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  • Verona, Baroni: “Il Milan è un avversario sempre forte”

    Verona, Baroni: “Il Milan è un avversario sempre forte”

    Queste le principali dichiarazioni dall’allenatore del Verona, Marco Baroni, all’antivigilia della sfida con il Milan.

    “Finora il Verona a San Siro non ha mai vinto? Sabato affronteremo una squadra importante, giocheremo in uno stadio prestigioso contro giocatori forti. Ci stiamo preparando anche se questa è stata una settimana corta di lavoro. Gare come quella contro il Milan sono sfide che vanno vissute e affrontate con consapevolezza, umiltà e coraggio. In generale non possiamo pensare di fare una partita di attesa: bisognerà presentarsi a San Siro con testa e voglia, con rispetto dell’avversario ma con consapevolezza”, le parole riportate dai canali ufficiali del club gialloblù.

    In una sfida così complessa c’è la possibilità di dare spazio anche a qualcuno di più giovane? “Potrebbe esserci questa possibilità se ad andare in campo fosse qualcuno che magari ha trovato finora meno spazio, ma che ha la mia fiducia e quella dei compagni. Non penso che quella di sabato sarà una sfida in cui per noi non ci sia nulla da perdere, personalmente nel calcio io non credo nemmeno alla sfortuna e alla fortuna. Credo che la mia squadra debba sempre fare la prestazione, e che solo così ci si possa portare gli episodi dalla propria parte. Io parto dalla prestazione: noi sabato non possiamo sbagliarla. La grande sfida di queste partite è quella di farsi trovare all’altezza degli avversari”.

    Come ci si presenta alla sfida di sabato? “Può sembrare forse paradossale, ma noi in questo momento stiamo lavorando su come dar fastidio al Milan, non su come difenderci, quello sappiamo già che dovremo farlo. Anche se abbiamo poco tempo, stiamo lavorando sugli aspetti offensivi, sarà lì per noi la partita”.

    Il calendario ora si fa complicato: c’è il timore che se non dovessero arrivare i risultati potrebbe incrinarsi qualcosa? “Noi dobbiamo pensare alle prestazioni, che non devono mai mancare, anche nelle difficoltà o nei risultati negativi, che arrivano per tutti. Compattezza ed equilibrio saranno fondamentali. A Sassuolo qualcosa ci è mancato, ma era una settimana complicata per via del mercato, si giocava proprio mentre stava chiudendo. Noi ora non dobbiamo ricommettere quegli errori, dal punto di vista prestativo dovremo essere sempre centrati. La bellezza di questo campionato per me è che non bisogna essere spaventati dalle squadre forti, ma avere voglia e coraggio di confrontarsi”.

    Suslov può essere la sorpresa del mercato estivo? “L’ho fatto debuttare lunedì perché l’ho visto acceso in settimana, e penso che quando i giocatori sono accesi bisogna lavorarci. Non sono state una sorpresa le sue qualità, ma lo è stato il suo impatto. Nonostante non abbia grande struttura ha grande forza, non ha timore, va nei contrasti, ha dinamicità, tutte componenti per noi importanti. Mi ha dimostrato di essere un giocatore che ha testa e gambe che vanno, non avevo dubbi che potesse far bene anche in un momento così delicato della partita, ha dato un contributo importante. Per me è un titolare: noi abbiamo la necessità di avere giocatori che entrano così, che vanno forte”.

    Qual è la situazione di Saponara? “Riccardo è un giocatore di qualità, che ha delle giocate importanti. Sto lavorando insieme a lui e sulla squadra per trovare l’equilibrio giusto per sostenere anche questo tipo di giocatori, magari molto tecnici ma che corrono un po’ meno rispetto ad altri. Lui ora sta bene, è pronto per scendere in campo, il quando dipenderà da me e dalla squadra, dall’equilibrio migliore che riusciremo a trovare”.

