Leonardo Bonucci rivela un curioso retroscena di mercato. Il difensore italiano della Juventus ha dichiarato in un’intervista a The Athletic: “Ho sempre avuto il sogno di essere allenato da Guardiola. Nel 2016 sono stato a un passo dal Manchester City. Eravamo arrivati agli ultimi dettagli, ma poi la Juventus decise di non vendermi. Quando sono andato al Milan, potevo andare al City ma c’erano cose che si dovevano incastrare e io non volevo aspettare Avevo dato parola al Milan. Poi l’anno scorso parlai con Pep che mi voleva, ma gli dissi che la Juve è casa mia e qui ero felice. Volevo recuperare il terreno perso col passaggio al Milan e tornare a essere un simbolo del club bianconero: questo è uno stimolo e non una paura, tornare adessere il simbolo della Juve per me è la cosa più eccitante che ci possa essere in questo momento della mia carriera”. MENTALITA’ – “Penso che in questi due anni con Sarri e Pirlo ci sia stata difficoltà nel ricambio. Noi negli anni abbiamo perso Khedira, Mandzukic, Matuidi, Higuain, tutti giocatori di personalità, di grande tecnica, per un processo di ringiovanimento. Ai giovani entrare nella mentalità Juve e far capire cosa vuol dire…la Juve ha costruito le sue vittorie su essere una squadra che non molla mai e non si arrende mai. Anche quando tutto sembra finito non si da mai per vinta. Quella è stata la mentalità. Farlo capire ai giovani in questi 2 anni è stato più difficile. Hai un’individualità come Cristiano che ti accentra tanto, attira molto la critica perché se non fai una partita fatta bene la colpa è del giovane, della Juve che non è squadra o non ha mentalità mentre noi, come squadra e mentalità per un periodo l’abbiamo mantenuta poi è stato difficile con ricambio generazionale. Ma già adesso che comunque i nostri giovani iniziano ad avere 50 partite con la Juve capiscono la mentalità tra virgolette operaia. È giusto giocare a bene a calcio ma devi faticare, sacrificarti, essere umile, non puoi lasciare per strada nessun dettaglio, tutto deve essere fatto al 101% il 100 non basta”. CRISTIANO RONALDO – “Credo sia stato questo il problema, il fatto di pensare che un giocatore, seppur il più forte al mondo, potesse regalare alla Juve una vittoria certa. Quindi ha condizionato tanto la presenza di Cristiano. A noi solo allenarci con Ronaldo ci dava qualcosa in più, ma inconsciamente si è pensato che solo la sua presenza bastasse per vincere. Invece il lavoro quotidiano, l’umiltà, il sacrificio, la voglia di mettersi a disposizione del compagno giorno dopo giorno è venuta un po’ a mancare e si è visto negli ultimi anni. L’anno scorso siamo arrivati quarti e abbiamo vinto la Coppa Italia perché ci siamo ritrovati come squadra. Se buttavi un pezzo di legno nello spogliatoio prendeva fuoco tanta era l’elettricità che c’era prima di quelle partite quindi è quello che a noi è mancato, forse davano per scontato che davamo la palla a Cristiano e risolveva la partita invece Cristiano aveva bisogno di tutta la squadra come Cristiano aveva bisogno di lui. Ci deve essere sempre uno scambio, la squadra esalta l’individuo anche se l’individuo è il migliore al mondo”. ALLENARE IN FUTURO – “Assolutamente sì, anche se mia moglie è contraria e mi vorrebbe più a casa vorrei fare l’allenatore. Ora penso al presente, nella vita non si sa mai quello che succederà, magari smetterò di giocare tra 3-4-5 anni e dirò non ne posso piu di stare nei ritiri e mi godrò la vita ma la voglia di fare l’allenatore c’è. Ho un quaderno di appunti da diversi anni e soprattutto da quando ho conosciuto Conte, un allenatore molto importante che mi ha cambiato la carriera anche per la mentalità che ha dato a me, alla Juventus, per le conoscenze calcistiche che ci ha trasmesso. Da lì ho cercato di rubare ad ogni allenatore, ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori e questo mi ha facilitato”.
