda finale. Baldanzi ha già accettato la destinazione, ora bisogna trovare la quadra con l’Empoli. La trattativa potrebbe essere impostata sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato tra i 15 ed i 18 milioni. Vedremo se le ultime ore di mercato potranno sbloccare definitivamente l’affare.

  • Ufficiale Roma: addio Viña si trasferisce al Flamengo, ecco le cifre…

    Ufficiale Roma: addio Viña si trasferisce al Flamengo, ecco le cifre…

    Ora è anche ufficiale l’addio di Matias Viña dalla Roma. Il terzino mancino non ha mai rubato la scena all’Olimpico e non è entrato nel cuore dei tifosi. In questa stagione era già lontano dalla Capitale, in prestito al Sassuolo. Il Flamengo però ha deciso di puntare su di lui ed ha così versato nelle casse della Roma ben 8 milioni di euro. Viña così dopo tre stagioni in giallorosso saluta; raggiunge i connazionali De Arrascaeta, De La Cruz e Varela al Flamengo.

  • De Rossi ritorna all’Olimpico, è la vittoria dei romantici

    De Rossi ritorna all’Olimpico, è la vittoria dei romantici

    Immaginate questa situazione: voi su una sedia, magari a dondolo, magari davanti ad un camino, magari con i capelli bianchi, con vostro nipote sulle ginocchia. Questo momento deve essere necessariamente dedicato al racconto di una bella storia del passato. Una bella storia che ha un significato, un racconto di cui si è stati testimoni da quando è nato a quando è finito. Come ad esempio la storia di Daniele De Rossi e la Roma, perché questa non è definibile in altro modo se non come una bella storia.

    Al di là del giudizio sull’esonero di Mourinho, andando oltre i dubbi sulla poca esperienza da allenatore di De Rossi e tralasciando anche le opinioni sul comportamento dei Friedkin e sul perché della loro scelta, l’ex capitano giallorosso è il simbolo della vittoria di tutti i romantici e lo è per almeno tre motivi.

    Il primo aspetto è quello legato al ciclo calcistico di DDR16. Infatti Danielino, nato in una famiglia romanista e di conseguenza tifoso romanista da sempre, inizia dai pulcini della Roma, fa tutta la trafila del settore giovanile, la primavera ed arriva finalmente in prima squadra. Pian piano negli anni conquista il posto da titolare in campo ed il ruolo di bandiera tra i tifosi. Ha la possibilità di vivere il suo percorso alla Roma con “Er Pupone”, con tutti gli aspetti positivi e negativi del caso. Perché si è vero che gioca al fianco di uno dei numeri dieci più forti della storia del calcio italiano, con cui magari può dividere le pressioni della piazza. Ma con Totti capitano, l’appellativo a lui destinato è quello di “Capitan Futuro” e di essere quindi uno scalino dietro di lui. Ritiratosi Totti però, De Rossi diventa il capitano effettivo e capo popolo della Curva Sud sul manto verde. Con la sua esperienza e qualità si afferma definitivamente come leader del club di cui è tifoso, vivendo sulla propria pelle gioia e tormento. Oggi quel bambino nato con il DNA giallorosso, dopo essere stato il nastro nascente, il talento affermato, il secondo leader dietro Totti, il capitano indiscusso, diventa l’allenatore dell’AS Roma. Il cerchio si chiude.

    Il secondo motivo è che per tutti coloro che hanno vissuto il passaggio dal calcio dei primi anni del 2000 a quello attuale, De Rossi rappresenta un punto di svolta. Infatti, andando oltre l’analisi dei cambiamenti tecnici e tattici del gioco del calcio in questi anni e tralasciando le evoluzioni di pensiero calcistico, De Rossi ha rappresentato la fine di un concetto. Che si voglia o no, non è un luogo comune dire che la figura della bandiera di una squadra è finita. Anche i calciatori attuali, che giocano per la squadra di cui sono tifosi da bambini, non hanno ereditato l’attitudine ad essere il simbolo del proprio club. L’ultimo, in ordine prettamente cronologico, nel calcio italiano è stato proprio Daniele De Rossi. Con l’addio di De Rossi è stata segnata la fine della figura iconica che porta in campo gli stati d’animo di un popolo intero. Del calciatore – tifoso che vive come qualunque altra persona sugli spalti le emozioni di una partita. Nel momento in cui De Rossi ha appeso gli scarpini al chiodo si è chiusa un’era, quella dell’eroe romantico, tipica del ciclo carolingio, che vive mille peripezie solo ed esclusivamente per esaudire i desideri della sua bella. Ora però quel percorso di lotta e dimostrazioni d’amore, un po’ come quello di Orlando il Furioso per la sua Angelica, può tornare ad avere il suo continuo, da un’altra prospettiva, quella di bordo campo.

