Ci sono alternate tante voci sul futuro del campione francese Kylian Mbappé dall’inizio di questa sessione di calciomercato. Non è un segreto che l’asso del club parigino sia attratto dalla camiseta blanca del Real Madrid e proprio per questo motivo molto probabilmente non rinnoverà il suo contratto con il Psg. Il dubbio è se il presidente qatariota Al Khelaifi sia disposto a perdere l’astro nascente del calcio europeo a zero la prossima estate o se arrivi un’offerta importante possa fare questo sacrificio e puntare ad un altro campione. Mbappé però ha tenuto a chiarire la sua posizione e le sue intenzioni in un’intervista uscita sulla rivista del club, dove tra l’altro è presente in copertina insieme a Neymar. Infatti il talento d’oltralpe in maglia 7 ha dichiarato: “Il mio sogno più grande è quello di vincere la Champions League con la maglia del Psg, sarebbe fantastico!”. Parole che suonano come una dolce melodia rassicurante per i tifosi parigini che, almeno per quest’anno, potranno gustarsi ancora le prodezze dell’enfant prodige.
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Champions League, dal 2024 nuovo format a 36 squadre e 100 partite in più
Da segnarsi la data del 19 aprile, giornata in cui la Uefa svelerà il format che rivoluzionerà la Champions League dal 2024. Dalle prime indiscrezioni sarà addio alla fase a gironi, sostituita da un campionato a 36 squadre, quindi con quattro squadre in più rispetto a come la conosciamo. Ciascuna disputerà 10 partite, cinque in casa e cinque in trasferta sempre con avversari differenti. Per quanto riguarda la fase finale, cioè dagli ottavi in poi, la competizione dovrebbe rimanere invariata.
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Liverpool risponde presente, 2-0 al Lipsia e approdo ai quarti
Liverpool che era chiamato a gestire il doppio vantaggio della gara d’andata, non tradisce le aspettative. Non era scontato visto l’andamento altalenante in Premier nelle ultime settimane. Sembrano esserci due squadre, quella in campionato rassegnata al fatto che il City vincerà il titolo e quella in Champions, dove la formazione di Klopp scende in campo con uno spirito diverso, più motivata e brillante nel gioco. Elementi che determinano la vittoria per 2-0 contro il Lipsia replicando il risultato dell’andata. Autori delle reti, Salah e Mane nel secondo tempo. Liverpool che approda meritatamente ai quarti di Champions League.
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Non basta il 2-2 per il Siviglia, Dortmund ai quarti
Gara di ritorno degli ottavi di Champions League che vede il Siviglia chiamato a rimontare lo svantaggio per 3-2 maturato in casa. Gara che sembra aperta a qualsiasi scenario, ma è il solito Haaland ad indirizzare la partita sbloccandola al minuto 35. Nella prima parte del secondo tempo raddoppio del Dortmund che lo vede ancora protagonista, in una scena del tutto insolita. Haaland che segna ma la Var richiama l’arbitro che annulla la rete assegnando alla formazione di casa calcio di rigore per un fallo precedente. Rigore che il portiere del Siviglia Bounou para alla giovane promessa norvegese. Ma non è finita qua. La Var richiama ancora l’arbitro per segnalare come il portiere non avesse i piedi sulla linea della porta al momento della battuta. Rigore da ripetere e questa volta Haaland non sbaglia, firmando la propria doppietta personale come all’andata. Sempre più nella storia. Partita che sembra segnata, ma con il cuore il Siviglia la riapre trasformando un calcio di rigore con Youssef En-Nesry che troverà in zona cesarini anche il gol che vale il pareggio. Un 2-2 che non basta però al Siviglia, complice il risultato dell’andata e Dortmund ai quarti.
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Capolavoro Giroud ! Al Chelsea l’andata degli Ottavi, battuto l’Atletico 1-0
Vittoria in trasferta fondamentale per gli uomini di Tuchel, seppur giocata sul campo neutro a Bucarest per via delle restrizioni legate al Covid19, che permette di indirizzare il passaggio nel turno. Partita equilibrata, in cui l’Atletico lascia l’iniziativa al Chelsea, cercando di chiudere tutti gli spazi difendendo compatti. Un mantra per il Cholo, a maggior ragione conoscendo l’importanza di non subire gol dalla squadra che gioca in trasferta. Chelsea che gioca nella metà campo avversaria, facendo la partita e Atletico che cerca di colpire in ripartenza. Entrambe le squadre però abbastanza imprecise al momento della conclusione e primo tempo che termina sullo 0-0. Secondo tempo che vede lo stesso copione, fino al minuto 68 in cui il francese Giroud si inventa un gol in rovesciata da fuoriclasse. Gol inizialmente annullato per fuorigioco, ma l’intervento della Var convalida il gol, perché Giroud si trova in fuorigioco ma è un giocatore dell’Atletico che lo serve involontariamente. Atletico costretto a cambiare filosofia per cercare il pareggio, ma è il Chelsea a difendersi con ordine, portando a casa la vittoria. Allo Stamford Bridge servirà un Atletico più propositivo per riuscire a ribaltare la qualificazione. Miglior risultato non c’era invece per la squadra di Tuchel, chiamata a difendere il vantaggio. Tuchel non potrà contare in vista della gara di ritorno su Mount e Jorginho, che erano diffidati e sono stati ammoniti. Due assenze pesanti.
