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  • Sassuolo, Ballardini: “Il tempo era poco”

    Conferenza stampa della vigilia per il tecnico Davide Ballardini prima di LazioSassuolo.

    Inizia la conferenza stampa.

    Inizia Carnevali: “Ci tenevo a ringraziare il mister, il suo staff, per quello che è stato fatto sebbene non sia stato raggiunto il risultato auspicato ma mi sento di ringraziarlo perché abbiamo conosciuto le persone. Auguro un grosso in bocca al lupo a te e al tuo gruppo”.

    La risposta di Ballardini: “Grazie a te e alle proprietà. Ai collaboratori che abbiamo trovato qui che sono straordinariamente validi, mi dispiace ma ci fermiamo qua perché non serve dire altro”.

    Cosa le lascia questa esperienza?
    “Mi lascia tante buone cose perché come ho detto sempre la proprietà, i dirigenti, abbiamo incontrato persone serie e capaci. Il piacere c’è per questo ma è altrettanto il dispiacere per non aver ottenuto un risultato che potevi raggiungere, dall’altra c’è anche il fatto che a noi non è mai capitato di arrivare a 12 partite dalla fine, il tempo è davvero poco, due mesi e mezzo, per muoversi sono pochi”.

    Cosa è mancato?
    “Io non ero qua ma tanti piccoli episodi ti portano a dire ‘porco giuda questo è un anno difficile’. Noi siamo arrivati due giorni prima del Verona, una gara poi che era in controllo e se c’era una squadra che meritava era il Sassuolo, e in una situazione dove potevi fare gol tu si è fatto male il tuo giocatore più rappresentativo e lì si capisce che le difficoltà poi erano tanti”.

    La squadra è mancata dal punto di vista mentale?
    “Questo è così, un’altra cosa che pensavi di non venire mai coinvolto in una situazione così delicata perché l’ambiente, la rosa, le aspettative, tu pensavi di tirarti su perché credevi di avere delle qualità superiori che ti permettevano di venire fuori da una situazione complicata, cosa che non è successa. Un po’ l’ambiente dove non ci sono così tante pressioni, quella spinta, quelle motivazioni che ti danno certi ambienti e ti sei trascinato, tutto questo non ha fatto bene a nessuno”.

  • Sassuolo, Ballardini: “Salvezza ancora possibile”

    Davide Ballardini allenatore del Sassuolo parla dalla sala stampa per presentare il match contro l’Inter in programma domani sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

    Trasformare la sfida contro i campioni d’Italia può essere un’occasione per stare insieme e per avere qualcosa insieme da donarsi…
    “Nella domanda c’è la risposta quindi complimenti. È una partita che ti dà emozioni forti. Io penso che la rosa del Sassuolo possa giocarsela con chiunque, chiaramente giochiamo contro i campioni d’Italia che sono fortissimi ma per me il Sassuolo ha una rosa che può fare una buona prestazione, anche se viene da due prestazioni molto negative, anche con l’Inter”.

    C’è una cosa che il Sassuolo deve fare assolutamente contro questo modo di stare in campo dell’Inter?
    “L’errore grave che noi abbiamo commesso contro Lecce e Fiorentina è in zona di palla non portare tanti giocatori e non essere aggressivi, quindi l’aver portato pochi giocatori in zona di palla è soprattutto non aver avuto quell’aggressività e quella voglia di chiudere e raddoppiare gli avversari che fa sì che noi si possa fare la partita, pochi giocatori in zona di palla, passivi e tu hai preso delle bastonate”.

    L’Inter scende in campo contro l’unica formazione che l’ha battuta, è un ‘aggravarsi’ della situazione per via degli stimoli che questo può offrire all’Inter?
    “Sì, penso di sì, ma è giusto che noi si pensi a noi, a far vedere, a mostrare, quelle cose che ho detto: portare tanti giocatori in zona palla, cercare di condizionare di più gli avversari, smarcarsi per farsi dare palla, il Sassuolo deve essere questo per me, in fase difensiva devi scivolare, capire la situazione, il momento, questi tre-quattro aspetti che sono fondamentali bisogna saperli leggere e farli nel modo giusto cosa che non abbiamo fatto assolutamente nelle ultime due partite”.

