Tag: Barella

  • Inter: a breve ci sarà il rinnovo di Nicolò Barella

    L’Inter nonostante abbia bisogno di una cessione importante, vuole dare continuità alla squadra per confermarsi ai primi posti in classifica. Uno dei giocatori su cui i neroazzurri punteranno ancora è sicuramente Nicolò Barella il quale in questi giorni verrà ridiscusso il suo contratto. Le parti sono vicine all’accordo per il prolungamento del  contratto fino al 30 giugno 2025 con un ingaggio di 4,5 milioni di euro a stagione. Si attende l’annuncio ufficiale nei prossimi giorni.

  • Inter: intervento al setto nasale per Nicolò Barella

    Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter nella mattinata odierna si è sottoposto ad un intervento chirurgico per una correzione al setto nasale presso l’istituto clinico Humanitas. A comunicarlo è stata la squadra nerazzurra che ha dichiarato che l’intervento è perfettamente riuscito e dopo qualche giorno di riposo il giocatore potrà riprendere gli allenamenti.

  • Barella intervistato da Sky Sport: “Conte un martello, il gol con la Juve quello più bello, la Nazionale è un bel gruppo”

    Il centrocampista nerazzurro Nicolò Barella, protagonista assoluto di questa stagione sia per il suo club che per la Nazionale, è stato intervistato da Sky Sport. Vi riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni del talento sardo.

     

    L’obiettivo è quasi raggiunto, si avverte la stanchezza?

    “Sicuramente la stanchezza inizia a farsi sentire, è stato un anno particolare e noi non ci siamo quasi mai fermati, ma l’obiettivo è più importante di tutto. L’obiettivo è lo stesso dell’anno scorso, purtroppo però abbiamo perso la finale ed arrivati secondi, ma questo è stato uno stimolo in più. Ci dicono che siamo difensivi, ma non è vero. All’inizio eravamo troppo spregiudicati e subivamo tanto, ora invece siamo più organizzati e ci affidiamo al talento ed alla forza di quelli avanti, che possono risolverci la gara”.

     

    Com’è Conte in questo periodo? Qual è il segreto della sua crescita e ci racconta del rapporto con i suoi compagni di squadra?

    “Conte è un martello anche nelle amichevoli. È sempre lo stesso, fin dal primo giorno, lo sarà anche se dovessimo raggiungere l’obiettivo, lui è fatto così. Io mi sento molto più sicuro dei miei mezzi, riesco a gestirmi meglio e sfruttare meglio le occasioni, prima mi facevo prendere dalla foga. Allenarmi con dei campioni che hanno giocato in grandi squadre e hanno tanta esperienza mi ha aiutato, ho preso molto da loro. Di Eriksen mi piacerebbe avere la qualità e l’eleganza, ti può mettere il pallone dove vuole da un momento all’altro. Io e gli altri centrocampisti siamo più dinamici, Brozovic si preoccupa di farci giocare bene”.

     

    Qual è stato il gol più importante?

    Il gol più importante è sicuramente quello con la Juve è stato molto emozionante, quella partita ci ha fatto scattare qualcosa, ci ha dato la consapevolezza di essere forti. Lo sapevamo già, però battere la squadra che è stata la più forte per tanti anni è stato emozionante e aver fatto gol per me è stato importante”.

     

    Cosa pensa di questo Europeo ormai alle porte?

    “Se il mister mi convocherà sarò molto contento e mi farò trovare pronto. Siamo una bella squadra, un grandissimo gruppo che è ancora più importante. Il mister è stato bravissimo a creare un gruppo così e noi siamo stati bravi a fare quello che ci ha chiesto. Arriveremo pronti e cercheremo di fare il meglio per noi e per tutta l’Italia”.

  • INTER, SI VINCE FACENDO GOL

    Uno zero a zero che lascia e non poco l’amaro in bocca, questa potrebbe essere la sintesi della gara di Champions League disputata ieri sera fra lo Shakthar Donetsk e l’Inter.
    I neroazzurri hanno disputato un ottimo primo tempo, caratterizzato da bel gioco, ottimo pressing e numerosissime palle gol, una traversa di Lukaku direttamente su calcio di punizione, e una di Barella ben servito sempre dal fortissimo attaccante belga. Nella ripresa sono venuti fuori alcuni limiti della squadra neroazzurra, limiti che si stanno evidenziando anche in campionato, manovra lenta, macchinosa, poche idee, ma soprattutto pochissima lucidità, soprattutto sotto porta, il gol mancato a porta vuota da Lautaro Martinez ne è l’esempio lampante.
    Il tecnico Conte si è detto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, ma magari molti sostenitori si aspettavano qualcosina di più, sia dai calciatori, che dal tecnico stesso, come il modulo o i cambi, un Perisic spento e spaesato a fare la seconda punta al posto di Lautaro, ha lasciato più che qualche dubbio, un Eriksen che finché  giocherà otto minuti a partita difficilmente troverà la sua forma migliore oltre a ritagliarsi lo spazio che merita, uno Young che veniva da un periodo di inattività forse andava tolto prima e magari far spazio ad un sinistro naturale come Kolarov.
    C’è tanto da fare, tanto da lavorare, come hanno sempre fatto sia mister Conte che i suoi calciatori, il girone dei neroazzurri si sta dimostrando avvincente più che mai e non tutto è perduto, anche se è davvero difficile e complicato, ma magari questo potrà creare ancora più stimoli fascino in una Champions che nonostante la situazione che si sta vivendo si preannuncia avvincente più che mai.