    Ci sono indisponibili per sabato? “Ci sono alcune situazioni da valutare. Folorunsho che ha subito un colpo durante il match contro il Bologna, anche Magnani e Dawidowicz hanno risentito di qualche fastidio. Ci prenderemo ancora tutto il tempo che abbiamo a disposizione per fare delle valutazioni. Doig sarà da sostituire, ma mi prendo del tempo per decidere anche su questo”.

     
  • Verona, Baroni: “Ho un gruppo su sui posso lavorare”

    Verona, Baroni: “Ho un gruppo su sui posso lavorare”

    Il tecnico dell’Hellas Verona Marco Baroni parla per presentare il match dei gialloblù opposti al Bologna di Thiago Motta lunedì sera al “Bentegodi”. Ecco le sue dichiarazioni.

    E’ un Verona che può svilupparsi ora che hai tutti gli effettivi a disposizione?
    “Io metto sempre le caratteristiche della squadra al centro del progetto, ora il mercato è finalmente chiuso, abbiamo un gruppo su cui possiamo lavorare, sono arrivati ragazzi nuovi su cui lavorare. Io non credo molto ai sistemi di gioco ma come la squadra deve stare in campo, compattezza, solidità, non solo difensiva ma anche offensiva”.

    Lazovic può rientrare, i nuovi saranno convocati?
    “I nuovi sono ancora da valutare, adesso c’è un altro giorno poi vedremo, per quanto riguarda Darko (Lazovic ndr) valuterò, sicuramente sarà della partita, da vedere se dal 1′ o a gara in corso”.

    Tanti risultati a sorpresa in chiave salvezza, sarà ancora più difficile quest’anno?
    “Questo è un campionato che si è alzato dal punto di vista qualitativo, anche le neo-promosse hanno ridotto il gap che c’è dalla salita in Serie B e che come Cagliari e Genoa hanno già uno storico importante”.

    Che avversario trova il Verona?
    “II Bologna è una squadra forte, ben allenata, ha delle individualità importanti e che aldilà delle partenze si è rafforzata potendo ambire ai primi posti, sicuramente l’avversario è impegnativo e noi cercheremo di affrontarlo con umiltà, attenzione, massimo rispetto ma consapevoli che dovremo fare una prestazione di grandissimo livello”.

    A livello di singoli, Ngonge nelle prime gare ha lasciato il segno, cosa serve avere di più da lui?
    “Sta lavorando per diventare un giocatore di squadra, stiamo lavorando insieme dal ritiro, ha grande talento individuale e predisposizione, per diventare un giocatore forte bisogna diventare un giocatore di squadra e stiamo lavorando su questo, oltre che sul goal, che comunque è importante, anche sull’intera prestazione, è una bella sfida, è un ragazzo che se capisce può diventare molto importante”.

    Cosa è mancato con il Sassuolo?
    “Abbiamo pagato qualcosa, siamo andati sotto subito con un goal evitabilissimo, il Sassuolo ha fatto una partita furba, noi abbiamo perso troppi duelli, qui ritorna il discorso della solidità che dobbiamo cercare”.

    Bonazzoli può partire titolare?
    “Ci sono delle situazioni che stiamo valutando, abbiamo dei giocatori che per caratteristiche sono diversi, Bonazzoli è un giocatore che sta facendo bene, ha entusiasmo, c’è ancora una seduta di lavoro e voglio valutare bene tutte le cose”.

    Gunter, Hrustic e Kallon possono rientrare nel progetto?
    “Dobbiamo valutare alcune cose, c’è ancora qualche mercato aperto, la sta gestendo il direttore, chi viene da noi deve avere una mente aperta”.