    Il terzo ed ultimo motivo è che la storia di Daniele De Rossi è la storia che accomuna effettivamente i cuori di tutti quelli che hanno un obiettivo nella vita e che vivono per quello. Torniamo per un attimo alla sedia a dondolo vicino al camino, una volta raccontata la favola ora è il momento di trarre una morale da insegnare a vostro nipote. Il percorso di nascita, crescita, realizzazione, addio, ritorno e chissà cos’altro, è un pensiero che tutti, anche per un solo istante, abbiamo fatto nella vita. Un percorso che va aldilà dell’ambito calcistico, ma entra nella vita di tutti. Chi non ha mai espresso un desiderio gigante, enorme, irrealizzabile? Quante volte magari, anche per il più impossibile degli obiettivi, ci siamo chiesti: “e se effettivamente questo desiderio si realizzasse?” Ebbene questa storia è la dimostrazione che tutto è realizzabile. Anche la storia di un bambino, nelle cui vene scorre sangue rosso come tutti, ma con delle forti venature gialle; che parte da un campetto di periferia per arrivare in Champions League, a vincere un Mondiale e soprattutto diventare simbolo della sua gente. Quel bambino questo pomeriggio alle 18 farà ritorno in quello Stadio Olimpico che l’ha visto gioire e soffrire, sudare ed esultare, e che lo riabbraccerà con lo stesso affetto ed amore che una mamma avrebbe nel ricongiungersi ad un figlio che dopo anni fa ritorno a casa.

    In bocca al lupo Mister, viva i romantici e viva il calcio!

  • Roma, De Rossi: “La stagione è ancora tutta da giocare”

    Daniele De Rossi, il nuovo allenatore della Roma dopo l’esonero di José Mourinho parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Verona .

    Che tipo di lavoro hai impostato e che Roma hai visto?
    “Quando cambi allenatori vedi giocatori che vanno a 3mila all’ora. Succede sempre. I primi allenamenti ti danno una risposta fino a un certo punto, bisogna capire quanto terremo questo tenore. Vanno a duemila. Sembra assorbano due tre concetti nuovi che vogliamo mettere, sembrano delle spugne”.

    Ha sentito Totti?
    “Ci siamo sentiti, mi ha mandato il messaggio di in bocca al lupo, mi ha dimostrato felicità e stupore. Ci siamo detti di vederci, per passare un po’ di tempo insieme che ci fa sempre piacere”.

    Qual è il problema principale che crede di dover risolvere?
    “Quando cambi è perché ci sono problemi. Non pensavo ci fossero tutti questi problemi, la società sì. Io devo partire dallo 0-0, come le partite. In 3-4 giorni non fai in tempo ad analizzare tutto. Per questioni di tifo la Roma l’ho seguita sempre, quindi è la squadra che conosco di più al mondo. Magari abbiamo accorciato il periodo di studio”.

    A fine stagione saresti felice se?
    “Sarei contento se a fine stagione fossimo tra le prime 4 della classifica. E’ un obiettivo da puntare, non facile ma possibile”

    Questo è il momento giusto per allenare la Roma?
    “Era il momento giusto per rifiutare la Roma? Non si rifiuta la Roma, come accaduto a Pirlo anni fa, quando accettò la Juve. Ci sono uomini che rifiutano, altri che si buttano dentro. Non è solo una questione di nostalgia del passato, avrei detto di no solo se avessi pensato che la squadra è scarsa, non vado a fare brutte figure. Io penso la squadra sia forte”.

  • Nainggolan sull’ arrivo di De Rossi alla Roma

    Radja Nainggolan, ex compagno di Daniele De Rossi, ha parlato dell’ arrivo come nuovo allenatore alla Roma proprio di De Rossi

    “Mi fa male vedere la Roma in questa posizione, sono andato tre volte allo stadio quest’anno e ho visto una squadra che non faceva un tiro in porta”.

    Nainggolan aggiunge:

    “I primi responsabili sono sempre i calciatori, solo che nel mondo del calcio si taglia sempre l’allenatore per primo. Sono convinto che Daniele sorprenderà: l’ho avuto e conosco le sue idee. La piazza sta dietro a Mourinho e ci sta, perché ti ha fatto vincere una Conference, che per me non è un trofeo che conta visto che neanche esisteva tre anni fa, però è un trofeo”.