  • INTER A KIEV CON UN RISULTATO, VINCERE!!!

    L’Inter di Antonio Conte è partita alla volta di Kiev, dove domani sera disputerà la gara di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk.
    Questa mattina i neroazzurri si sono allenati regolarmente ad Appiano Gentile, prima della partenza, il tecnico neroazzurro dovrà fare a meno degli infortunati Alexis Sanchez e Stefano Sensi.
    Antonio Conte ha già in mente la sua formazione, che dovrebbe rivedere De Vrij al centro della difesa e Nicolò Barella che con ogni probabilità toglierà il posto a Christian Eriksen ed Alex Kolarov che prenderà il posto di Perisic sulla corsia sinistra. Un 3-4-1-2 che dovrebbe dunque prevedere Handanovic fra i pali, linea a tre composta da D’Ambrosio, De Vrij e Bastoni, Hakimi e Kolarov sulle corsie laterali, con Vidal, Brozovic in mezzo e Barella dietro le due punte Lautaro Martinez e Lukaku, sempre più leader di questa squadra.

  • INTER, UN CALCIO ALLE “CHIACCHIERE”

    Sempre detto e pensato, che le “chiacchiere” sono lo sport preferito dalla gente di ogni tipo, figuriamoci nel calcio.
    “Quante ne abbiamo sentite in questi giorni sull’Inter? Tante, troppe, improvvisamente è diventata una squadra scarsa, un centrocampo fantasma, un modulo orrendo, se non ci fosse Lukaku sarebbe un caos, Conte non ha più la grinta di prima, ma dai, per favore, criticare è legittimo, essere distruttivi così tanto per, no.”
    Personalmente io vedo una squadra che come tante altre, sta incontrando delle difficoltà, vuoi purtroppo per le defezioni importanti a causa del Covid, vuoi i carichi di lavoro atletici diversi viste le tempistiche di ripresa di campionato e coppa, eppure nonostante tutto la squadra sta giocando bene e sta facendo le sue oneste partite. La gara di ieri sera, Genoa contro Inter, ne è stato l’esempio, Antonio Conte ha fatto le sue scelte tecniche per far scendere in campo la squadra migliore, ricco turnover in vista anche del prossimo impegno europeo, ma il risultato è stato comunque positivo, vista la vittoria per 2 a 0 senza correre nessun rischio.
    La gara ha fornito ottime notizie e tante conferme al tecnico neroazzurro Antonio Conte, su tutte ovviamente quelle di Romelu Lukaku, sempre più uomo Inter, ieri sera quinto gol in campionato in 6 partite, dopo la doppietta realizzata mercoledì scorso in Champions, non male davvero. Ottima la prova di Matteo Darmian, che ha dimostrato il suo valore e quanto può essere importante la sua versatilità, destra o sinistra senza mai andare in affanno, gara precisa di gran sacrificio e personalità, un ottimo D’Ambrosio, suo il gol che ha chiuso la gara, poi, se ce ne fosse ancora bisogno, si è capita anche ieri l’importanza di avere sempre in campo un giocatore insostituibile come Nicolò Barella. Ma secondo me ieri, chi merita veramente grandi elogi, fatti anche dal tecnico neroazzurro a fine gara, è Andrea Ranocchia, il ragazzo dato per partente, ieri è sceso in campo giocando una partita perfetta, mai banale, cose semplici e precise, il tutto sempre con quella grande voglia e amore che ha per i colori neroazzurri.
    La verità è solo una, ci vuole pazienza, bisogna saper aspettare, il bello del calcio è proprio questo, vive di quegli episodi che sono in grado di ribaltare le stagioni intere, quindi faccio i complimenti a mister Conte, per come sta gestendo la squadra, ai giocatori e all’Inter, per l’impegno e il lavoro che stanno facendo, il campo poi dirà la verità su tutto.