    C’è il rischio che si scenda in campo paurosi e contratti per poter ripetere le ultime prestazioni?
    “Sì ma puoi solamente vincere questa paura facendo quello che ho detto, se tu fai quello che vogliamo che si faccia poi fai la partita, da squadra perché se metti in campo quella voglia, quella chiarezza, quella determinazione, quell’agonismo, quella foga che serve, io so bene che il Sassuolo ha giocatori di qualità e i giocatori di qualità si esprimono grazie alla squadra che fa le cose che ho detto prima”.

    Situazione infortunati?
    “Abbiamo fuori da un bel po’ Berardi, Castillejo e Defrel. Ruan è squalificato, abbiamo Thorstvedt che ha un fastidio al pube e lo valutiamo domani, Mattia Viti che oggi non ha finito l’allenamento, ha mal di pancia, non so cosa possa essere e lo valutiamo domani”.

    Come si spiega queste ultime prestazioni? La squadra sembra quasi non crederci ma la salvezza era a 2 punti…
    “Per me la squadra ci crede ancora nella salvezza, è chiaro che i punti sono aumentati ma abbiamo degli scontri che possono essere decisivi per il nostro percorso. Io me lo spiego solo in un modo: abbiamo ragazzi che ci tengono molto e questo ti porta a essere più pesante di quello che devi essere e non riesci a superare questa pesantezza, il fatto che tu ci tenga molto invece di riempirti ti porta via “.

    Perché Racic nelle ultime settimane è uscito dai radar? Con lui in campo nelle prime gare della sua gestione la squadra ha subito meno gol…
    “Noi abbiamo fatto bene da squadra, non siamo mai stati solidissimi ma siamo stati sempre in partita fino alla sesta nostra, la settima e l’ottava nostra sono state inguardabili, a prescindere da un giocatore perché non è un giocatore che ti fa prendere più o meno gol”.

    La squadra ci crede ancora?
    “A Verona eravamo due giorni prima e non è facile, a Salerno la partita l’hai fatta tu ma abbiamo fatto degli errori gravi. Io sono certo, perché la nostra storia dice questo, che tutti noi faremo del nostro meglio per far sì che le cose vadano meglio, non ci sono dubbi su questo. Stiamo vivendo tutti una grande sofferenza, un grande dispiacere, e queste sono una spinta per far sì che le cose vadano meglio. Anche a Firenze o contro il Lecce noi abbiamo fatto fatica, non ci è riuscito nulla di quello che volevamo fare ma nessuno si è risparmiato. Quando le cose non vengono bene fai più fatica ma noi faremo tutto quello che è nelle nostre corde da qui alla fine, questa è una certezza”.

    Se fossi Forattini avrei rappresentato la gara di domani con una vignetta con Re David che lancia un sasso ma il Re David del Sassuolo, Berardi, manca. C’è un modo per sostituirlo contro l’Inter?
    “Noi siamo tutti Berardi, bisogna che tutti noi facciamo quel qualcosa in più, a partire dallo staff e a finire dai magazzinieri. Berardi è un giocatore importante ma Berardi non c’è e tutti dobbiamo fare quel qualcosa in più”.

    L’Inter ha dei punti deboli?
    “Per me non è un fatto di punti deboli dell’Inter ma se il Sassuolo fa una partita con personalità, e quando gli avversari hanno la palla, l’Inter ha giocatori straordinari, ma se porti tanti giocatori limiti anche i giocatori straordinari che ha l’Inter”.

    Può far rivedere ai giocatori il video della partita vinta all’andata?
    “Io ho visto ieri il gol di Berardi all’andata ma per chi ama il gioco vedere quei momenti è un piacere, come vedere una bella scena di un film: vedere come un campione tratta la palla è come vedere un bel film”.