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Bonucci: “La finale di domenica è importante, dobbiamo stare attenti”
Leonardo Bonucci, difensore della Nazionale italiana, è intervenuto in conferenza stampa a meno di due giorni dalla finale dell’Europeo contro l’Inghilterra. Ecco le dichiarazioni di Bonucci: “La possibile vittoria di domenica è importante per il movimento del calcio italiano, per ogni giocatore, per la Federazione, per tutto quello che andrebbe a portare la vittoria dopo anni difficili e in questo periodo. Sarebbe una grande iniezione di fiducia per gli italiani. Pensiamo solo a giocare a calcio e a divertirci. Il resto sono solo chiacchiere. In campo ci sarà il miglior spettacolo per il calcio da parte dell’Italia, dell’Inghilterra e degli arbitri. Giocare in casa loro non ci spaventa. Attacco dell’Inghilterra? Giovani contro vecchietti… Hanno attaccanti fortissimi, servirà una grande attenzione verso di loro. Sappiamo le difficoltà che possono darci e dovremo stare attenti alla loro velocità”.
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Le parole di Mancini e Bonucci alla vigilia di Italia-Spagna
Durante la conferenza stampa alla vigilia di Italia-Spagna sono arrivate le parole del ct Roberto Mancini e Leonardo Bonucci, queste le loro dichiarazioni che precedono la semifinale di Wembley in programma domani alle 21.00:
Bonucci: ” Vogliamo vincere e dedicare la finale a Spinazzola. Respireremo l’aria di Wembley, di Londra, di questa partita. C’è grande voglia da parte di tutti di fare una grande prestazione, di vivere questa gara con trasporto e umiltà, per portare a casa il risultato. Domani vogliamo condurre la partita, non puoi farlo per novanta minuti, gli altri possono metterti in difficoltà ma la nostra tradizione è saper reagire e mettere in difficoltà gli avversari. Domani sera ci saranno momenti dove dovremo fare una grossa fase difensiva per non farci mettere in difficoltà .
Mancini: “Sarà una partita equilibrata , loro hanno dominato negli ultimi vent’anni e Luis Enrique è un bravissimo allenatore perché riesce a far giocare bene le sue squadre. Contro la Spagna sarà difficile come con il Belgio ma sono due squadre differenti, normale ci sia tensione, è questo il bello. L’Italia è un grande gruppo, si è creato un buon rapporto con tutti tra ragazzi e staff.
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Le parole di Bonucci e Mancini alla vigilia di Italia-Austria
Le parole del ct Roberto Mancini e Leonardo Bonucci alla vigilia degli ottavi di finali contro l’Austria in programma a Wembley domani alle 21.00:
Bonucci: “E’ una vigilia come le altre, è una gara importante, contro una squadra difficile da affrontare. C’è un bel clima. Rispettiamo l’Austria, i suoi giocatori. Hanno capacità e freschezza per fare una grande partita. Siamo pronti per fare il nostro calcio. Ho sempre detto che ci sono partite dove c’è da essere brutti e cattivi. Lo abbiamo fatto dove c’era da difendere il risultato, dove ci siamo abbassati come reparti, dove abbiamo fatto la guerra davanti all’aerea. Dovremo essere bravi a leggere i momenti”
Mancini: “Siamo tranquilli, possiamo contare su giocatori bravi. Chiunque giocherà continuerà a fare quel che ha fatto fino ad oggi. Aspettiamo domani per i dubbi, vediamo domani ma pressappoco ci siamo. Mi sento bene: giocare a Wembley deve essere un piacere. Ci sono giocatori che non ci giocano mai, in uno stadio così è bellissimo”
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Bonucci: “È la prima gara di un lungo percorso! Che bello vedere la gente allo stadio”
Dopo la convincente prestazione e l’importante vittoria dell’Italia contro la Turchia stasera, è intervenuto ai microfoni nel post partita una delle colonne portanti della difesa e simbolo della squadra Leonardo Bonucci, che ha rilasciato queste dichiarazioni.“In questi casi c’è sempre emozione, ma mi immaginavo questo esordio. E’ la prima gara di un lungo percorso. Ci deve essere entusiasmo ora, ma serve anche grande umiltà. Dobbiamo essere consapevoli che con quello messo in campo stasera ce la possiamo giocare con tutti. Ora prendiamo le cose positive e cerchiamo tute le energie per la prossima partita. Lo avevamo detto dentro lo spogliatoio: dovevamo avere la testa leggera e il cuore caldo. Con questa gente intorno è tutto un altro sport e aiuta a tenere anche il nostro cuore, cuori di italiani, sempre accesi” -
Bonucci negativo al Covid-19
La Juventus ha annunciato che Leonardo Bonucci è guarito dal Covid-19 e torna quindi a essere a disposizione di Andrea Pirlo.
