Secondo quanto riportato dal sito di Alfredo Pedullà, il Manchester United tornerà alla carica durante la prossima sessione di mercato estiva per Ederson. Il centrocampista brasiliano, classe 1999 dell’Atalanta era già stato seguito la scorsa estate dai Red Devils che rimangono molto interessati al giocatore della Dea, attualmente pedina fondamentale del centrocampo di Gasperini.
La partita di Champions League Young Boys – Atalanta si è conclusa con il risultato di 1-6 in favore della squadra bergamasca.
L’Atalanta di Gasperini è davvero un rullo compressore. Al 9′ Retegui segna lo 0-1, poco dopo al 12′ pareggio svizzero con Ganvoula. Al 28′ De Keteleare riporta avanti la dea che poi dilaga. Al 32′ Kolasinac e al 40′ ancora Retegui vanno sull’ 1-4. De Keteleare al 56′ e Samardzic al 91′ fissano il risultato sull’ 1-6, per un’ Atalanta inarrestabile.
In classifica, Atalanta quarta con undici punti e Young Boys ultima con zero punti.
Gasperini, tecnico dell’Atalanta, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di domani in Champions League contro lo Young Boys:
“Il sintetico? Mi sembra migliorato come campo rispetto a tre anni fa, mi sembra nuovo, ma comunque la differenza è come giocare sulla terra o sul sintetico (nel tennis), cambia il rimbalzo, la velocità della palla, dobbiamo adattarci velocemente”.
“Sono due giocatori con caratteristiche diverse, a Scamacca gli chiedo più di fare il centravanti, con Mateo stiamo lavorando per cercare di farlo giocare anche un po’ più defilato, non sempre centrale. È chiaro che l’infortunio di Scamacca non era preventivabile, non immaginavamo Mateo avesse un’esplosione così forte in termini di gol realizzati, però ci tengo a sottolineare che sono giocatori con caratteristiche diverse. Scamacca aveva una condizione che non avevamo mai visto, eravamo convinti che partisse molto forte, quando riusciremo a recuperarlo – anche se ci vorrà ancora un po’ di tempo – saremo sicuramente più forti”.
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Quattro anni fa vincevate a Liverpool.
“Non ricordavo questo anniversario. Ricordavamo della partita giocata qui a Berna tre anni fa, rivedendo le formazioni ne sono rimasti un paio di loro, noi cinque o sei giocatori. Le squadre sono cambiate tantissimo, con gli eterni Toloi, Djimsiti, de Roon. Maggiore continuità? Non sono d’accordo, l’abbiamo sempre avuta anche in passato, sia nei risultati che nel giocare in Europa”.
L’Atalanta dà una sensazione: più gioca, più si trova bene.
“Lo abbiamo riscontrato anche noi. Da febbraio, nella passata stagione, abbiamo giocato sempre ogni tre giorni senza soste. Non abbiamo mai avuto delle difficoltà sull’essere stanchi, non è mai stato un problema. Il problema possono essere gli infortuni, nel 90% si verificano in partita e non sono prevedibili. Qualche volta che ho deciso di far saltare una gara ad un giocatore non lo ritrovavo meglio, anzi… non c’è una scienza esatta, è tutto soggettivo. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Le coppe sono state un’esperienza notevole, anche nella gestione di quello che voi chiamate turnover, abbiamo fatto di sicuro delle belle esperienze”.
Ben Godfrey difensore inglese classe 1998, in casa Atalanta ha trovato poco spazio con Gasperini. Appena una presenza avuta. Nonostante i dieci milioni spesi Godfrey proprio non riesce a giocare.
Non è da escludere una sua possibile partenza nella sessione invernale del calciomercato di gennaio.
Il risultato della partita valida per il campionato di Serie A tra Parma – Atalanta è stato di 1-3 in favore della Dea.
Retegui al 4′ porta in vantaggio i bergamaschi, poi al 39′ Ederson raddoppia. A inizio ripresa al 49′ Cancellieri accorcia le distanze per il Parma. Al 75′ Lookman segna la rete del definitivo 1-3. Per l’Atalanta è la settima vittoria consecutiva e la squadra di Gasperini, raggiunge a quota 28 punti l’Inter in vetta alla classifica. Parma invece 14a con dodici punti, poco sopra la zona retrocessione.
Continua a vincere l’Atalanta che batte 2-1 in rimonta una buona Udinese. Primo tempo dove i friulani chiudono in vantaggio grazie alla rete di Kamara, vengono poi rimontati nella ripresa grazie alla rete di Pasalic e all’autorete di Toure. Tre punti che portano l’Atalanta a 25 punti in classifica mentre l’Udinese resta fermo a 16 punti.
L’ Udinese si appresta ad affrontare l’Atalanta ecco le parole in conferenza stampa del mister dei friulani Kosta Runjaic.
Si può considerare la prossima partita quella più difficile che poteva capitare ma anche una delle più stimolanti?
“Non ci sono partite semplici e lo sappiamo, l’Atalanta è una squadra di assoluto valore, ho visto la gara contro il Napoli, hanno messo in campo principi e idee con grande disciplina in campo, con tanti anni di lavoro alle spalle. Hanno qualità tra i piedi, giocano bene insieme nelle due fasi. E’ una squadra completa. Al momento sta attraversando un grande periodo di forma. Sappiamo cosa ci aspetterà, non vorrei però definire l’Atalanta come l’avversario più difficile che potevamo trovare, dobbiamo cercare di resistere con in nostri mezzi, rispondere al fuoco con il fuoco, senza dimenticare i nostri principi di gioco lottando nei duelli, non ci vedo come per forza perdenti”.