    Come è tornato dalla Svezia Hien e a che punto è Henry?
    “Per quanto riguarda Thomas (Henry ndr) ho ritrovato un ragazzo che ha voglia e fame, lo avevo già apprezzato quando era al Venezia, probabilmente gli faremo fare qualche partita con la Primavera per fargli recuperare velocemente la condizione, ha voglia di rivalsa come è giusto che sia. Per quanto riguarda Hien è un ragazzo che ha avuto molte pressioni, quando si va in nazionale non si hanno giorni liberi e si hanno carichi di lavoro ulteriori, stiamo lavorando sul loro recupero”.

    A completare il centrocampo sono arrivati Charlys e Suslov, come si inquadrano tatticamente?

    “Charlys è un giocatore molto giovane che ha tanta voglia e fame e che stiamo cercando di inquadrare tatticamente, Suslov l’ho utilizzato in settimana al centro ma avendoli avuti poco a disposizione c’è bisogno di valutarli più attentamente”.

    A che punto è Cruz e come lo hai trovato?
    “E’ un ragazzo che ha qualità, è un giocatore interessante che deve entrare in condizione”.

  • Verona, Baroni: “Serdar è un nuovo giocatore interessante”

    Domani sera l’Hellas Verona di Marco Baroni ospiterà al “Bentegodi” la Roma di Josè Mourinho, ecco le parole del tecnico dei veneti in  conferenza stampa.

    Mister, Verona-Roma, impressioni?
    “Sono sempre bei ricordi anche perchè si stava dalla parte del calciatore (ride ndr), sarà una gara difficile contro una squadra guidata da un allenatore bravissimo, è una squadra che ha tutte le carte in regola per fare un campionato importante. Servirà da parte nostra grande voglia e grande dedizione”.

    Tornano a disposizione sia Faraoni che Hien
    “Due giocatori importanti, Davide (Faraoni ndr) ha lavorato bene con la squadra e sarà a disposizione”.

    Ci presenti il nuovo arrivo Serdar, che giocatore è e quali sono le sue condizioni?
    “E’ un centrocampista interessante, devo ringraziare il direttore che è stato bravo a portarlo dalla nostra parte. Ha già fatto 60 minuti in amichevole poi si è fermato. Le sue condizioni sono discrete anche se non può ancora essere chiaramente al top, io lo ritengo comunque già a disposizione e arruolabile”.

  • Verona, Baroni: “I nuovi acquisti stanno lavorando bene”

    Comincerà da Empoli il campionato dell’Hellas Verona del nuovo tecnico Marco Baroni, l’ex Lecce ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Possibile venga riproposta la difesa a 3?
    “Lavoro sempre sulle disponibilità, sarà una gara complicata che bisognerà gestire, si gioca ad un orario in cui ci sarà caldo e ci sarà da correre, devo fare ancora qualche valutazione, dico sempre ai ragazzi che dobbiamo farci trovare pronti”.

    Folorunsho giocatore adatto ad un centrocampo a tre?
    “E’ un giocatore che ha mobilità, forza, anche in questo caso questo ci lascia aperto un’opportunità ora e anche più avanti. E’ chiaro che in questo momento lui non ha la tenuta della partita intera nelle corde”.

    Bonazzoli e Saponara pronti per partire dal primo minuto?

    “Tutti devono farsi trovare pronti, lui come gli altri, Bonazzoli ha lavorato bene in questa settimana così come Saponara che sta migliorando sempre di più, lui è un giocatore che comunque ha esperienza pe gestire ogni partita”.

    Una valutazione sull’Empoli, che avversario ti aspetti?
    “Si trova forse il peggiore degli avversari, è una squadra mentalizzata che conosce benissimo il suo percorso e che ha avuto continuità di guida tecnica anche se hanno perso qualche giocatore che hanno comunque ben rimpiazzato”.

    Che partita ti aspetti
    “Non mi piace immaginare le partite, bisognerà approcciarla bene così come con l’Ascoli dove forse siamo andati in vantaggio anche troppo presto mancando poi forse un po’ di lucidità”.

    La tua calma è apparente o reale?