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JUVENTUS: IN UNGHERIA PER RIPARTIRE
La prossima sfidante per la terza giornata dei gironi della Juventus in Champions League sì chiama Ferencváros. Questa squadra è la capolista del campionato Ungherese e può vantare 31 titoli nazionali, una sorta di “Juventus d’Ungheria”, dopo diversi anni è riuscita a tornare in Champions eliminando il Molde ai preliminari. Come cenno storico l’unico precedente delle due formazioni risale al 1964-1965 in una partita secca nella coppa delle fiere vinta 1-0 dal Ferencváros. Sulla carta questa partita ha delle chiare aspettative ma, dopo aver tenuto testa alla Dynamo Kiev, sono sicuro che proveranno a portare un risultato positivo in casa usando la loro fisicità per contenere Ronaldo e compagni. Visto la situazione attuale della Juve, anche con un ritorno di Cristiano, consiglio di non sottovalutare la squadra considerando questa partita semplicemente un allenamento.
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ANDREA PIRLO, L’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA, L’IMPORTANZA DELLA CHIAREZZA.
L’avvento di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus ha ridisegnato impostazioni, usi e costumi di cui la Juventus sarriana si era spogliata. La prima mossa del bresciano è stata quella di avvisare telefonicamente gli esuberi, notificandogli che non fanno parte del nuovo progetto che l’ex eroe mondiale vuole impostare. Mossa nuova, intelligente, schietta e matura. Importante, da non dimenticare, il fatto che Sarri si portò dietro le scorie delle incomprensioni e della poca chiarezza con Emre Can e Mandzukic con tutto lo spogliato e per tutta la stagione. Pirlo incarna da allenatore, quello che era da calciatore. Nascere nell’alta pianura bresciana ti dona qualità e valori, si lavora tanto, si parla molto poco. Si è chiari, limpidi e ci si porta dietro un espressione seria che si ha solo se da Flero, si riesce ad arrivare appunto sul tetto del mondo. Andrea Pirlo sta disegnando, lo faceva splendidamente in campo, sta provando a farlo con arguzia da fresco allenatore. Il suo disegno è novizio ma vuole solidificarlo con delle linee nette, profonde e già viste nella pinacoteca calcistica torinese. “Vecchie conoscenze”, “vecchi stili” per far tornare una vecchia signora ammaccata (dopo l’esperienza semi-traumatica con Maurizio Sarri) nel pieno delle sua facoltà sportive, capace di continuare a vincere in Italia e di effettuare un upgrade nell’Europa che conta. E’ per questo che il direttore d’orchestra di Flero avrebbe richiesto : Morata, Vidal, e Pogba. Operazioni sicuramente non realizzabili contemporaneamente, molto esose e che richiedono un dispendio economico che dopo la pandemia di Covid-19 appare estremo, ma che tracciano in maniera coerente ciò che vuole Pirlo per la sua Juventus. Conoscenza dell’ambiente, affetto per la società, per i tifosi ed eccelsa qualità tecnica. Alla Juve questo serve, servono calciatori che sappiano cosa vuol dire calcare il prato dell’Allianz Stadium, vestire la maglia portata da Del Piero e Sivori. Alla Juve servono calciatori che sappiano ben sposare un progetto sempre vincente ed ambizioso ma che possano arricchire un parco di giocate individuali sempre più dipendente dai soli Ronaldo e Dybala. Andrea Pirlo lo sa, è per questo che ha richiesto “l’usato sicuro”. Un usato sicuro che posso ancora rendere veloce, imprevedibile e potente una macchina zebrata che dopo tanti anni vuole il successo europeo.
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JUVENTUS, SI TORNA A PARLARE DI AOUAR.
La Juventus dopo aver messo in cassa i colpi Arthur e Kulusevski non ha intenzione di fermarsi, occhi vigli su Houssem Aouar del Lione, fresco avversario della Juventus negli ottavi di Champions League. Paratici non ha mai chiuso i contatti con Aulas e i suoi collaboratori, probabile che nelle prossime settimane proverà ad allacciare una trattativa in maniera definitiva. Il giovane centrocampista è molto apprezzato anche dal neo allenatore Andrea Pirlo, in quanto molto duttile e capace di esprimersi splendidamente nel 4-3-3. Crismi imprescindibili del giovane allenatore bresciano.
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UFFICIALE : SHAKHTAR DONETSK, RINNOVO PER MARCOS ANTONIO.
Lo Shakhtar Donetsk blinda Marcos Antonio. Il centrocampista brasiliano ha firmato un rinnovo di contratto con il club ucraino. Come si legge sul sito ufficiale della società, il calciatore ha prolungato di cinque anni il proprio rapporto con la storica compagine nero-arancione.