Su cosa avete lavorato per superare il limite contro queste grandi squadre?
“Credo che la nostra squadra sia abbastanza intelligente da capire quando si gioca bene e quando no, come allenatore parlo con i miei giocatori e devo essere chiaro nella comunicazione. Non dobbiamo perdere la rotta, sarà importante restare in partita e mettere energia contro l’Atalanta, se non lo facciamo succedono cose come quelle viste con la Juventus. Quando non facciamo le cose al massimo si perdono i duelli, le seconde palle e così contro queste squadre diventa difficile. Ogni avversario può metterci in difficoltà se non diamo tutto, contro l’Atalanta dobbiamo dare il 100% per giocare una buona partita e abbiamo le nostre possibilità, so cosa c’è da fare, su cosa lavorare, ne parlo molto con la squadra e con i giocatori. Non sono state dure le mie parole post Juventus, ma esprimevo cosa non mi era piaciuto”.
Davis e Thauvin con Lucca è un’opzione che sta valutando?
“Sicuramente è una possibilità, noi vogliamo avere in primis un modulo stabile, una base su cui effettuare variazioni. E’ importante interiorizzare i principi, l’intensità deve però rimanere la stessa indipendentemente dai principi di gioco. Questo è un fattore importante, ci sarà una sosta dopo la gara con l’Atalanta e lavoreremo su diverse cose, le opzioni sono tante, il tridente, la difesa a 4, ma dobbiamo provare le cose con calma. Dobbiamo mettere tutte le energie necessarie e dobbiamo continuare il processo di sviluppo con i giusti tempi”.
TMW – Ekkelenkamp come sta? La sensazione è che si sia fermato un po’ sul più bello:
“Si è preparato bene questa settimana, è in una buona forma, sta meglio rispetto al pre Venezia. Domani vedremo se partirà dal primo minuto, non posso ancora dirvelo se sarà titolare, però sta correndo molto bene, è attivo, ha tensione in allenamento, sono contento di riaverlo al 100%, ma la stessa cosa vale per Thauvin, è stato assente per qualche gara perchè non era al 100%, ha ancora un pochino di dolore, ma si sta avvicinando alla forma top. Per quanto riguarda Kristensen sta tornando, ha fatto prima parte di allenamento con noi correndo poi individualmente, già forse da settimana prossima tornerà con noi in pieno”.
Sanchez?
“Si sono allungati i tempi di recupero. Non si può prevedere quando tornerà a disposizione. Sta lavorando duramente ogni giorno. Ci sentiamo spesso, ha tanta voglia di tornare in campo. Non sono un esperto, anche gli esperti sbagliano. Accettiamo questa situazione e saremo ancora più contenti quando sarà di nuovo a disposizione”
Sta pensando quindi a un cambio di schieramento per il futuro?
“Sì ci sto pensando, ma bisogna fare un certo tipo di lavoro, conoscersi, i giocatori devono conoscersi al meglio e prima cerco un certo livello di spirito di squadra, lottare fino alla fine delle partite, riuscire a dare tutto senza mollare nell’arco della gara. Chi lotta di più, chi mette più passione sul campo non ha la vittoria garantita ma sicuramente ha più possibilità. Dobbiamo evitare certi errori per quanto possibile, è un processo di sviluppo, possiamo anche guardare alla storia dell’Atalanta, nel 2014-2015 erano in basso in classifica, già dall’anno dopo giocavano in maniera eccezionale posizionandosi stabilmente ai piani alti, hanno avuto un grande sviluppo. Tutti gli allenatori conoscono l’Atalanta per come gioca, è sinonimo di continuità, serve tempo per farlo ma possiamo trarne insegnamenti, una squadra che ormai si è affermata tra le grandi credendo nei propri principi”.
Ritroverà Samardzic:
“E’ un grande giocatore, altrimenti l’Atalanta non lo avrebbe comprato, ha tecnica, sicurezza con la palla tra i piedi, ha capacità di tiro. Si sta dovendo adattare allo stile di gioco dell’Atalanta, sta migliorando con loro segnando già un gol importante, possono essere contenti di averlo, io lo sono meno perché l’ho perso ma abbiamo altri ragazzi che possono giocare molto bene e migliorare nei prossimi anni. Io sono concentrato sulla mia squadra, Lazar non gioca più per noi, ma per l’Atalanta, ora sta a lui affermarsi, dovremo dare tutto quello che possiamo per ottenere un risultato positivo”.
Ha dato consigli alla difesa per contenere Retegui? Magari al giovane Tourè che rientra?
“E’ un grande giocatore, ma l’Atalanta ha tante individualità importanti, per me è importante mantenere l’attenzione mentre si gioca, conosciamo le caratteristiche degli avversari, ma dobbiamo mantenere la nostra visione. Ci sono avversari che non si possono affrontare in uno contro uno, bisogna essere compatti, aggressivi e scaltri, questo è decisivo. Bisogna fare attenzione a non concentrarsi troppo sulle informazioni pre gara, a volte non sono neanche così necessarie, un giocatore deve anche affidarsi all’istinto per rispondere al meglio a quello che richiede la partita. Abbiamo studiato l’Atalanta però poi i giocatori dovranno adattarsi alle diverse situazioni, anche questo è un processo, a volte nel corso di questa stagione non siamo stati maturi al punto giusto, si matura giocando partita dopo partita, conoscendo al meglio i compagni, i meccanismi della squadra, dobbiamo credere in noi stessi”.