    “Sono abituato a vedere cosa ho, non cosa manca e cosa potrebbe arrivare, io guardo il presente cercando di dare tutto quello che ho alla squadra. Non sono sempre tranquillo (ride ndr) come ha visto anche la squadra tra primo e secondo tempo sabato scorso, ma questo deve essere visto sempre in un’ottica costruttiva e non distruttiva”.

    Braaf e Kallon non rientrano nei tuoi piani?

    “Braaf ha avuto un problema fisico e sta recuperando per poter allenarsi al massimo così come ha fatto in ritiro. Kallon invece è in uscita, ma non voglio parlare di queste tematiche quando c’è una partita in avvicinamento”.

    Cosa si aspetta a centrocampo numericamente da qui a fine agosto

    “Non vorrei parlare di mercato per non contraddirmi, il direttore sta lavorando, è attento ed è chiaro che sia un mercato complicato, intanto io guardo a quelli che ho e non a quelli che non ho, poi è chiaro che se ci sono delle occasioni saremo pronti a coglierle”.

    Terracciano favorito a destra per partire dal 1′, potrebbe rivedersi Dawidowicz a centrocampo?

    “Pawel (Dawidowicz ndr) è uno di quei giocatori che mi ha sorpreso per la dedizione e partecipazione che ha messo, è in grado di ricoprire quella posizione quindi è probabile, Terracciano ha avuto un affaticamento e lo stiamo valutando, bisogna aspettare domani per capire meglio”.

  • Ufficiale: Marco Baroni è il nuovo allenatore del Verona

    Mancava solo l’annuncio ufficiale il quale è arrivato pochi minuti fa, Marco Baroni è il nuovo allenatore del Verona. Il tecnico arriva dopo aver lasciato la panchina del Lecce ed ha firmato un contratto annuale con opzione per la stagione successiva.

  • Spezia, per la panchina si fa concreta l’ipotesi di Baroni

    Lo Spezia è retrocesso in serie B dopo lo spareggio con il Verona con un finale di campionato davvero  molto negativo per i liguri. Tra cadetti in panchina avanza la possibilità di avere Baroni come allenatore visto che non ha rinnovato il suo accordo con il Lecce.

  • Baroni verso Verona e D’Aversa a Lecce

    Si prevede un giro di panchine piuttosto interessanti in vista del prossimo campionato di serie A. Baroni come si vociferava da ore, lascerà il Lecce per passare a guidare il Verona. Mentre invece ,sulla panchina dei giallorossi pugliesi arriverà D’Aversa.

  • Lecce, Baroni: “In questi giorni c’è stato tempo per gioire e riflettere”

    Il Lecce domani al Via del Mare saluterà i propri tifosi contro il Bologna. Ecco le parole di Baroni allenatore dei salentini. Ecco le Sue dichiarazioni.