    C’è qualche accorgimento di sistemazione in campo per l’Inter? Perché se manca uno come Thorstvedt credo che crei qualche problema…
    “È la verità, Thorstvedt a me piace molto, è un gran giocatore, ma noi abbiamo Racic, Lipani, Obiang, Boloca. È chiaro che fai fatica a sostituire un giocatore che ha fisicità e qualità con la palla, ma abbiamo da Racic a Lipani, non credo di creargli disturbo se dico che Lipani diventerà un giocatore importante perché è un ragazzo serio”.

  • Sassuolo, Ballardini: “Manca un po’ di cattiveria e abbiamo troppi infortuni”

    Sassuolo, Ballardini: “Manca un po’ di cattiveria e abbiamo troppi infortuni”

    Ballardini, allenatore del Sassuolo, che parla dalla sala stampa alla vigilia del match interno con il Lecce.

    Com’è la situazione infermeria?
    “In infermeria ci sono ancora Berardi e Castillejo, Pedersen è vicino al rientro, ed è in dubbio Obiang perché ieri è uscito prima della fine dell’allenamento e oggi si è allenato a parte”.

    Con il Milan un Sassuolo che ha fatto fatica in difesa, questa squadra non fa dei falli tattici, gli manca la cazzimma?
    “Sono d’accordo, succede ogni tanto che tu devi avere tutti i giocatori dietro la linea della palla, ma avere tutti i giocatori dietro la linea della palla che non sono così attenti e aggressivi conta il giusto. È importante avere tutti i giocatori dietro la linea della palla ma soprattutto è importante l’attenzione e far sbagliare gli avversari, raddoppiare, coprire bene il campo. Noi ci siamo ma bisogna che ci siamo in un altro modo: con più attenzione e più aggressività, in certe zone del campo dobbiamo essere più vicini all’avversario”.

    La sfida con il Lecce alle 12.30, con Gotti 4 partite e 7 punti: nel mini-campionato per la salvezza loro sono in testa alla classifica. Potrebbero avere un atteggiamento più prudente: come pensa di affrontarli?
    “Con le nostre caratteristiche, essendo più bravi quando attacchiamo, non ti devi scoprire, e devi essere aggressivo quando gli avversari hanno la palla, hai il dovere di condizionare di più gli avversari, ed è importante non farsi trovare scoperti perché il Lecce si copre benissimo, è una squadra molto fisica, ha grande umiltà, grande attenzione, e quando ripartono ti mettono in grossa difficoltà. Il Sassuolo è nato per giocare ma nel gioco devi essere pericoloso, per esserlo devi essere veloce e profondo in fase offensiva, al contempo devi avere un equilibrio, una compattezza, che ti permetta di non subire il contrattacco degli avversari”.

    Non si gioca più per il pareggio, uno slancio offensivo risulta fondamentale…
    “Devi far bene le due-tre fasi di gioco, devi sapere quando attaccare, quando cambiare gioco, devi sapere come ti devi comportare in fase offensiva e poi quando attacchi devi comunque essere equilibrato, è vero che devi portare 4-5-6 giocatori per mettere in difficoltà gli avversari in fase offensiva ma devi mantenere l’equilibrio quando perdi la palla, e quando gli avversari iniziano l’azione tu devi fare quello da squadra, con attenzione, ordine e aggressività”.

    Quanto è importante l’apporto dei senatori come Obiang?
    “È un ragazzo che conosce il gioco e quando alleni un ragazzo che ha ben chiaro il gioco, come ci si deve comportare quando la sua squadra ha la palla, quando ci si deve comportare in fase difensiva, ha sempre una chiara lettura del gioco. Magari parliamo di un giocatore che domani non gioca…”.

    Un altro leader fuori dal campo può essere Pinamonti: può essere un esempio?
    “Pinamonti mi è piaciuto più a Salerno che contro il Milan, a Salerno ha fatto una partita di grande generosità e qualità, ma se devo scegliere dico a Salerno. Il gol è importante chiaramente ma contro la Salernitana ha fatto fare gol a Bajrami, è stato importante in altre situazioni e l’attaccante deve fare quello”.