  • “INTER TUTTA CUORE, GRINTA, QUALITA’ E….CRESTA ALTA”

    “E’ terminata ieri sera alle 20’00 la sessione estiva di mercato, un mercato diverso, che si è dovuto adeguare probabilmente per la prima volta nella sua storia, ad una grave crisi economica che ha colpito e sta colpendo molti paesi europei e non solo”.
    L’indomani del mercato è sempre la giornata più bella, più eccitante, dove ci si riunisce fra amici, colleghi, e si tirano le somme, qual è stato il miglior colpo di mercato, chi si è rinforzato di più, chi no, chi aveva bisogno di questo, chi di quell’altro, mentre  per le società di calcio è tempo di valutazioni e bilanci, per esempio: “Che mercato è stato quello dell’Inter?”
    Sono convinto che l‘Inter, vista la situazione e le difficoltà generali, abbia fatto un ottimo mercato, il Dottor Marotta in stretta collaborazione con il tecnico Antonio Conte, ha lavorato in maniera intelligente e con la classe e la bravura che lo contraddistingue, ha condotto trattative esemplari, come l’acquisto di Hakimi, in un momento nel quale nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ed il riscatto a “zero” di Alexis Sanchez. Acquisti mirati dunque per puntellare una rosa già forte, una rosa che ha visto la riconferma di Milan Skriniar, dato da molti per partente, ed invece rimasto per ritagliarsi un posto da protagonista in questa stagione, gli arrivi di Kolarov e Darmian, che porteranno tanta esperienza e qualità al tecnico neroazzurro.
    Il vero faro, il fulcro di tutto il mercato neroazzurro è stato sicuramente il centrocampo, che oltre al grande acquisto Arturo Vidal, fedelissimo del tecnico Conte, ha visto il riscatto di Stefano Sensi, il ritorno alla base del Ninja Nainggolan, giocatore che porterà altra quantità e qualità alla causa neroazzurra, il confermatissimo Barella e quelle di Gagliardini, Brozovic, oltre al giocatore più atteso, viste le grandissime qualità che ha, Eriksen. Le corsie laterali oltre al fenomenale colpo Hakimi, hanno visto un altro gradito ritorno, che è quello di Ivan Perisic, il croato si alternerà lungo l’out di sinistra con l’inglese Young. In attacco oltre ai due intoccabili, i preziosissimi Lukaku e Lautaro Martinez, e al riconfermatissimo Sanchez, i neroazzurri potranno puntare sul giovane Pinamonti.
    L’Inter ed Antonio Conte possono essere dunque soddisfatti da questo mercato, specialmente per quello che riguarda il centrocampo, punto nevralgico della passata stagione a causa dei numerosi infortuni, ma quest’anno il tecnico potrà puntare su un’ampia scelta e sotto tutti i punti di vista, cuore, grinta, quantità e tanta tanta qualità.
    Fine del mercato, ora testa ad un campionato che si preannuncia davvero elettrizzante.
    Leggi anche:
    https://tuttocalciomercato24.com/un-nuovo-artista-per-il-maestro

  • ASPETTANDO VIDAL, BUON ESORDIO PER L’INTER DI CONTE

    E’ una buonissima Inter quella vittoriosa nel test amichevole di oggi contro il Lugano. Gli uomini di Antonio Conte, si sono imposti con il risultato di 5 a 0, con una prova gagliarda, solida, compatta, con lampi di bel gioco, un buon Kolarov ,terzo della difesa a tre, ma il gran protagonista della gara è stato il neo acquisto, Achraf Hakimi. L’ex Real Madrid, per lunghi tratti incontenibile, con sprazzi di giocate da vero fuoriclasse, ha dimostrato soprattutto una delle sue qualità migliori, gli assist, servendo prima Dalbert per la rete dell’1 a 0 e propiziando con una bella giocata l’autorete di Kecskes. Buonissima prova anche del “Toro” Lautaro Martinez, autore di due reti e di una buonissima prestazione, sia  da un punto di vista individuale che di squadra. E’ finito nel tabellino della gara anche il “solito” Romelu Lukaku, che si è prima procurato e poi trasformato un calcio di rigore, autore di una buona gara anche il connazionale della punta, Radja Nainggolan, tanta corsa, voglia, grinta e molti palloni recuperati, il giocatore vuole guadagnarsi sul campo la fiducia del tecnico e lo sta dimostrando. Da segnalare un piccolo infortunio al braccio per Barella, uscito preventivamente dal campo al 20′ del primo tempo.
    “Buoni segnali dunque per il tecnico Conte, che sta costruendo e migliorando una squadra già forte dallo scorso anno, in attesa del colpo Vidal, ormai prossimo, il tecnico salentino si gode i miglioramenti che i suoi stanno traendo dal lavoro quotidiano. Con il campionato alle porte, i neroazzurri sono  pronti a ricominciare la rincorsa alla Juventus, consapevoli dei propri mezzi e della forza.”
     