    “In questi giorni dove c’è stato tempo di gioire e riflettere, ho portato dei dati e i meriti della squadra, rafforzando secondo me il percorso che noi avevamo fatto. Ed è giusto sottolinearli anche nelle difficoltà. Io ho buttato giù due cose che vi leggo, perché secondo me è importante: nelle ultime 7 stagioni di campionato, il 57% di squadre promosse è retrocesso (12 su 21). Nelle ultime tre, delle neopromosse, sono andate in C Crotone, Benevento e Brescia, e otto negli ultimi dieci anni di campionato. Questa secondo me è una cosa che va tenuta sempre molto scolpita, per capire le difficoltà di questo campionato, di una squadra giovane e con tantissimi esordienti, è una squadra che per 38 partite non è mai stata negli ultimi 3 posti. Poi mi piace anche puntualizzare qualcosa sul gioco ed è fatto solo per chiarire e dare meriti alla squadra. Noi ci siamo classificati primi in Serie B, siamo stati la terza per possesso palla e la squadra che ha tirato di più nello specchio della porta, proponendo un calcio di dominio offensivo; siamo stati la miglior difesa e la prima per pressing collettivo riuscito e la prima per pressing alto efficace. È chiaro che poi, quando cambi campionato, ci sono differenze: noi, con lo staff, abbiamo cercato di dare continuità di lavoro. È chiaro che nella proposta offensiva ci sono anche problematiche strutturali. Però abbiamo mantenuto un dato importante, quello difensivo. Siamo stati primi per numero di contrasti e contrasti vinti, secondi per palle contese vinte, la quinta per pressing di squadra e la sesta per pressing alto e palloni recuperati nella metà campo avversaria, terzi per numero di palloni persi nella nostra metà campo. È chiaro ci siano state difficoltà offensive, però questa squadra ha iniziato questa categoria dove i calciatori della rosa, tutti, avevano segnato solo 23 gol in questo campionato, di cui 14 solo Di Francesco. Questi sono numeri dovuti, perché il calcio è fatto di punti di vista, ma sui numeri non ci sono punti di vista. E poi c’è un’altra cosa: questa squadra ha dato tutto e voglio rimarcarlo, ha lavorato sodo fino all’ultimo minuto e lo farà anche domani. Mi piace dare un significato alla parola ‘sacrificio’, che questa squadra fin dal primo giorno di lavoro ha donato sempre sul campo a noi dello staff e a loro stessi; tutti si sono messi a disposizione per la squadra, lo hanno saputo fare molto bene, anche per la città e i tifosi. In latino si parla di rendere sacro e io vorrei che il sacrificio del Lecce sia accomunato molto vicino a questo concetto, gli sforzi compiuti da questo gruppo è stato straordinario”.

    Colombo, per molti mesi, è stato criticato: molti vedevano Coda. E poi: ha mai pensato a un modulo diverso?
    “Il modulo non è mai stato in discussione, è quello che ci ha dato equilibrio e compattezza su tutti i campi con identità forte, apprezzata e riconosciuta. Colombo è un ragazzo giovane, deve lavorare, deve sbagliare e crescere. Ma come lui, tutti gli altri”.

    Baroni si sente da Serie A?
    “Non sono abituato a pensare al futuro o ad autocelebrarmi. Io sono abituato a lavorare, parlo con i fatti e non con le parole”.

    Quanto le ha dato la piazza?
    “Si riceve sempre tantissimo. Quando faccio qualcosa, non penso mai a ciò che ricevo ma a quello che do. Abbiamo sempre dato il 100%, io e il mio staff, senza tensione”.

    Come si affronta il Bologna?
    “Domani sarà una festa, ma c’è una partita di mezzo e sono sicuro che i ragazzi non mi deluderanno. Voglio vedere sempre la stessa partita, lo stesso atteggiamento”.

    Da un punto di vista umano, quanto è stata faticosa questa stagione? Qual è stata la settimana più dura?
    “Per fare questo lavoro occorre tanta solidità. Io amo quello che faccio, come può una persona sentirsi stressata? Fa parte del nostro dna, sono sempre stato equilibrato perché lo sono per natura. Quando perdo imparo, quando ho la possibilità di vincere gioisco nella giusta misura. Conosco questo lavoro perfettamente, sono sempre rimasto concentrato sulla squadra: i ragazzi meritano elogi. Sono campionati devastanti, dove ci sono solchi da un punto di vista economico, tecnico, atletico. Gioisco per i miei ragazzi, per la squadra, la città, il pubblico e le persone che, quando camminavo per strada, mi dicevano ‘grande mister!’. Leggo poca cronaca sportiva, molto di altro, i social non li guardo: sono sempre stato sereno e ho sempre portato avanti il mio credo”.

    Domani potrebbe concedere spazio a qualche seconda linea? Concederà la standing ovation a Umtiti?
    “Io domani vorrei fare una partita vera. Punto. E anche i miei calciatori. È una partita di Serie A, domani si gioca Lecce-Bologna, la trentottesima giornata. Le feste si faranno la sera, io voglio una partita vera”.