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Bonucci positivo al Covid-19
Una brutta notizia in casa Juventus, è risultato positivo al Covid-19 Leonardo Bonucci, il difensore bianconero si trova già in isolamento.
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JUVENTUS: SI FERMA BONUCCI
Dopo l’infortunio di Chiellini altro problema in casa Juventus perché a lasciare il campo nella partita contro il Verona è stato Leonardo Bonucci per un problema muscolare. Non si conoscono ancora i tempi di recupero, ora il difensore bianconero dovrà effettuare gli esami di valutazione per capire l’entità dell’infortunio.
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JUVE-PIRLO: “BUONA LA PRIMA, KULUSEVSKI GIA’ TOP!!!”
Non poteva esserci esordio migliore in campionato per la nuova Juventus targata Andrea Pirlo. I bianconeri hanno infatti superato all’Allianz Stadium la Sampdoria di Claudio Ranieri con il punteggio di 3 reti a zero, dimostrando gran brillantezza tattica e ottima condizione atletica.
Si è vista subito la mano del “maestro”, una squadra che cerca molto i cambi di gioco, ottimi fraseggi centrali, una squadra che vuole attaccare in più modi grazie al gran lavoro fatto dalle punte. Una grande gara l’ha fatta Leonardo Bonucci, determinante in fase di impostazione, con notevolissimi campi di gioco, ben 10 utili riusciti, ottimo come sempre in difesa e bravissimo goleador, sua la rete del 2 a 0, buona anche la prova dei due mediani McKennie all’esordio nel nostro campionato e Rabiot, sia in fase di non possesso che di impostazione.
Le reti della gara sono state siglate dunque dal nuovo arrivato Kulusevski, Bonucci, come detto, e neanche a dirlo dal solito Cristiano Ronaldo, che ha creato numerose palle gol ed avrebbe già potuto incrementare il suo bottino personale.
“Ma per una volta mettiamo da parte il monumentale CR7,non credo si offenderà, per parlare dell’altro marcatore, per parlare della new entry, Dejan Kulusevski. Il giovane svedese non lo scopriamo di certo oggi, anzi, forse oggi abbiamo ben chiaro il perché la Juventus lo abbia voluto ad ogni costo, qualcuno pensava potesse subire un po’ di timore, imbarazzo iniziale, niente di tutto ciò! Dejan pronti via ha deliziato tutti con giocate qualità, il gol molto bello che ha sbloccato la gara ne è la dimostrazione, e cercando molto spesso il fraseggio con i compagni. Il ragazzo ha portato quella vivacità e velocità nel ribaltare nell’azione che non si vedeva da tempo nella squadra bianconera, un’arma preziosa in più che il tecnico Pirlo saprà valorizzare al meglio.”
Buona la prima dunque, possiamo tranquillamente affermare che la prima Juventus ufficiale del “maestro” è stata promossa a pieni voti.