    Il belga parla sull’ esperienza alla SPAL per De Rossi

    “Quando sono stato a Ferrara e lo hanno esonerato vedevo tutti i calciatori che piangevano per lui, perché l’importanza che Daniele dava a ognuno di noi era incredibile. Si vedeva – spiega – che voleva giocare in una certa maniera, ma non aveva i giocatori adatti. Questa è stata la ragione della sua fine con la SPAL, perché tutti vedevano come voleva giocare, ma se poi non hai il materiale umano adatto diventa difficile”.

     
  • Ora è anche ufficiale, Daniele De Rossi torna alla Roma come allenatore

    Ora è anche ufficiale, Daniele De Rossi torna alla Roma come allenatore

    La Roma ha pochi minuti fa ufficializzato l’arrivo in panchina di Daniele De Rossi. L’ex capitano dei giallorossi prenderà il posto di Mourinho fino a giugno 2024. Avrà il ruolo di traghettatore e la responsabilità di risollevare i destini della squadra del suo cuore. Sabato alle 18 allo Stadio Olimpico quindi ci sarà il ritorno di Capitan Futuro, questa volta da allenatore dell’AS Roma.

  • La Roma cerca un nuovo direttore tecnico

    La Roma cerca un nuovo direttore tecnico

    L’As Roma sta cercando un nuovo direttore tecnico, Massara e Modesto sono tra i candidati, ma non solo, i giallorossi stanno valutando anche il direttore tecnico di Chelsea e Lipsia Christopher Vivell.
    Non solo loro nella lunga lista, c’è anche Javier Ribalta.

     

  • La Roma si inserisce nella corsa a Huijsen

    La Roma si inserisce nella corsa a Huijsen

    La Roma negli ultimi giorni si è inserita nella trattativa tra Juventus e Frosinone per Dean Huijsen. Il giovane difensore bianconero, nel match di domenica, è stato tra l’altro avvicinato da Mourinho che gli ha sussurrato qualcosa all’orecchio.

    Huijsen, come vi avevamo raccontato nei giorni scorsi, aveva già un accordo con il Frosinone. Il calciatore avrebbe dovuto trasferirsi in prestito secco in maglia gialloblù. In più c’è da ricordare che il centrale olandese ha tuttora un accordo di massima con i ciociari.

    Dal weekend però la Roma ha attirato l’interesse del classe 2005 e ha chiesto quindi informazioni alla Juve. Da parte sua la società bianconera preferirebbe che Huijsen andasse in prestito al Frosinone. In questo modo il giovane talento avrebbe sicuramente più spazio e poi così non si andrebbe a rinforzare una rivale.

    L’interesse della Roma però in questo momento è forte, perché si cerca un centrale di difesa. Nei giorni scorsi vi avevamo anticipato dell’idea Chalobah, che prevede però un impegno economico da parte del club di Friedkin.

    Anche per convincere la Juventus servirà un esborso, con la trattativa che potrebbe essere impostata sulla base di un prestito oneroso. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la scelta di Huijsen, se rispetterà l’accordo con il Frosinone o se cederà alle avances di Mourinho.

  • News calciomercato Roma: nel mirino per la difesa c’è Trevoh Chalobah

    News calciomercato Roma: nel mirino per la difesa c’è Trevoh Chalobah

    Novità importanti in casa Roma con l’inizio ufficiale del calciomercato invernale. La società giallorossa, dopo aver abbandonato la pista che porta a Bonucci, è sempre più impegnata nella ricerca di un difensore centrale. Con l’infortunio di Smalling e Kumbulla, il club capitolino deve aggiungere necessariamente un tassello e dare alternative a José Mourinho. Il tecnico portoghese infatti nell’ultimo periodo ha potuto contare solo su Mancini, Llorente e N’Dicka.

    La pedina individuata dal DS Pinto è il giovane centrale di proprietà del Chelsea, Trevoh Chalobah. Il difensore inglese infatti non è stato utilizzato da Pochettino in questa prima parte di stagione, sia per i problemi fisici che per l’abbondanza di difensori in rosa. Per questo motivo Chalobah potrebbe così partire con la formula del prestito con diritto di riscatto. La sua valutazione attuale è di circa 18 milioni, che la Roma non sarebbe disposta a pagare subito. Quindi la strada preferita potrebbe essere quella appunto del prestito, magari oneroso. Vedremo nei prossimi giorni se la trattativa prenderà quota.

    Ecco in azione Chalobah, il difensore nel mirino della Roma

     

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Juventus – Roma

    Serie A, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Juventus – Roma.

    Juventus (3-5-2) Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Yildiz.
    Allenatore: Allegri

    Roma (3-5-2) Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski; Dybala, Lukaku.
    Allenatore: Mourinho