    Ci sono due momenti chiave, pre e post mondiale, decisivi per il Lecce?
    “Durante la sosta abbiamo lavorato come le belve, sarebbe stato bello fare anche qualche amichevole. La squadra ha lavorato concentrata sull’obiettivo, questo gruppo non si è mai allenato male. Poi ci sono partite in cui c’è stata un po’ di tensione, ma se non c’era un vissuto… non potevi sapere. Ci siamo sempre battuti con orgoglio e abnegazione, con spirito di sacrificio e idee”.

    Un anno fa nessuno potesse immaginare l’arrivo di un campione del mondo come Umtiti.
    “È una persona talmente semplice e pura, è meravigliosa. Ha avuto tanto da noi, lo abbiamo fatto risentire calciatore, ha sentito amore. Lui è stato bravissimo a resettare, veniva da un percorso completamente diverso. Si è calato nella nostra realtà, la sua emozione all’arrivo è stata bellissima, è un uomo vero e ha trasmesso passione al gruppo. All’inizio abbiamo avuto contrasti perché non era pronto, aveva bisogno di crearsi una base, doveva cambiare modalità e abitudini di lavoro. Ci ha dato tanto, ma anche la squadra gli ha dato tantissimo. E abbiamo goduto della possibilità di avere un ragazzo che aveva perso tutto e qui l’ha ritrovato”.

    Il futuro di Baroni?
    “Io non metto mai me davanti. Domani finiamo il campionato, poi ci sarà tutto lo spazio per fare tutte le valutazioni del caso. Qui c’è gente leale, con il direttore ci siamo sempre confrontati, anche battibeccando difendendo forte i nostri principi. Sono sempre andato avanti per la strada che ritenevo migliore, ma il mio futuro non è un problema. C’è tempo…”.

    Il bilancio dei due anni di Baroni?
    “Io lo ritengo un bilancio professionale positivo. Abbiamo fatto tutti insieme un percorso bello, perché non era scontato lo scorso anno vincere e perché sono state fatte scelte ancora più coraggiose la scorsa estate. Io sono contento del mio lavoro. Anche io avrò il mio momento, anche io dovrò avere riconoscenza per quello che ho fatto, se c’è, ma ora la palla continua a girare”.

  • Lecce, Baroni: “Giocheremo dopo le nostre rivali”

    Ecco le dichiarazioni di Baroni allenatore del Lecce.

    Anche oggi Hjulmand convocato. Quali sono le sue condizioni?
    “Hjulmand ha fatto anche oggi un allenamento, ha forzato e sta progredendo tutto molto bene. Domani faremo una valutazione insieme al ragazzo, tranne calciare la palla ha fatto tutto. Siamo sulla strada giusta. Per quanto riguarda il centrocampo Askildsen ha fatto bene, sono contento perché tutti sono in forma. La squadra è centrata, ho anche qualche imbarazzo nelle scelte. Rientra anche Banda, ho abbondanza”.

    È uno svantaggio giocare dopo Spezia e Verona? Può incidere?
    “I calciatori guardano i risultati, noi non dobbiamo aspettarci niente dagli altri. Non possiamo pensare agli altri, non rientra nel mio modo di lavorare, mi aspetto molto dai miei calciatori e dalle nostre possibilità. Mancano due gare per noi e due gare per gli altri, ciò che avviene questa settimana può essere ribaltato alla prossima”.

    Un altro esodo giallorosso a Monza.
    “Avere tanta gente è sicuramente un aiuto per noi, avere il pubblico dalla nostra parte è un aspetto importante. Proprio per il senso di appartenenza che abbiamo, daremo tutto”.

    Contro il Monza ci saranno più spazi in campo?
    “A loro vanno i complimenti, ha un organico importante e nelle ultime gare è la squadra più in forma del torneo. Questo ci carica ulteriormente, per noi sono partite dove ce la giocheremo con testa, concentrazione. Grande rispetto per l’avversario, ma dovremo scendere in campo senza paura e timori. Dovremo andare forte con determinazione e voglia, con la compattezza che ci ha sempre contraddistinto: la porteremo anche a Monza, sarà un bel confronto”.