  • Il Sassuolo ferma il Milan sul pari; doppietta di Lauriente

    Il Sassuolo ferma il Milan sul pari; doppietta di Lauriente

    Si ferma il Milan contro il Sassuolo. Una partita molto divertente ma con tanti errori difensivi da entrambi le parti. 3-3 il risultato finale con il Sassuolo che va a segno con Pinamonti e la doppietta di Lauriente, mentre per i rossoneri vanno in gol Leao, Okafor e Jovic. Un punto a testa che confermano il Milan al secondo posto in classifica con 69 punti, mentre il Sassuolo resta 19esimo con 26 punti.

    Milano14/03/2021 – campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Image Sport
    nella foto: Rafael Leao
  • Sassuolo, Ballardini: “I tifosi sono sempre bravissimi”

    Sassuolo, Ballardini: “I tifosi sono sempre bravissimi”

    Ecco le parole del tecnico del Sassuolo Ballardini

    C’è stato un incontro con i tifosi al termine dell’allenamento: cosa vi hanno chiesto?
    “I tifosi sono stati bravissimi perché ci hanno chiesto massima serietà e massimo impegno. Abbiamo una squadra seria che si impegna sempre al massimo, poi si può fare sempre meglio, ma i tifosi sono stati molto educati innanzitutto e hanno detto quanto loro amano la squadra e hanno trasmesso il loro amore alla squadra e hanno chiesto alla squadra di chiedercela tutta fino alla fine della stagione”.
    Com’è stata la settimana?
    “Abbiamo già smaltito la partita di venerdì. Sul campo abbiamo fatto di più della Salernitana, meritavamo di vincere, ma se non abbiamo vinto è solo perché non siamo stati così bravi per portare a casa la vittoria, bisogna che tutti noi si sia più bravi e se abbiamo pareggiato non credo che sia per una decisione sbagliata, bisognava fare meglio durante la partita, potevamo essere ancora più bravi”.
    Ora arrivata il Milan, che gioca anche in Europa. Come pensa che reagirà?
    “Il Milan, anche chi gioca meno, è un giocatore del Milan e sappiamo che sarà una partita molto difficile, molto complicata, per me se il Sassuolo fa una buona partita se la gioca anche contro il Milan”.
    Laurienté ha fatto bene a Salerno…
    “Ha fatto una buona partita ma dobbiamo fare meglio nella qualità del gioco, negli ultimi 16 metri, dobbiamo arrivare a finire l’azione perché spesso non finiamo l’azione e diamo la possibilità agli altri di metterci in difficoltà. Dobbiamo crescere tutti”
    Questa può essere la partita della svolta?
    “Certamente è una partita importante ma non parlerei di svolta. Noi abbiamo una situazione che bisogna che siamo molto più bravi rispetto a quanto fatto sin qui. Mi fermerei qui”.
    Ventisei punti persi da situazioni di vantaggio, cambiano gli allenatori ma il Sassuolo non perde un vizio. Qual è il motivo?
    “È un limite. Da quando siamo arrivati noi non avevamo mai preso due gol in 5 partite, ci siamo fatti recuperare con l’Udinese. Posso parlare solo per le partite che abbiamo fatto noi. L’attenzione, la capacità di capire certi momenti della partita, questo è uno step che bisogna fare perché a noi capita di perdere le distanze in alcuni momenti”.
    In tanti dicono che le difficoltà del Sassuolo dipendono anche dalla scarsa abitudine a lottare per la salvezza. Questo può incidere? Come si crea una mentalità per la lotta salvezza?
    “Ci sono squadre che all’inizio della stagione partono per salvarsi e poi retrocedono, faccio fatica a capire questa cosa. Il Sassuolo negli anni passati non è mai stato coinvolto per non retrocedere, però ci sei dentro e credo che tu abbia delle qualità per tirarsi fuori”.
    Doig a Salerno si è mosso molto internamente con Laurienté a creare ampiezza e con Thorstvedt più basso: è qualcosa sulla quale state insistendo?
    “Sono movimenti di reparto, parlo del terzino, dell’esterno e del centrocampista che sono abbastanza conosciuti e quasi tutte le squadre che giocano in quel modo lo fanno e se giochi 4-2-3-1 o 4-3-3, ci sono quei movimenti sulla catena per creare spazio e smarcarsi, per cercare di portare fuori dei giocatori avversari”.
    In caso di salvezza ha chiesto il rinnovo a Carnevali?
    “È l’ultimo dei miei pensieri”.
    Quali sono i motivi per sperare nella salvezza?
    “Partite semplici non ce ne sono. I segnali sono la squadra, la serietà, l’impegno, la società, le qualità che abbiamo, quelle sono cose importanti che ti fanno pensare e dire che tu ce la puoi fare perché hai una società seria e forte alle spalle, hai una squadra con dei giocatori seri, giovani nella maggior parte e molto capaci, queste sono le motivazioni che abbiamo per dire che siamo competitivi. Vuole che le dica che non abbiamo fiducia? Dico la verità, per me è così”.
    La situazione degli indisponibili?
    “Berardi lo sapete, Pedersen ha un problema alla schiena che si porta da un po’, Castillejo che ha un dolore al ginocchio, al collaterale, questi tre non sono convocati”.
    Che Milan si aspetta?
    “Io penso che quando incontri una squadra come il Milan o le altre big che hanno tre partite in una settimana è comunque un piccolo vantaggio ma il Milan ha 26-27 giocatori ma sono tutti da Milan, quindi anche chi ha giocato meno, sono giocatori sui quali il Milan ha investito e certamente saranno bravi. Sarà una partita difficile domani, incontreremo un Milan che ha giocato giovedì e tornerà a giocare giovedì, e farà la sua partita ma noi faremo la nostra”.

