C’è un avvenimento che ricordiamo oggi 15 dicembre e che, a partire dal 1995, rivoluzionò il mondo del calcio. Il protagonista della vicenda è Jean-Marc Bosman, calciatore belga che era in scadenza di contratto con la sua squadra del tempo, l’RFC Liegi, e che aveva trovato un accordo per trasferirsi gratuitamente al Dunkerque in Francia.
Il club di Liegi però chiese al calciatore ed alla società francese un indennizzo per il suo trasferimento in un altro club europeo. Questa richiesta bloccò il trasferimento di Bosman in Francia e così il centrocampista rimase al club belga fuori rosa e con lo stipendio ridotto del 60%.
Vista la situazione Bosman si rivolse nel 1995 alla Corte di Giustizia Europea sostenendo che i calciatori fossero meno tutelati rispetto ai normali lavoratori dipendenti. L’Organo giudiziario europeo si pronunciò proprio il 15 dicembre rivoluzionando parte del sistema del calciomercato, infatti fu risolto che i calciatori potessero trasferirsi a parametro zero in altri club senza il pagamento di un indennizzo e che per di più potessero firmare dei pre-accordi con altri club una volta entrati nell’ultimo semestre di validità del contratto con la società d’appartenenza.
Inoltre altro effetto di questa sentenza fu che furono ammessi alle competizioni Uefa più di tre calciatori extracomunitari nelle squadre dei paesi membri dell’Unione Europea, decisione cui l’organizzazione calcistica si adeguò a partire dal 19 febbraio del 1996.