    Chi giocherà in attacco?
    “Ci può stare che parta prima Ceesay e Colombo subentri. Hanno caratteristiche diverse, scelgo anche a seconda delle gare e di come vedo la partita. È un ruolo che sottopone a usura fisica durante la gara, quindi la staffetta al contrario è un’opzione. Ceesay sta bene e lo sfrutteremo”.

    L’atteggiamento mentale sarà importante per il primo match-point?
    “Siamo due squadre neopromosse, noi abbiamo vinto la B lo scorso anno. Vogliamo essere presenti a questo finale con tutto ciò che abbiamo, la nostra dedizione e l’attaccamento che abbiamo per questo progetto. Dobbiamo spingere fino in fondo”.

    Maleh può avere una chance a centrocampo?
    “In questo momento conta l’atteggiamento, sia da un punto di vista emotivo che caratteriale. Ho visto una buona settimana da parte di Maleh e di Askildsen. Per quanto riguarda Hjulmand valuteremo se c’è qualche rischio ancora, abbiamo davanti 24 ore fondamentali per avere risposte da parte sua”.

  • Lecce, Baroni: “Con lo Spezia è una sfida decisiva”

    Dalla sala stampa dello stadio Via del Mare di Lecce il tecnico dei giallorossi Marco Baroni presenta la sfida contro lo Spezia in programma domani alle ore 12.30. Ecco le parole di Baroni. 

    Tra i convocati c’è Hjulmand.
    “Domani valuteremo se ci può essere o se ci sarà un suo compagno. Non cambia molto, faremo le valutazioni con calma”.

    Blin al suo posto?
    “Sicuramente giocherà, è sempre stato in campo con noi e ci sta dando molto. Ci sono un paio di alternative, di ragazzi che stanno bene e sono pronti”.

    Sulla mancata contemporaneità, cosa si sente di dire?
    “Si entra in un tema delicato. In questo momento non abbiamo la possibilità di perdere energie in queste cose, non voglio guarda oltre. Affrontiamo una squadra che sta bene, dobbiamo assolutamente pensare solo allo Spezia”.

    La prova con la Lazio va vista in maniera positiva nonostante la vittoria dello Spezia contro il Milan?
    “La nostra prestazione è stata sotto gli occhi di tutti, non guardo i risultati degli altri. La Lazio aveva tanto da giocarsi, abbiamo recuperato lo svantaggio e sbagliato un rigore. A pochi secondi dalla fine eravamo in vantaggio, ci può stare il 2-2. Si prende atto della prestazione, ripetibile, che spesso porta al risultato”.

    Cosa è cambiato nello Spezia rispetto all’andata?
    “Ha valori assoluti, ha un organico importante e individualità importanti. Le partite si vincono con spirito, dovremo lottare. Ci saranno difficoltà, ma insieme ce la faremo, con unione e compattezza”.

    Guardando al passato, all’andata fu una grande partita ma finì 0-0. C’è qualche rimpianto o partite che rigiocherebbe?
    “Voglio giocare le partite che mancano. All’andata sfiorammo la vittoria, giocando una grande partita. Sarà tutta un’altra storia, sarà una partita completamente diversa e dovremo affrontarla incentrando la prestazione su ciò che vogliamo e abbiamo costruito tramite gli allenamenti, con la nostra identità. Il nostro match sta lì dentro”.

    Ha detto che preferisce lei caricarsi le pressioni. Come sta gestendo questi giorni?
    “Il nostro ruolo è questo, la squadra va alleggerita perché bisogna avere testa libera e gambe che vanno. Domani è un match importante, ma l’atteggiamento deve essere positivo. Avremo dalla nostra parte un grande pubblico”.