     

  • Sassuolo, Ballardini: “Stiamo crescendo”

    Sassuolo, Ballardini: “Stiamo crescendo”

    Alla vigilia della sfida con la Salernitana in campionato, ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Sassuolo Ballardini.

    Matheus Henrique dopo la gara sembrava avere fiducia: quanto incide questo in un campionato con tanto equilibrio?
    “La fiducia te la dà la prestazione, come vivi la settimana, se ti alleni bene, se c’è una buona armonia tra compagni. La fiducia viene nel lavoro quotidiano, se fai delle belle prestazioni, è una conseguenza”.

    Con lei il trequartista cosa deve fare?
    “Io ho sempre giocato col trequartista, da Cagliari, Palermo, Genoa, o comunque con un centrocampista offensivo. Per me il centrocampista offensivo attacca, accompagna, e in fase difensiva soprattutto è un giocatore generoso, sempre presente, con grande senso tattico e grande qualità con la palla tra i piedi. Ecco perché ha giocato Henrique, Thorstvedt ha altre qualità, Bajrami è generoso e ha qualità con la palla ma in quel ruolo lì per me tu devi essere un centrocampista offensivo perché poi noi sugli esterni abbiamo giocatori che sono portati a fare la fase offensiva, anche se bisogna riconoscere che si spendono molto anche in fase difensiva”.

  • Sassuolo, Ballardini: “Dispiace molto per Berardi”

    Sassuolo, Ballardini: “Dispiace molto per Berardi”

    Ecco di seguito le parole in conferenza stampa del tecnico del Sassuolo Ballardini alla vigilia della sfida di campionato

    Quali le sue sensazioni per preparare il match di domani?
    “Abbiamo avuto qualche giorno in più ma venivamo da 3 partite giocate in pochi giorni e per noi questi giorni sono stati importanti perché conosciamo sempre meglio i giocatori, le persone, e le loro qualità”.

    Come ha reagito la squadra al ko con il Verona e all’infortunio di Berardi?
    “Il Sassuolo a Verona non meritava di perdere, per me la squadra ha fatto vedere che c’era e copriva bene il campo, non siamo stati così pericolosi come credo non lo è stato il Verona. L’infortunio di Berardi deve essere una grossa spinta per tutti noi a fare di più”.

