Ecco di seguito le parole in conferenza stampa del tecnico del Bologna Thiago Motta alla vigilia della sfida di campionato di Serie A.
Riassumendo la partita con il Milan, è stato un Bologna di grande carattere
“Grandissima partita, ma ora è un capitolo chiuso, pensiamo al Sassuolo”.
Lei è stato espulso, Fenucci ha parlato di arbitro poi, non Sartori. Come commenta?
“Niente di aggiungere”.
È la prima panchina di Hugeux?
“È stato il primo in una trasferta mentre eravamo insieme con il Genoa e abbiamo vinto”.
4 partite su 5 in casa a febbraio.. mese topico?
“Sassuolo! (ride ndr). È la più importante perché è la prossima, 100%”.
Che Sassuolo sarà?
“I problemi li abbiamo tutti, bisogna saperli affrontare. Nell’ultima partita con il Monza si sono messi a 5 nel secondo tempo. Li abbiamo sofferti nella partita d’andata, ogni partita però ha la sua storia e cercheremo di portarla dalla nostra parte come sempre”.
Come sarà la comunicazione con Hugeux? Che rapporto c’è con lui?
“Rapporto fantastico come tutti quelli che fanno parte dello staff, persona molto preparata e privilegiata di far parte di questo gruppo”.
Il gruppo sta bene? Come ha visto Odgaard?
“Oggi si è allenato con noi, ho già parlato con lui. Il gruppo sta bene, pronto per questa partita”.
Karlsson a che punto è?
“Si sta allenando bene, come tutti gli altri, ha tutto il tempo per dimostrare di poter partecipare in partita”.
Le dirette concorrenti si stanno rinforzando, sarà difficile continuare così ma sarà stimolante?
“Non voglio confrontare la nostra squadra con le altre, sono soddisfatto del lavoro dei miei ragazzi, la strada è quella”.
I movimenti del tuo Bologna sono parte del calcio moderno o delle caratteristiche dei suoi giocatori e della sua idea?
“Non lo so se fa parte del calcio moderno, so che i ragazzi devono avere libertà di esprimersi all’interno del campo, non solo in partita ma anche in allenamento. Sono molto contento della mia squadra siamo migliorati tantissimo da inizio stagione, anche se il calcio è sempre in cambiamento, ma anche noi dobbiamo continuare per cercare di mettere in difficoltà il prossimo avversario”.
un calcio relazionale il suo? O posizionale?
“Non saprei, da un grande allenatore come Ancelotti ho imparato della grande libertà offensiva che ci lasciava ma sempre con un’organizzazione importante corale di gruppo. Sono contento di quello che stiamo facendo qui”.