  • “MA QUANTO E’ FORTE BARELLA???”

    Nome? Nicolò, cognome? Barella, ruolo? centrocampista, caratteristiche? Fortissimo!”
    Potrebbero bastare tranquillamente questa mini presentazione per descrivere Nicolò Barella, ma non sarebbe corretto. Che fosse un giocatore di gran talento lo si era già intuito dalle prime prestazioni a Cagliari, forte, dinamico, tecnicamente perfetto, gran corridore e tanta cattiveria agonistica. Nella sua prima stagione all’Inter, quell’Inter che Nicolò sognava e tifava già da bambino, è stato ed è tutt’ora in Europa League devastante. Pupillo di mister Conte e ora sappiamo perché, è uno di quei giocatori “garanzia”, che ti fanno la partita senza mai fermarsi, fase difensiva, impostazione e anche finalizzazione, mastino in mezzo al campo, una vera e propria diga.
    Sorrido perché si fanno tanti nomi per il mercato neroazzurro, sento dire “Eh ma ci vorrebbe uno che corre in mezzo al campo”, “Ci vorrebbe un Kante, un Ndombele“, sicuramente! Giustissimo, per una squadra che vuole vincere sia in Italia che in Europa. Sarebbe meglio dire, secondo me, “Chi affiancare accanto al quel fenomeno di Barella?”, oppure un semplice discorso più tecnico, con Barella che fa già centrocampo e diga da solo, affiancandogli uno dei nomi già fatti, si potrebbe giocare sia Eriksen trequartista, che retrocederlo in regia.
    I tifosi sono anche questo caro Nicolò, probabilmente se ti fossi chiamato “Barellinho”, oppure “Nicolas Barellà”, ne avrebbero parlato di più. Invece sei un giocatore italiano di 23 anni, dal potenziale incredibile, e con un margine di miglioramento pazzesco, il classico calciatore con le palle che non ha paura di nulla, non è un caso che in tua assenza l’Inter ha avuto grandissime difficoltà li in mezzo, giocatore insostituibile. Bravo Nicolò, continua così!

  • EUROPA LEAGUE: “QUESTA INTER E’ TANTA!”

    Missione compiuta, l’Inter è in semifinale. La squadra di Conte batte per 2 a 1 i tedeschi del Bayer Leverkusen e approda in semifinale di questa emozionante Europa League. Le reti tutte nel primo tempo, con i neroazzurri che vanno in vantaggio con un immenso Barella, il raddoppio neanche a dirlo è del marziano Lukaku, di Havertz  il gol dei tedeschi.
    E’ stata una partita bellissima quella di Düsseldorf, una partita che ha evidenziato ancora una volta la crescita che sta facendo questa squadra, che somiglia sempre di più al suo tecnico Conte. Una vittoria che sottolinea la voglia di un “gruppo” di lottare l’uno per l’altro per raggiungere quell’obbiettivo che è nella mente e nelle gambe di tutti i calciatori, anche di quelli che entrano dalla panchina e non. L’Inter torna quindi a disputare una semifinale europea dopo 10 anni, l’ultima a riuscirci fu la corazzata del triplete.
    Guardando la gara, il punteggio potrebbe risultare anche bugiardo, considerando le numerosissime occasioni che hanno avuto i neroazzurri, senza mai soffrire le ripartenze della squadra tedesca, questo grazie ad una prestazione monumentale della difesa, su tutti spicca la prestazione di Diego Godin, un giocatore che superate alcune difficoltà iniziali si è ritrovato ed è tornato ad essere quel pilastro dietro fondamentale e  insuperabile. Spicca anche la prestazione di Nicolò Barella, un giocatore stratosferico per quantità, qualità, è in ogni dove senza mai strafare, fa sempre la cosa giusta al momento giusto e non mai, prestazione ingrandita e impreziosita da un gol di pregevole fattura. Oltre a Nicolò, come non menzionare Romelu Lukaku, gol a parte e record assoluto di marcature in Europa, ma dalla qualità della sua prestazione, questo ragazzo si è preso l‘Inter sulle spalle e la sta portando oltre confine, con dedizione, impegno e tanta tanta qualità.
    L’Inter c’è, L’Inter piace, è tanta roba, quale modo migliore per zittire le tante chiacchiere fatte su questo gruppo di uomini, persone, di ragazzi che lavorano ogni giorno seriamente per migliorarsi sempre di più, il lavoro alla fine paga sempre. Brava Inter, complimenti alla società, alla squadra e al tecnico che giustamente in conferenza si è lasciato andare ad un pensiero condiviso da molti: “Che bravi i miei ragazzi”. Complimenti.