    Come avete improntato la gara?
    “Il Frosinone è abituato a giocare, da anni giocano così. Sanno dall’inizio che devono fare un campionato per la salvezza, la loro vittoria è rimanere in Serie A. È una squadra che si è consolidata nel tempo, conoscono il loro obiettivo e noi bisogna che siamo, in questo senso, nel gioco e nelle motivazioni siamo bravi quanto loro, poi vediamo chi riuscirà ad avere la meglio”.

    Cambierete modulo? Ha lavorato sulla fase difensiva?
    “Cambieremo qualcosa era riferito al discorso di Berardi e dunque si può cambiare qualcosa. Bisogna rispettare le caratteristiche di chi è a Sassuolo, bisogna esaltarle. Gol subiti? A certi livelli bisogna fare sempre meno errori perché se li fai in B o in C certi errori riesci a rimediarli, in Serie A fai più fatica. Noi ricerchiamo compattezza e solidità, il gol del Verona è venuto su un disimpegno nostro sbagliato. Noi ricerchiamo la solidità, l’equilibrio, la profondità, la qualità e l’imprevedibilità perché bisogna mettere in difficoltà i difensori avversari e li metti in difficoltà non dando punti di riferimento e attaccando la profondità alle spalle dei difensori centrali”.

    In questo senso provare a giocare con due uomini e una punta può essere un’idea?
    “Può essere che quegli spazi che tu lasci liberi sono spazi dove devi attaccarli con la corsa. Per me è importante non dare punti di riferimento, essere meno prevedibili rispetto a quanto visto a Verona, e più verticalizzazioni e accompagnare di più con i giocatori dietro”.

    A Verona il Sassuolo ha battuto 11 corner contro i 2 del Verona, tanti sono stati battuti male da Laurienté. Avete lavorato su questo?
    “Noi il giorno prima facciamo sempre i calci piazzati a favore e contro e nel giorno prima Laurienté ne aveva battuti alcuni e avevamo fatto 4-5 gol. Poi le cose in partita cambiano. È vero che ne abbiamo battuti tanti e dobbiamo essere più attenti e cattivi perché non ci regala niente nessuno e se non sei determinato e concentrato non crei difficoltà”.

    Matheus Henrique è reduce da due errori marchiani: come lo ha visto in settimana?
    “Matheus Henrique è un ragazzo intelligente, serio, è molto dispiaciuto però bisogna andare avanti. Gliel’abbiamo detto, i compagni, noi, si può sbagliare, l’importante è avere l’atteggiamento giusto e lo spirito giusto per fare meglio”.

    In settimana è arrivato Colonnello nello staff: che ruolo avrà?
    “E un collaboratore tecnico perché in campo abbiamo tanti ragazzi con compiti specifici e avevamo bisogno di un collaboratore tecnico”.

    Come sta la squadra?
    “A parer mio la squadra sta bene. Le cose ora pesano un po’ di più, non sei rilassato perché hai delle difficoltà da superare, ma è bello per un ragazzo, fai questa professione, giochi a calcio, è bello avere tante difficoltà e riuscire a superarle, è molto stimolante e noi abbiamo questo di fronte ma sappiamo anche che abbiamo le qualità individuali come squadra, una società importante, e tutto questo ci porta a dire che ci siamo noi, le difficoltà ci sono ma conosciamo anche il modo per superarle perché nella vita non è sempre tutto facile, le persone vere vengono fuori per le persone che sono e per le qualità che hanno soprattutto nei momenti delicati e questo è un momento delicato”.

    La classifica lascia aperte molte strade…
    “Sì è vero, sono coinvolte molte squadre ma bisogna pensare a una partita alla volta ma la nostra attenzione va alla partita che abbiamo domani e il fatto che ci siano tante squadre coinvolte ti dà una spinta per giocartela fino alla fine”.

    Ritorna Toljan? Può lavorare nei 3? La responsabilità di essere il vice Berardi su quali spalle va?
    “Toljan non c’è, Viti lo sapete, Pedersen ha la febbre ed è rimasto in hotel, Berardi lo sapete, Kumbulla si è allenato oggi e vediamo un po’ come sta. Questi sono gli infortunati e i dubbi. Il vice Berardi? Il discorso riguarda tutti noi. Io gliel’ho detto ‘non t’ho mai allené, mi sembravi Miccoli’ gli ho detto, ti ho visto due allenamenti, ma niente, dopo due allenamenti e un tempo e mezzo non lo posso utilizzare. Siamo tutti vice Berardi in questo momento, dobbiamo prenderci delle responsabilità”.

  • Sassuolo, Ballardini: “Non potevo rifiutare”

    Sassuolo, Ballardini: “Non potevo rifiutare”

    Conferenza stampa di presentazione e di vigilia per Davide Ballardini, nuovo allenatore del Sassuolo, che parla dal in vista della prossima sfida con il Verona.

    Perché ha accettato il Sassuolo?
    “Il Sassuolo ha pensato a me e mi fa piacere perché il Sassuolo è una società che tanti in una situazione del genere e lo dicevo anche ai miei collaboratori perché l’unica società in una società del genere è il Sassuolo, non avremmo accettato nulla, sempre che il Sassuolo pensasse a noi”.

    Dove andare a mettere mano?
    “Ho dormito poco perché abbiamo visto tante partite. Quando noi arriviamo cerchiamo di farci conoscere, cerchiamo di far capire a loro cosa chiediamo ed è chiaro che in due giorni non puoi stravolgere nulla, magari ti concentri su due aspetti, quello difensivo di squadra e quello offensivo di squadra. Dai due concetti in fase offensiva, dai un’idea di come vuoi che la tua squadra difenda ma è chiaro che tutto questo lo migliori col tempo e tutto passa dal rapporto, dal coinvolgimento, dal miglioramento. Una cosa per me fondamentale è lo spirito, l’atteggiamento. Il Sassuolo ha il dovere di avere uno spirito sempre corretto, sempre giusto, poi puoi sbagliare una partita ma l’atteggiamento non va mai sbagliato”.

    Agirà più sulla tattica o sulla psicologia?
    “I ragazzi non devono essere tranquilli, devi comprendere che è un momento difficile, ma nelle difficoltà hai il dovere di tirare il meglio di te, perché l’uomo, la professione che svolge, è bello anche affrontare delle difficoltà enormi e qui ora ci sono delle difficoltà elevate, ma l’uomo viene messo alla prova, insieme alla squadra, è tutto molto stimolante, è uno stimolo, così capisci che persona sei e se c’è qualcosa da migliorare perché il momento lo richiede”.

    Torna Berardi, può essere un trend diverso con Diamanti a Bologna…
    “Con Diamanti il Bologna era salvo. Berardi sta bene, sia ieri che oggi si è allenato con la squadra, è a disposizione”.

  • Sassuolo, per la panchina si punta a Ballardini

    Sassuolo, per la panchina si punta a Ballardini

    In Serie A, il tecnico Ballardini sarebbe ad un passo dalla panchina del Sassuolo. L’ex allenatore del Genoa, proprio in queste ore sta trattando la risoluzione del contratto con la Cremonese con cui è sotto contratto fino al 30 giugno 2025. Dopo la risoluzione Ballardini potrebbe firmare fino a giugno con il Sassuolo.

  • Il Sassuolo come post Dionisi valuta Fabio Grosso e Davide Ballardini

    Il Sassuolo come post Dionisi valuta Fabio Grosso e Davide Ballardini

    Manca solo l’annuncio ufficiale, ma non ci sono più dubbi, Alessio Dionisi non sarà più l’allenatore del Sassuolo. Il tecnico paga a caro prezzo il campionato molto deludente con una posizione in classifica molto pericolante con la dirigenza che in queste ore sta valutando i possibili sostituti. I nomi che sono in lizza Fabio Grosso e Davide Ballardini entrambi in cerca di rilancio. A breve attesa la decisione finale